[Forumlucca] Econews - 22 ottobre 2004

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Autor: Federazione dei Verdi di Lucca
Data:  
Asunto: [Forumlucca] Econews - 22 ottobre 2004
Rassegna quotidiana di notizie verdi.

SOMMARIO:

- Ogm. Cima: tra un rinvio e l’altro a rimetterci sono i consumatori
- Costituzione europea. Verdi: errore il no alla ratifica
- Iraq. Pecoraro Scanio: notizie inquietanti, governo in aula
- Immigrazione. Bulgarelli: governo fa gioco delle tre carte
- Immigrazione. Cento: polemica tra ministri è un gioco delle parti
- Delega ambientale. Turroni: i 24 saggi saranno scelti tra le lobby
imprenditoriali
- Riforme. Pecoraro Scanio: attaccano Onida per intimidire Ciampi
- Diffamazione. Cento: ora è un pasticcio
- Primarie. Pecoraro Scanio: paradossali con leader già proposto da tutti i
partiti
- Giustizia. Zancan: test psicoattitudinale lo merita Castelli
- Islam. Cento: solidarietà a Diaco
- Uranio. Bulgarelli: rendere trasparente attività poligoni
- Buttiglione. Cento: brutto compromesso, getta ombra su Europa
- Europa. Verdi: Commissione Barroso debolissima già al nascere
- Inquinamento elettromagnetico. Bonelli: la legge del centro destra non ci
tutela
- Milano. Verdi: ormai Formigoni nega persino la gravità della situazione
- Europa. Greenpeace: inascoltate le richieste sull’uso di legno certificato
- Natura. Wwf: uomo consuma 20% in più di risorse disponibili
Econews dalle agenzie estere:
- German study links traffic jams, heart attacks (Reuters)
<http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/27802/story.htm>http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/27802/story.htm
- Caesarean birth may raise allergy risk in babies (Reuters)
<http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/27801/story.htm>http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/27801/story.htm


Ogm. Cima: tra un rinvio e l’altro a rimetterci sono i consumatori

“L’ambiguità del Governo sugli ogm è grave e inaccettabile. A rimetterci
sono per primi i consumatori”. Lo ha dichiarato la deputata verde Laura
Cima che aggiunge: “ mi auguro che la prossima settimana si metta fine a
questa sceneggiata e venga approvato in consiglio dei ministri il decreto
Alemanno”. “E’ da irresponsabili chiudere gli occhi di fronte a un problema
così grave come quello della possibile contaminazione da ogm dei campi
naturali. L’Italia ha il dovere di difendere l’agricoltura di qualità, che
oltre a garantire la nostra salute ci permettere di esportare i nostri
prodotti in tutto il mondo,, per questo noi Verdi diciamo no a tutte quelle
manovre che hanno unico obiettivo l’affossamento del decreto per favorire
le multinazionale del biotech. Di rinvio in rinvio gli unici a rimetterci
saranno consumatori, la stragrande maggioranza dei quali è contro gli ogm,
al primo posto per noi viene la loro salute, oltre alla tutela delle
produzioni biologiche e tipiche.. Per questo serve una legge che tuteli la
nostra agricoltura”.

Costituzione europea. Verdi: errore il no alla ratifica

“Dire no alla ratifica della carta europea sarebbe un errore. Con
conseguenze pericolose. Un’Europa divisa, e quindi più debole, sarebbe un
regalo inaccettabile agli strateghi della guerra preventiva statunitensi”.
Lo ha dichiarato Angelo Bonelli, coordinatore dell’esecutivo dei Verdi.
“Come Verdi, anche al Parlamento europeo ­ ha aggiunto Bonelli -, abbiano
sempre denunciato i limiti di quel testo e criticato il processo
assolutamente poco democratico con cui è nato. La firma della carta è però
un’opportunità che va colta perché segna comunque la nascita di un’Europa
politica superando l’attuale dimensione puramente monetaria dell’Unione. Il
no alla ratifica ci riporterebbe infatti al trattato di Nizza, ad un’Europa
cioè esclusivamente rivolta al mercato e al neoliberismo”. “E’ però
evidente ­ ha concluso Bonelli ­ la necessità di rilanciare con forza la
mobilitazione, affinché nella carta entrino finalmente e a pieno titolo i
diritti sociali e ambientali. Penso, in primo luogo, ai diritti dei
migranti. I Verdi propongono poi che si lavori per l’indizione di un
referendum consultivo, per colmare almeno in parte quel gap di
partecipazione democratica che ha segnato l’intero processo di nascita
della carta. Rifiutiamo, però, la strumentalizzazione della lega che ha
l’obiettivo di affossare l’Europa”.

Iraq. Pecoraro Scanio: notizie inquietanti, governo in aula

“Le affermazioni del Gip di Bari sono estremamente gravi e, se confermate,
dimostrerebbero che Berlusconi e il governo italiano hanno nascosto la
verità al Parlamento. L'esecutivo venga subito a riferire in aula”. E’ la
prima reazione del presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio alla
notizia del provvedimento del Gip di Bari che parla di Cupertino, Agliana,
Stefio e Quattrocchi come mercenari al servizio degli Usa. “Ora il problema
- spiega il leader del sole che ride - non è soltanto accertare la verità
sul passato, ma capire se esistono o no mercenari italiani in Iraq, se il
Governo sostiene queste presenze o chiude un occhio su certe attività. A
tutto oggi, nonostante un’interrogazione dei Verdi presentata da mesi, il
Governo non ha ancora comunicato l’esatto numero di civili italiani armati
presenti in Iraq. Eppure le forze della coalizione hanno un controllo su
tutti gli ingressi in quel paese”.

Immigrazione. Bulgarelli: governo fa gioco delle tre carte

"Il governo fa il gioco delle tre carte pur di non smantellare una legge
incostituzionale come la Bossi-Fini". Lo dichiara il deputato dei Verdi
Mauro Bulgarelli. "Dopo le bocciature della Consulta - aggiunge Bulgarelli
- che ha giudicato incostituzionale l'arresto in flagranza previsto dalla
Bossi-Fini per i migranti che fossero rimasti in Italia nonostante il
provvedimento di espulsione il governo ha pensato bene di intervenire sul
testo 'in maniera creativa': invece di abolire l'arresto - che il nostro
ordinamento non prevede per le pene tra i sei mesi e un anno di carcere,
cioè quanto comminava la Bossi-Fini per coloro che, espulsi, non avessero
abbandonato il nostro territorio - ha pensato bene di quadruplicare la
pena, portandola a 4 anni, in modo da permettere 'tecnicamente'
l'arresto!". "E' un'operazione miserabile - continua Bulgarelli - che non
solo mostra spregio per il pronunciamento della consulta ma rafforza
l'impianto repressivo e liberticida di questa legge, inemendabile e sempre
più incostituzionale. Insomma - conclude il deputato verde - il Governo non
recede dalla sua politica questurina in materia di immigrazione e
partorisce l'ennesimo mostro giuridico che infanga l'immagine del nostro
paese nel mondo".(Ansa)

Immigrazione. Cento: polemica tra ministri è un gioco delle parti

“Questa polemica tra ministri è un gioco delle parti”. Così Paolo Cento,
coordinatore dei Verdi, commenta il botta e risposta tra Calderoli e
Pisanu, visto che quest’ultimo ­ spiega Cento ­ ha confermato
sull’immigrazione una linea fatta di poca carota e molto bastane. Da una
parte apre all’immigrazione quando è utile alle imprese, dall’altra
ripropone la realizzazione di cpt lager in ogni regione, contro il consenso
di enti locali, associazioni e movimenti di solidarietà. Il ministero degli
interni è gestito con una politica autoritaria, come hanno dimostrano le
espulsioni di massa dall’isola di Lampedusa e la vicenda della Cap Anamur”.

Delega ambientale. Turroni: i 24 saggi saranno scelti tra le lobby
imprenditoriali

"Le dichiarazioni del ministro Matteoli confermano quanto i Verdi
sostengono da giorni: i 24 saggi, che sostituiscono incostituzionalmente il
Parlamento, saranno scelti fra i suoi amici, fra le lobby imprenditoriali
legate al ciclo dei rifiuti, nonche' fra i rappresentanti degli
inquinatori". E' quanto dichiara il senatore dei Verdi Sauro Turroni,
vicepresidente della Commissione ambiente, in relazione alle spiegazioni
del ministro dell'ambiente sull'applicazione della delega ambientale nel
campo dei rifiuti. "Non sorprende, poi - continua ironico Turroni - che
queste dichiarazioni Matteoli le abbia rese ai giornalisti nel corso della
presentazione di una mostra dal titolo 'Furti di natura' perche' questo e'
quanto sta cercando di mettere in atto con la delega ambientale: una vera e
propria rapina nei confronti dell'ambiente, della natura e del paesaggio.
Esempio eclatante di questa attivita' contro la natura sono le norme che
Matteoli e il suo fido scudiero Togni vogliono attuare nel settore dei
rifiuti, avendo dimostrato in questi tre anni quanto sono sensibili alle
sirene della lobby degli inquinatori". (Dire)

Riforme. Pecoraro Scanio: attaccano Onida per intimidire Ciampi

“L’attacco ad Onida per lo stesso appello allo spirito costituente
pronunciato da Ciampi è un maldestro, ma gravissimo tentativo di intimidire
il presidente della repubblica”. Lo ha detto il presidente dei Verdi
Alfonso Pecoraro Scanio criticando aspramente “l’aggressione della Cdl al
presidente della Corte Costituzionale”. “L’aggressione sul piano personale
da parte di Calderoli e compagni ­ ha aggiunto il leader dei Verdi - è la
conferma del totale vuoto di idee e cultura delle istituzioni di questo
centrodestra. Di fronte al presidente della consulta che ha parlato di
metodi e contenuti, è indecente e penoso il riferimento ai benefit da parte
di un personaggio come Calderoli”.

Diffamazione. Cento: ora è un pasticcio

“Di fronte al voto segreto, il centro destra si frantuma”. Paolo Cento,
deputato verde e vicepresidente della Commissione giustizia interviene a
proposito del testo sulla diffamazione a mezzo stampa e spiega che “con
l’emendamento approvato, è emerso un pasticcio che rischia di ritardare
l’approvazione definitiva di una norma che, finalmente, vuole eliminare la
detenzione carceraria per questo tipo di reato. Quanto avvenuto in aula,
dimostra, peraltro, che era preferibile la depenalizzazione totale con la
previsione di sanzioni solo di tipo amministrativo e civile, norma
auspicabile per tutti i tipi di reato di opinione”.

Primarie. Pecoraro Scanio: paradossali con leader già proposto da tutti i
partiti

“I Verdi ribadiscono una valutazione positiva sul principio delle primarie
di fronte a più candidati alternativi. Non si capisce perché, per esempio,
non si accettino nelle regioni dove ci sono più candidati in lizza. Le
primarie risultano invece paradossali per le elezioni politiche dal momento
che Prodi è stato proposto da tutte le forze della grande alleanza
democratica, dai Verdi al Listone, da Rifondazione all’Udeur”. Lo ha detto
il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio commentando la bozza di
regole per le primarie sottoposta al vaglio dei segretari dei partiti del
centrosinistra. “Servirebbe piuttosto l’investitura popolare di Prodi sulla
base di un programma discusso e condiviso dagli elettori. Se comunque
insisteranno su più candidature collegate a proposte programmatiche ­
aggiunge il leader dei Verdi -, saremo costretti a presentare una proposta
ecologista e pacifista, diversa da quella riformista e da quella comunista”.

Giustizia. Zancan: test psicoattitudinale lo merita Castelli

"Se mercoledì alle 18 il governo presenta un maxiemendamento nel quale
vengono soppressi i test psicoattitudinale tra le prove degli esame dei
magistrati, e se il giorno dopo, alle 12, lo stesso esecutivo decide di
reintrodurre questo tipo di prova, allora non vi è dubbio: il test
psicoattitudinale lo merita il ministro di giustizia". E' il commento
ironico del senatore dei Verdi Giampaolo Zancan, vicepresidente della
Commissione giustizia di Palazzo Madama. "Dunque, ci saranno di nuovo i
test psicoattitudinali, malgrado nessuno sappia chi predisporrà il modello
di giudice e malgrado nessuno sappia chi valuterà i meriti di un tale test,
visto che certamente i membri della commissione d'esame, professori di
materie giuridiche all'università, non ne hanno la competenza".

Islam. Cento: solidarietà a Diaco

Il deputato verde Paolo Cento esprime la propria solidarietà al conduttore
Diaco per le minacce che ha ricevuto a causa della sua attività di
giornalista. Sono per altro convinto che la stessa Al Jazeera, che a mio
avviso svolge una funzione importante nell’informazione di quanto accade in
Iraq come una delle poche voci locali libera e indipendente, non condivida
affatto il tenore di alcuni messaggi comparsi sui siti internet. Propongo
anzi a Diaco di dedicare una delle sue trasmissioni proprio dando voce alla
redazione di Al Jazeera in modo da aprire un dibattito serio anche sulla
questione da lui posta relativa al video dell’uccisione di Quattrocchi”.

Uranio. Bulgarelli: rendere trasparente attività poligoni

Rendere 'trasparente' l'attività dei poligoni di tiro. E' una delle
richieste avanzate dal deputato dei Verdi Mauro Bulgarelli, all'indomani di
una denuncia dell'Unac (Unione nazionale arma carabinieri) che "ha
affermato, senza giri di parole, che i proiettili radioattivi sono stati
impiegati anche nei poligoni di tiro in Sardegna". Secondo Bulgarelli, dopo
che "per anni militari e civili vittime dell'impiego bellico o sperimentale
dell'uranio impoverito si sono scontrati con un muro di gomma fatto di
menzogne, silenzi e false promesse, forse ora si sta finalmente voltando
pagina". "Sono lieto - afferma il parlamentare - che il presidente della
Sardegna Soru stia attuando, come promesso, un'indagine sull'attività delle
basi e dei poligoni militari nella regione. E' il primo presidente della
regione a farsi seriamente carico della questione e merita un sostegno
generale. Del resto sarebbe davvero ora di voltare pagina anche perché
l'attività dei poligoni non offre alla popolazione, a fronte dei numerosi
rischi per la salute e per l'ambiente, alcuna opportunità di sviluppo". "A
questo punto - afferma Bulgarelli - credo sia davvero giunto il momento da
parte dello stato italiano di riconoscere i dovuti indennizzi a famigliari
e vittime e di rendere trasparente l'attività dei poligoni di tiro che,
allo stato attuale, appaiono incontrollabili. Penso inoltre che, se
riusciremo a vincere questa importante battaglia interna, il nostro paese
dovrà impegnarsi attivamente per la messa al bando dei proiettili
radioattivi che i suoi alleati stanno impiegando con sconcertante
disinvoltura anche in zone densamente abitate". (Ansa)

Buttiglione. Cento: brutto compromesso, getta ombra su Europa

La soluzione del caso Buttiglione che verrà presentata all’europarlamento,
secondo il deputato Paolo Cento, coordinatore dei Verdi, è “un brutto
compromesso che non ripara le offese dell’esponente della Cdl, né offre
garanzie per la gestione di una importante delega della Commissione. Una
soluzione di basso profilo che non risolve, insomma, la questione politica
della sfiducia già espressa nei confronti di Buttiglione e delinea il
rischio di una morsa restrittiva sulle politiche dei diritti, gettando
un’ombra sull’intera gestione del presidente Barroso. Una ragione in più,
alla vigilia della firma della Costituzione, per battersi a favore di una
Europa dove la sovranità popolare abbia più potere delle mediazioni
politiciste tra governi e stati membri”.

Europa. Verdi: Commissione Barroso debolissima già al nascere

I Verdi/Ale si dichiarano del tutto insoddisfatti della proposta di
"mediazione" del presidente Barroso, che vedrebbe il presidente a capo di
un team di 4 commissari, con l'esclusione di Buttiglione, sulle questioni
attinenti i diritti civili. Monica Frassoni, presidente del gruppo, ha
commentato: "la Commissione Barroso si presenta al Parlamento europeo in
una condizione di debolezza assoluta, con una sconfessione di fatto dei
commissari criticati dai gruppi parlamentari e cui Barroso pensa di poter
rimediare con un semplice "ci penso io". Nel caso di Buttiglione, pur
prendendo atto del "mea culpa" recitato dal commissario designato, va detto
che un'altra persona avrebbe tratto le dovute conseguenze e si sarebbe
fatta da parte, e un altro Governo avrebbe scelto una persona in
sostituzione del commissario "bocciato".

Inquinamento elettromagnetico. Bonelli: la legge del centro destra non ci
tutela

Continuano ad aumentare le antenne sulla torre del serbatoio Acea in Via
Capitan Casella, nonostante anni di esposti e di richieste di misurazione
del campo elettromagnetico e nonostante accertati casi di fenomeni di
disfunzioni di elettrodomestici, e soprattutto, fatto ancora più grave, di
gravi patologie tumorali riscontrate in alcuni residenti. "Adesso basta -
dichiara Angelo Bonelli, capogruppo regionale dei Verdi della Regione Lazio
-, questa vicenda sta diventando un vero e proprio scandalo, come
scandalosa è l'assoluta indifferenza delle amministrazioni. Dobbiamo fare i
conti anche con la non volontà da parte sia del Governo che della Regione
Lazio di tutelare la salute dei cittadini: la nostra regione è infatti una
delle pochissime in Italia a non avere una legge specifica in merito. I
Verdi hanno presentato la nostra proposta di legge che ancora, nonostante
le nostre richieste, non viene inserita all'ordine del giorno dei lavori
del consiglio regionale. Del centro destra locale neanche è il caso di
parlare: affetti da un inguaribile incompetenza,e troppo presi dai loro
litigi interni, non riescono ad occuparsi di nulla e quando lo fanno è un
disastro. Ricordo, nel caso specifico, che quando si trattò di monitorare
l' inquinamento elettromagnetico nel XIII piazzarono le centraline in aree
decentrate e senza antenne!" "Ma se dal centro destra - prosegue Bonelli -
non ci aspettiamo più nulla, poiché la torre Acea è di proprietà dell'Acea,
noi esigiamo l'intervento del sindaco Veltroni per fermare questo scandalo
e ordinare l'immediata delocalizzazione delle antenne in area lontana dai
centri abitati, sempre che si tratti di antenne autorizzate, questione
peraltro tutta da verificare. A Veltroni ho fatto presente per l'ennesima
volta la situazione ed anche la presenza di almeno tre persone affette da
grave malattia, spero che questa volta si decida ad intervenire". "È
necessaria una grande mobilitazione - dichiara Sandro Lorenzatti - dei
cittadini, delle associazioni, e sono convinto che il forte comitato
cittadino del parco della vittoria saprà rispondere con civiltà e
democrazia, ma anche con grande fermezza, all'indifferenza scandalosa che
circonda questa vicenda. Purtroppo sono arrivate vane promesse da chi si
era impegnato a far qualcosa, ma i cittadini ormai avranno capito chi
devono prendere in seria considerazione e chi no. Nei prossimi giorni, con
il pieno sostegno del gruppo verdi regionale, lanceremo su questa vicenda
una forte iniziativa di sensibilizzazione e di protesta, per dare voce a
tanti cittadini che altrimenti rimarrebbero inascoltati ed esigere il
rispetto del loro pieno ed inalienabile diritto alla salute, un diritto che
non può essere leso né per soldi né per calcolo politico da nessuno.

Milano. Verdi: ormai Formigoni nega persino la gravità della situazione

“Abbiamo chiesto che non venissero sottovalutati i dati dell'istituto dei
tumori e dell'associazione dei medici pneumologi, che dicono che a Milano
la gente si ammala e muore per lo smog ­ ha dichiarato - Carlo Monguzzi,
capogruppo dei Verdi in Regione Lombardia. Abbiamo chiesto provvedimenti
graduali, ma seri e utili. Lo smog si combatte con una strategia
complessiva: potenziamento del mezzo pubblico, provvedimenti per
disincentivare l'uso dell'auto privata (fermo delle auto inquinanti, targhe
alterne , isole pedonali, piste ciclabili), interventi sui motori e sui
combustibili per le auto, utilizzo di combustibili puliti per il
riscaldamento, introduzione energica delle energie alternative, utilizzo
collettivo e a noleggio delle auto (car scharing e car pooling). Cioè
provvedimenti preventivi e qualora la città diventasse una camera a gas, il
blocco delle auto. Da Formigoni abbiamo invece ottenuto gli stessi
provvedimenti che l'anno scorso si erano rivelati totalmente insufficienti.
Se fermare le auto per due domeniche è stato un palliativo, come potrà
essere diverso fermarle per tre? Quest'anno assistiamo purtroppo
addirittura ad un arretramento culturale: Formigoni infatti mette anche in
discussione la gravità della situazione, contestando addirittura con dati
tecnici a dir poco improbabili, le rilevazioni dell'Agenzia spaziale
europea. L'unica speranza per i cittadini che vogliono respirare aria
pulita ci sembra ormai solo il vento e cambiare l'amministrazione regionale.”

Europa. Greenpeace: inascoltate le richieste sull’uso di legno certificato

La Commissione europea ha ignorato l’inchiesta condotta da greenpeace. Per
i lavori di ristrutturazione della propria sede, il palazzo di Berlaymont,
a Bruxelles, è stato utilizzato legname non proveniente dallo sfruttamento
sostenibile delle foreste, fornito invece da imprese note per il commercio
di legno illegale. Sei mesi fa, Greenpeace aveva denunciato come il legname
impiegato per i lavori provenisse dalle ultime foreste primarie
dell’Indonesia, ma dell’inchiesta che la Commissione si è impegnata ad
aprire in seguito al rapporto dell’associazione ambientalista, ad oggi
nessuna notizia. Greenpeace ha documentato con numerose fotografie come,
dopo la denuncia presentata, sia continuato ad arrivare a Berlaymont legno
indonesiano utilizzato sia per il parquet che per le pareti, anche al
tredicesimo piano che ospita gli uffici dei nuovi commissari e del
presidente della Commissione. “Mentre l’Unione europea dichiara di voler
lottare contro l’importazione di legname illegale, il nuovo presidente
Barroso e i suoi colleghi cammineranno nei prossimi mesi su quello che era
l’habitat degli ultimi oranghi e delle ultimi tigri di Sumatra” afferma
Sergio Baffoni, di Greenpeace. Se la deforestazione avanzasse al ritmo
attuale, la scomparsa di queste specie potrebbe avvenire nel giro di una
generazione. Quasi il 90% del taglio è considerato illegale in Indonesia.
“Malgrado le richieste del Parlamento europeo, la Commissione ancora non ha
presentato una legge che blocchi il commercio illegale di legname e
permetta di perseguire le imprese che infrangono le leggi dei paesi
produttori” commenta Baffoni.

Natura. Wwf: uomo consuma 20% in più di risorse disponibili

"Saccheggio", "debito ecologico", "declino". Sono solo alcuni dei termini
utilizzati nel Living planet report 2004, il rapporto internazionale
pubblicato dal Wwf Internazionale ogni due anni. Termini, quelli usati
nell'eco-dossier, che lasciano pochi margini di interpretazione. La terra
e' in cattiva acque, e in pochi stanno lavorando per invertire questa
tendenza. L'uomo, accusa il Wwf riassumendo le conclusioni del rapporto
presentato al palazzo delle Nazioni Unite di Ginevra, "sta saccheggiando il
pianeta ad una velocita' che supera la capacita' di supportare la vita". Il
report (fatto in collaborazione col World conservation monitoring centre
del programma ambiente delle nazioni unite e del Global footprint network),
mostra come gli esseri umani attualmente consumino oltre il 20% delle
risorse naturali che la terra puo' produrre e che le popolazioni di specie
terrestri, di acqua dolce e marina sono diminuite in media del 40% tra il
1970 e il 2000. "Dilapidiamo il patrimonio naturale piu' rapidamente di
quanto si possa rigenerare - afferma Gianfranco Bologna, segretario
aggiunto del Wwf - stiamo accumulando un debito ecologico che non saremo in
grado di saldare a meno che i governi non ripristinino l'equilibrio fra il
nostro consumo di risorse naturali e la capacita' della terra di
rinnovarle". L'indice del pianeta vivente (living planet index, ovvero
l'indicatore che misura i trend globali delle specie selvatiche al mondo)
mostra come la salute del pianeta venga rapidamente meno a causa del nostro
consumo crescente di risorse naturali. A fronte di studi sulle tendenze di
piu' di mille specie, l'indice rivela che dal 1970 al 2000 le popolazioni
terrestre e marina di alcune specie chiave e' calata del 30%, mentre quelle
delle popolazioni di acqua dolce sono cadute del 50%. Secondo il Wwf questa
e' una conseguenza diretta della crescente domanda umana per cibo, fibre,
energia e acqua. Questi dati confermano la tendenza evidenziata dal Wwf nei
living planet report precedenti. La nostra impronta ecologica (l'impatto
dell'umanita' sulla terra) e' aumentata di due volte e mezza dal 1961. Il
rapporto 2004 dimostra come l'impronta media e' di 2,2 ettari per persona
mentre per ogni persona ci sono solo 1,8 ettari di terra che forniscono
risorse naturali. Un risultato a cui si giunge dividendo gli 11,3 miliardi
di ettari produttivi di terra e di mare per i 6,1 miliardi persone che
vivono sul pianeta. (Dire)

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