non so,
io non ho seguito con costanza la riunione di lun 14 ma se si era deciso di
separare i tavoli forse c'era una ragione, che chi ha partecipato conosce
meglio di me. accorparli certo non è in contraddizione, perchè i discorsi si
correlano spontaneamente tra loro, ma intuisco che l'esigenza era evitare che
si girasse in un calderone troppo ampio e alla fine fosse tutto troppo diluito.
rimandando comunque all'assemblea di lun 21, dico lo stesso la mia:
ho letto l'appello di antasofia "consumare stanca" e l'ho condiviso. tuttavia
credo che il festival sia nato per contaminare i diversi percorsi che ognuno ha
in piedi nei propri territori. un tavolo che parla dell'apertura a saperi
diversi, a discorsi altri, ad altri linguaggi è senz'altro una ricchezza ma non
c'è dubbio che per entrare in tale pratica c'è bisogno di un lavoro costante e
che tali "nuovi" linguaggi abbiano il tempo di esprimersi nella quotidianità.
il tavolo del giovedi (?) rappresenta a mio vedere l'aspetto narrativo dei
"nuovi linguaggi" che ognuno tenta di sperimentare localmente...
Da parte mia diverso è il discorso "comunicazione e lotte sociali", perchè è più
pratico, più strategico e soprattutto forse più concreto perchè - almeno nelle
intenzioni - vorrebbe connettere le esperienze locali in alcune modalità
comunicative che diano forza alle lotte. Perchè, soprattutto, la dimensione del
linguaggio e quella delle lotte devono procedere di pari passa, senza
specialismo e fondendo tutto in una stessa sfera.
in altre parole, anche lo sviluppo di "saperi altri" è una lotta, ma più
implicita. una forte esigenza delle lotte in piedi, esplicite, è quella di
farsi vedere e di contaminare ciò che le circonda, in un certo senso di non
perdere in potere decisionale, per non ritrovarsi tra un anno punto e accapo.
quindi, per evitare questo rischio (considerando l'orario d'inizio
soprattutto), le terrei separate...quasi fossero primo e secondo tempo...
cmq ne riparliamo lunedi...
...e non è una minaccia ;)
saluti come ve pare
diego
Scrive antasofia <antasofia@???>:
> Vista la difficoltà logistiche per la presenza di
> tutti gli interessati nel tavolo di giovedi
> Saperi-comunicazione e, dal momento che nell'ultima
> discussione di lunedi scorso quelli che si erano
> delineati erano semplicemente due ambiti della stessa
> discussione, che solo dopo hanno dato vita all'idea di
> due tavoli separati sui saperi, non potremmo per
> semplicità e per permettere a tutti di partecipare,
> compresi i compagni di Milano, fare un unico tavolo
> venerdi, magari anticipando l'orario d'inizio in modo
> tale da permettere alla discussione, ovviamente più
> ampia, di essere svolta in modo più esteso e adeguato
> possibile? Magari arrivando alla riunione di lunedi
> con dei temi da interconnettere in questa prospettiva
> unitaria, si potrebbe arrivare a definire più
> chiaramente una discussione puntuale e non caotica
> come si temeva .
> a nostro avviso questa soluzione in nessun modo è in
> contraddizione con i temi usciti dallo scorso
> incontro, perché tutti strettamente interconnessi. In
> più oltre a incentivare una discussione ricca, se ben
> strutturata, verrebbe incontro alle esigenze anche di
> chi non viene da Roma. Questo è solo un suggerimento
> ci riaggiorniamo all'assemblea di lunedi, in cui
> discutere e definire, andando nello specifico anche
> questo problema preliminare.
> saluti liberati
> antasofia
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