Già che sono in zona, ci sarebbero sempre da togliere i sampietrini sulla
ciclabile del Tevere...
oltre
Cantiere aperto di notte a partire da ponte Palatino. Già completato un
tratto. D'Alessandro: necessità dovuta ai flussi di traffico "Un lavoro
necessario indipendentemente dal valore storico dei luoghi".
I lavori iniziano di notte. Quando il traffico riposa o quando molti romani
non vedono. La strada viene chiusa a piccoli tratti. E quello che c'era
prima (ovvero i sampietrini), dopo qualche ora di lavoro, non c'è più. Da
qualche giorno, infatti, sul lungotevere de' Cenci, a partire da ponte
Palatino, tutte le notti compaiono operai in tute color arancione che
recintano una parte di strada con i nastri bianchi e rossi e poi cominciano
con il lavoro. A uno a uno vengono divelti i sampietrini che, la sciando il
posto che hanno occupato per decenni, vengono sostituiti dall'asfalto. Un
po' per volta.
Il tratto che va da ponte Palatino a piazza di Monte Savello, dove
affacciano da un lato l'ospedale Fatebenefratelli dell'Isola Tiberina e
dall'altro la Sinagoga di Roma, è già stato completato. Ma manca ancora il
pezzo che da lì si ricongiunge con ponte Garibaldi e con via Arenula.
La motivazione di questi cantieri notturni è la messa in sicurezza della
strada. C'erano troppe buche e troppi avvallamenti. E la fascia su cui erano
sistemati i sampietrini era in dislivello rispetto al resto del manto
stradale. Una situazione davvero pericolosa, in special modo per chi viaggia
sulle due ruote.
Ma presto potrebbe anche montare la polemica, visto che si era usciti dalla
querelle sanipietrini sì - sampietrini no stabilendo che nei luoghi di
particolare importanza e di grande pregio della Capitale gli antichi cubi di
selciato, una volta tolti, sarebbero dovuti ritornare al loro posto come
pavimentazione stradale. E non essere sostituiti definitivamente con
l'asfalto. E il lungotevere de' Cenci, oltre ad essere la strada su cui
affaccia l'ingresso della Sinagoga, si trova a un passo dal ghetto di Roma.
Tutto nella norma, a detta dell'amministrazione comunale. «Questi sono
cantieri che fanno parte dei lavori stradali in corso in tutta Roma - spiega
l'assessore capitolino ai Lavori Pubblici, Giancarlo D'Alessandro - sul
Lungotevere abbiamo deciso di togliere tutti i sampietrini,
indipendentemente dalla sinagoga o da altri luoghi di particolare
importanza». La ragione di questa decisione? «Da un lato omogeneizzare la
pavimentazione stradale - continua l'assessore- dall'altro fare un
intervento concreto e duraturo. 1 sampietrini infatti non possono più
reggere un flusso di traffico come quello che passa sul Lungotevere ogni
giorno».
Articolo di Clarida Salvatori, tratto da "Roma - Cronaca" de "la Repubblica"
di domenica 29 Gennaio 2006, pag. V.
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