[Incontrotempo] Fw: Coordinate x Manifestazioni PULMAN DA BO…

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Autor: cetrusco
Data:  
Dla: INCONTROTEMPO, NETWORK ANTICAPITALISTA, COBAS LAVORO PRIVATO
Temat: [Incontrotempo] Fw: Coordinate x Manifestazioni PULMAN DA BOLOGNA
1 - da Bologna x andare il 17 a Torino
>
> PULMANN DA BOLOGNA:
> SABATO 17-12-2005
> APPUNTAMENTO ORE 8,30
> STAZIONE DELLE CORRIERE
> COSTO A/R 15 EURO.
>
> PER PRENOTARSI:
> FED. PRC BOLOGNA TEL. 051-311476
> ALESSANDRO TEL. 349-1662971
>
> Promuovono:
> Fed. Prov. PRC - Bologna
> CUB - Bologna
> Conf. COBAS - Bologna
>
> ---
>
> 2 - x il concetramento del 18 a Ravenna:
>
> dalla stazione
> all'uscita a sinistra, prima a destra (strada con passagio a livello)
> sempre dritto (dopo la grande rotonda inzia via Trieste)
>
> in auto
> Arrivare al pala De Andrè
> via Trieste è la strada che porta a Marina di Ravenna.
> La CMC è in direzione centro.
>
> ---------
>
> TAV: I nove luoghi comuni
>
> 1. SENZA LA TORINO-LYON IL PIEMONTE SAREBBE ISOLATO
> DALL'EUROPA.
>
> In realtà il Piemonte è già abbondantemente collegato
> all'Europa e soprattutto attraverso la Valle di Susa.
> In questa valle esistono già due strade statali,
> un'autostrada e una linea ferroviaria passeggeri e
> merci a doppio binario. Esiste perfino la cosiddetta
> autostrada ferroviaria (trasporto dei TIR su speciali
> treni-navetta). Sono tutte linee di collegamento con
> la Francia attraverso due valichi naturali (Monginevro
> e Moncenisio) e due tunnel artificiali (Frejus
> ferroviario e autostradale). Il tutto in un
> fondo-valle largo in media 1,5 km ! A fatica ci sta
> anche un fiume, la Dora Riparia, che di tanto in tanto
> va in piena
>
> 2. LE LINEE FERROVIARIE ESISTENTI SONO SATURE
>
> In realtà l'attuale linea ferroviaria Torino-Modane è
> utilizzata solo al 38% della sua capacità. Le navette
> per i TIR partono ogni giorno desolatamente vuote. (Ma
> sono state riscoperte e prese d'assalto nel periodo di
> chiusura del Frejus per incendio). Il collegamento
> ferroviario diretto Torino-Lyon è stato soppresso per
> mancanza di passeggeri. E il flusso delle merci
> -previsto da chi vuole l'opera in crescita
> esponenziale - è invece sceso del 9% nell'ultimo anno!
>
> 3. LA TORINO-LYON E' INDISPENSABILE AL RILANCIO
> ECONOMICO DEL PIEMONTE.
>
> In realtà è' vero il contrario. Togliendo risorse (è
> tutto denaro pubblico) alla ricerca, all'innovazione e
> al risanamento dell'industria in crisi profonda (Fiat
> e non solo), il TAV sarà la mazzata finale
> all'economia piemontese
>
> 4. Il TAV TOGLIERA' I TIR DALLA VALLE
>
> In realtà tanto per cominciare, i 10/15 anni di
> cantiere necessari a costruire la Torino-Lyon
> porteranno sulle strade della Valle e della cintura di
> Torino qualcosa come 500 camion al giorno (e alla
> notte) per il trasporto del materiale di scavo dai
> tunnel ai luoghi di stoccaggio. Con grande aumento di
> inquinanti e polveri. Finita la apocalittica fase di
> cantiere e realizzata la Grande Opera, chi ci dice che
> le merci passeranno dall'autostrada alla nuova
> ferrovia? Anzi. I promotori dell'opera e recenti studi
> di ingegneria dei trasporti ci dicono che solo l' 1%
> dell'attuale traffico su gomma si trasferirà sulla
> ferrovia. Bel vantaggio
>
> 5.I VALSUSINI SONO EGOISTI. NON PENSANO AGLI INTERESSI
> DELL'ITALIA.
>
> In realtà attraverso la Valle di Susa, attualmente,
> passa già il 35% del totale delle merci che valicano
> le Alpi! Lungo l'Autostrada del Frejus passano circa
> 4.500 TIR al giorno, contro i 1.500 del Monte Bianco,
> in val d'Aosta, dove il numero dei TIR è stato
> limitato per legge.
>
> 6.LA TORINO-LYON PORTA LAVORO AI PIEMONTESI
>
> In realtà come già sta succedendo per tutte le
> infrastrutture in corso, si tratterebbe di lavoro
> precario, per mano d'opera in gran parte
> extracomunitaria. Inoltre le ditte appaltatrici si
> porterebbero tecnici e operai dalla loro Regione
> (ditte e buoi dei paesi suoi). Per i comuni della
> Valle di Susa e della cintura di Torino arriverebbe
> invece un bel problema: la mafia. Turbative d'asta
> sono già state individuate per la fase di sondaggio
> geologico a carico di uomini politici piemontesi e
> non... figurarsi per la realizzazione dell'opera!
>
> 7.LA LINEA E' QUASI TUTTA IN GALLERIA. CHE MALE FA?
>
> In realtà fa malissimo. Il tracciato prevede una
> galleria di 23 km all'interno del Musinè, montagna
> molto amiantifera. La talpa che perforerà la roccia
> immetterà nell'aria un bel po' di fibre di amianto.
> Invisibili e letali. Il vento le porterà dappertutto.
> Il foehn le porterà fin nel centro di Torino.
> Respirare fibre di amianto provoca un tumore dei
> polmoni (mesotelioma pleurico) che non lascia scampo.
> L'amianto è un materiale fuori legge dal 1977. Scavare
> gallerie in un posto così è illegale e criminale. E
> ancora: il tunnel Italia-Francia di 53 km scavato
> dentro al Massiccio dell'Ambin incontrerà (oltre a
> falde e sorgenti che andranno distrutte) anche roccia
> contenente uranio. E ancora: una linea in galleria si
> porta appresso tante gallerie minori, trasversali a
> quella principale. Si chiamano gallerie di servizio, o
> più simpaticamente, 'finestre'. Ce ne saranno 12! Con
> altrettanti cantieri, tutti a ridosso di centri
> abitati. Sarà un inferno di rumore, polvere, camion
> avanti e indietro per le strette vie dei paesi, di
> giorno e di notte, per 15 anni almeno. E ancora: la
> perforazione di tratti montani così lunghi vicino a
> centri densamente abitati potrà prosciugare le falde
> idriche e gli acquedotti, come accaduto per le
> gallerie TAV del Mugello, oggetto di processi per
> disastro ambientale. E ancora: la viabilità sarà
> stravolta. Verranno costruiti sovrappassi in
> corrispondenza di ogni cantiere. Forse queste nuove
> strade saranno calcolate come compensazioni
> all'impatto ambientale dell'opera? (per averne una
> vaga idea, farsi un giro sull'autostrada Torino-Milano
> osservando i guasti della tratta TAV Torino-Novara).
>
> 8. QUEST'OPERA FA BENE ALL'ECONOMIA, PERCHE' METTE IN
> MOTO CAPITALI PRIVATI
>
> In realtà il costo stimato di 20 miliardi di euro è
> tutto a carico della collettività. Tutto denaro
> pubblico, ma affidato a privati, secondo la diabolica
> invenzione del general contractor. Garantisce lo Stato
> Italiano. Nessun privato ci metterà un euro,
> soprattutto dopo l'esperienza del tunnel sotto la
> Manica che ha mandato in fallimento chi ne aveva
> acquistato i bond. I tantissimi soldi che servono a
> quest'opera verranno tolti alle linee ferroviarie
> esistenti (già disastrate), a ospedali, scuole, e a
> tutti i servizi di pubblica utilità, e allo sviluppo
> delle energie rinnovabili destinate a sostituire il
> petrolio. E ancora: è già previsto che la nuova linea
> ferroviaria Torino-Lyon avrà altissimi costi di
> gestione e che sarà in perdita per decine e decine di
> anni. E ancora: nonostante la maggior parte del
> tracciato sia in territorio francese, il governo
> italiano si è impegnato a sobbarcarsi il costo dei due
> terzi della tratta internazionale (Borgone ­
> St.-Jean-de-Maurienne). Tanto paghiamo noi.
>
> 9. CHI E' CONTRO LA TORINO-LYON E' CONTRO IL PROGRESSO
>
> In realtà è vero il contrario. Il progresso non deve
> essere confuso con la crescita infinita. Il territorio
> italiano è piccolo e sovrappopolato, le risorse
> naturali (acqua, suolo agricolo, foreste, minerali)
> sono limitate, l'inquinamento e i rifiuti aumentano
> invece senza limite, il petrolio è in esaurimento.
> Progresso vuol dire comprendere che esistono limiti
> fisici alla nostra smania di costruire e di
> trasformare la faccia del pianeta. Progresso vuol dire
> ottimizzare, rendere più efficiente e durevole ciò che
> già esiste, tagliare il superfluo e investire in
> crescita intellettuale e culturale più che materiale,
> utilizzare più il cervello dei muscoli. Il TAV
> rappresenta l'esatto contrario di questa impostazione,
> è un progetto vecchio e ormai anacronistico, che
> prevede una crescita infinita nel volume del trasporto
> merci (che poi saranno i rifiuti di domani),
> privilegia come valore solo la velocità e la quantità,
> ignora la qualità, ovvero se e perché bisogna
> trasportare qualcosa."
>
> IL MOVIMENTO NO TAV
>
>