[Forumlucca] Econews - 17 dicembre 2004

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Autor: Federazione dei Verdi di Lucca
Data:  
Asunto: [Forumlucca] Econews - 17 dicembre 2004
Rassegna quotidiana di notizie verdi.

SOMMARIO:

- Kyoto/Cop10. Verdi: Matteoli cambi posizione o si dimetta
- Giustizia. Pecoraro Scanio: da Ciampi nobile atto di garanzia costituzionale
- Giustizia. Balducci: rinvio sia occasione per riflettere
- Giustizia. Cento: Castelli è stupefacente!
- Giustizia. Boato: rinvio sia occasione per riaprire confronto
- Finanziaria. Ripamonti: danni irreparabili, il monarca vada a casa
- Regionali. Pecoraro: vere primarie nelle 3 regioni e a Venezia
- Camera. Boato: da Lega comportamento squadrista
- Camera. Pecoraro: Lega si vergogna di votare e cerca di depistare con Turchia
- Camera. Cima: da leghisti crociata contro Turchia
- Sicurezza mari. Lion: Commissione rinvia Italia a Corte giustizia
- Portaborse. Primo accordo nazionale siglato da Cgil e Uil e il gruppo Verdi
del Senato
- Calcio. I Verdi portano il ‘caso Rustico’ in Parlamento
- Italia/Kyoto Frassoni: Matteoli smentito dai Cinesi
- Salute. I telefonini possono provocare il cancro
Econews dalle agenzie estere:
- EU wants more mandatory emissions cuts, US opposed (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/28619/story.htm
- NASA spacecraft tracks global air pollution (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/28616/story.htm


Kyoto/Cop10. Verdi: Matteoli cambi posizione o si dimetta

Sit-in con Pecoraro Scanio a palazzo Chigi: “Matteoli non è in grado e non è
degno di fare il ministro dell’ambiente” “Matteoli, killer di Kyoto”. “Il
Governo condona anche l’effetto serra”. Sono duri i toni usati dai Verdi per
chiedere le dimissioni del ministro dell’ambiente Altero Matteoli. Durante un
sit-in tenutosi ieri mattina davanti a Palazzo Chigi il leader del Sole che
ride
Alfonso Pecoraro Scanio ha chiesto che Matteoli “venga subito in Parlamento e
riferire sulla faccenda”: “Non siamo disposti a fare sconti ­ ha spiegato il
leader del Sole che ride -, se Matteoli rimane sulle sue posizioni, avanzeremo
una mozione di sfiducia anche con la collaborazione delle altre forze di
opposizione". “Non serve all'Italia un ministro che riproduca le tesi delle
multinazionali. Ritirarsi dai vincoli del protocollo di Kyoto ­ aggiunge
Pecoraro - significa tradire gli impegni assunti in Parlamento e valutare le
prospettive del nostro paese e del pianeta soltanto in termini di profitto
economico. La scelta del Governo italiano è inammissibile e colpevole. Il costo
di Kyoto va pagato per il bene dell'umanità”. Per questo, attacca il presidente
dei Verdi, “se Matteoli non cambierà le sua assurde posizioni, significa
che non
è in grado e non è degno di fare il ministro dell’ambiente. Su questi temi non
si può sbracare, si deve essere molto chiari. Kyoto ha un costo, certo, ma è un
costo che va pagato per tutelare la salute dei cittadini di tutto il pianeta".
“Questo ­ attacca il coordinatore dell'esecutivo, Angelo Bonelli, anche lui
presente al sit-in assieme ai parlamentari dei Verdi - è il ministro teorico
della libertà di inquinare. Stiamo facendo un regalo a Bush, ma i 5 mila morti
da inquinamento solo nelle 8 principali città italiane non lasciano adito a
dubbi".

Giustizia. Pecoraro Scanio: da Ciampi nobile atto di garanzia costituzionale

“Adesso la Cdl rinunci all’accanimento contro i giudici e utilizzi questa
occasione per migliorare la giustizia, rinunciando a bloccarla con vendette e
prevaricazioni”. Il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio esprime
apprezzamento per “il nobile atto di garanzia costituzionale” che ha portato il
presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi al rinvio al Parlamento della
riforma dell'ordinamento giudiziario. “L’auspicio ­ aggiunge il leader dei
Verdi
- è che ora la Cdl rinunci a vendette e ad accanimenti: ciò che serve è una
giustizia più veloce e la certezza della pena, maggiori risorse e più mezzi per
garantire una giustizia che funzioni”.

Giustizia. Balducci: rinvio sia occasione per riflettere

"Il Presidente della Repubblica ha svolto al meglio le funzioni di supremo
garante della nostra Costituzione repubblicana, rinviando alle Camere una legge
palesemente in contrasto con il dettato costituzionale e contro la quale si
sono
mobilitate tutte le componenti del sistema giustizia". Lo ha dichiarato
l'avvocato Paola Balducci, responsabile giustizia dei Verdi. “A questo punto -
ha aggiunto l'esponente del 'Sole che ride' - appare doveroso un riesame
dell’impianto normativo da parte del Parlamento, che tenga conto dei rilievi
formulati dal Capo dello Stato e che produca una riforma condivisa, capace di
dare risposte efficaci alla domanda di razionalizzazione e di efficienza che
proviene dai cittadini, ancor prima che dagli operatori della giustizia. Mi
auguro, quindi, che questo rinvio sia un'occasione per riflettere".

Giustizia. Cento: Castelli è stupefacente!

“E’ stupefacente!” Così il vicepresidente della commissione Giustizia, il Verde
Paolo Cento, definisce “il tentativo di Castelli di minimizzare” il rinvio alle
Camere della riforma dell’ordinamento giudiziario. “Viene il dubbio ­ afferma
Cento - che al ministero di via Arenula non abbiano ancora letto il
messaggio di
Ciampi che è, al contrario, molto chiaro e molto duro e che impone un
approfondito confronto in Parlamento che non deve apportare ‘ritocchi’ ma una
modifica radicale della riforma che è incostituzionale, come tutta la Gad ha
sempre sostenuto”.

Giustizia. Zancan: sconfitta bruciante per governo e Cdl

"Il messaggio del Presidente della Repubblica rappresenta una riconferma di
straordinario valore dell'autonomia e indipendenza dell'ordine giudiziario, del
ruolo insostituibile del Csm nell'assetto costituzionale, dei limiti delle
competenze del ministro della giustizia". Lo afferma il senatore dei Verdi
Giampaolo Zancan, Vicepresidente della Commissione giustizia di Palazzo Madama.
"La Cdl e il Governo, dopo aver riscritto per quattro volte una pseudo riforma
dell'ordinamento giudiziario e dopo che per oltre tre anni l'opposizione ha
denunciato con unità e chiarezza di voci le vistose crepe di
incostituzionalità,
ricevono oggi la più bruciante delle sconfitte dal magistero più alto: il
Presidente della Repubblica. I rilievi di Ciampi investono tutto l'assetto del
disegno di legge, che dovrà essere riscritto, per doveroso rispetto
istituzionale, in ogni sua parte e, addirittura, nella forma. Mi auguro che
finalmente il Governo e la Cdl si rendano conto che su un tema tanto importante
non possano prevalere interessi particolaristici o miserevoli ritorsioni e si
debba pervenire a un testo condiviso, specie ora che il Presidente della
Repubblica ha indicato in modo chiarissimo i punti di contrasto con la Carta
costituzionale".

Giustizia. Boato: rinvio sia occasione per riaprire confronto

Il presidente del gruppo misto Marco Boato saluta con favore la decisione del
Quirinale di rinviare la riforma dell' ordinamento giudiziario alle Camere e si
augura che questo gesto sia l' occasione per la Cdl di "fermarsi prima che sia
troppo tardi". Magari ritirando la Cirielli e riaprendo un confronto sulla
giustizia con l' opposizione. "Il messaggio di Ciampi - dichiara Boato - arriva
in Parlamento poche ore dopo l' approvazione di una legge nefasta per la
giustizia italiana e assume anche per questo un ancor più forte significato
politico e istituzionale". "Non credo - aggiunge Boato - che la decisione di
Ciampi sia stata facile. Il rinvio di una legge alle Camere è nella fisiologia
del nostro ordinamento, ma è comunque un fatto eccezionale e di grande
rilevanza
proprio perché il presidente della Repubblica è il supremo garante della
Costituzione, ma è anche il presidente del Csm". "Una maggioranza e un Governo
che fossero consapevoli delle proprie responsabilità in materia di giustizia -
dichiara ancora il deputato Verde - dovrebbero fermare l' iter della sciagurata
e discreditata legge sulla prescrizione e dovrebbero invece cogliere questa
occasione, fornita dall' iniziativa di Ciampi, per riaprire un confronto a
tutto
campo sui temi della giustizia in modo equilibrato e coerente, senza
forzature e
imposizioni unilaterali". "Ora - conclude - ci sarebbe l' occasione per per
accogliere l' appello lanciato da Francesco Rutelli, alcune settimane fa,
per la
ripresa di un confronto sulla giustizia. Ma ciò che è avvenuto nelle scorse ore
alla Camera è purtroppo un pessimo segno premonitore. Se la maggioranza è
disposta in modo militarizzato a fare strame del sistema penale pour di
salvaguardare interessi personali, e se non è in grado di fermarsi prima
che sia
troppo tardi, difficilmente sarà in grado di accogliere nella sua pienezza
l'occasione fornita dall' importante iniziativa di Ciampi". (Ansa)

Finanziaria. Ripamonti: danni irreparabili, il monarca vada a casa

Riteniamo che questo governo stia causando danni irreparabili a questo
paese. E'
una manovra pesante per risanare i conti pubblici e, soprattutto, per
coprire il
buco lasciato da Tremonti, causato da previsioni di entrata sovradimensionate,
da leggi sbagliate e da condoni". Lo ha dichiarato il senatore Natale
Ripamonti,
Capogruppo dei Verdi in Commissione bilancio, durante il voto in Aula sulla
Finanziaria. "Siniscalco parla di 'fase di transizione', in realtà è una
fase di
stagnazione. La crescita è sostenuta a livello internazionale. E perché nel
nostro paese è così bassa? Non è vero che l'Europa è ferma, perché sono molti i
paesi che dimostrano di essere competitivi. Siamo noi che perdiamo quote di
mercato. Manca la competitività, gli investimenti sui lavoratori, il
sostegno ai
redditi più bassi. Questa maggioranza parla di svolta epocale, ma la verità è
che la pressione fiscale aumenta di 4,5 milardi di euro. E il condono non
produrrà il gettito preventivato dal Governo. Avete aumentato balzelli vari dai
bolli alle sigarette. Ma quale svolta epocale? Questa è una riforma iniqua,
perché premia i redditi più alti e i redditi più bassi si stanno indebitando
anche per coprire le spese quotidiane. Mentre gli sgravi ai ceti medi non
saranno indirizzati sui consumi perché c'è un clima di sfiducia. Sono convinto
che i soldi in più dei ceti medi andranno sul risparmio e non sui consumi. Gli
sgravi Irap sono inefficaci e insufficienti. Noi avremmo previsto incentivi
automatici per le nuove occupazioni, norma che voi avete scassato togliendola.
Avremmo previsto piani di risanamento dei centri storici. Avremmo investito
sulla sostenibilità e sulla competitività. Il protocollo di Kyoto sulle
riduzioni delle emissioni dei gas serra dovrebbe essere un'opportunità e non un
vincolo per le imprese. Berlusconi ha lanciato questo spot elettorale sul finto
aumento delle tasse. Lui solo contro tutti vuole tagliarle: contro la sua
stessa
maggioranza, contro Confindustria, contro i sindacati e contro
l'opposizione. E'
solo uno spot elettorale: sono finti tagli. Ma il monarca non può essere
disturbato e bisogna mandarlo subito a casa".

Finanziaria. Zanella: sostegno a casalinghe ? Solo presa in giro

“E’ solo una presa in giro per le casalinghe che avranno a che a fare con gli
stessi spiccioli di prima”. Luana Zanella, deputata Verde commenta così la
proposta inserita nel maxiemendamento alla finanziaria, secondo la quale le
casalinghe potranno usufrire direttamente della quota inserita nella busta paga
del coniuge. “Se avessero voluto davvero sostenere le donne - afferma Zanella -
avrebbero dovuto sborsare soldi per il riconoscimento del lavoro domestico. Mi
sembra più consistente e seria la proposta dei Verdi per il reddito sociale di
cittadinaza a sostegno della vittime di disoccupazione, precariato e lavori
intermittenti che rendono la condizione di vita di migliaia di donne e uomini
davvero insostenibile".

Regionali. Pecoraro: vere primarie nelle 3 regioni e a Venezia

"Sono certo che Prodi saprà proporre, se non direttamente dei nomi, un metodo
partecipativo per superare le empasse in Lombardia, Puglia, Basilicata e a
Venezia". Lo ha detto il presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio.
"Certo -
spiega Pecoraro - preferirei che domani Prodi potesse indicare una soluzione a
noi gradita, come il candidato presidente dei Verdi in Lombardia. Carlo
Monguzzi
infatti ha tutt'oggi risulta essere il candidato più popolare in quella
regione.
Ma comprendo le difficoltà di fronte a tentennamenti e veti. Mi aspetto quindi
che almeno si accolga la richiesta di primarie che da mesi avanziamo con
l'appoggio delle migliaia di cittadini che hanno sottoscritto la nostra
posizione. Mi sembrerebbe utile che anche in Puglia e Basilicata se non si
sciogliesse il nodo dei nomi si definisse almeno un metodo di - conclude -
ampia
partecipazione. Anche a Venezia per superare l' empasse è utile arrivare alle
primarie". (Ansa)

Camera. Boato: da Lega comportamento squadrista

"Dopo il comportamento squadrista tenuto dai deputati della Lega in quest'aula
convochi il ministro degli Esteri a spiegare qual è la linea del Governo
sull'ue". Lo ha chiesto,a nome di tutte le opposizioni, Marco Boato dei Verdi.
Boato ha definito il comportamento dei leghisti "squadrista e infamante". Il
deputato Verde è stato più volte interrotto dalle dure contestazioni dei
deputati della Lega: Casini ha richiamato per due volte il deputato del
Carroccio Luciano Dussin. (Ansa)

Camera. Pecoraro: Lega si vergogna di votare e cerca di depistare con Turchia

"Un Governo di cialtroni": così il presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro
Scanio, commenta in Transatlantico la sospensione della seduta alla Camera
decisa dal vicepresidente Alfredo Biondi, durante l'intervento di Francesco
Nitto Palma, in seguito allo sventolamento di uno striscione della Lega con la
scritta 'No alla Turchia in Europa' sotto il banco della presidenza. "E' la
Lega
che si vergogna di votare - commenta Pecoraro - e cerca di depistare i propri
elettori parlando di Turchia quando stanno per votare l'amnistia per un
condannato eccellente".(Ansa)

Camera. Cima: da leghisti crociata contro Turchia

“Mentre Berlusconi a Bruxelles ribadisce la volontà di difendere la causa di
Ankara, i suoi amici leghisti mettono i scena nell’aula della Camera un triste
blitz anti Turchia mostrando per l’ennesima volta il loro volto razzista e
intollerante nei confronti della popolazione turca e dell’islam in
generale.. La
crociata della Lega contro la Turchia in Europa è l’ulteriore conferma del caos
che regna sovrano nelle fila della maggioranza.

Sicurezza mari. Lion: Commissione rinvia Italia a Corte giustizia

“Matteoli come pinocchio!” Marco Lion, deputato Verde della commissione
Ambiente, commenta così la notizia che la Commissione europea ha deciso di
deferire l'Italia per non aver dato attuazione alla direttiva Ue in materia
controllo e lo scambio di informazioni sulle imbarcazioni potenzialmente
inquinanti. “Lo scorso gennaio ­ spiega Lion ­ il ministro dell’ambiente,
sull’onda del naufragio della petroliera Erika, aveva annunciato l’imminente
varo di un provvedimento per mettere al bando le carrette del mare. Già allora
avevamo espresso le nostre riserve perché non basta proibire il transito alle
navi monoscafo ma occorre imporre norme per la messa al bando delle navi
che pur
avendo i requisiti d’anzianità non hanno quelli della sicurezza, vietando ad
esempio il transito alle imbarcazioni con portata superiore alle 4500
tonnellate. Tuttavia oggi siamo di fronte ad un irresponsabilile
disinteresse da
parte del Governo che subisce questa ennesimo monito da parte dell’europa su
temi cruciali per la salvaguardia di tutto l’ecosistema”.

Portaborse. Primo accordo nazionale siglato da Cgil e Uil e il gruppo Verdi del
Senato

Da oggi primo contratto collettivo per i 'portaborse' del Parlamento. E' stato
raggiunto infatti la prima intesa nazionale che ''da' certezza di diritti e
tutele ai collaboratori dei parlamentari e stabilisce le regole sia
nell'utilizzo delle collaborazioni a progetto e delle collaborazioni coordinate
e continuative''. L'intesa e' stata sottoscritta dal Gruppo parlamentare Verdi
del Senato e dai sindacati di settore nidil-Cgil e Cpo-Uil. ''Questa intesa -
precisa Davide Imola, segretario nazionale nidil Cgil - frutto di corrette
relazioni sindacali riduce i danni della legge 30 (la cosiddetta legge Biagi) e
segna una tappa importante nel percorso di emancipazione dei lavoratori con
contratti di collaborazione''. L'accordo sottoscritto prevede: l'obbligo della
forma scritta in ogni rapporto di collaborazione, un'ampia autonomia per i
collaboratori, la copertura assicurativa per responsabilita' civile verso
terzi,
la sospensione, con la proroga del contratto per un periodo uguale a quello
della sospensione, in caso di infortunio e maternita', un'indennita' di fine
mandato e la garanzia del rispetto dei diritti sindacali. Sono inoltre definite
tabelle con i minimi di compenso e precisi criteri di verifica dei risultati
dell'attivita' svolta per l'eventuale sospensione o annullamento dell'incarico
affidato, ed sono previste la tutela contro licenziamenti ingiustificati e
garanzie per la continuita' lavorativa.

Calcio. I Verdi portano il ‘caso Rustico’ in Parlamento

Interrogazione ad Urbani e Maroni: difendere il diritto di dedicarsi anche alla
città Il caso di Fabio Rustico, calciatore dell’Atalanta e assessore al Comune
di Bergamo, approda in Parlamento. I Verdi hanno presentato alla Camera e al
Senato un’interrogazione ai ministri Urbani e Maroni, a difesa del giocatore e
del diritto di ogni lavoratore ad impegnarsi anche nell’amministrazione della
città, diritto che il calciatore ha rivendicato in polemica con la società. Il
‘caso Rustico’ è la storia di un braccio di ferro tra un giocatore che nel
giugno scorso ha scelto di candidarsi con il centrosinistra, ottenendo un
notevole numero di preferenze, e che il sindaco di Bergamo, Roberto Bruni, ha
chiamato a far parte della Giunta comunale, assegnandogli le deleghe allo Sport
e alle politiche giovanili. La società Atalanta, da subito, non ha gradito.
Dopo
avergli sconsigliato l’impegno amministrativo, ha messo in atto una serie di
iniziative per esercitare pressione sul giocatore affinché scegliesse: o il
calciatore o l’assessore. Richiami scritti, tentativi di imporre la rescissione
del contratto, esclusione dalle riunioni della squadra e, pure, dalle
partitelle
infrasettimanali. Le dichiarazioni del presidente Ruggeri sono state
chiare: “le
due attività sono incompatibili. Rustico deve decidere se vuole fare il
giocatore o il politico. Non posso accettare questa situazione perché
sarebbe un
precedente”. Rustico da inizio luglio ha saltato nove allenamenti per
partecipare alle riunioni di Giunta. “Fabio Rustico ­ hanno dichiarato il
deputato Marco Lion e il senatore Fiorello Cortiana, presentatori
dell’interrogazione ­ rivendica un diritto che la Costituzione tutela: lavorare
e ricoprire cariche elettive. E questo diritto deve valere anche per un
calciatore, un lavoratore, cioè, che guadagna molto bene”. “Non è accettabile ­
hanno aggiunto i parlamentari Verdi ­ subordinare questo diritto al livello di
stipendio o al tipo di impiego. Il fatto che un calciatore, uscendo da alcuni
cliché della categoria, abbia deciso di dedicare del tempo alla propria città è
un fatto molto positivo che va piuttosto apprezzato e difeso. Questo è un caso
unico e il ‘sistema calcio’, Federazione, Lega e Associazione calciatori, hanno
l’opportunità ­ oltre che il dovere ­ di garantire e valorizzare la scelta di
Rustico e il principio che afferma”. Nell’interrogazione i Verdi chiedono se i
ministri siano a conoscenza dei fatti, se ritengano accettabile che un
datore di
lavoro eserciti pressioni nei confronti di un proprio dipendente affinché
rinunci ad una carica elettiva o al proprio lavoro e quali interventi intendano
assumere affinché al lavoratore venga garantito il diritto di esercitare il
mandato elettivo ricevuto mantenendo il proprio posto di lavoro.

Italia/Kyoto Frassoni: Matteoli smentito dai Cinesi

"A poche settimane dall'entrata in vigore del Protocollo di Kyoto,
faticosamente
conseguita grazie al lavoro di convincimento dell'Unione europea sulla
Russia, è
semplicemente paradossale - ha affermato Monica Frassoni, presidente del gruppo
Verdi/ALE al Parlamento europeo - che il ministro Matteoli annunci l'intenzione
dell'italia di uscire da Kyoto 2 poiché <<non è pensabile proseguire senza USA,
India e Cina>>, proprio mentre quest'ultimo paese, per voce del suo
rappresentante al Summit di Buenos Aires, ha fortemente criticato ieri sera gli
USA (anche se senza nominarli) per non aver ratificato il protocollo di Kyoto e
quei paesi, come appunto il nostro, che hanno manifestato l'intenzioni di non
proseguire la sua applicazione dopo il 2012." "Quelle di Matteoli - ha
proseguito l'europarlamentare verde - sono scuse che cercano di mascherare il
maldestro e illusorio tentativo con cui il nostro Governo spera di ottenere i
favori di Bush. L'infelice rincorsa alle ricette statunitensi in fatto di
cambiamento climatico rischia così di produrre per il nostro paese e per il
resto del mondo effetti ancor più destabilizzanti di quelli dovuti alla
rincorsa
delle ricette USA in materia di guerra preventiva."

Salute. I telefonini possono provocare il cancro

“Osservati gli stessi fenomeni che si verificano nel processo di origine dei
tumori” I risultati di una ricerca europea in un’inchiesta del mensile Modus
vivendi I campi elettromagnetici generati dai telefoni cellulari provocano una
anomala interazione tra radicali liberi e Dna, generando il processo che è
all’origine dei tumori. Lo sostiene uno studio internazionale finanziato dalla
Commissione europea per oltre 2 milioni di euro, i cui risultati sono stati
anticipati al mensile Modus vivendi dal professor Franz Adlkofer della
Fondazione Verum di Monaco di Baviera, coordinatore del progetto. «Penavamo
­ ha
detto Adlkofer ­ che in assenza di riscontri in laboratorio non sarebbe stato
possibile ipotizzare alcun legame tra esposizione ai campi elettromagnetici e
sviluppo di malattie. Invece abbiamo riscontrato fenomeni di rilievo». Gli
scienziati suggeriscono agli utenti maggiore prudenza nell’impiego del
cellulare. Ai governi chiedono di finanziare ulteriori studi, per continuare a
indagare l’ipotesi di un rapporto di causa-effetto tra impiego di telefoni
cellulari e insorgenza di gravi malattie. L’ipotesi era già stata avanzata da
un’indagine epidemiologica condotta in Svezia per conto dello Iarc (Agenzia
internazionale per la ricerca sul cancro), secondo il quale l’uso del
telefonino
sarebbe responsabile dell’insorgenza di un tumore benigno dell’apparato
uditivo.

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Federazione dei Verdi di Lucca -> www.verdi.luccanet.com