Negli ultimi tempi i nostri beneamati si dibattono in grossi problemi di
gestione. E' di oggi la notizia che il presidente recentemente nominato
ha rassegnato le dimissioni. Ho fatto un po' di giri in rete e mi sembra
che la situazioni sia abbastanza incasinata... (date un occhio
soprattutto all'ultimo articolo in carrellata..)
ciao a tutti...mi vado a rituffare....Splaaaaaaaaash!!!
s*phz
da
http://punto-informatico.it/p.asp?i=54367&r=PI
SIAE senza presidente
Ivan Cecchini, direttore dell'Associazione Italiana Editori (AIE), ha
rinunciato oggi al ruolo di presidente della SIAE, a cui era stato
designato il 28 giugno scorso dalla stessa assemblea della SIAE.
Questo il senso della lettera inviata al Presidente del Consiglio, al
Ministro per i Beni e le Attività culturali, ai Sottosegretari di Stato
Gianni Letta e Paolo Bonaiuti, al Segretario generale della Presidenza
del Consiglio e ai Presidenti delle Commissioni cultura di Camera e Senato.
"Ritengo che nell'attuale fase e a fronte della delicata situazione
della SIAE sia necessaria ? scrive Cecchini nella lettera ? una
presidenza che possa contare su una forte condivisione che coinvolga
tutti i soggetti, istituzionali e politici, che hanno in qualche modo e
misura la responsabilità di concorrere a stabilire le condizioni
fondamentali per una navigazione sicura. Rispetto a questa esigenza che
ritengo prioritaria per il bene della SIAE non sono certo che la mia
designazione possa rappresentare l'auspicato punto di equilibrio e
convergenza".
"Sono perciò addivenuto alla decisione di ritirare la mia candidatura,
per altro non da me avanzata ? conclude Cecchini - Confido di poter
contare sulla Sua disponibilità ad accettare la mia rinuncia (...)".
L'iter per la nomina ufficiale, dopo il positivo passaggio in Consiglio
dei Ministri, prevedeva la discussione nelle Commissioni parlamentari
competenti e la firma dell'elezione con decreto del Presidente della
Repubblica.
da
http://www.musicalnews.com/articolo.php?codice=6562&sz=1
Ivan Cecchini è stato designato a grande maggioranza dall?assemblea,
presidente della Società Italiana degli autori ed editori. L'assemblea
ha anche approvato il bilancio consuntivo 2004 che, dopo le imposte,
presenta un utile di 3 milioni 647.169 euro.
La speranza e ' che Ivan Cecchini faccia bene, anche se si tratta
dell?ennesimo Presidente proveniente dalla categoria degli editori,
mentre Franco Migliacci è stato l?unico rappresentante degli autori
eletto alla massima carica nell?ambito della Siae: chi come noi non
frequenta il mondo della musica per trarne profitto, non puo'
nascendersi e non vedere che la Siae ha di nuovo dato voce a chi al suo
interno riveste il ruolo di Editore.
Ma tutti parlano di ristrutturare la Siae e di come questa non sia
alleata del mondo musicale, soprattutto di quello giovanile ed
esordiente, ma vogliamo capirne di piu'?
Gregorio Mascaro (Vice Presidente Assoartisti-Confesercenti) ha
recentemente scritto:
"........ Ci preme ricordare che, la SIAE con tutti i suoi difetti, ha
attualmente un sistema di ripartizione analitico e capillare che è il
fiore all?occhiello di questa Società, considerata in questo campo una
delle migliori al mondo. Questo sistema noi vogliamo assolutamente
difenderlo e adeguare, sfruttando le nuove tecnologie, non per
distruggerlo, ma per migliorarlo. La Fimi pensa sia giusto salvaguardare
tale peculiarità?
Quanto alle ingerenze del governo lamentate dal Presidente, non ci
sembra che FIMI sia stata penalizzata da queste scelte, anzi, vorrei
ricordare che nell?ultima tornata elettiva, con l?assenso del governo è
passato un regolamento elettorale che sembrava scritto appositamente per
tutelare gli interessi delle grandi lobby. A tal proposito, ci pare
utile, ad esempio, evidenziare le fasce reddittuali utilizzate quale
criterio per stabilire il numero dei seggi, partendo dalla più bassa:
FASCIA A circa 1.369 editori = 2 seggi.
FASCIA B circa 269 editori = 2 seggi.
FASCIA C circa 69 editori = 2 seggi.
FASCIA D circa 50 editori = 10 seggi.
Da questa tabella si evince che la disponibilità per 1.734 case editrici
era soltanto di 6 seggi, mentre per 50 case editrici ne sono stati resi
disponibili ben 10, di cui alcuni riconducibili alle stesse
multinazionali..."
Questo e' un grosso problema, quasi simile a quello sui diritti
televisivi che le societa' del Campionato di Calcio di Serie A e B hanno
ha poco affrontato, arrivando a quelle normali litigate a cui assistiamo
periodicamente. Noi amiamo il gioco del calcio e loro ne approfittano
dividendosi gli utili: parallelamente noi amiamo la musica e
qualcun'altro ci fa i soldi.
Ma ritorniamo a quanto Gregorio Mascaro ha scritto sul bollettino di
Assoartisti Confesercenti:
"....... volevamo tra l?altro ricordare che la grandissima maggioranza
numerica degli aventi diritto ha votato contro le liste che avevano come
riferimento le multinazionali: peccato che oltre l?80% dei voti a favore
della nostra coalizione non sia stato sufficiente per avere la
rappresentanza del 51% in assemblea. La tabella sopra esposta, spiega
più di mille parole il perché di questa profonda ingiustizia. Secondo la
Fimi questi tecnicismi garantiscono la rappresentatività democratica di
tutti gli interessi?."
La polemica a questo punto si allarga ed i link qui sotto vi consentono
di approfondire il tutto. Per oggi credo possa bastare: ritengo infatti
che non serve solo che noi ci uniamo al coro di quelli che sparano sulla
Croce Rossa (Siae?), ma invece assumiamo dei precisi impegni, diventando
propositivi e costruttivi all'unisono.
Senno' faremo il gioco di chi vuole ghettizzare, facendoci parlare e
protestare in modo sciocco.
Se il "giocattolino" si rompre, andiamo tutti a casa, qualsiasi sia il
nostro ruolo e/o impegno e/o passione musicale che ci spinge a
frequentare questo mondo.
da
http://www.dirittodautore.it/news.asp?IDNews=3004
Legislatura 14º - 7a Commissione permanente - Resoconto sommario n. 416
del 26/07/2005
Proposta di nomina del Presidente della Società italiana degli autori ed
editori - SIAE (n. 154)
(Parere al Ministro per i rapporti con il Parlamento. Esame e rinvio)
Riferisce alla Commissione il senatore DELOGU (AN), il quale riassume
anzitutto le complesse tappe che hanno preceduto l'atto di nomina in titolo.
In proposito, ricorda che la nomina a presidente della Società italiana
degli autori ed editori (SIAE) del maestro Migliacci, avvenuta nel
luglio 2003, era stata annullata dal Consiglio di Stato lo scorso 3
dicembre.
Il successivo 21 dicembre l'assemblea della SIAE designò nuovamente il
maestro Migliacci; su tale proposta la Commissione, come è noto,
espresse un parere contrario e il Maestro, molto correttamente, rinunciò
all'incarico.
La Commissione - prosegue il relatore - è ora chiamata ad esaminare la
designazione del dottor Cecchini, già vice presidente della Società,
effettuata dall'Assemblea lo scorso 28 giugno.
Entrando nel merito della proposta, egli tiene a puntualizzare che
l'orientamento contrario espresso dalla Commissione nei confronti del
maestro Migliacci non si fondava su considerazioni di carattere
personale, bensì sulle modalità di gestione della Società. In proposito,
ricorda le numerose interrogazioni parlamentari (alcune presentate
peraltro anche successivamente all'espressione del parere parlamentare)
che hanno evidenziato un presunto clima di illegalità ed inefficienza
nella gestione del presidente Migliacci, dalla quale - egli precisa - il
dottor Cecchini, in qualità di vice presidente, non si è mai dissociato.
Né vanno dimenticate le conclusioni, a suo dire inquietanti, a cui è
giunta l'inchiesta condotta da un settimanale sulla gestione
Migliacci-Cecchini.
Il relatore rileva inoltre che - sulla scorta di quanto riconosciuto dal
TAR nella sentenza n. 8568/2003 - la Società è anzitutto un ente
pubblico, pur essendo un ente a base associativa e quindi fra l'altro
retto da organi direttamente rappresentativi degli interessi degli
associati.
Relativamente alla rappresentatività degli organi, egli prosegue, allo
stato attuale gli esponenti più importanti della musica leggera italiana
hanno peraltro un peso del tutto marginale nel governo della Società.
Al riguardo, ricorda i contenuti dell'ordine del giorno n. 9/5901/1,
accolto dal Governo alla Camera dei deputati in sede di esame del
decreto-legge n. 63 del 2005, recante disposizioni urgenti per lo
sviluppo e la coesione territoriale, nonché per la tutela del diritto
d'autore, con il quale l'Esecutivo si è impegnato a procedere ad una
revisione dell'attuale statuto della SIAE, al fine di eliminare le
presenti distorsioni, in particolare per ciò che attiene la reale
rappresentatività degli organi ed il sistema di governance.
Oltre alle considerazioni testé svolte, il relatore tiene a precisare
che nel suo curriculum il dottor Cecchini dichiara di ricoprire una
carica, quella di direttore dell'Associazione italiana editori (AIE),
che ne impedisce la nomina a consigliere di amministrazione e, a maggior
ragione, di presidente ai sensi dell'articolo 13, comma 2, lettera b),
del decreto legislativo n. 419 del 1999.
Conclude invitando pertanto la Commissione all'espressione di un parere
contrario sulla proposta di nomina in titolo.
da
http://www.beatstream.it/news/detail.asp?iData=54&iCat=11&iChannel=1&nChannel=News
18/02/2005
CASO SIAE, INTERROGAZIONE DELL?UDEUR
La Siae finisce alla Procura della Repubblica di Roma e alla Corte dei
Conti. Un esposto del Codacons, infatti, è stato depositato il 2
febbraio scorso in relazione ad alcuni gravi fatti che emergono da una
nuova interrogazione parlamentare presentata dal sen. Mauro Fabris dei
Popolari-Udeur al presidente del Consiglio e ai ministri dei Beni
Culturali e dell?Economia. Si legge infatti nell?interrogazione: ?Il
Consiglio di Amministrazione della Siae ha determinato i compensi del
Presidente e dei Consiglieri ? tra cui anche quello del Consigliere di
nomina ministeriale esperto di questioni giuridiche ? in palese
contrasto con la disposizione del decreto legislativo n.419/1999 che
prevede che gli stessi siano determinati con decreto ministeriale; se
sia vero che lo stesso compenso è tuttora percepito da un consulente
personale del Presidente <?> I Consiglieri di amministrazione, la cui
nomina è stata annullata dal Consiglio di Stato, continuano a percepire
i predetti compensi anche in seguito al deposito della sentenza del
Consiglio di Stato avvenuta il 3 dicembre 2004 <?> I consiglieri
decaduti continuino a percepire ingenti ed ingiusti compensi addirittura
dopo l?annullamento della loro nomina <?> Un Consigliere di
amministrazione disponga di una stanza con segreteria, disponga
dell?utilizzo di un?auto aziendale e percepisca 70.000 euro annui, più
7.000 euro per l?incarico di segretario del Consiglio di
Amministrazione, più una serie di rimborsi e gettoni di presenza per un
ammontare stimato per la Società di altri 70.000 euro all?anno solo nel
2004, giungendosi così ad una cifra pari o superiore a 150.000 euro. <?>
Un Consigliere designato sia Direttore generale dell?Associazione
Italiana Editori che intrattiene rapporti professionali ed economici
disponendo addirittura dell?uso a titolo pressoché gratuito a Milano di
locali e di uffici di proprietà della Siae. <?> Il Consigliere di nomina
ministeriale esperto di questioni giuridiche ha contribuito a farle
assumere senza mai informare il Ministero vigilante sui comportamenti
illegittimi del Consiglio di Amministrazione né ammonire, in qualità di
giurista, i suoi Colleghi Consiglieri sulle illegittimità che si stavano
e si erano compiute. <?> I conti economici della Siae ? frutto della
gestione degli ultimi due anni ? versano in gravissime condizioni al
punto che, per far quadrare il bilancio preventivo del 2005, ad esempio,
risulta necessario che non venga riconosciuto ai dipendenti
l?aggiornamento Istat a causa dell?inflazione e che vengano effettuati
tagli dell?ordine di milioni di euro alle provvigioni del mandatari. <?>
L?Ufficio Multimediale ha stipulato un accordo che ha determinato una
gravissima perdita per la Siae per la gestione dei diritti connessi. <?>
Il settore Musica nel suo complesso ? dopo il solitario brusco
rallentamento del 2002 ? cresce nel 2003 del 6,5% in termini di diritti
incassati, confermando null?altro che il trend di crescita già in atto
dal 1999 ma che, nel corso del 2004, questo andamento, in base ai dati
veri, sembra subire un rallentamento, attestandosi solo al +2,1%,
facendo così venir meno i 14 milioni di euro in più di diritti da
ripartire che si attendevano sulla base del trend di crescita degli
ultimi anni; che la performance ? di cui si è fatto vanto il maestro
Migliacci sulla rivista patinata della Siae ? della discografia per
l?anno 2003 non è che la prosecuzione di un ritmo di crescita del 4-5%
annuo che si è verificato sin dal 1999 e che, pertanto, l?aumento
registrato per il 2003 ha, quindi, solamente recuperato il rallentamento
verificatosi nel corso del 2002 ed è da ascriversi ad una naturale
ripresa del mercato e non a specifiche azioni poste in essere dai
vertici aziendali; che la quota di diritti televisivi appare gravemente
in stallo da anni, a livelli inferiori rispetto ad altri grandi paesi
europei, e che il miglioramento del 2003 è dovuto essenzialmente al
recupero di diritti relativi ad anni precedenti (conguaglio Rai per 6,5
milioni di euro che rappresenta oltre metà dell?incremento registrato
nell?emittenza); che la raccolta dei diritti relativi alla Classe II,
ovvero ai brani musicali contenuti nelle opere cinematografiche, è
calato nel 2003 del 2,6% dopo due anni in cui è cresciuta ad un tasso
superiore al 10%, fermandosi a quota 12,8 milioni contro i 13,2 del
2002; che la crescita dei diritti per i supporti videografici e
multimediali intercettati da parte della Siae nel 2003 (+43,7%) è
sensibilmente inferiore all?effettiva crescita del mercato italiano, il
cui valore è aumentato del 168%, e che in questo campo la Siae mostra
dopo circa due anni dalla fine del commissariamento di non sapere
neanche da dove cominciare e che, tenendo conto del trend di crescita
del mercato, gli autori non si vedono ripartire ogni anno una
consistente quota di diritti che maturano in base alla crescita del
mercato; <?> L?Organo amministrativo guidato dal maestro Migliacci,
anche con riferimento al Fondo Pensione e al Fondo di Solidarietà, si è
contraddistinto per una totale inerzia, pur essendo in possesso di tutte
le informazioni per affrontare il drammatico problema dei due Fondi ed
evitare che le relative perdite economiche, pari a svariati milioni di
euro ripianati con il denaro degli autori, possa fra poco tempo portare
la Società ad un vero e proprio crack finanziario, in maniera definitiva
rispetto a quello che portò al commissariamento 5 anni orsono; che
l?intero 2004 è trascorso senza che vedesse la luce un piano industriale
strutturato di medio periodo, con strumenti di indirizzo e di
monitoraggio dei progressi, nonostante sia noto il fatto che il primo
atto di un Consiglio dovrebbe essere un piano chiaro ed allo stesso
tempo impegnativo per chi lo promuove, ma a distanza di quasi due anni
non è stato capace di vararlo mostrando la propria inadeguatezza; che la
lussuosa e patinata rivista aziendale ?Viva Verdi?, che ospita
editoriali contenenti notizie non fondate, costa agli Associati e ai
lavoratori Siae ? cui però viene negato l?adeguamento inflattivo ? più
di un miliardo di vecchie lire?. L?associazione ha quindi chiesto alla
Procura di Roma e alla Corte dei Conti di accertare i fatti perseguendo
i responsabili per abuso e omissione di atti d?ufficio. Intanto la
Commissione Cultura del Senato si è riunita per esprimere un parere
circa la nomina del Sig. Franco Migliacci come Presidente della Siae. Il
Codacons, analogamente a quanto avvenuto per la seduta della Camera, ha
chiesto alla Commissione di rendere pubblica la seduta, consentendo la
partecipazione del Codacons e trasmettendo la riunione attraverso il
circuito televisivo interno.