[Incontrotempo] Esc - LUM//ESCatologica - 22-24 aprile

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Autor: francesco raparelli
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Asunto: [Incontrotempo] Esc - LUM//ESCatologica - 22-24 aprile

Comunicato stampa



ESCATOLOGICA



       22 – 24 aprile




    ESC – via dei Reti, 15 – Roma




                Presentazione di Simona Cresci




                Inaugurazione Venerdì 22 Aprile


            Ore 20:00                    






Introdotta negli affascinanti spazi occupati di Esc in via dei Reti n° 15, importante sede della Libera università metropolitana, la mostra “Escatologica” presentata da Simona Cresci, inaugurerà venerdì 22 aprile alle ore 20.00.



Nello storico quartiere di San Lorenzo, oggi crogiolo indiscusso di tutte quelle attività culturali e d’intrattenimento che la identificano come una zona riservata all’intraprendente temperamento studentesco, quattro artisti si sono uniti per compiere una importante operazione culturale nello stesso ambiente in cui un gruppo di studenti universitari si è recentemente riunito per la volontà di dare vita ad una serie di iniziative tenute insieme da un interesse a cooperare per la “potenza trasformativa e relazionale del sapere stesso”[1].

Una felice convivenza che unita da un’altrettanta forma di collaborazione e produzione collettiva, ben si inserisce nel programma della libera università metropolitana che la indica, così come recita la presentazione, come una “ ‘multiversità’ dove saperi post-disciplinari e ricerca non convenzionale provano a recuperare il piacere sensuale della prassi conoscitiva”.

I quattro artisti accomunati da una particolare disposizione dello spirito che in questo caso vede nell’azione il mezzo preferito per esprimersi, si identificano nel considerare che la libertà dell’individuo e l’interpretazione dell’opera d’arte si riconoscono in tutto ciò che è immediato, attuale, imprevedibile. La presentazione di questa mostra non ha nulla di determinato, predefinito o di chiaramente enunciato ma si caratterizza per l’incontro di una importante eterogeneità di componenti creative, che antepongono l’importanza della creazione dell’opera alla coerenza stilistica.

(Esc)[2]atologica: che si riferisce al destino ultimo del mondo e dell’uomo[3], presentata in un importante spazio confinante con il luogo per eccellenza più terminale delle vicende umane in quanto ultima dimora dell’individuo, manifesta l’intento degli artisti di rendersi interpreti di una verità che non sia soggetta a delle regole stabilite e di interrogarsi sul senso ultimo delle cose appartenenti a quei modi energici, intransigenti ed esclusivi contenuti in un’opera d’arte.

Esc - Eccedi sottrai crea - diviene un importante punto di incontro per coloro che spinti da affinità intellettuali, intendono entrare in relazione con una realtà del sapere, preservando la propria autonomia formativa e prendendo le distanze da tradizioni imposte da una, a volte, fin troppo rigida disciplina di mercato, istituzionale o privata che essa sia.

Ed è il linea con l’innovazione e la creatività dettate dal programma della libera università metropolitana che gli artisti invitati, ritrovatisi per una progressione di affinità intellettuali indicate in precedenza, presenteranno le loro opere omettendo i loro nomi.

“Escatologica” si caratterizzerà per l’esposizione di cinque opere in cui l’assenza dei nomi contribuirà a liberare il fruitore da ogni preconcetto estetico, abitualmente imposto per l’identificazione dell’opera con l’autore. Le cinque opere in cerca d’autore diverranno le uniche protagoniste dell’evento che, per la durata di soli due giorni - dal 22 al 24 aprile -, conseguirà ad una importante sperimentazione. Lontani dal prefiggersi l’obiettivo di rinunciare completamente al rapporto che regola il mercato dell’arte, gli artisti garantiranno un’esperienza unica di sensibilizzazione ricettiva, dal momento che allo spettatore viene richiesta una spontanea e indipendente fruizione dell’opera.

Sempre in linea con i programmi della libera università metropolitana, gli artisti non intendono sostenere nessuna provocazione e presagita estromissione d’identità ma divenire protagonisti di una vitale operazione culturale, dove l’unica conclusione valevole è l’importanza del gesto artistico consacrato dalla presentazione delle opere realizzate per l’occasione.

Con cinque opere in cerca del loro autore, si inaugura il primo appuntamento al buio della primavera romana.



Simona Cresci
















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[1] “Da ‘Il lavoro intellettuale’. Alla formazione diffusa come riserva produttiva. Ovvero come dimorare tra le rovine dell’università”. Presentazione della LUM (libera università metropolitana)


[2] “Esc” nome della sede della libera università metropolitana


[3] Zingarelli. Vocabolario della lingua italiana




        
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