mercantile
diaz arrivano a deporre 46 tedeschi
Ieri intanto nuovi testimoni all'udienza per i pestqaggi alla caserma di Bolzaneto
Un gruppo di 46 tedeschi no global deporra' al processo per il sanguinoso blitz della polizia del 21 luglio 2001 nella scuola diaz.
Lo scrive il quotidiano di Berlino "Tagesspiegel" che rievoca la tragica vicenda avvenuta in occasione del contestatissimo vertice del G8 a Genova. Il quotidiano spiega che alcuni testimoni furno anche feriti dopo l'irruzione della polizia mentre stavano trascorrendo la notte con tutte le autorizzazioni necessarie.
Sul banco degli imputati come e' noto ci sono 29 poliziotti che devono rispondere a vario titolo di falsita' ideologica, calunnia, lesioni gravi, danneggiamenti e percosse.
Ieri intanto e' proseguita la deposizione di alcuni funzionari di polizia (in qualita' di testimoni) al processo a carico di 44 appartenenti alle forze dell'ordine per le presunte violenze nella caserma di Bolzaneto.
Il primo a deporre e' stato Vincenzo Crea all'epoca capo di gabinetto della questura genovese, il quale ha spiegato che nella caserma non era stato disposto un servizio di vigilanza perche' doveva essere un posto di passaggio e non si immagginava cosa sarebbe poi accaduto.
Il funzionario ha riferito di essere stato sollecitato telefonicamente dalla dotoressa Ana Poggi commissario capo e responsabile dell'Uficio "trattazione degli atti degi arrestati e fermati".
Quest'ultima infatti lamentava che non era stato predisposto un servizio di vigilanza degli arrestati e le fu impartito l'ordine orale di far stazionare le persone che accompagnavano gli arrestati.
Sono stati poi sentiti Giovanni Celesini, all'epoca vicario del questore, il quale ha riferito che durante il G8 si occupo' di logistica, Sebastiano Salvo che era vice capo di gabinetto il maresciallo Trusendi e il colonnello Filippo Ulandi del comando provinciale dei carabinieri.
___________________________________
NOCC,
http://nocc.sourceforge.net
