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Aihe: [Cm-roma] Angelo Mai: occupata l'aula consiliare del I Municipio

OCCUPATA L’AULA CONSILIARE DEL I MUNICIPIO

Dai giovani di Action per impedire lo sgombero dell'Angelo Mai

di A. D.

Venerdi 14 luglio alle ore 10.30 è stata occupata l'aula consiliare del I Municipio da alcuni giovani di Action, una ventina, che hanno fatto irruzione nell'aula interrompendo i lavori consiliari: al centro della protesta la questione dell'Angelo Mai, che sabato prossimo verrà sgomberato, nonché la conseguente situazione delle 15 famiglie di sfrattati che attualmente vivono all'interno del Centro Culturale.

Garantire una sistemazione dignitosa e definitiva alle 15 famiglie ed impedire lo sgombero dell'Angelo Mai, le voci che in coro si alzano dagli occupanti.

14/07/2006

http://www.abitarearoma.net/index.php?doc=articolo&id_articolo=2558

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SFRATTO AL COMITATO DI LOTTA PER LA CASA, ALL’ANGELO MAI

Appello di intellettuali e cittadini per salvare il Laboratorio

di Elisabetta Bartucca e Antonello Dionisi

Mancano solo un giorno, poi il 15 settembre l’Angelo Mai l'ex convitto in zona Monti occupato da due anni dal Comitato Lotta per la Casa, perderà le sue ali.
Quel giorno un ufficiale giudiziario busserà al portone del Laboratorio ed intimerà ai ragazzi di uscire. Ma loro, i custodi di questo spazio nel centro storico della capitale sospeso tra sogno e realtà, non hanno paura di trovarsi davanti gli agenti in divisa. “Rimarremo qui – dicono- e se verranno i poliziotti faremo flauti contro manganelli”.
Fa gola a ‘politicanti’ e privati una struttura come l’Angelo Mai, che nei piani del Campidoglio andrà completamente restituito alla vecchia destinazione didattica, indirizzata agli studenti del Viscontino. Tra la giunta capitolina e gli occupanti ormai è muro contro muro.
A nulla è servito l'ultimo incontro del 6 luglio scorso, tra il vicecapo di gabinetto del Sindaco Luca Odevaine e i ragazzi del centro sociale: poche parole, se non in politichese, per consigliare agli occupanti di andarsene, proponendo soluzioni poco gradite in quanto a tempi e dislocazioni. La scelta è tra duecento metri quadrati sull’Ostiense dove sarebbe pressoché impossibile creare uno spazio culturale, dei capannoni sulla Palmiro Togliatti che però non è centro storico o il Volturno con una sola sala, quindi inadatto.
Più volte il Campidoglio è stato invitato a cambiare la destinazione d’uso, consentendo così agli occupanti di coabitare con gli alunni della scuola, ma pare che su questo dall’altra parte non siano disposti a trattare. La sinistra romana da anni convive con il vecchio toponimo che la vede "complice", a torto o a ragione, con le situazioni di occupazioni ed autogestione che interessano diverse realtà della capitale: succede così che palazzi in disuso, uffici e case inspiegabilmente vuote e strutture di socialità (cinema in primis) abbandonate vengano occupate da famiglie senza casa, stranieri e quant'altri siano costretti a vivere nella grande e sottile frontiera di borderline, senza casa o semplicemente senza nulla.
La questione dell'Angelo Mai è un esempio esplicativo di come la Giunta Veltroni stia gradualmente abbandonando quel toponimo di silenziosa connivenza con situazioni di illegalità, cercando di ripristinare l'ordine laddove ce ne sia bisogno, o meglio: opportuno bisogno.
L'Angelo Mai, autodefinitosi (a ragione) un "Laboratorio di Arte e Cultura", non è mai stato sospettato di essere un covo di insurrezionalisti, né gli occupanti hanno fatto scempio delle (infra)strutture esistenti: al contrario ha fatto della creatività artistica e della vitalità socializzatrice un leit motiv di sopravvivenza: le cifre raccontano di decine di spettacoli teatrali, rassegne cinematografiche, corsi di ballo, la nascita di una ciclofficina.
Intanto continuano gli appelli di artisti, famosi e non, per salvare l'Angelo Mai: tra i firmatari anche intellettuali pagati e pensatori anonimi, lavoratori precari e gente di strada, politici sensazionalisti e liberi battitori. E poi ad onor di cronaca c'è un sedicente Comitato dei Residenti che insiste a far da contraltare agli occupanti, invitando il sindaco Veltroni a fare presto, a fare in fretta: l'Angelo Mai deve essere chiuso, l'Angelo deve cadere. Perchè la Legalità non può aspettare. Nemmeno per un Angelo.

14/07/2006

http://www.abitarearoma.net/index.php?doc=articolo&id_articolo=2557

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cicloveeg


Le biciclette sono a Roma e si stanno moltiplicando.
Questo cambiamento costruiamolo insieme. ;-)

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