[NuovoLaboratorio] facciamo una Buridda in Regione

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Autor: havanaglam
Data:  
Asunto: [NuovoLaboratorio] facciamo una Buridda in Regione
Facciamo una buridda in Regione.

Elezioni regionali, 3/4 aprile 2005

La città tappezzata di manifesti elettorali. Facce carine, qualche
espressione simpatica, le altre quasi tutte ridicole. Slogan e frasi
fatte che non vogliono dire assolutamente niente. Non è questa la
politica.
Tutte le promesse urlate dai manifesti del più bel candidato, non
valgono uno solo dei desideri e dei bisogni reali degli uomini e delle
donne di questa regione.
Casa, reddito, libero accesso ai saperi e gratuità della cultura,
diritti di cittadinanza, politiche antiproibizioniste.
Negli ultimi due anni abbiamo abbiamo dato vita al laboratorio sociale
occupato Buridda, due anni dove queste rivendicazioni, intrecciandosi,
moltiplicandosi, hanno prodotto lotte e conflitto in città.
Ora vogliamo portare queste rivendicazioni nei luoghi della "politica"
per produrre trasformazione.

Crediamo nella possibilità di vivere meglio, di essere padroni della
propria esistenza, di immaginare un futuro, di conquistarselo.
Desiderare, reclamare diritti, riappropriarsene: vogliamo partire da
chi è debole ed è per questo che partiamo da noi stessi. Sappiamo che
le condizioni di precarietà, incertezza, disagio, controllo sociale,
che viviamo noi per primi, ci accomunano a milioni di persone nel
nostro Paese, soprattutto giovani e migranti.

Vogliamo reddito e misure che contrastino la precarietà imposta dalla
legge 30. Per vivere dignitosamente, per poter dire no alla precarietà
del lavoro grazie all?introduzione di un reddito sociale per
disoccupati, studenti, precari.

Non possiamo abitare. Vogliamo una casa, magari una di quelle sfitte e
murate, di proprietà della regione e pretendiamo di pagare un affitto
equo in base al reddito, che non sia superiore cioè al 20% del salario.

Vogliamo la gratuità dell?istruzione e dell?accesso ai saperi e alla
cultura. La fine del finanziamento alle scuole private e l?abbattimento
delle tasse universitarie.

Vogliamo l?introduzione di misure antiproibizioniste nei confronti dei
consumatori di droghe leggere e politiche di riduzione del danno
rispetto alle tossicodipendenze con l?attivazione di adeguate strutture
sanitarie pubbliche.

Vogliamo che nella nostra regione non ci siano Centri di Permanenza
Temporanea, i lager in cui vengono rinchiusi gli uomini e le donne
migranti senza che abbiano commesso reati, se non quello di cercare una
vita più dignitosa lontano dal proprio Paese.

Ancora una volta, vogliamo porre problemi la cui soluzione sta nel
cambiamento della società, nel miglioramento delle condizioni di vita
di migliaia di uomini e donne. Vogliamo essere scomodi. Vogliamo fare
anche in questo caso, una buridda.
Per questo appoggiamo la candidatura di un nostro compagno, Manuel
Chiarlo, nelle liste di Rifondazione Comunista, perché crediamo di
poter essere, insieme a tanti e tante altre, la possibilità che la
politica non sia unicamente una redditizia professione ma invece possa
essere desiderio, passione, necessità, strumento di trasformazione e di
pratica dell?alternativa.
Fare una Buridda in Regione. Perché no?


Laboratorio Sociale Occupato Buridda

www.ecn.org/buridda/