[Incontrotempo] Re:[Precarity-zine] Fwd:[NoBolkestein_Roma] …

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Autor: franszisko\@libero\.it
Data:  
Para: ponkia
CC: incontrotempo, redditoxtutti, precog, precarity-zine, ml, cm-roma
Asunto: [Incontrotempo] Re:[Precarity-zine] Fwd:[NoBolkestein_Roma] Leggete un pochino la val di Susa scrive al nodo di MEssina
La repressione è bipartizan. I comitati d'affari che si confronteranno alle prossime elezioni politiche si ricompattano tutte le volte che emergono movimenti non inquadrabili nel teatrino elettorale. La prima volta, madre di tutte le infamie, è stato a Genova. Un movimento che si batteva in maniera fortemente autonoma contro le politiche liberiste è stato aggredito dagli interessi bipartizan di chi tollera l'opposizione solo quando è compatibile con quelle politiche. Dopo Genova quel movimento è stato ricondotto nella dialettica elettoralistica, ridotto a fare la sinistra del centro-sinistra. La mancata autonomia del movimento contro la guerra si inserisce in questo scenario.
Adesso si presenta sulla scena il movimento no-tav, che se ne frega di chi vincerà le prossime elezioni-truffa. E' un movimento che esprime una forte autonomia. Contro ha uno schieramento bipartizan fatto di un ceto politico legato mani e piedi alle ditte costruttrici, comprese le cooperative "rosse". Ecco allora in tv, magari su rai 3, dibattiti farsa in cui tutti gli ospiti dicono che la tav si deve fare, che i valligiani non hanno capito e che bisogna dialogare per farglielo capire. E' un po' come la scenetta del poliziotto buono e del poliziotto cattivo: ma tutti e due sbirri sono.
Io temo che questi signori tentino il tutto per tutto, alla genovese, temo che ci vadano giù duro, magari scatenando qualche servizio segreto "deviato" per qualche provocazione ad hoc. Una cosa va capita: in questo regime che qualcuno chiama fascismo postmoderno viene tollerata l'opposizione solo finchè rimane minoritaria e/o folcloristica. Quando si forma una massa critica autonoma che mette in discussione le politiche liberiste scatta la reazione dura. Solo alcune frange della cosiddetta sinistra radicale sta fuori da certi giochi (anche se appunto è minoritaria e folcloristica!). Il regime è tale perchè la democrazia sostanziale è più che abolita, è un pericolo per gli assetti economico-politici fondati sulla devastazione dell'ambiente e sulla precarizzazione delle nostre vite. Basta con la violenza e le ipocrisie del regime bipartizan.
QUE SE VAYAN TODOS!






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> Blog del Nodo Lilliput di Messina
> 07 Dic, 2005
> Appello di un ?No Tav?
> Inviato da lilliputmessina 17:00 | Permalink | commenti (0) | Trackbacks
> (0) | Come sullo Stretto così in Val di Susa (No Tav)
> Così ci è arrivata e così la pubblichiamo?
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> Appello di un ?No Tav?
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>
> Qui viviamo con gli scarponi ai piedi anche in casa. Viviamo sbirciando
> dalla finestra quanti mezzi della polizia sono intorno a noi e quanti stanno
> andando a raggiungere "il fronte". Viviamo costretti a dare i documenti per
> andare a casa nostra. Viviamo con telefoni accesi e sorvegliati. Viviamo
> schedati, scortati, blindati. Ma soprattutto, viviamo con gli scarponi ai
> piedi anche in casa per dare
> il cambio a chi da giorni resiste nella neve e per accorrere alla chiamata
> di chi
> sta difendendo le barricate, ogni volta che provano a sfondare per tentare
> di far partire i cantieri più inutili della storia d'Italia. Non li
> fermeremo? Questo non lo sappiamo, ma almeno potremo testimoniare. Sono anni
> che ci nascondono la verità, che ci infangano e ora, come se non bastasse,
> ci hanno anche umiliato pubblicamente definendoci terroristi e nemici
> dell'Italia. E' per questo che,
> traditi dalle stesse persone che ci rappresentano, insultati dai mezzi di
> informazione, ci rivolgiamo a voi personalmente, facendo appello alle vostre
> coscienze, perché questo è l'ultimo mezzo che abbiamo per far sentire la
> nostra voce vera e per difendere quel poco di democrazia che è rimasta.
> Siamo il cosiddetto popolo no tav. Quei rompiscatole, bollati come nemici
> dello sviluppo, che si battono perché, a detta dei nostri ministri, non
> hanno nulla di meglio da fare. No signori, le cose non stanno così, vi prego
> credeteci, le cose non stanno così. Dietro il no tav non c'è la protesta
> contro il progresso, ma c'è la precisa protesta contro uno specifico
> progetto suicida. Un progetto deciso a tavolino che ha deliberatamente
> ignorato tutte le alternative possibili che in questi anni abbiamo fornito e
> che consentirebbero la realizzazione della linea ferroviaria ad alta
> velocità senza questo folle disastro ambientale. Il motivo di questa mail è
> semplice quanto triste.Stiamo cercando di far emergere la verità che sta
> dietro a quest'opera, e crediamo purtroppo anche ad altre opere italiane,
> nonostante i ripetuti sforzi di alcune testate giornalistiche e televisive
> di distogliere l'attenzione dalla realtà delle cose per difendere gli
> interessi enormi di poche, importantissime persone.
> Quello su cui vi invitiamo a riflettere è semplicemente questo:
>
> Perché nessuno sulle testate nazionali, che si definiscono super partes, ha
> ancora detto come stanno realmente le cose? Perché continuano a dipingerla
> come una lotta di contadini contro lo sviluppo? O peggio ancora come una
> volontà di isolare l'Italia. Perché nessuno ha ancora parlato con chiarezza
> dei reali interessi economici in gioco? Perché gli studi ufficiali sulla
> pericolosità spariscono all'improvviso nel nulla? Ma soprattutto diteci vi
> prego, perché, anche in sede europea, non
> vengono vagliati progetti alternativi, che passerebbero sempre di qui ma
> senza fare il tunnel killer?
> Purtroppo le risposte a queste domande ci sono eccome. Sono nero su bianco,
> su documenti ufficiali, archiviate e prontamente occultate. E la cosa più
> umiliante è che chi le conosce
> bene ed ha la possibilità di parlarne non lo fa. Non lo fa per interesse e
> non lo fa perché comunque è
> letteralmente imbavagliato, da interessi che stanno troppo su per poter
> essere attaccati. Noi
> invece abbiamo una forza che loro non hanno: non abbiamo più nulla da
> perdere.
> Tanto cosa dovremmo fare? I ministri ci insultano, chi tutela le istituzioni
> ci tradisce, chi si dovrebbe opporre tace, e chi è preposto a raccontare i
> fatti dipinge con devozione verità distorte.
> Solo questa via c'è rimasta. Informare di persona. Cercando di far conoscere
> ciò che sta nero su bianco e che viene nascosto. Informare di persona.
> Attingendo unicamente a documenti e
> dichiarazioni ufficiali e documentate. E invitando a riflettere su quanto
> sia emblematica la
> concordia dei mass media nel distogliere l'attenzione dai reali interessi
> economici in gioco.
> E' per questo quindi che vi rubo ancora qualche secondo di attenzione. Per
> darvi i link ove potrete iniziare a saperne di più riguardo quest'opera. Vi
> prego, consultateli, non lasciateci soli a combattere contro Golia. Perché
> scoprirete anche che fine stanno facendo i nostri soldi senza che se ne
> sappia nulla. Vedere chi c'è dietro a tutto ciò è sconcertante, ma forse si
> riuscirà a capire perché i giornali non vogliono o semplicemente non possono
> ancora raccontare tutto. Come forse qualcuno saprà il nodo cruciale della
> questione per noi NON E' la realizzazione del corridoio cinque. Noi non ci
> stiamo opponendo al corridoio cinque. Lo abbiamo detto anche in diretta tv
> (ambiente italia). E abbiamo detto chiaramente anche che non vogliamo che il
> treno non passi da noi per farlo passare sulla terra di altri. Sappiamo che
> il treno deve passare. Non ci opponiamo a un treno. Sappiamo di essere nel
> 2005. La smettano di dirci che siamo cretini che vogliono isolare l'Italia!
> Quello a cui ci opponiamo sono i due tunnel killer che si vogliono
> realizzare:
>
> 1. perché sono un disastro ambientale;
>
> 2. perché dietro c'è un progetto che fa vergognare di essere italiani;
>
> Come saprete gli scontri stanno avvenendo per opporsi alla realizzazione del
> tunnel italo-francese. Ci hanno insultati dicendo che non capiamo che il
> tunnel evita danni all'ambiente. Ci hanno dato degli stupidi. Ma non viene
> il sospetto che qualcosa non sia chiaro se ci opponiamo a un tunnel
> chiedendo a gran voce di rivedere il progetto. Ecco la verità. Ecco qui di
> seguito link alle informazioni che sono misteriosamente sparite da tv e
> giornali. Se non riuscite a ciccare direttamente sui link, copiateli e
> incollateli
> nella barra indirizzi del browser. A spartirsi il grosso della torta saranno
> due ditte, una per la Francia e l'altra per l'Italia. Ecco chi c'è dietro,
> seguite tutti i link che vi elenco qui sotto
> http://www.notav.it/modules.php?name=News&file=article&sid=799
>
>
> Questo è il versante francese. vi siete mai chiesti perché in tv fanno
> vedere solo francesi
> sorridenti che vogliono il tgv mentre in realtà sono già partite numerose
> proteste per i danni dovuti agli scavi. Chi mai avrà interesse nel far
> vedere che in Francia sono favorevoli.
> http://www.notav.it/modules.php?name=Encyclopedia&op=content&tid=2
>
>
>
>
> Notate il curriculum da sant'uomo che si è preparata e poi fate un salto
> alla sezione "dicono di lui" in fondo a quella pagina e capirete molte cose.
> E per il versante italiano questa è la ditta incaricata dei lavori qui a
> Venaus.
> http://www.notav.it/modules.php?name=News&file=article&sid=789
>
>
> Vi suona nuova. Non credo. Guardate qui...
> http://www.cmc.coop/article.php?sid=119&mode=thread&order=0&thold=0
>
>
> Viva l'Italia! E' questo il vero scandalo legato al tunnel! Asse trasversale
> come ai vecchi
> tempi pur di mangiare tutti dallo stesso piatto! Bentornati nell'Italia dei
> faccendieri!
> E ovviamente interessi da parte di chi poi ci mette macchinari, tecnologia
> ecc. ecc. Insomma una fetta bella grossa di soldi, lo ripeto solo in parte
> europei, da spartirsi secondo un piano preordinato già da tempo. Adesso si
> capisce perché anche le testate giornalistiche, inutile parlare
> di quelle televisive, solitamente schierate su posizioni opposte si sono
> ritrovate d'accordo nel condannare il popolo no tav. Ecco perché soltanto
> alcuni quotidiani, non legati a schieramenti o imprese che hanno interessi
> economici nella vicenda, hanno conservato una certa obiettività
> nel raccontare i fatti. Politici che si accalcano a bollarci come nemici del
> progresso, come
> terroristi! Da destra e da sinistra, ma non sorgevano alcuni sospetti.
> Cavolo! Ed ecco la verità,
> schifosa e sconcertante come sempre! Ora capite perché i progetti
> alternativi al tunnel che chiediamo con forza sono sempre stati bollati come
> non realizzabili. Non c'era nulla da spartirsi! L'adeguamento della linea
> attuale costerebbe molto meno del tunnel e lo si realizzerebbe in molti meno
> anni, quindi, perché farlo? Cosa ci dividiamo se la torta è piccolina!
> E noi a ripetere. Lo sappiamo che il treno dovrà passare. Decidiamolo
> insieme il tracciato. Le
> conosciamo bene le caratteristiche geologiche delle montagne. E invece no!
> Il tracciato è questo si fa il tunnel punto e basta. L'uranio, l'amianto,
> l'instabilità della montagna (le stesse gallerie
> dell'autostrada stanno franando lentamente). Affari vostri. A noi per ora
> interessa aprire i cantieri. Anche solo per far girare una trivella a vuoto.
> Almeno cominciamo a prendere i soldi. Poi si vedrà.
> Ora capite perché ci sentiamo umiliati e traditi! Ma invece di ascoltarci:
> si sono spartiti equamente la torta, hanno invaso la valle di militari per
> portare i macchinari, ci impediscono anche la mobilità all'interno delle
> stesse aree dove abitiamo ed hanno iniziato la più vergognosa delle campagne
> diffamatorie. Italiani contro Italiani! Stanno martellando a più non posso
> sui media dicendo
> che noi non vogliamo che il corridio. Non vero, chiediamo da anni di
> approvare i progetti alternativi che tengano conto dei pericoli ambientali.
> Ci hanno bollato come nemici dell'Italia. E noi proponiamo progetti che
> farebbero risparmiare letteralmente miliardi. Come irresponsabili. Mentre
> loro partono a trivellare l'Uranio. E tutto ciò, ovviamente, non solo sulle
> tasche ma anche sulla pelle della gente. Su questi link ci sono alcuni dati
> significativi sulla pericolosità dell'opera.
> http://www.beppegrillo.it/immagini/Nota%20Vigili%20del%20Fuoco%20di%20Torino.pdf
>
>
>
>
>
> Questo riguarda la seconda galleria, quella al fondo della valle verso
> Torino
> http://www.notav.it/allegati/DocUff/Gays_amianto.pdf
>
>
>
> E ancora...
>
> http://www.osservatoriosullalegalita.org/05/interventi/068notavmedia.htm
>
>
>
> Ne riportiamo solo tre, e ce n'è già delle belle, ma se voleste
> approfondire, sempre dal sito no tav trovate numeroso altro materiale
> riguardante l'impatto ambientale. Per sapere quanto vi
> prendono in giro. Gli anni di studi e proteste taciuti!!!
> http://www.lunanuova.it/servizi/tav/index.html
>
> Le manifestazioni prontamente "ridipinte" dalla stampa nazionale
> http://www.lavalsusa.com/giornale/2005-11-16_tav/Manifestazione%20del%2016-11-2005.htm
>
>
>
> Come vedete. ce n'è per tutti, nessuno escluso, e noi siamo qui a passare
> per nemici dell'Italia e a rischiar le botte in mezzo alla neve. E ora mi si
> permetta un piccolo, ultimo sfogo. Ci hanno detto che siamo violenti e siamo
> lì da giorni immobili in mezzo alla neve. Ci hanno definiti sfaccendati e
> facciamo i turni svegli giorno e notte per resistere ed andare a lavorare.
> Ci hanno definiti nemici delle istituzioni e, mentre loro ci tradiscono, noi
> ci organizziamo per portare un po' di tè caldo anche a quei poveri
> poliziotti, finanzieri e carabinieri, che non ne possono nulla di quello che
> sta succedendo, ma che sono lì, a passare le notti al gelo come noi. Vengano
> qui i ministri, se hanno ancora un po' di dignità, a vedere chi è il popolo
> no tav. Vengano a vedere la valle, perché mi sa che
> non sanno neanche come è fatta, e se la vedessero capirebbero la
> pericolosità di quest'opera assurda.
> Venga qui chi ci dice che pensiamo solo ai nostri interessi a vedere come il
> popolo no tav sta
> presenziando anche nelle proteste contro la costruzione delle altre opere a
> grave impatto ambientale. Venga a leggere i messaggi di solidarietà dal
> Vajont, dallo Stretto, dal Mugello e da tantissime altre parti
> d'Italia.Venga il ministro che ha appena parlato di rischio attentati a
> vedere come stanno le cose. Venga almeno a vedere di cosa sta parlando.
> Siamo soli in mezzo a una piana coperta di neve.
> ma chi dovremmo mai far saltare in aria.Venga caro ministro a vedere chi c'è
> qua. Vedrà gli anziani che hanno combattuto la seconda guerra mondiale
> girare con le loro medaglie al valore e spiegare ai giovani poliziotti che è
> per la libertà che hanno combattuto. Cari ministri, voi che dite che fra di
> noi ci sono terroristi e che cercate qualunque appiglio per farci sgombrare.
> Con che coraggio date del
> terrorista a chi ha difeso la vostra patria? Vi prego, inventatevi qualche
> scusa più credibile che improbabili attentati, per giustificare alla gente
> l'assurda militarizzazione di una parte d'Italia. E poi rispondetemi: con
> che faccia vi sedete sulle vostre poltrone per buttare nel cesso i soldi di
> chi vi ha votato? L'Italia è la patria di milioni di persone, non una terra
> di conquista, e noi, nonostante i vostri insulti, non siamo qui per isolare
> l'Italia, ma per difenderla da chi vuole usarla per i propri, tristi
> interessi. Ed ora un grazie a Voi per la vostra pazienza. Spero vivamente
> che abbiate compreso le ragioni di questa mail. So che è brutto ricevere
> posta indesiderata, ma allo stato attuale delle cose è
> l'unico mezzo "libero" che ci rimane. Vi ringrazio della vostra attenzione e
> vi prego, vi prego, vi prego siate voi uno strumento di democrazia. Le
> informazioni qui riportate sono tutte documentate e ufficiali. Fate girare
> questa mail verso tutti quelli che conoscete. E' l'unico modo che abbiamo
> per proporre dei progetti alternativi a questo ennesimo disastro ambientale
> italiano. Grazie veramente per tutto il sostegno che ci darete.
>
>
>
>
> Uno sfaccendato che crede ancora nell'Italia.
>
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