Re: [Hackmeeting] seminario "commutazioni" + manifesti

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著者: Francesco Benincasa
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To: hackmeeting
題目: Re: [Hackmeeting] seminario "commutazioni" + manifesti
* Friday 25 August 2006, alle 15:33, Elettrico scrive:
> Francesco Benincasa wrote:
> >
> > Invece ha senso, chi vive nel mondo dell'hacking da un po' di anni dovrebbe
> > sapere che lo spirito dell'hacking non combacia esattamente con cio' che sta
> > dietro centri sociali, occupazioni, ecc ...
>
> quale "ideologia unica" ci sarebbe dietro le occupazioni?
>
> guarda, detto francamente, a me sembra che stai parlando senza sapere
> bene di cose. in questo frangente, ovvero le occupazioni la politica
> l'impegno sociale ecc, non si può parlare per sentito dire o per "mio
> cugino mi ha detto che". un po' come quelli che parlano
> dell'hackmeeting, degli hacklabs, delle chat, dei gruppi, di tutto
> quello che ruota attorno all'underground dandogli un'etichetta e senza
> mai esservici avvicinato veranente.
> facendo così si fa solo una magra figura perchè poi, quando capita di
> entrare in contatto veramente con queste cose, ci si rende conto che
> talmente diverse e variegate sono le strade esistenti che ci si sente
> degli stupidi.


Dunque.
Io semplicemente, con atteggiamento molto meno arrogante del tuo, cercavo
di spiegare quel che, IMHO, voleva dire Marco Calamari nella mail, e non
esprimevo la mia opinione in merito.
Non solo, le occupazioni, l'impegno politico e sociale li conosco molto bene,
per non parlare dell'underground digitale in cui bazzico da svariati anni, e
se pensi che quest'ultimo sia limitato ad hackmeeting e hacklabs (iniziative
che - queste si - conosco poco e che sembrano piu' che interessanti), sei tu
quello che parla senza sapere.

E se non hai capito o non ti sei accorto che le cose come "meganoidi e
occupazione" potrebbero avere scoraggiato qualcuno vuol dire che vivi in un
altro mondo.

> per questo credo che chi si sente hacker perchè ritiene di essere il
> portatore di un sapere elitario che condividerà solo coi degni, da lui
> designati, e pensa che agire senza che le sue azioni - volente o nolente
> - creino conseguenze politiche, non debba venire all'hackmeeting, ma
> portare avanti la sua setta nel garage di casa sua.


Chi sei tu per giudicare? Magari questo qualcuno pensa che l'hackmeeting sia
settario perche' limita l'hacking etichettandolo sotto certe bandiere, quando
l'hacking dovrebbe essere molto di piu'.

Io son d'accordo che non si puo' prescindere dal lato politico. Si fa politica
nel momento stesso in cui si esprime un'idea, che riguardi l'etica o i rapporti
sociali, ecc... Ma si puo' essere hacker e si puo' voler condividere le proprie
conoscenze pur non condividendo "meganoidi e occupazione".

Saluti.

--
| Francesco Benincasa - http://ciccio2000.altervista.org/

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Il solo vero realista e' il visionario.
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