[Lecce-sf] boycot coca cola

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Autor: siempre@virgilio.it
Data:  
Asunto: [Lecce-sf] boycot coca cola
Ricevo e inoltro, qualora vi fosse sfuggito, il comunicato delle rete di
Boycott COCA COLA. Aggiungo semplicemente che boicottare significa anche
scegliere di non consumare e/o indirizzare il proprio consumo su alternative
diverse: la FAIR COLA è l'alternativa del Commercio Equo e Solidale, la
potete trovare nel punto vendita di commercio equo e consumo critico "Alex
Langer- Bottega di Utopie Concrete" in via De Argenteris 3 a Lecce (nei
pressi delle Scalze), e/o anche richiederla via mail.

Carlo Mileti

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IN COLOMBIA CONTINUANO LE MINACCE DI MORTE CONTRO DIRIGENTI SINDACALI



Il 17 NOVEMBRE 2004 a mezzogiorno nella sede della Subdirettiva della CUT
? centrale unitaria dei lavoratori ? della Città di bucaramanga i Paramilitari
hanno lasciato il seguente messaggio che dice testualmente :



?questa minaccia è diretta contro i sindacalisti que a Santander si oppongono
al Governatore, ai sindaci e alle imprese private che appoggiano i piani
del Governo Uribe. Vi informiamo che vi abbiamo sottoposto ad un giudizio
militare per scacciarvi dalle zone sotto nostra influenza o per uccidervi.
Saremo implacabili con i sindacalisti che hanno chiamato in giudizio i funzionari
di cui sopra. Per tanto dichiariamo obiettivi militari :

- DAVID FLOREZ MARTHA DIAZ TEREZA BAEZ
- EFRAIN GUERRERO CARLOS CASTRO JAVIER JIMENEZ
- RAFAEL OVALLE
AUTODEFENSAS UNIDAS DE COLOMBIA SANTANDER?



I nomi di cui sopra corrispondono a dirigenti sindacali della CUT, incluso
EFRAIN GUERRERO lavoratore della COCA COLA nella città di Bucaramanga



Ricordiamo delle denuncie da noi effettuate circa l?assassinio di GABRIEL,
FANNY y ROBINSON REMOLINA familiari del compagno EFRAIN GUERRERO, avvenuto
per mano di Paramilitari il 20 aprile 2004 con una irruzione nella abitazione
di GABRIEL REMOLINA



questa è la seconda volta che Efrain subisce una minaccia di morte, situazione
che ci preoccupa enormemente. Per questo Vi chiediamo di inviare urgentemente
lettere di protesta dirette a

ALVARO URIBE VELEZ
Presidente de la República de Colombia a la Carrera 8 No 7-26,
Palacio de Nariño, Santa fe de Bogotá.
Fax: (+571) 566.20.71
E-mail: auribe@???,

Coca Cola FEMSA

Coca Cola de Atlanta

Ringraziandovi

LUIS JAVIER CORREA SUAREZ

Presidente del SINALTRAINAL ? SINDACATO LAVORATORI SETTORE AGRO ALIMENTARE



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EN COLOMBIA CONTINÚAN AMENAZAS DE MUERTE
CONTRA DIRIGENTES SINDICALES
El día 17 de Noviembre de 2004, en horas del medio día en la sede de la
Subdirectiva de la Central Unitaria de Trabajadores ?CUT?, ubicada en la
calle 42 No 14-09 de la ciudad de Bucaramanga, los paramilitares dejaron
el siguiente comunicado, que textualmente dice:

?ESTA AMENAZA VA DIRIGIDA CONTRA LOS SINDICALISTAS QUE EN SANTANDER HACEN
OPOSICION AL GOBERNADOR, LOS ALACALDES Y EMPRESAS PRIVADAS QUE APOYAN EL
PLAN DE GOBIERNO DEL Dr. ALVARO URIBE VELEZ, QUEREMOS INFORMARLE QUE LOS
HICIMOS UN JUICIO MILITAR PARA SACARLOS DE LAS ZONAS DODNE HAY INFLUENCIA
NUESTRA O MATARLOS, SEREMOS IMPLACABLES CONLOS SINDICALISTAS QUE HAN HINICIADO
PROCESOS EN LAS ENTIDES DE CONTROL CONTRA ESTOS FUNCIONARIOS, POR LO TANTO
DECLARAMOS OBJETIVO MILITAR:

DAVID FLOREZ MARTHA DIAZ TEREZA BAEZ
EFRAIN GUERRERO CARLOS CASTRO JAVIER JIMENEZ
RAFAEL OVALLE

AUTODEFENSAS UNIDAS DE COLOMBIA SANTANDER?

Los nombres aquí relacionados, corresponden a dirigentes sindicales de
la CUT, incluido EFRAIN GUERRERO quien es trabajador de Coca Cola e integrante
de la Junta Directiva de SINALTRAINAL en la ciudad de Bucaramanga.

Oportunamente denunciamos el asesinato a manos de grupos paramilitares de
GABRIEL, FANNY y ROBINSON REMOLINA, familiares del compañero Efraín Guerrero,
quienes ingresaron el 20 de abril de 2004 a la casa de Gabriel Remolina
disparando indiscriminadamente.

Este es la segunda ocasión en que Efraín recibe amenazas de muerte, situación
que nos tiene profundamente preocupados, por lo que les pedimos de manera
urgente el envío de notas de protesta dirigidas a:

questa è la seconda volta che Efrain subisce una minaccia di morte, situazione
che ci preoccupa enormemente. Per questo Vi chiediamo di inviare urgentemente
lettere di protesta dirette a

ALVARO URIBE VELEZ
Presidente de la República de Colombia a la Carrera 8 No 7-26,
Palacio de Nariño, Santa fe de Bogotá.
Fax: (+571) 566.20.71
E-mail: auribe@???,

Coca Cola FEMSA

Coca Cola de Atlanta

Atentamente, LUIS JAVIER CORREA SUAREZ Presidente


Oltre 10.000 Firme raccolte http://www.nococacola.info per le informazioni

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12 NOVEMBRE 2004

COCA-COLA: CONSEGNATE 10.000 FIRME DI PROTESTA, LA MULTINAZIONALE RIFIUTA
INCHIESTA INDIPENDENTE.

IL BOICOTTAGGIO PROSEGUE



            Con gli ultimi appuntamenti in Toscana e a Napoli si conclude
la Settimana nazionale di boicottaggio della Coca-Cola, che sta segnando
un punto di svolta per la campagna e le iniziative hanno segnato una altissima
partecipazione: a Modena, Roma, Firenze, Empoli, Pontedera, S.Giuliano Terme,
Napoli centinaia di persone hanno ascoltato le ragioni del Boicottaggio
e raccolto le denuncie sulla drammatica situazione del Sindacalismo Colombiano,
raccogliendo l?attenzione degli organi di informazione locali e nazionali
? particolarmente sollecitati dall?adesione al boicottaggio del Municipio
Roma XI..




            Ordini del giorno di adesione sono stati presentati anche presso
i municipi quinto e sesto di Roma e presso la Regione Molise e saranno prossimamente
presentati presso il municipio settimo, il Comune e la Provincia di Roma,
nonché alla Camera dei Deputati e al Parlamento Europeo e in moltissime
altre istituzioni locali.




            Il 13 Novembre l?adesione al boicottaggio è stata discussa e
approvata all?assemblea nazionale della ?Rete del Nuovo Municipio?, a cui
aderiscono rappresentanti di più di cento amministrazioni locali . 




            I parlamentari Elettra Deiana, Giovanni Russo Spena, Francesco
Martone e Livia Zanella si sono resi disponibili, oltre a chiedere l?esclusione
della Coca-Cola dalla bouvette di Montecitorio, a lavorare ad un progetto
di legge che renda possibile far valere in Italia, come accade già negli
USA, la responsabilità delle multinazionali per violazioni di diritti umani,
sociali e ambientali commesse all?estero.




            L?evento centrale della Settimana di boicottaggio è stato senz?altro
l?incontro pubblico del 8 Novembre presso il Municipio Roma XI tra il SINALTRAINAL
e la Coca-Cola Italia.




            In quell?occasione Edgar Paez ha riconfermato e documentato
nuovamente le accuse di repressione anti-sindacale, convincendo tutti i
presenti. 




            Non ha invece convinto nessuno la difesa della Coca-Cola Italia,
che fa registrate un cambio di strategia: trovandosi nell?impossibilità
di respingere accuse precise e documentate, il responsabile relazioni esterne
della multinazionale ha per la prima volta opposto l?irresponsabilità dell?azienda
rispetto a fatti imputati alle imbottigliatrici colombiane, di cui la stessa
company detiene tra l?altro il 40% della proprietà.




            In occasione dell?incontro la REBOC ha consegnato al rappresentante
della Coca-Cola oltre 10.000 firme raccolte in tutta Italia a sostegno della
campagna e ha proposto la costituzione di una Commissione d?inchiesta indipendente
italiana che si rechi in Colombia e verifichi tutte le accuse del SINALTRAINAL.




            La proposta è stata accettata dal sindacato colombiano e dalle
istituzioni locali presenti all?incontro.


L?unica a non accettare è stata la Coca-Cola, che già lo scorso anno aveva
rifiutato la stessa proposta presentata negli Stati Uniti da associazioni,
sindacati e istituzioni statunitensi.



            La multinazionale conferma così non solo di non voler fare niente
per dare soluzione al problema, ma anche di opporsi a qualsiasi iniziativa
volta a fare luce sulle accuse, rendendo evidente chi è che in questa vicenda
ha paura della verità.




            Per questi motivi la REBOC annuncia di voler proseguire la campagna
in Italia a sostegno del boicottaggio proclamato dal SINALTRAINAL, finché
non si arrivi alla riparazione integrale dei danni da parte della Coca-Cola
e a corretti rapporti sindacali presso gli imbottigliatori colombiani, e
chiede a individui, associazioni, sindacati e istituzioni di continuare
ad appoggiare il boicottaggio e di promuovere iniziative per la sua ulteriore
estensione