Autor: Andrea Agostini Data: Asunto: [NuovoLaboratorio] iniziato il processo per amianto a genova
da lanuovaecologia.it
Mercoledì 1 Dicembre 2004 AMIANTO|Udienza rinviata al 7 febbraio
«Sequestrate i beni dell'Eternit»
AmiantoÈ cominciata a Genova la causa al magnate della multinazionale
Stephan Schmidheiny. I ricorrenti, circa 300 persone tra lavoratori degli
stabilimenti di Siracusa e Casale Monferrato e loro eredi, hanno contratto
gravi malattie, spesso mortali. Chiesto il sequestro del suo patrimonio per
120 milioni di euro
L'inchiesta di Guariniello
Hanno chiesto il sequestro conservativo dei beni per circa 120 milioni di
euro gli eredi dei lavoratori morti e gli ex dipendenti ammalatisi per
l'esposizione all'amianto, nel corso della causa, cominciata oggi a Genova,
al magnate svizzero Stephan Schmidheiny, maggiore azionista della Eternit.
Il processo si svolge nel capoluogo ligure, in quanto sede
legale della società. I ricorrenti, in tutto circa 300 persone tra
lavoratori e loro eredi, hanno lamentato di aver contratto gravi malattie,
in molti casi mortali, come il mesotelioma pleurico e l'asbestosi, causate
dall'esposizione all'amianto prodotto nello stabilimento Eternit di Siracusa
e di Casale Monferrato. Schmidheiny è il maggiore azionista della Eternit
siciliana e di quella piemontese e delle società Anova Ag e Becon Ag,
entrambe con sede nella Confederazione elvetica. L'udienza, che si è tenuta
davanti al giudice del lavoro Margherita Bossi, è stata rinviata al 7
febbraio alle ore 11. «Il rinvio è stato concordato tra le parti - ha
spiegato Astolfo Di Amato, codifensore dell'azionista di maggioranza - anche
per verificare se c'è possibilità di una transazione».
La causa civile è stata promossa inizialmente dal ricorso di 155 lavoratori
in vita e da 44 eredi di dipendenti deceduti dello stabilimento di Siracusa,
che hanno chiesto il sequestro conservativo dei beni per un importo di 60
milioni di
euro. Nell'udienza di oggi hanno chiesto al giudice di poter intervenire nel
giudizio cautelare altri 100 lavoratori della stessa fabbrica, domandando a
loro volta il sequestro conservativo per un importo di altri 58 milioni di
euro. «Riteniamo responsabile Stephan Schmidheiny e le sue società dei
decessi e delle malattie dei lavoratori siciliani - ha spiegato l'avvocato
Silvio Aliffi - stamane abbiamo prodotto certificati medici che comprovano i
danni alla salute e le cause dei decessi». I fatti denunciati risalgono agli
anni '80, ma alcune morti sono recenti nonostante il rapporto di lavoro sia
terminato nell'86, data di cessazione della produzione di Eternit. «È stato
provato da studi medici - ha aggiunto il legale - che per contrarre il
mesotelioma pleurico basta l'esposizione all'amianto di un solo anno, mentre
l'asbestosi richiede una esposizione più lunga». L'avvocato ha concluso che
«comunque il ricorso è di lavoratori che in media hanno lavorato in queste
società per trent'anni».