[Forumlucca] FOSFORO SU FALLUJA. Comunicato SESICG

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Autor: marcantonio
Data:  
Para: forumlucca
Asunto: [Forumlucca] FOSFORO SU FALLUJA. Comunicato SESICG
>
> Da: Paola Letardi <Paola.Letardi@???>
>
> Oggetto: FOSFORO SU FALLUJA. Comunicato SESICG
>
>
> E' in fase di allestimento un sito per la raccolta adesioni;
> comunichero' l'indirizzo appena disponibile. Per informazioni generali
> sul comitato Scienziate E Scienziati Contro la Guerra (SESIG) potete
> contattare la sottoscritta (Paola Letardi, Paola.Letardi@???,
> 3472765957). Per aspetti specifici del comunicato il riferimento è
> Monica Zoppie', mzoppe@???.
>
> Paola Letardi
>
> -----------------------------------------------------------------------
> ---------------
> COMUNICATO DEL COMITATO SCIENZIATE E SCIENZIATI CONTRO LA GUERRA
> 15 Novembre 2005
>
>
> Le recenti rivelazioni da parte di alcuni mass-media sull'operato
> delle forze statunitensi durante l'assedio di Falluja ci spingono a
> prendere posizione in quanto scienziate e scienziati spinti dalla
> volontà di usare a fini di pace le competenze acquisite per il lavoro
> che facciamo.
>
> L'uso di WP (Willi Pete, ovvero il fosforo bianco nel gergo militare),
> come documentato in particolare dal servizio di Ranucci su RAInews24
> (vedi: http://www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsID=57784), costituisce
> una violazione del principio di base della Convenzione sulle Armi
> Chimiche, cui gli Stati Uniti aderiscono dal 1997. La convenzione
> infatti si pone come fine "la proibizione e l'eliminazione di tutti i
> tipi di armi di distruzione di massa; convinti che la completa ed
> effettiva proibizione dello sviluppo, produzione, acquisizione,
> immagazzinaggio, detenzione, trasferimento ed uso di armi chimiche e
> loro distruzione, rappresenta un passo necessario verso il
> conseguimento di tali obiettivi comuni".
>
> Il WP, come il Napalm, è una sostanza classificata come "incendiaria"
> il cui uso in guerra sarebbe permesso in circostanze ben definite.
> Aldila` di usi 'legalmente' permessi e vietati, pero`, il risultato
> sui civili (previsto, ed anzi cercato dai militari USA), costituisce
> un fatto documentato ed ormai indubitabile.
>
> L'utilizzo di queste tecniche sulla popolazione civile e` di gravita`
> inaudita, suscita il nostro orrore, e ci impone di denunciare con
> forza l'abominio che rappresenta: la trasformazione di conoscenza,
> bene comune dell'umanita`, in strumento di distruzione di massa.
> L'episodio (ammesso che di episodio si tratti e non di strategia
> deliberata) e` reso ancora piu` grave dai tentativi di impedire le
> testimonianze, facendo pagare prezzi altissimi e personali ai
> giornalisti non-embedded per il coraggio delle loro denunce.
> Come se non bastasse, una volta svelata la strage nascosta,
> l'amministrazione USA tenta ancora di minimizzare e/o negare
> l'accaduto e i suoi effetti drammatici.
>
> Ma le conseguenze di tale gesto potrebbero essere ancora piu` gravi:
> ci domandiamo infatti su quale base si potranno ritenere vincolanti
> tutti i trattati e le convenzioni con cui si e` cercato di costruire
> un mondo vivibile, nonostante la propensione umana alla guerra. Il
> comportamento dell'esercito statunitense oggi in Iraq, come trenta
> anni prima in Vietnam, come anche la guerra chimica messa in atto
> dalla NATO contro la cittadinanza jugoslava (i cui effetti di lungo
> periodo sono stati rilevati anche da organismi internazionali) fanno
> ridiventare "prassi bellica ordinaria" quei crimini di guerra che si
> speravano banditi per sempre dalla Storia.
> Chi mai si sentira` obbligato a non diffondere malattie, a non
> avvelenare le acque, a non 'distruggere il nemico' anche usando armi
> atomiche? Se e` concesso ai piu` potenti di non seguire le regole da
> loro stessi imposte a tutti gli altri, perche` chi gia` soffre per i
> loro soprusi non dovrebbe usare le stesse armi?
> Malgrado tutti gli impegni solenni pronunciati dopo Hiroshima e
> l'Olocausto, dopo il Vietnam, si stanno ripetendo orrori che speravamo
> espulsi dalla storia; orrori che saranno ancora un volta pagati da
> tutta la collettivita` mondiale, in termini fisici e sociali, a
> partire come sempre dai piu` poveri ed indifesi.
>
> E' possibile che i veri responsabili di tutto questo non saranno mai
> ufficialmente giudicati e condannati, magari appellandosi a cavilli
> (il WP non e` compreso nell'elenco delle armi chimiche, gli USA non
> hanno mai firmato il protocollo di Ginevra sulle armi incendiarie,
> ecc), ma tutte le persone devono sapere quali sono gli interessi
> strategici ed economici che rendono il mondo un luogo in cui e` sempre
> piu` difficile e doloroso sopravvivere.
>
> E` necessaria ed urgente una reazione molto decisa, che gia` si
> intravede nelle prime mobilitazioni popolari. A queste aggiungiamo da
> parte nostra la ferma richiesta che sia fatta piena luce su questo
> come su altri episodi recenti di guerra inumana da parte di USA e
> NATO, e "coalizioni di volenterosi" di cui disgraziatamente fanno
> parte anche forze del nostro Paese. Chiediamo chiare prese di
> posizione ed azioni conseguenti dei nostri esponenti politici, che
> devono decretare il rientro immediato delle nostre truppe e farsi
> portatori di richieste presso tutti gli organismi internazionali
> specifici (CWC) e generali (ONU) affinche` essi si pronuncino su
> questa guerra, su questo episodio, su questo criterio di due pesi e
> due misure nei rapporti tra Stati.
>
> Per parte nostra, ribadiamo il nostro impegno a non collaborare con
> qualsiasi attivita` connessa con l'industria bellica (v.
> http://www.carta.org/campagne/pace/050302scienziati.htm), ed
> esprimiamo la ferma condanna di ogni forma di sopraffazione dei popoli
> e delle persone. Rifiutiamo il coinvolgimento della scienza per questi
> scopi ed invitiamo tutte le persone, scienziate/i in particolare, ad
> operare per un mondo di pace.
>
> Scienziate e scienziati contro la guerra
>
>



*** E' ricercando l'impossibile che l'uomo ha sempre realizzato il
possibile.
Coloro che si sono limitati a ciò che appariva loro come possibile, non
hanno mai avanzato di un solo passo ***

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