COMUNICATO STAMPA
Sui rifiuti, Matteoli, va oltre la Bolkestein
L’on. Matteoli, Ministro dell’Ambiente, ha colpito ancora: dopo aver dirottato su i comuni gestiti dal centrodestra (Pescaglia, Montecarlo, Borgo a Mozzano e Massarosa) una cospicua fetta delle risorse a disposizione del suo ministero tralasciando di intervenire a sostegno della qualità della risorsa idrica, nell’ultimo giorno di legislatura è riuscito a far approvare definitivamente il nuovo Testo Unico sull’Ambiente da lui fortissimamente voluto che, ancora prima di essere adottato, ha già trovato l’opposizione dura delle Regioni, le quali hanno annunciato un repentino ricorso alla Corte Costituzionale. Con la nuova legge infatti si torna ad un accentramento di poteri in capo allo Stato che riprende un vecchio assetto autoritario (il lupo perde il pelo ma non il vizio!) in barba alla devolution ed al federalismo tanto sbandierato. Per limitarci solo al problema rifiuti, come PRC, unitamente alle associazioni ambientaliste, siamo decisamente contrari alla nuova normativa che prevede tra l’altro che, entro sei mesi, dovrà essere posta a gara internazionale ad evidenza pubblica la gestione dei rifiuti urbani.
Quindi, così com’è avvenuto per il Comune di Forte dei Marmi il quale ha posto recentemente a gara il servizio e che ha visto prevalere una ditta di Frosinone, poi risultata non in regola con l’INAIL e l’INPS (!), anche a Lucca ci potremmo trovare aziende completamente private di chissà quale provenienza che gestirebbero la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, per un minimo 15 anni, con chissà quali costi (i sistemi di regolamentazione individuati sono tutti da verificare) e con davvero poche garanzie per i cittadini sulla buona gestione del servizio stesso.
Ai lavoratori delle aziende del settore che già hanno scioperato contro questa legge, viene formalmente garantito il mantenimento del posto di lavoro, ma, con la nuova proprietà, proveniente magari da Praga, Varsavia, Caserta o Lisbona non esistono garanzie reali di mantenimento dei loro diritti.
Altra perla. Con i nuovi criteri di calcolo sulla percentuale raggiunta dalla raccolta differenziata che considerano nel risultato anche una parte dei rifiuti trattati dagli impianti di selezione e trattamento (la FOS), si ottiene di fatto l’abbandono dello sviluppo della raccolta differenziata stessa a favore della costruzione di nuovi impianti come quello di Pioppogatto a Massarosa e quello previsto a Carraia. Insomma, con il privato che si accinge ad entrare nella gestione dei rifiuti, con alcuni degli standards ambientali modificati ed abbassati, per non parlare dei controlli che vengono depotenziati con la proliferazione dei soggetti competenti, si prospettano anni d’oro per le multinazionali del settore, gli eco-furbi e l’eco-mafia.
Bel colpo on. Matteoli! Per parte nostra le auguriamo un lungo seppur non meritato risposo.
Giuseppe Cavalli
Partito della Rifondazione Comunista
Lucca, 18 febbraio 2006