Grazie a tutti per le risposte. Attenderò altri cinquant'anni, magari qualcosa cambierà. Nel frattempo lascerò il Sietto a marcire in cantina.
Certo che è proprio assurdo, si parla tanto di inquinamento e nessun provvedimento serio e coraggioso viene adottato. Fanno troppo gola le assicurazioni, i motori, la benza. Speriamo che nessuno si sogni mai di targare i velocipedi o cose del genere...
Bisognerebbe fare pressioni su questi argomenti, ma è squallido (per loro) che ci ridano in faccia.
E allora: pedalare! col sorriso e il vento in faccia.
Ciao a tutti
Giacomo
Marco Pierfranceschi <marco.pie@???> ha scritto:
Il giorno 19/gen/06, alle ore 14:49, Wend Kuuni ha scritto:
> Chiedo una informazione, se qualcuno sa rispondere. Ho un SI
> (Piaggio) di circa quindici anni, buttato in cantina da un bel po.
> Mi chiedo se fosse possibile rottamarlo avendo in cambio sconti su
> biciclette. So che se comprassi un altro mezzo a motore ci sono
> incentivi vari
Ma non ho mai sentito di incentivi per mezzi a
> trazione umana. Forse è cosa troppo intelligente prevedere una cosa
> del genere.
> Chi può darmi una risposta?
Ciao Giacomo
L'ultimo che ha provato a suggerire una cosa del genere è stato,
forse, il sottoscritto, nel corso di una riunione con l'ANCMA (i
rappresentanti dei fabbricanti di bici e moto, quelli, per capirci,
che organizzano il salone del ciclo e motociclo a Milano) ed altri
"soggetti" proprio nell'ufficio di Esposito.
L'ANCMA voleva organizzare una mega-manifestazione a Roma "per
promuovere i mezzi ecologici e la sicurezza stradale" (di fatto per
chiedere al governo nuovi incentivi per la rottamazione dei
ciclomotori... leggasi: finanziamenti statali all'acquisto di moto e
ciclomotori nuovi).
Esposito era poco convinto, io ho traccheggiato un po' pretendendo,
per la nostra partecipazione, quantomeno una separazione "fisica"
delle aree dove installare gli stands di bici e motori ("almeno un
chilometro di distanza gli uni dagli altri!")
Alla fine ho contestato che il finanziamento per la rottamazione
fosse "per l'acquisto di un ciclomotore nuovo", ed ho proposto che
fosse "tout court" per la rottamazione e basta, perché comunque si
sarebbe ottenuto l'effetto desiderato: togliere un motore inquinante
dalla circolazione.
Poi, coi soldi, ognuno/a avrebbe fatto quello che voleva, comprare un
ciclomotore nuovo, una bici, o niente del tutto.
Mi sono girato verso il rappresentante dell'ANCMA ed ho letteralmente
visto, come nei fumetti, le rotelle che gli giravano dentro la testa.
Quando ha realizzato che il messaggio che sarebbe passato finiva con
l'essere "è buona cosa rottamare i ciclomotori" anziché "comprate
quelli nuovi che inquinano meno" ha detto che la proposta era
inaccettabile! :-)
Poi, poco dopo, lobbando lobbando, l'ANCMA ha ottenuto i fondi per la
rottamazione direttamente dal Ministero dell'Ambiente, e della mega-
manifestazione non si è più fatto nulla...
Ciao
--
Marco Pierfranceschi
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