[Cm-milano] Milano, il pave' e i ciclisti

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Autor: Eugenio Galli
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Asunto: [Cm-milano] Milano, il pave' e i ciclisti
In relazione alla lettera trattata oggi sulle pagine milanesi del
Corriere della Sera, nella rubrica "Il caso" (disponibile anche sul
sito web all'indirizzo
<http://www.corriere.it/vivimilano/caso_del_giorno.shtml>), abbiamo
inviato il seguente messaggio.

Cordiali saluti
Eugenio Galli

^^^^^^^
Egr. dott. Schiavi,
sono d'accordo con il sig. Maurizio Ferrara, la cui lettera viene
pubblicata oggi dal Corriere.
Leggendo la Sua risposta mi sento però in dovere di fare una precisazione.

Non si prenda la scusa di fare un favore ai ciclisti per realizzare una
delle operazioni più insensate che si siano sentite proporre negli ultimi
tempi: la rimozione del pavé dalle strade di Milano.

I ciclisti, dei cui bisogni sinora ben pochi si sono davvero curati, non
si presteranno a fornire questo alibi per una decisione, come al solito,
covata in qualche misterioso "pensatoio" e mai discussa in modo aperto e
condiviso con la cittadinanza.

Bene che vada, questo è il modo, ideologico, per creare un polverone
lasciando poi intatti i problemi in tutta la loro evidenza.

Stiamo preparando un convegno pubblico nel corso del quale analizzeremo il
problema delle pavimentazioni milanesi: tutte le pavimentazioni. Lì siamo
convinti che emergerà con chiarezza quali siano le reali esigenze, non
solo dei ciclisti, su questi temi.

Dobbiamo proprio ricordare che, come si intuisce anche dal titolo della
lettera pubblicata, a Milano ci sono quasi 22 chilometri di binari
inutilizzati da anni? E che le proposte che avevamo fatto su questo
problema sono rimbalzate in un interminabile ping pong all'interno
dell'Amministrazione comunale?

E' tempo di finirla con l'ideologia e di occuparsi dei problemi con i
mezzi che la tecnica consente.

Eugenio Galli (presidente Fiab CICLOBBY onlus)


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