Non ci possiamo ricordare delle ferrovie solo quando succedono le stragi.
Ci sarebbero tutti i motivi per compiere azioni permanenti di sensibilizzazione
e di lotta contro quello che è successo in questi anni, ma probabilmente
non si fa perchè un po' tutti ce ne ricordiamo solo quando prendiamo il
treno (chi ancora lo prende) e nel resto dell'anno ce ne dimentichiamo.Non
è questione di avere più comfort o più velocità: questi sono i finti bisogni
che insegue Trenitalia da quando è diventata privata.
La cosa più drammatica è che il treno era il mezzo più sicuro, più economico
e più ecologico per viaggiare ed è stato ridotto ad uno stato di disastrosa
precarietà quotidiana:
- negli ultimi mesi sono stati eliminati numerosi treni Espressi (ad esempio
nella tratta Lecce-Bologna e in genere in tutte quelle dove c'è un forte
pendolarismo nord-sud) ammassando i passeggeri come animali da macello ancora
più di quanto lo erano prima
- ci sono tratte diurne che non hanno più altri treni se non gli Eurostar
(ad es. la tratta roma-bologna) i cui prezzi sono altissimi poichè si tratta
di uno dei tratti più "veloci"
- già all'inizio del suo mandato il governo berlusconi aumentò il numero
di ore che un
macchinista avrebbe dovuto fare da solo, rendendo così più pesante e pericoloso
il suo lavoro (per non parlare dell'esasperazione del personale delle stazioni
che dovevano bloccare i treni per farsi ascoltare)
- in nome della velocità (e soprattutto degli appalti legati al TAV) sono
state sventrate molte aree collinari e montane e prosciugate alcune falde
acquifere (Piemonte, Toscana), cosa tanto più assurda se si pensa che non
c'è stato un parallelo rinnovamento delle infrastrutture
- soprattutto, migliaia di italiani non prendono più il treno preferendo
l'automobile, in quanto lo considerano "scomodo", producendo in questo modo
quotidiani disastri dal punto di vista dell'inquinamento atmosferico e del
loro equilibrio psico-fisico
Solo chi viaggia regolarmente in treno può capire quanta ingiustizia sia
presente in questa struttura "pubblica", quanto il problema dei treni sia
cruciali praticamente per tutte le questioni sociali e ambientali del nostro
territorio (immigrazione, lavoro, inquinamento, alienazione, relazioni umane,
etc)
RIAPPROPRIAMOCI DEI TRENI PRIMA CHE LA
MAFIA DEI PRIVATI LI DISTRUGGANO DEL TUTTO!!!