Sottoponiamo alla vostra attenzione la proposta programmatica curata dall'Ing. De Giorgi in collaborazione con l'associazione politico-culturale "Biblioteca di Sarajevo" e con il Comitato territoriale per l'ambiente. Si tratta di un nostro contributo in materia di politica energetica e gestione integrata dei rifiuti che sottoporremo all'attenzione dell'On. Nichi Vendola nella prossima riunione con le Associazioni prevista il 14 Febbraio a Lecce presso l'Hotel President.
La bozza che segue è ancora provvisoria, rimane pertanto aperta al contributo ed alle osservazioni di tutti. Vi chiediamo di inviarci per E-mail proposte e suggerimenti e l'eventuale adesione di associazioni e movimenti presenti sul territorio.
Con preghiera di ampia diffusione e di un rapido riscontro.
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ENERGIA
La Regione Puglia ha rinunciato da tempo ad un corretto governo dell'energia; il ritardo ultradecennale che si registra nell'approvazione del Piano Energetico Regionale ha provocato enormi danni con un incontrollato aumento dei consumi ed una incontrollata localizzazione di impianti elettrici, che danno una produzione di gran lunga esuberante rispetto ai fabbisogni e che stanno caratterizzando la nostra regione come una "colonia" addetta alla produzione di energia.
E' quindi urgente e necessario procedere all'approvazione del Piano Energetico previsto dall'art.5 della Legge 10/91, con obiettivi e strumenti di diffusione delle fonti rinnovabili di energia (energia solare ad uso termico ed elettrico, energia eolica, energia da biomasse) e con un ridimensionamento della produzione elettrica concentrata, a favore della generazione diffusa e con realistici programmi di risparmio.
Nell'ambito della programmazione energetica, sarà introdotta una più adeguata previsione di localizzazione degli impianti eolici, che escluda i generatori di grande taglia e preveda una rigorosa regolamentazione di quelli di media taglia. Per contro, sarà prevista e incentivata, con contributi e procedure semplificate, e con una mappatura del vento sull'intero territorio regionale, la diffusione di generatori di piccola taglia, di basso impatto e compatibili con il nostro patrimonio storico-architettonico e con le sue potenzialità agricole e turistiche.
GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI
La Regione deve uscire dalla fase commissariale e ripristinare principi e procedure corrette per una gestione integrata dei rifiuti, che consideri tutte le esigenze della filiera e che rispetti le priorità e le gerarchie stabilite dal Decreto Ronchi:
1) riduzione a monte della produzione dei rifiuti
2) recupero di materia
3) in via subordinata e residuale, recupero di energia.
Di conseguenza sarà rivista la pianificazione regionale esistente al fine di:
a) incrementare la raccolta differenziata, fino a raggiungere il 60% (a medio termine) del totale dei rifiuti urbani, con il passaggio da tassa tariffa;
b) potenziamento degli impianti di selezione dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata in linea con gli obiettivi sopra fissati;
c) realizzazione degli impianti di compostaggio, in grado di sottrarre la metà circa dei rifiuti urbani alle discariche;
d) promozione di accordi tra le istituzioni competenti ed i consorzi nazionali operanti nel settore (Conai, Consorzio compostatori ecc.) per il conseguimento di obiettivi comuni di riciclaggio;
e) ridimensionamento degli impianti di incenerimento (detti impropriamente termovalorizzatori) previsti sul territorio regionale, per una capacità non superiore al 20% della produzione totale di rifiuti;
f) attuazione di campagne di comunicazione integrate per favorire la diffusione della cultura del rifiuto come risorsa, in grado di stimolare un nuovo mercato e nuove opportunità imprenditoriali e occupazionali.
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ADESIONI:
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