premesso che lo stile intimo della mail mi mette un po in difficolta',
mi permetto di dire che credo ci sia un filo di ragionevolezza un po' in
tutte le mail transitate sulla questione del manifesto: concordo in pieno
che si tratta di fare uno sforzo in piu'.
di seguito quoto questa mail credendo utile porre i problemi, svolgerli e,
se possibile, risolverli...
> Uno sforzo ancora, Vale'... :-)
[cut]
> Un manifesto cittadino - dalla genesi parziale - con una firma
> "anonima" rimanda, nella lettura comune, ad un immaginario
> "collettivo". Personalmente ( e con me anche altri compagni,
> come quelli dell'Astra, non iscritti alla lista), vorrei evitare di essere
> rappresentato - anche per equivoco - da un manifesto poco
> comprensibile nella suggestione dell'immagine, difensivo nella
> "spiegazione" della giornata del 6 (quel giorno, per me, non abbiamo
> posto il problema del carovita, ma abbiamo espresso una potenza
> sociale e politica), didascalico nel messaggio, e incerto nei soggetti
> che lo promuovono
ecco, per esempio, qui, mi sembra che piu' che uno sforzo si faccia di
tutto per farsi mandare a quel paese...
che senso ha dire che non si vuole essere autolesionisti e poi si
scaricano tutte le cartucce disponibili in un'unica raffica?!?
> (sulla questione loghi, poi, si fa finta di non vedere
> una ferita aperta nel costume e nelle relazioni tra compagni causata
> dalla gradevolissima polemica su "mediadispencer" e "adesivi" anti
> aggressione...).
visto che di ferite aperte si parla (e per fare una ferita ci vuole oltre
al coltello, una mano, un braccio, una testa e, forse, un cuore), vorrei,
innazitutto, chiarire che io, "luca di radio onda rossa", firmo, su questa
lista come su quelle_alle_quali_si_allude, a nome individuale,
assumendomene la responsabilita'.
se manca l'ironia per capire il riferimento al mediadispencer o agli
adesivi antiaggressione non e' grave.
grave rimane il "silenzio assordante" sui fatti ormai pubblici: la
pubblicazione di immagini su globalproject, sfortunatamente utilizzati, a
piene mani, dai pubblici ministeri dell'inchiesta 58+15 e della relativa
discussione sulla lista precog ("la gradevolissima polemica" e'
consultabile in chiaro all'indirizzo
https://www.inventati.org/mailman/public/precog/ ).. tra l'altro alludere
su questa lista a polemiche nate in altre liste, senza dare riferimenti
chiari non mi sembra una modalita' trasparente.
al di la' di qualsivoglia polemica strumentale sui fatti da me messi in
evidenza su precog, rimane l'attesa delusa di due righe di scuse per una
'leggerezza'(la pubblicazione) che poteva essere chiarita in tempo reale,
aprendo una discussione critica (e autocritica) su fatti non nuovi, in
senso assoluto, per i media di movimento, ma non per questo meno gravi
(vedi genova2001/indymedia). si preferisce, invece, lasciarla all'oblio
della smemoratezza continuando con vaghe allusioni e riferimenti parziali,
che purtroppo, l'udienza del 12 marzo si incarichera' di ricordarci.
> Mettiamoci d'accordo sulle cose comuni da fare, sulle cornici politiche
> di una campagna che avrà nel 12 marzo una tappa importante.
> Sul resto, che ognuno produca le proprie forme di lotta e di
> comunicazione.
> emiliano viccaro
ecco di nuovo questo e' autolesionismo o meglio e' paura del confronto
forse..
luca di radio onda rossa