[Forumlucca] Econews - 15 novembre 2004

Delete this message

Reply to this message
Autor: Federazione dei Verdi di Lucca
Data:  
Temat: [Forumlucca] Econews - 15 novembre 2004
Rassegna quotidiana di notizie verdi.

SOMMARIO:

- Finanziaria. Pecoraro: governo incita all’illegalità
- Gad. Verdi: Consiglio Federale propone ad alleanza 4 priorità programmatiche
- Gad. Cento: la priorità è la definizione di un programma
- SME. Pecoraro: basta teoria del complotto
- Falluja. Martone: governo sordo, cieco e muto a richieste di aiuto
- Iraq. Pecoraro: omaggiare caduti Nassirya fermando guerra
- Nassirya. Zanella: governo onori i caduti dicendo tutta la verità
- Ogm. Verdi: Parlamento deve modificare decreto su regioni "free"
- Scuola. Cortiana: centrodestra alimenta insicurezza
- Fisco. Pecoraro: Cdl e' nel caos totale, si vada a elezioni
- Software. Verdi: mozione contro brevettabilità
- Rai/XII round. Pecoraro: dopo Mussolini censurati anche i Dalla Chiesa
- Immigrazione. Bulgarelli: inquietante nuovo decreto
- Sofri. Cento: la grazia è un atto dovuto
- Finanziaria. Cento: opposizione unita su reddito sociale ma governo sordo
- Mentana. Pecoraro: e’ primo passo per abolire par condicio
- Mentana. Bulgarelli: iniziata blindatura elettorale
- Israele. Interrogazione della verde Laura Cima su Vanunu
- Israele. Bulgarelli: Europa intervenga su persecuzione Vanunu
- Maltempo. Pecoraro: servono più fondi in Finanziaria
- Arafat. Bulgarelli: esilio lo perseguita anche dopo morto
- Arafat. Pecoraro: non seppellire la speranza
- Mose. Zanella: interrogazione al governo
- Centrali. Bonelli: Enel faccia i nomi degli esperti per Civitavecchia
- Rieti. Verdi e Coldiretti presentano progetto su biodiesel
- Sardegna. LIPU e LAC: 20.000 trappole fanno strage di tordi e pettirossi
- Balene Greenpeace: giapponesi di nuovo a caccia in Antartide
- Clima. Agenzia Ambiente Ue: temperature salgono a velocita' doppia in Artico
Econews dalle agenzie estere:
- Finding no fish, Ghanaians turn to bushmeat (Reueters)
<http://WWW.PLANETARK.COM/dailynewsstory.cfm/newsid/28148/story.htm>http://WWW.PLANETARK.COM/dailynewsstory.cfm/newsid/28148/story.htm
- Conservationists fear for Congo's rainforests (Reuters)
<http://WWW.PLANETARK.COM/dailynewsstory.cfm/newsid/28145/story.htm>http://WWW.PLANETARK.COM/dailynewsstory.cfm/newsid/28145/story.htm


Finanziaria. Pecoraro: governo incita all’illegalità

“Il Governo vorrebbe far pagare all'ambiente il proprio megaspot elettorale
sul taglio delle tasse. E’ una vergogna che prima si istighi al saccheggio
del territorio e poi si utilizzino i proventi per finanziare un illusorio
taglio delle tasse”. Lo ha dichiarato il Presidente dei Verdi Alfonso
Pecoraro Scanio. “E’ gravissimo continua Pecoraro- e nel contempo
ridicolo, che si vogliano utilizzare le entrate del condono edilizio per
coprire i tagli dell’Irap. Gravissimo perché per si utilizzerebbero fondi
derivanti da un provvedimento scellerato per il territorio ed il paesaggio,
ridicolo perché tali fondi sarebbero assolutamente insufficienti ”. “Questa
finanziaria conclude il leader dei Verdi- è terribile: non solo non
prevede risorse per l’ambiente, ma istiga all’illegalità”.

Gad. Verdi: Consiglio Federale propone ad alleanza 4 priorità programmatiche

"Ribadiamo con forza la nostra netta contrarietà allo svolgimento di
primarie con nomi alternativi, dal momento che tutti i partiti si sono già
espressi per Romano Prodi leader della Grande Alleanza Democratica. Se
insisteranno, abbiamo deciso di candidare, con nostre tesi programmatiche,
il presidente Alfonso Pecoraro Scanio". E' Angelo Bonelli, coordinatore
dell'esecutivo dei Verdi, a sintetizzare le decisioni assunte dal Consiglio
Federale Nazionale dei Verdi che si è tenuto a Roma. "Rilanciamo la
centralità programmatica per la coalizione - ha aggiunto Bonelli - e
proponiamo all'alleanza quattro punti per noi prioritari: una rivoluzione
energetica a favore di fonti pulite, sicure e rinnovabili e che faccia
uscire il nostro paese dalla dipendenza dal petrolio; politiche a sostegno
della mobilità sostenibile, per difendere l'ambiente e la salute dei
cittadini; una chiara scelta a favore di un'agricoltura di qualità e 'ogm
free'; la riduzione delle spese militari e l'istituzione di copri civili di
pace". "Per i Verdi - ha concluso Bonelli - servono scelte chiare e
coraggiose - per rendere forte e credibile la Gad di fronte al fallimento
del centrodestra. La Cdl non va inseguita né scimmiottata ma dobbiamo
proporre al paese un modello di Governo diverso, sottolineando la
differenza nei valori, l'affidabilità e la concretezza nel metodo".

Gad. Cento: la priorità è la definizione di un programma

“La priorità della GAD è la definizione di un programma, non trasformiamola
in emergenza”. Paolo Cento, coordinatore dei Verdi, sostiene che “In questo
momento il problema del centro sinistra non è quello che sembra suggerire
Cofferati a Prodi, cioè guardarsi le spalle da Bertinotti, che sta dando un
contributo decisivo nella costruzione dell’alleanza, ma avviare una
consultazione sul programma che coinvolga milioni di elettori. Le primarie
saranno utili solo se per rafforzare Prodi: una competizione tra segretari
di partito sarebbe un errore oltre che una perdita di tempo”.

SME. Pecoraro: basta teoria del complotto

“La continua aggressione ai giudici della Cdl è un pessimo esempio per i
cittadini”. Lo ha dichiarato il Presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro
Scanio. “Dopo le infelici dichiarazioni sull’autoriduzione delle tasse di
ieri, appaiono - afferma Pecoraro - ancor più fuori luogo le reazioni
scomposte del centrodestra alla richiesta del Pm Boccasssini. Il processo
dovrebbe svolgersi in un clima di sobrietà, anche nell’interesse di
Berlusconi, che, aggredendo continuamente i giudici e ricorrendo alle
ipotesi di complotto ai suoi danni, aggrava la sua posizione”. “Con questo
comportamento scellerato - conclude il leader dei Verdi - la Cdl dimostra
scarso senso della legalità ed offre un pessimo esempio ai cittadini, quasi
istigati all’illegalità, ed una pessima immagine dell’Italia in Europa,
confermando l’anomalia di un primo ministro costantemente sotto processo
che si sottrae al confronto in aula”.

Falluja. Martone: governo sordo, cieco e muto a richieste di aiuto

''Il ricordo dei caduti di Nassirya e' forte ma non possiamo e non dobbiamo
chiudere gli occhi su quanto sta accadendo in questi giorni a Falluja".Lo
afferma il senatore dei verdi Francesco Martone, segretario della
commissione dei diritti umani. "La sordità, il silenzio e la cecità
sembrano avere colpito il nostro Governo davanti alla immane tragedia che
si sta vivendo in quella città. Quello del nostro esecutivo è un silenzio
assordante, muto di fronte alle richieste di aiuto dei cittadini di Falluja
che si trovano nei campi di fortuna sorti nella periferia, senza acqua,
senza cibo e senza medicine dall'inizio dell'attacco americano. Si fa,
anzi, finta di non vedere quello che accade. Nessuna presa di posizione,
nessuna risposta all'appello che la stessa Mezzaluna Rossa ha lanciato
chiedendo l'autorizzazione a entrare a Falluja per consegnare beni di prima
necessità". "Siamo lì per una missione umanitaria ? Allora, mostriamola
questa umanità". "Il nostro esecutivo eserciti le giuste pressioni nei
confronti degli Stati Uniti e del Governo iracheno per fermare l'eccidio di
Falluja e dare agli operatori sanitari la possibilità di intervenire
attraverso un corridoio umanitario che spezzi l'assedio della città".

Iraq. Pecoraro: omaggiare caduti Nassirya fermando guerra

“E’ drammatico che ad un anno dalla strage di Nassirya la guerra continui e
centinaia di migliaia di persone continuino a morire. Bisogna avere il
coraggio di dire basta alle bombe degli aerei e dei terroristi”. Lo ha
dichiarato il Presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. “In questo
anniversario, in cui il cordoglio è ancora molto forte, è irresponsabile -
continua Pecoraro - non vedere che la guerra è sempre più feroce. E’
irresponsabile anche l’inerzia del Governo che non ha mai lanciato vere
iniziative di pace, impedendo il ritiro della nostra missione che continua
ad essere definita di pace, ma in un territorio che non ha mai conosciuto
il dopoguerra”. “Si onorino i nostri militari caduti - conclude Pecoraro -
con una vera iniziativa di pace e ritirando le truppe”.

Nassirya. Zanella: governo onori i caduti dicendo tutta la verità

''Il ricordo della strage di Nassirya riaccende forte il dolore per i
nostri ragazzi morti e ci fa gridare al Governo italiano che è giunta l’ora
di dire tutta la verità su quel terribile giorno di un anno fa” Lo ha
dichiarato la deputata Verde Luana Zanella che nel giorno del cordoglio
nazionale, rilancia forte la domanda che attende ancora una risposta:
perché non furono applicate le adeguate misure di sicurezza allo stabile
dei carabinieri” “E’ inaccettabile ­ continua Zanella - che a un anno di
distanza dalla strage, il Governo Berlusconi non abbia ancora spiegato
perché nonostante da più parti giungessero preoccupazioni e avvertimenti
sul grosso rischio di azioni terroristiche a Nassirya, nessuno abbia preso
provvedimenti adeguati. Il Governo, che ancora impedisce il ritiro della
missione definita di pace in un territorio che è sempre più in guerra,
renda onore veramente ai caduti di Nassirya dicendo finalmente al Paese e
ai familiari delle vittime tutta la verità”.

Ogm. Verdi: Parlamento deve modificare decreto su regioni "free"

"Dobbiamo assolutamente modificare in parlamento il decreto del governo
sugli ogm per renderlo idoneo a tutelare le produzioni agroalimentari
tradizionali, tipiche e biologiche del nostro paese". Loredana De Petris,
senatrice dei Verdi e capogruppo in Commissione agricoltura, interviene
nuovamente sui contenuti del decreto sulla coesistenza approvato ieri dal
consiglio dei ministri. "Obbligare i piani di coesistenza - dichiara la
senatrice - al rispetto della raccomandazione della Commissione europea del
23 luglio 2003 significa di fatto impedire la formazione di aree ogm-free e
negare le aspettative delle 13 regioni e dei 1.500 comuni che hanno gia'
espresso con chiarezza il proprio orientamento. Mi sembra inoltre
inaccettabile - dichiara De Petris - che una multinazionale biotech che
sparge ai quattro venti ogm inquinando le produzioni altrui dopo
l'approvazione del piano regionale di coesistenza, se la possa cavare con
una multa di 2.500 euro e che non ci sia alcuna copertura del danno
economico in caso di contaminazione comunque provocata da operatori che
hanno formalmente rispettato le normative regionali". E, infine, la
moratoria, conclude l'esponente dei verdi. Infatti, "nel provvedimento del
governo non c'e' piu' traccia di alcuna moratoria nazionale,
indispensabile, a nostro giudizio, anche per sviluppare la ricerca pubblica
ed accertare la compatibilita' degli ogm con le caratteristiche peculiari
dell'agricoltura e del sistema ambientale del nostro paese". (Dire)

Scuola. Cortiana: centrodestra alimenta insicurezza

"Gli annunci e le contorsioni dei rappresentanti del centrodestra sui tagli
per gli organici e per i finanziamenti della scuola fanno seguito ai tagli
già previsti nella scorsa Finanziaria per il personale aumentando il clima
di insicurezza e la possibilità effettiva per il mondo della scuola di
svolgere la funzione educativa che gli è propria". Lo afferma l'esponente
dei Verdi Fiorello Cortiana riferendosi alle recenti notizie di stampa.
"Queste affermazioni, con smentite e contorsioni - prosegue il parlamentare
- considerano la scuola una variabile dipendente dei conti di bilancio da
quadrare e non un luogo di investimento strategico per il nostro paese e le
sue giovani generazioni. La manifestazione di oggi, quella del 17 degli
studenti - conclude - sono un ulteriore dimostrazione di vitalità e
consapevolezza del mondo della conoscenza e dei saperi". (Ansa)

Fisco. Pecoraro: Cdl e' nel caos totale, si vada a elezioni

"Tra risse, ricatti e bugie la maggioranza è nel caos totale. Le promesse
sui tagli generalizzati alle tasse si sono rivelate per quelle che erano:
bugie". Lo ha dichiarato il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio.
"In verità hanno strozzato i comuni obbligandoli ad aumentare le imposte -
ha aggiunto Pecoraro - e hanno penalizzato pesantemente il Sud. Mentre
litigano, il carico fiscale per gli italiani è aumentato. Questo spettacolo
deprimente e indecente deve finire perché il paese ne sta pagando pesanti
conseguenze". "Sono al capolinea, incapaci di tenere fede alle loro
promesse e di affrontare le vere emergenze del paese - conclude Pecoraro -
è tempo che se ne vadano a casa e si vada ad elezioni anticipate". (Ansa)

Software. Verdi: mozione contro brevettabilità

Una mozione per esprimere contrarietà alla brevettazione del software nelle
amministrazioni locali: l'iniziativa è dei Verdi, che da circa un anno
conducono in Parlamento Europeo una battaglia contro la cosiddetta
"brevettabilità” delle invenzioni attuate tramite elaboratori elettronici",
che potrebbe essere introdotta da una direttiva Ue, attualmente in fase di
approvazione. I Verdi hanno spiegato i motivi della loro presa di posizione
a Milano. "Chiediamo alle amministrazioni locali - ha detto Fiorello
Cortiana, senatore dei Verdi e presidente dell'intergruppo per
l'Innovazione Tecnologica - di prendere l'iniziativa. La direttiva europea,
se venisse approvata così come è adesso, avrebbe gravi conseguenze
soprattutto sulle piccole imprese". L'iter del provvedimento sulla
brevettabilità del software dura da oltre due anni: presentata dalla
Commissione Europea nel febbraio 2002, la direttiva è stata approvata in
prima lettura con alcuni emendamenti dal Parlamento di Strasburgo nel
settembre 2003. "Poi lo scorso 18 maggio - aggiunge Monica Frassoni,
capogruppo dei Verdi al Parlamento Europeo - il Consiglio dei ministri
dell'Ue non ha confermato il progetto del Parlamento e ha apportato delle
modifiche dirette ad ampliare la brevettabilità del software. L'Italia si è
astenuta dalla votazione, mentre l'unico paese che ha espresso voto
contrario alle modifiche è stata la Spagna". A dicembre la direttiva verrà
discussa di nuovo dal Consiglio e i Verdi con alcuni Parlamentari europei
lanciano un appello. "Chiediamo la revisione del testo - spiegano Frassoni
e Eva Lichtenbergher, parlamentare austriaca -: se venisse approvato così
com'é, sarebbero introdotti ostacoli insormontabili alla creazione di
software, sia libero sia proprietario. Ad esempio l'utilizzo dei codici dei
programmi già brevettati sarebbe illegale. Dati gli alti costi del processo
di brevettazione del software , verrebbero agevolate solo le grandi imprese
come Microsoft, mentre le medio-piccole imprese sarebbero tagliate fuori
dal mercato. La brevettabilità impedirebbe quindi ricerca e innovazione in
un settore fondamentale per lo sviluppo dell'Europa". "E' una battaglia di
libertà - conclude Cortiana - è come se si consentisse nella musica la
brevettazione degli accordi. Se così fosse l'introduzione di nuovi generi
musicali sarebbe pressoché impossibile". (Ansa)

Rai/XII round. Pecoraro: dopo Mussolini censurati anche i Dalla Chiesa

“Da fonti molto attendibili, apprendo che si vogliono censurare le
interviste a Rita e Nando Dalla Chiesa per la prossima puntata di XII
Round, che ha già oscurato l’intervento di Alessandra Mussolini”. Lo ha
dichiarato il Presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio, componente
della commissione di Vigilanza Rai. “Quante altre puntate di XII Round sono
a rischio? Chi - continua Pecoraro Scanio - ha fatto pressioni per far
saltare l’intervista ad Alessandra Mussolini, candidata alla presidenza
della Regione Lazio? E’ stata una mossa del Governo o, magari, di Storace?
Quanto sta accadendo è gravissimo e denuncia una frenesia censoria di
qualcuno. La commissione di Vigilanza convochi immediatamente il direttore
generale Cattaneo per un’audizione e visioni il materiale che non è stato
mandato in onda.”. “Se si comincia con questo atteggiamento - conclude il
leader dei Verdi - nei confronti di candidati presidenti o personaggi non
graditi al centrodestra, cosa possiamo attenderci da qui alle elezioni
regionali o, peggio ancora, politiche?”.

Immigrazione. Bulgarelli: inquietante nuovo decreto

"Il nuovo decreto legge sull'immigrazione approvato dalla maggioranza apre
nuovi inquietanti scenari e non risolve le principali questioni sollevate
dalla Corte Costituzionale". Lo dice il deputato dei Verdi Mauro
Bulgarelli, il quale ricorda che la convalida delle espulsioni da parte dei
giudici di pace "non sembra fornire una sufficiente garanzia di difesa dei
diritti dei migranti e, in prospettiva, rischia, invece, di trasformare la
valenza stessa dei giudici di pace, trasformandoli in strumenti di una
politica ingiusta e repressiva". "Se a ciò si aggiunge che i famigerati
Centri di permanenza temporanea, anziché essere smantellati vengono
moltiplicati diventando in ogni regione istituzioni obbligatorie - conclude
il deputato - è facile constatare che la Bossi-Fini nella sostanza e nella
forma resta una legge contraria ad ogni principio umanitario e civile". (Ansa)

Sofri. Cento: grazia è un atto dovuto

“La concessione della grazia a Sofri è matura da tempo, anzi è un atto
dovuto che non può essere negato da un veto pregiudiziale del
Guardiasigilli”. Lo afferma Paolo Cento, deputato Verde e vicepresidente
della Commissione Giustizia della Camera, il quale denuncia “la pessima
strumentalizzazione del ministro Gasparri che utilizza i caduti di Nassirya
- che proprio venerdi’ i Verdi e tutte le forze politiche hanno
solennemente ricordato in Parlamento - per motivare la propria contrarietà
alla concessione della grazia a Sofri. La discussione sul caso Sofri si
protrae da troppo tempo e non aveva certo bisogno di questa nuova squallida
pagina”.

Finanziaria. Cento: opposizione unita su reddito sociale ma governo sordo

“Ancora una volta Governo e maggioranza rifiutano confronto su reddito
sociale di cittadinanza per disoccupati e precari”. Paolo Cento, deputato
Verde, rende noto che “tutta la GAD, unitariamente, ha votato gli
emendamenti presentati a favore del reddito minimo che rappresenta in tutta
Europa una moderna tutela per i non garantiti. Solo qualche giorno fa,
prendendo a pretesto i cosiddetti espropri proletari avvenuti nella
capitale, il Governo strumentalmente annunciava tolleranza zero. Oggi che
aveva l’occasione per discutere di come tutelare migliaia di uomini e donne
privati dei diritti sociali dal loro stato di precari, la destra ha
bocciato qualsiasi proposta. Noi Verdi continueremo a batterci per un
tavolo di confronto tra Governo, Parlamento e movimenti dei disoccupati e
precari per affrontare uno dei problemi più urgenti della nostra società”.

Mentana. Pecoraro: e’ primo passo per abolire par condicio

“Le modalità con cui è avvenuto il passaggio di consegne tra Mentana e
Rossella sono molto poco chiare. Si tratta di un segnale allarmante
soprattutto se unito alla volontà di Berlusconi di abrogare la legge sulla
par condicio”. Lo ha dichiarato il Presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro
Scanio. “Non vorremmo - continua Pecoraro - che questo avvicendamento fosse
il prologo di un’ulteriore stretta sull’informazione. Sarebbe gravissimo se
dietro questa decisione ci fosse un disegno del centrodestra per scardinare
Le regole sulla parità d’accesso all’informazione televisiva pubblica e
privata, principio basilare della democrazia”. “Sarà compito di Carlo
Rossella conclude il leader del Sole che Ride- fugare questi dubbi e
garantire con la sua professionalità il pluralismo, l’imparzialità e la
libertà d’informazione del più seguito telegiornale delle reti Mediaset”.

Mentana. Bulgarelli: iniziata blindatura elettorale

"La rimozione di Enrico Mentana dalla direzione del Tg5 annuncia
un'ulteriore stretta, fino alla vera e propria blindatura,
dell'informazione in previsione delle prossime scadenze elettorali". E' il
commento del verde Bulgarelli sulla sostituzione del direttore del Tg5 con
Carlo Rossella. "Quanto accaduto ieri in casa Mediaset - sottolinea
Bulgarelli in una nota - spiega meglio di mille discorsi cosa significhi
'regime mediatico' e dimostra drammaticamente come l'anomalia italiana in
fatto di informazione pregiudichi direttamente il corretto funzionamento
della vita politica in questo paese. Il presidente del Consiglio, infatti,
può disporre a proprio piacimento della quasi totalità dell'emittenza
radiotelevisiva pubblica e privata e, come se l'informazione fosse ormai
roba sua, può decidere di rafforzare i suoi strumenti di propaganda nel
momento in cui i continui fallimenti del suo Governo lo espongono alla
riprovazione del suo stesso elettorato". "Al fido Rossella - conclude il
deputato del Sole che Ride - si chiederà di addomesticare l'unica voce
Mediaset in qualche modo più equilibrata nell'ottemperare alle direttive
filogovernative". (Ansa)

Israele. Interrogazione della verde Laura Cima su Vanunu

Laura Cima, deputata Verde della commissione Esteri, ha presentato una
interrogazione al ministro degli Esteri dopo le notizie sul nuovo arresto
di Mordechai Vanunu, l'ex-tecnico nucleare israeliano che ha già scontato
oltre 18 anni di detenzione. “L’accanimento contro Vanunu ­ spiega Cima ­ è
davvero inquietante. Nonostante sia ben chiaro che le informazioni in suo
possesso siano già state interamente divulgate nella intervista al Sunday
Times del 5 ottobre del 1986, che gli costò una durissima pena, il fisico
israeliano non ha potuto ancora riottenere la sua libertà: ho chiesto
perciò al ministro degli Esteri di assumere una iniziativa diplomatica,
anche in considerazione del fatto che Vanunu fu rapito in circostanze mai
chiarite proprio sul territorio italiano da dove fu poi tradotto in
Israele, mentre insieme ad altri parlamentari ho chiesto all’ambasciatore
israeliano a Roma di poter incontrare Mordecahi Vanunu nella sua attuale
residenza di Gerusalemme. Sebbene gli sia attualmente impedito di avere
contatti con la stampa e con il resto del mondo, la nostra richiesta è
tuttavia tesa a conoscere direttamente le sue condizioni di salute e
constatare il rispetto dei diritti che la legge internazionale garantisce
ad ogni individuo”.

Israele. Bulgarelli: Europa intervenga su persecuzione Vanunu

"Quella di Israele contro Mordechai Vanunu è una vera e propria
persecuzione, che viola i diritti fondamentali della persona, sulla quale
l'Europa e la comunità internazionale farebbero bene a prendere posizione".
Lo chiede Mauro Bulgarelli (Verdi) in un'interrogazione al ministro degli
Esteri sul caso Vanunu. "Evidentemente la colpa di Vanunu, l'aver rivelato
al mondo la pericolosità dei piani nucleari israeliani, è ritenuta dallo
Stato di Israele inestinguibile - afferma Bulgarelli - e ciò la dice lunga
sull'importanza che gli armamenti nucleari rivestono nel contesto della
politica bellica che il Governo Sharon ha intrapreso da molti anni a questa
parte". "E' per questo - conclude l'esponente del Sole che ride - che un
pacifista e una persona onesta come Vanunu non trova posto nell'immagine
che Israele vuole offrire di sé al mondo ed è per questo che coloro che
hanno a cuore la pace farebbero bene a far sentire tutta la loro
indignazione e a dimostrare il massimo della solidarietà allo scienziato
israeliano, ancora costretto agli arresti domiciliari". (Ansa)

Maltempo. Pecoraro: servono più fondi in Finanziaria

"I dati sempre più allarmanti sul rischio idrogeologico confermano ancora
una volta quali sono le vere priorità per il nostro paese: la messa in
sicurezza e la prevenzione del rischio idrogeologico. E' necessario che il
Governo sposti risorse su queste opere utili invece che insistere su mega
opere inutili e dannose". Così Alfonso Pecoraro Scanio, presidente dei
Verdi, commenta le notizie sui danni causati dal maltempo. "E' drammatico -
aggiunge Pecoraro - che il 50% del nostro territorio sia classificato a
rischio e che il 54% dei comuni ad alto o elevato rischio. Di fronte a
questi numeri c'é la necessità di risposte chiare e concrete. I Verdi
chiedono che il Governo sposti i fondi previsti per mega opere
propagandistiche, inutili e dannose per destinarle alla messa in sicurezza
del territorio e per finanziare seri piani di prevenzione. In Parlamento -
conclude - c'é la Finanziaria e i soldi stanziati sono ampiamente
insufficienti". (Ansa)

Arafat. Bulgarelli: esilio lo perseguita anche dopo morto

"E' veramente intollerabile, e penso costituisca un caso raro per una
personalità del calibro di Yasser Arafat, che i funerali di un capo di
stato si svolgano in terra straniera". Lo afferma Mauro Bulgarelli
sottolineando che "quello dell'esilio è stato il destino che ha
perseguitato il leader palestinese anche dopo morto". "L'accanimento contro
Arafat - prosegue Bulgarelli - ha fatto sì che la sua gente non potesse
seguire la cerimonia funebre, svoltasi al Cairo, e l'inammissibile
protervia del Governo Sharon ha impedito che le sue spoglie riposassero a
Gerusalemme". "Sono decisioni - conclude il deputato verde - che non fanno
che rafforzare il cordone sanitario costruito attorno al popolo
palestinese, circondato non soltanto da muri di cemento armato ma anche dal
silenzio in cui lo costringe gran parte della comunità internazionale".

Arafat. Pecoraro: non seppellire la speranza

"Quello di sabato pomeriggio è stato un atto di sostegno alla Palestina.
Venerdi’ siamo andati fino al Cairo per dare l'ultimo saluto ad Arafat".
Sono le parole del presidente del partito dei Verdi, Alfonso Pecoraro
Scanio, che ha partecipato nel centro di Roma alla manifestazione per la
liberazione della Palestina. "Ci auguriamo che con la morte di Arafat - ha
aggiunto Pecoraro Scanio - non venga seppellita anche la battaglia per la
liberazione della Palestina. Speriamo che lo Stato palestinese diventi
finalmente una realtà e non rimanga più una promessa. La liberazione noi la
chiediamo subito, chiediamo l'indipendenza della Palestina, senza però
dimenticare la salvaguardia di Israele". Alla manifestazione è presente
anche Paolo Cento: "Dobbiamo denunciare - ha detto l'esponente del Sole che
Ride - la vergogna del Muro, che il governo Sharon sta realizzando contro
il volere dell' Onu, contravvenendo ai confini che le Nazioni Unite avevano
stabilito per la coesistenza pacifica di due Stati e due popoli". (Ansa)

Mose. Zanella: interrogazione al governo

La deputata Verde Luana Zanella in un’interrogazione ai ministri
Infrastrutture-Trasporti e Istruzione-Università-Ricerca chiede se
ritengano congruo l’importo che il Magistrato alle Acque di Venezia e
Consorzio Venezia Nuova hanno deciso di corrispondere all’università IUAV
per uno studio per l’inserimento architettonico delle opere lagunari
:600.000 euro di denaro pubblico più Iva e altri oneri esclusi; se
conoscano l’utilizzo che ne farà l’Università e se questa committenza verrà
distribuita tra chi ha collaborato allo studio, oppure andrà per il
miglioramento dei servizi e delle strutture per gli studenti.
Nell’interrogazione chiede inoltre quanto denaro pubblico verrà utilizzato
per lo Studio d’Impatto Ambientale per i siti di prefabbricazione dei
cassoni delle opere mobili avviato dal Magistrato alle Acque di Venezia e
dal Consorzio Venezia Nuova che si sono mostrati inusitatamente
parsimoniosi nei confronti delle richieste del Comune di Venezia. Zanella
spiega che “Lo studio commissionato alla IUAV, presentato a porte chiuse
nella sede del M.A.V., prevede progetti per abbellire i cantieri e le opere
del sistema Mo.S.E e per ridurre l’impatto dell’isola artificiale che si
prevede realizzata alla bocca di porto del Lido, con considerevole
devastazione ambientale. “Nel mese di luglio - continua Zanella - il
Magistrato alle Acque di Venezia e il Consorzio Venezia Nuova hanno redatto
uno Studio d’Impatto Ambientale per i siti di prefabbricazione dei cassoni
delle opere mobili e avviato una procedura di V.I.A. presso la Regione
Veneto per la realizzazione di 38 megacassoni in calcestruzzo del Mo.S.E.,
da collocare in Laguna nell’ambito pregiato di Ca’ Roman e a ridosso del
litorale di Pellestrina, in difformità dal Progetto Definitivo del sistema
Mose che prevedeva la realizzazione di tali enormi manufatti nell’avamporto
di Cagliari e il loro trascinamento per circa 970 miglia marine fino a
Venezia. Tale studio inoltre sembra sia stato realizzato sulla base di un
auspicio formulato dalla Commissione di Salvaguardia di Venezia che ha
fatto considerazioni socio-economiche e valutazioni finanziarie che esulano
completamente e clamorosamente dai suoi compiti; “Il Comune di Venezia ­
conclude Zanella ­ critica la mancanza di considerazione alle sue richieste
(anche se fatte proprie dalla delibera del Comitatone del 4/03) e chiede di
procedere sperimentalmente all’innalzamento dei fondali alle bocche di
porto e al restringimento dei varchi con riduzione delle sezioni liquide e
che tali interventi vengano eseguiti adottando le soluzioni che più
rispondono ai requisiti di scarso impatto ambientale e di costi contenuti e
che fintanto che non si verifichino concretamente gli effetti dei suddetti
interventi sperimentali, non si debba procedere ad alcun intervento diverso
alle bocche di porto”.

Centrali. Bonelli: Enel faccia i nomi degli esperti per Civitavecchia

"Adesso l'Enel faccia nomi degli esperti che hanno dimostrato che non e'
possibile stabilire una relazione tra le emissioni della centrale Enel di
Torre Valdaliga nord e i dati sulla salute rilevati nel territorio". Lo ha
affermato Angelo Bonelli, capogruppo dei Verdi alla Regione Lazio, che
sulla vicenda ha presentato un'interrogazione urgente al presidente della
giunta del Lazio, Storace, e agli assessori regionali all'ambiente,
Saraceni, e alla sanita' Verzaschi. E' necessario sapere, spiega
l'esponente del sole che ride, "se queste persone siano o meno periti di
parte oppure consulenti dell'Enel". Se cosi' fosse, continua Bonelli, "ci
troveremmo davanti a un fatto grave, perche' sarebbe profondamente ingiusto
che consulenti di parte minimizzino i rischi per la salute dei cittadini".
Tuttavia, "e' triste constatare che l'Enel si rifugi dietro la presunta
indimostrabilita' dell'aumento delle malattie ignorando invece il principio
di precauzione adottato in Europa - prosegue Bonelli - che stabilisce come
in caso di dubbi sul livello del rischio si deve adottare l'impostazione
piu' conservativa consistente nel minimizzare il rischio ricorrendo
eventualmente all'opzione zero". Al presidente della giunta regionale e
agli assessori "ho infine chiesto di avviare piani di risanamento dell'aria
per il comune di Civitavecchia - conclude Bonelli - cosi' come previsto
dalla delibera regionale 767 del 1 agosto 2003, perche' questa zona e'
stata definita area di crisi ambientale". (Dire)

Rieti. Verdi e Coldiretti presentano progetto su biodiesel

"Mettiamo i girasoli nei nostri motori": è questo il progetto ideato dalla
Federazione provinciale dei Verdi di Rieti e dalla Coldiretti che punta a
lanciare sul territorio reatino l'utilizzo del biodiesel. Un progetto che
ha trovato la collaborazione della Provincia di Rieti e dell'azienda
servizi municipalizzati del capoluogo. Sei gli obiettivi del progetto
presentato dal Presidente provinciale dei Verdi, Roberto Lorenzetti e dal
direttore della Coldiretti reatina, Vincenzo Regnini, alla presenza del
presidente della Provincia di Rieti, Fabio Melilli, dell'assessore
provinciale all'ambiente, Giacomo Marchioni, e del presidente dell'Asm
reatina, Luigi Gerbino: avviare un utilizzo sperimentale del biodiesel su
una parte dei parchi macchine della Provincia, del Comune e sui mezzi di
trasporto pubblico dell'Asm, promuovere l'utilizzo del biodiesel come
carburante di riscaldamento in alcuni edifici pubblici che utilizzano
ancora il gasolio, sensibilizzare i Comuni del Reatino ma anche i privati
affinché utilizzino il biodiesel, ampliare le superfici coltivate a
girasole e colza della provincia soprattutto nelle zone marginali,
verificare la possibilità di inserire le produzioni locali di girasole e
colza dentro la filiera del biodiesel. Lorenzetti ha ricordato che
"attualmente il biodiesel viene venduto in regime di defiscalizzazione
entro un contingente annuo di 300mila tonnellate. Inoltre la Finanziaria
2005 ripropone la defiscalizzazione del biodiesel fino al 2010. Un lasso di
tempo sufficiente per poter avviare l'uso sperimentale anche in provincia
di Rieti". Regnini ha invece sottolineato, oltre ad un generale vantaggio
ambientale ed all'assenza di deturpazioni paesaggistiche come invece
avviene per altre energie alternative come l'eolico, i benefici che il
biodiesel potrà portare al settore agricolo della provincia. "Il progetto
si inserisce perfettamente nell'ambito della nuova Politica agricola
comunitaria - spiega - che prevede il disaccoppiamento che slegherà
l'ottenimento dei contributi dalla tipologia di colture effettuate a patto
di rispettare le cosiddette norme di condizionalità che puntano a garantire
il benessere degli animali e la salubrità dell'ambiente. Inoltre
l'incremento delle colture utili per la produzione di biodiesel migliorerà
l'economia agricola delle aree collinari soggette a maggiore tasso di
abbandono". (Ansa)

Sardegna. LIPU e LAC: 20.000 trappole fanno strage di tordi e pettirossi

20.000 trappole rimosse. Centinaia di animali morti recuperati: tordi,
pettirossi, ma anche cervi sardi, cinghiali e gatti selvatici, vittime dei
lacci collocati sul terreno. Numeri da vera emergenza quelli che emergono
dal VII Campo antibracconaggio organizzato nella provincia di Cagliari dal
30 ottobre al 6 novembre da LAC e LIPU-birdlife Italia, con il contributo
operativo del GUFO (Gruppo Universitario Faunistico Ornitologico) e della
LAV. Due le attività principali per i volontari sardi, ai quali si sono
affiancati una trentina di persone provenienti da tutta Italia: la
rimozione del maggior numero di trappole possibile, e la sensibilizzazione
delle autorità locali e nazionali verso quella che si configura come una
vera emergenza nazionale ed europea. La situazione che si è presentata agli
occhi dei volontari, soprattutto nella zona di Capoterra, è stata
drammatica: in una settimana sono state rimosse circa 20.000 trappole,
recuperate centinaia di animali morti e rimesse in libertà decine di
uccelli ancora in vita. Ma perché questa strage? Nella provincia di
Cagliari è molto diffusa la tradizione della "griva", spiedo di otto tordi
venduto sul mercato a circa 40 Euro. Centinaia di chilometri di sentieri
vengono attrezzati con trappole poste sul terreno e sui rami, che provocano
la morte per asfissia degli animali che vi incappano. Le trappole restano
innescate per diversi mesi, che causano da anni un danno incalcolabile al
patrimonio faunistico sardo ed europeo. Tordi, pettirossi, ma anche i
rarissimi cervi sardi, cinghiali e gatti selvatici, che finiscono con le
zampe nei lacci di metallo collocati dai bracconieri sul terreno. <<La
diffusione del bracconaggio nel cagliaritano e la sua devastante efficienza
­ spiega Giovanni Malara, responsabile delle attività nel campo per la
LIPU-birdlife Italia - inducono a ritenere che si tratti di una situazione
che non ha eguali nel resto d'Europa, che deve suscitare sdegno
nell'opinione pubblica e una reazione adeguata nelle autorità locali e
nazionali. Troppo spesso le forze dell’ordine tollerano tradizioni illegali
che non possono più essere tollerate. La Sardegna, splendida terra a
vocazione turistica ancora dotata di tante bellezze paesaggistiche, non può
più permettersi di mantenere tradizioni crudeli ed illegali, e lasciare
migliaia di sentieri invasi da trappole di ogni tipo, talvolta estremamente
pericolose anche per l'uomo. Non può tollerare che nelle macellerie e nei
ristoranti si vendano animali di provenienza illecita nell’indifferenza
generale>>. <<Avvieremo ­ conclude - una campagna nazionale e
internazionale di sensibilizzazione a questo problema>>. Le associazioni
ambientaliste e animaliste, che quest'anno hanno triplicato il numero del
volontari, chiedono che vengano attivate tutte le forze in campo: Corpo
Forestale, con servizi specifici e risorse nuove, la Regione Sarda, cui si
chiede un intervento deciso e che dispone, in quanto regione autonoma, di
ampi poteri decisionali e che, con la nuova Giunta, suscita ampie
aspettative in chi ha a cuore la tutela del patrimonio naturale sardo.

Balene Greenpeace: giapponesi di nuovo a caccia in Antartide

È partita sabato scorso la flotta baleniera giapponese alla volta del mar
Antartico. Da 18 anni il Giappone caccia le balenottere minori, nonostante
la moratoria decisa dalla Commissione Baleniera Internazionale, con la
pretesa di condurre “ricerca scientifica”. Oltre 6.000 esemplari di
balenottera sono stati cacciati in questi anni per dimostrare che
minacciano gli stock ittici. Ma nessun pesce è stato trovato nello stomaco
dei cetacei, visto che, come anche i bambini sanno, le balene mangiano
krill e non pesce. “Basta con questa ipocrisia, iniziamo a chiamare caccia
quella che loro chiamano ricerca. Peraltro, la Commissione baleniera non ha
mai chiesto al nostro Governo di raccogliere questi dati” afferma Kazue
Suzuki di Greenpeace. Le acque antartiche, dove cacciano i giapponesi, sono
diventate un Santuario di protezione dei cetacei nel 1994 e uno studio
scientifico pubblicato su “Nature” la scorsa settimana ha rivelato che il
krill è diminuito dell’ 80 per cento dagli anni ’70, minacciando la
principale fonte di cibo di balene, foche e pinguini. Inoltre, studi
compiuti nell’ultimo decennio hanno dimostrato che la popolazione di
balenottere dell’Antartide si è dimezzata rispetto agli ultimi studi
disponibili. La partenza della flotta baleniera sarà l’ultima di questo
programma durato 18 anni, ma il Governo giapponese ha già annunciato un
nuovo programma di caccia senza aspettare i risultati “scientifici” del
precedente. Per maggiori informazioni:
<http://www.greenpeace.it/whales>www.greenpeace.it/whales
<<http://www.greenpeace.it/whales>http://www.greenpeace.it/whales

Clima. Agenzia Ambiente Ue: temperature salgono a velocita' doppia in Artico

Sos per l'Artico: i ghiacci si stanno sciogliendo perche' l'aumento della
temperatura e' doppio al Polo Nord che nelle altre regioni terrestri. Da
qui al 2100 si rischia addirittura la scioglimento totale della coltre
ghiacciata nella stagione estiva: primo effetto, la scomparsa degli orsi
polari, da qui alla fine del secolo. Insomma, arriva la firma di Putin al
Protocollo di Kyoto, ma nonostante la buona notizia e' sempre piu' allarme
rosso per il clima del pianeta. L'ultimo, in ordine cronologico, viene
lanciato dall'Agenzia europea per l'ambiente nel rapporto piu' completo mai
elaborato finora sul clima della regione artica, specificamente puntato
sull'impatto del riscaldamento climatico sull'artico (Acia, arctic climate
impact assessment). Secondo le stime dei ricercatori, il clima sta
cambiando a una velocita' maggiore di quanto stimato finora. In particolare
per la regione artica: qui le temperature salgono ad una velocita' doppia
rispetto al resto del pianeta. In meno di 100 anni, le temperature della
Groenlandia potranno aumentare anche di 7 gradi. Male anche per la penisola
scandinava: in questo caso, le stime parlano di un innalzamento, sempre
nell'arco di meno di un secolo, di 3 gradi. Le misurazioni fatte in questa
regione indicano che nell'arco degli ultimi 50 anni il termometro, in
inverno, ha fatto registrare una temperatura media di 2 gradi piu' alta
rispetto alla precedente. A cambiare, ovviamente, non e' solo la
temperatura. Il cambiamento di clima porta inevitabilmente conseguenze a
tutta la regione interessata. Muta, in buona sostanza, il volto stesso
dell'area. L'osservazione effettuata negli ultimi anni mostra, spiega
l'agenzia europea per l'ambiente, un avanzamento verso nord della linea
degli alberi di mezzo metro l'anno. Allo stesso modo, gli animali hanno
difficolta' a trovare condizioni meteo adatte alle loro esigenze: il clima
cambia e trasforma interi ecosistemi, avverte il rapporto i ricercatori. Il
clima dell'Artico sta mutando ad una velocita' maggiore di quanto finora si
era stimato. Le temperature, in questa parte del pianeta, si stanno alzando
ad una velocita' doppia rispetto al resto del pianeta. Almeno e' questo il
punto su cui concordano i 300 scienziati che per quattro anni hanno
lavorato ad uno specifico report sul mutamento climatico dell'Artico. Per
il direttore esecutivo dell'Agenzia europea per l'ambiente, a preoccupare
non e' solo "la consistenza del mutamento climatico, ma soprattutto la
velocita' in cui si sta attuando". Un fenomeno, spiegano i ricercatori, che
avra' conseguenze anche sull'assetto economico delle regioni interessate:
la trasformazione della disponibilita' di risorse avra' strascichi sulla
composizione sociale, sull'economia e sulla demografia. Per questo,
aggiungono i ricercatori riassumendo anche le preoccupazioni che stanno
emergendo dal forum internazionale sul clima artico che si sta tenendo in
questi giorni a Reykjavik, ci si deve interrogare e mettere in campo misure
di contrasto ma anche di coordinamento per affrontare una situazione che
sta cambiando. Misure che riguardano strategie per l'agricoltura, la
mobilita' e l'energia. (Dire)

---
Federazione dei Verdi di Lucca -> www.verdi.luccanet.com