[NuovoLab] Polemiche sull'entusiasmo di Marta Vincenzi sulla…

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Autor: antonio bruno
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Asunto: [NuovoLab] Polemiche sull'entusiasmo di Marta Vincenzi sulla Bolkestein
vi invio questo contributo del portavoce di Attac Italia in merito
all'approvazione da parte dell'europarlamentare Marta Vincenzi della
direttiva Bolkestein contestata da Movimenti e Sindacati in tutta Europa.

antonio bruno

A PROPOSITO DEL VOTO EUROPEO DI MARTA VINCENZI e non solo SULLA DIRETTIVA
BOLKESTEIN

Trovo quantomeno singolare l’entusiasmo con cui Marta Vincenzi commenta il
voto del Parlamento Europeo sulla direttiva Bolkestein (o Gebhardtstein
come forse la dovremmo da ora più correttamente chiamare).
Per motivi politici in primo luogo. Strana vittoria quella che ha visto Ds
e Margherita votare in totale sintonia con Forza Italia e Udc e sulla base
delle medesime motivazioni – il compromesso Gehbardt appunto.
Non compresa tuttavia, oltre che dai Verdi e dalla sinistra radicale
europea, anche dai socialisti francesi e belgi, che infatti hanno votato
contro. E, certamente, si può citare fra gli alfieri del nuovo testo la
dirigenza sindacale della Ces, ma occorrerà pur ricordare come le due più
grosse categorie europee, la funzione pubblica e i metalmeccanici, abbiano
chiaramente espresso la loro contrarietà. E, infine, davvero si vuole
annoverare le mobilitazioni di questo anno e mezzo, sino all’ultima del 14
febbraio a Strasburgo, come tese ad ottenere questo brillante risultato?
Non scherziamo, se Marta Vincenzi era in quelle piazze, ne avrà colto
senz’altro lo spirito che le informava, ovvero il rifiuto della direttiva
Bolkestein tout court.
Ma è nel merito che occorre entrare per comprendere se gli entusiasmi hanno
qualche ragion d’essere.
Non ne hanno. Perché se è vero che il “principio del paese d’origine” è
stato tolto, è altrettanto vero che è stato sostituito dai principi mutuati
direttamente dal Gats (Accordo Generale sul Commercio dei Servizi) del WTO.
Ovvero che la libera prestazione di servizi deve essere senza alcuna
limitazione e che qualsiasi vincolo introdotto debba avere i
caratteri-certificati dalla Corte di Giustizia- di “non discriminazione,
proporzionalità, necessità”. Cosa significa questo ? L’azzeramento di ogni
possibilità di scelta da parte di qualsiasi assemblea elettiva, dal più
piccolo municipio ai governi nazionali. Stupisce che Marta Vincenzi,
possibile futura sindaca di Genova, si entusiasmi per l’impotenza che
l’aspetta!! Del resto, i 7 Consigli Regionali, le 27 Province e le diverse
decine di Comuni che hanno approvato mozioni contro la direttiva Bolkestein
–e che hanno costituito un Coordinamento Nazionale- non pare abbiano sinora
festeggiato alcunché.
I servizi pubblici sono tutelati? Non so quale testo abbia letto Marta
Vincenzi, ma quello approvato prevede come inclusi nelle direttiva i
servizi sociali, l’educazione, i servizi postali, l’acqua, l’energia, i
rifiuti e la sanità privata: Interessante notare fra quelli esclusi, oltre
–bontà loro, la sanità pubblica- i servizi finanziari, quelli assicurativi,
gli ordini professionali degli avvocati e dei notai. Ci riesce difficile
entusiasmarci per un provvedimento che equipara un servizio di assistenza
sociale ad una lezione offerta da un maestro di sci, o che tutela le
lobbies e mette sul mercato i beni comuni.
E anche sul lavoro. E’ vero che il nuovo provvedimento non riguarda i
contratti di lavoro. Dipendente, occorrerebbe aggiungere. Perché invece
deregolamenta totalmente il lavoro autonomo, dando così un’ulteriore spinta
alla precarizzazione dei rapporti di lavoro.
Infine, la direttiva sburocratizza? Non scherziamo. Immaginiamo, per
difetto, che un provvedimento al mese approvato da ciascuno dei consigli
comunali di tutti i 25 paesi dell’UE, debba essere inviato alla Corte di
Giustizia Europea per la valutazione di congruità : tutto questo renderà
più celeri le procedure amministrative?
E sa Marta Vincenzi che fra i terribili documenti, la cui richiesta da
parte delle infide autorità pubbliche ostacola la crescita del paese c’è
il certificato antimafia, oggi finalmente abolito dall’entusiasmante voto
del 16 febbraio? E potremmo continuare all’infinito. Ma forse sarebbe più
interessante farlo in un confronto pubblico. Per quel che mi riguarda, sono
disponibile in ogni momento e in ogni luogo.

Marco Bersani
Attac Italia e Campagna Nazionale “Stop Bolkestein”