[Forumlucca] Econews - 15 settembre 2004

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Autor: Federazione dei Verdi di Lucca
Data:  
Asunto: [Forumlucca] Econews - 15 settembre 2004
Rassegna quotidiana di notizie verdi.

SOMMARIO:

- Procreazione. De Petris: esca allo scoperto chi nel centro destra non
approva legge
- Fecondazione. Verdi a Prestigiacomo: un pasticcio voluto da lei e dal suo
governo
- Iraq. Pecoraro: Frattini si impegni per ottenere il “cessate il fuoco”
- Iraq. Cento: governo valuti anche pista servizi segreti
- Iraq. Martone: Frattini non sia reticente
- Riforme. Pecoraro: ok a Costituente per evitare sfascio istituzionale
- Uranio. Boco: subito Commissione d'inchiesta
- Ulivo. Pecoraro : la priorità ai programmi
- Alitalia. Verdi: no a licenziamenti, governo intervenga
- Alitalia. Bonelli: Cda si occupi anche dei 2000 precari
- La Maddalena. Bulgarelli: ampliamento base, quanta fretta...
- Verona. Verdi: niente giornali alla stazione di Porta Nuova
- Puglia. Verdi: allarme per inquinamento delle nostre coste
- Falconara. Associazioni: è ora di cambiare
- Ambiente. Greenpeace: su sequestro anidride carbonica scarsa trasparenza
Econews dalle agenzie estere:
- Blair fears climate change disaster, challenges US (Reuters)
<http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/27129/story.htm>http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/27129/story.htm
- Israel's Red Sea fishery is killing coral reef (ENN)
<http://www.enn.com/news/2004-09-15/s_27178.asp>http://www.enn.com/news/2004-09-15/s_27178.asp


Procreazione. De Petris: esca allo scoperto chi nel centro destra non
approva legge

"Mancano pochi giorni alla chiusura della campagna referendaria e oggi
ascoltiamo parole sensate da parte di un esponente della maggioranza". Così
la senatrice dei Verdi Loredana De Petris, membro del Comitato promotore
dei referendum, ha commentato le parole del vice presidente della Camera
Alfredo Biondi (FI) che replicava al ministro Prestigiacomo affermando che
"l'unico modo per evitare il referendum sulla procreazione è abrogare la
legge". "Ma - prosegue la De Petris - come dice Don Abbondio, 'se uno il
coraggio non ce l'ha non se lo può dare” ed è evidente che il Ministro
Prestigiacomo, pur avendo manifestato 'perplessità' verso la legge 40, non
ha il coraggio di subire l'opinione della propria maggioranza". "Sappiamo
che molti altri esponenti del centro-destra la pensano come Biondi. Abbiano
l'onestà intellettuale di venire allo scoperto. Intanto, noi proseguiamo la
nostra battaglia civile per la libertà e la dignità delle persone. Siamo al
rush finale per raccogliere le 500mila firme necessarie per i referendum
sulla fecondazione medicalmente assistita. Possiamo farcela, ma oggi, più
di ieri - conclude la De Petris - occorre una mobilitazione generale.
Chiediamo ai cittadini, che ancora non lo hanno fatto, di venire a firmare
per la loro libertà di scelta". (Ansa)

Fecondazione. Verdi a Prestigiacomo: un pasticcio voluto da lei e dal suo
governo

“La ministra Prestigiacomo ci ha rassicurato: adesso ­ ha detto in un
intervista - ne parlerò subito a Berlusconi, la legge sulla fecondazione va
cambiata ­ ha dichiarato la deputata verde Luana Zanella, membro della
Commissione Affari sociali. Peccato che su questo argomento il Presidente
del Consiglio sembra fare orecchie da mercante e resta in silenzio. D’altra
parte a ricordare al ministro per le Pari opportunità l’intransigenza con
la quale lei stessa e il suo Governo hanno lottato per l'approvazione a
tutti i costi della legge sulla procreazione assistita sono stati propri i
suoi compagni di AN che hanno prontamente ribadito anche con toni piuttosto
perentori che la normativa non si tocca. E infatti, precisiamo noi, non si
tratta di toccarla o modificarla ma di abrogarla e, a questo punto, l'unica
strada per superare l’ennesimo pasticciaccio della Cdl giocato sulla pelle
delle persone non può che essere il referendum abrogativo".

Iraq. Pecoraro: Frattini si impegni per ottenere il “cessate il fuoco”

“E’ paradossale che un Governo che si definisce grande alleato degli Stati
Uniti non riesca neppure a ottenere un ‘cessate il fuoco’ di una
settimana”. Il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio torna a
chiedere l’impegno del Governo italiano per ottenere un “cessate il fuoco”
da parte delle truppe di occupazione. “E’ evidente che, come confermano le
preoccupazioni del Governo francese, i raid sono un serio ostacolo per le
trattative - spiega il leader dei Verdi -. Un ‘cessate il fuoco’ da parte
delle truppe di occupazione agevolerebbe il compito di chi in queste ore
sta lavorando per la liberazione degli ostaggi e consentirebbe anche di
isolare un terrorismo sempre più criminale. Ma il Governo non riesce
neppure a richiedere la sospensione dei bombardamenti”.

Iraq. Cento: governo valuti anche pista servizi segreti

“E’ indispensabile che il Governo verifichi anche la pista dei servizi
segreti”. Lo sostiene il verde Paolo Cento il quale rileva che “in merito
al rapimento delle due volontarie italiane e dei due iracheni, numerosi
organi di stampa evidenziano ormai alcuni elementi, dalle modalità del
rapimento, alle armi usate, all’assenza di rivendicazioni credibili o della
diffusione di video, secondo i quali quella azione paramilitare potrebbe
uscire dall’ambito del terrorismo integralista iracheno. Noi guardiamo
positivamente e con senso di responsabilità a tutte le iniziative che il
Governo sta intraprendendo, compresa quella tardiva ma speriamo efficace
del ministro Frattini: tuttavia, insistiamo perché nuova luce venga fatta
anche sulla pista di una azione politica e militare tesa a colpire i
pacifisti. Del resto, non è la prima volta che bande paramilitari legate ai
servizi segreti di qualche Stato decidono di intervenire nelle vicende di
un paese ‘usando’ desaparesidos. Tutto questo - conclude Cento - non
significa abbassare la guardia nei confronti del terrorismo estremista ma
solo non far cadere ipotesi che potrebbero rivelarsi di grande utilità per
riportare a casa le nostre volontarie e i loro compagni”.

Iraq. Martone: Frattini non sia reticente

"Ci rendiamo conto della necessità di tutelare la vita degli ostaggi, ma
speriamo anche che il ministro Frattini non sia reticente rispetto agli
elementi nuovi che ha acquisito nel corso della visita nel Golfo, dice il
senatore dei Verdi Francesco Martone, capogruppo in Commissione esteri alla
vigilia dell'audizione del ministro in Senato. "Rileviamo che la partenza
del Ministro degli Esteri è avvenuta tardivamente rispetto a quanto chiesto
dalle opposizioni", aggiunge il parlamentare verde, "e anche la scelta dei
paesi da visitare è risultata strana, visto che si tratta di paesi con i
quali l'Italia ha normalmente ottimi rapporti bilaterali. Tuttavia speriamo
che il viaggio sia stato utile, come il ministro afferma e che il
Parlamento sia messo al corrente delle novità raccolte dal ministro,
specialmente considerando le inquietanti allusioni del portavoce del
consiglio degli Ulema sunniti iracheni, al Kubaissi, su presunte minacce
alle operatrici umanitarie e un coinvolgimento di intelligence straniere".
"Nessuna strada - conclude Martone - deve essere lasciata cadere per
arrivare alla soluzione positiva di un sequestro già molto strano per molti
aspetti".(Ansa)

Riforme. Pecoraro: ok a Costituente per evitare sfascio istituzionale

“Dopo il fallimento delle bicamerali e l’esito folle cui sta pervenendo
l’attuale proposta di modifica, l’Assemblea costituente potrebbe essere una
soluzione metodologica per uscire dall’impasse ed evitare lo sfascio
istituzionale. Per evitare tentativi pasticciati e pericolosi, serve una
riforma partecipata”. Il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio
risponde così alla proposta di un’assemblea costituente eletta dai
cittadini. “Di fronte a questa matassa sempre più ingarbugliata ­ ha
aggiunto il leader dei Verdi - la proposta di un’assemblea costituente può
rappresentare una soluzione metodologica interessante e mai sperimentata.
E’ utile che venga subito formalizzata in Parlamento per passare dalle
interviste ad una soluzione costruttiva. Per quanto ci riguarda sarebbe
utile che l’assemblea venga eletta insieme alle Regionali e che all’interno
del processo costituente siano previste modalità di partecipazione diretta
dei cittadini”.

Uranio. Boco: subito Commissione d'inchiesta

"Tutte le istituzioni devono impegnarsi per far luce sui casi di morte e
sulle patologie, legate all'uso dell'uranio impoverito, che hanno colpito i
militari impegnati in missioni internazionali. Si approvi subito la
proposta per l'istituzione della Commissione d'inchiesta". Lo ha dichiarato
il senatore Stefano Boco, Capogruppo dei Verdi a Palazzo Madama. "Mi unisco
alle richieste avanzate a Palazzo Madama dalla delegazione di militari
malati per presunta contaminazione da uranio impoverito. Bisogna attivare
al più presto la commissione d'inchiesta, la cui proposta di istituzione
dovrà essere votata oggi in commissione difesa del Senato. Occorre
un'operazione di trasparenza. In una democrazia non possono esserci zone
d'ombra anche quando i fatti riguardano la sfera militare. E'
responsabilità delle istituzioni restituire la verità ai cittadini e a
coloro che per avere servito il proprio Paese ora rischiano la vita. Tra
l'altro la questione rimane ancora aperta, in quanto i nostri militari
continuano ad essere esposti senza alcuna protezione. Noi Verdi - conclude
il Presidente dei senatori del Sole che Ride - porteremo avanti questa
causa insieme a tutte le associazioni".

Ulivo. Pecoraro : la priorità ai programmi

La Federazione dell' Ulivo "non cambierà la vita degli italiani che invece
cambierà se ci occupiamo dei programmi. La smettano di dare un' immagine
litigiosa". Lo ha detto Alfonso Pecoraro Scanio, a margine di un dibattito
alla Festa Nazionale dell' Unità in corso a Genova. "Visto che tutti dicono
che al centro ci sono i contenuti - ha detto Pecoraro Scanio - non capisco
perché ci occupiamo di strutture e sovrastrutture. Al centrosinistra serve
che ci sia la massima tranquillità. La smettano di dare un' immagine
litigiosa di cui non c' è bisogno". Il dibattito, secondo il presidente dei
Verdi, deve esserci solo su temi programmatici: "Per esempio - spiega - noi
abbiamo chiesto se il Governo di centrosinistra ridurrà le spese militari.
In un clima come questo, è una cosa che interessa gli italiani. Ecco,
vorrei confrontarmi su cose come queste: come abolire la Legge Moratti,
come cambiamo la legislazione ambientale che è stata smantellata da questo
Governo? Queste sono le cose che interessano. Parliamo di questo". Pecoraro
Scanio pensa "di avere al più presto una riunione della coalizione. I
partiti che compongono la Federazione, da soli, non sono sufficienti a
vincere le elezioni". (Ansa)

Alitalia. Verdi: no a licenziamenti, governo intervenga

No alla chiusura della trattativa Alitalia se prima il Governo non accetta
di sedersi al tavolo di confronto e no a qualunque accordo che preveda
licenziamenti, compreso quelli dei lavoratori precari. Questa la posizione
dei Verdi espressa oggi, in una conferenza stampa alla Camera da Paolo
Cento e dalla senatrice Loredana De Petris. "Il Governo non può defilarsi
in questa fase, finora è stato il grande assente di questa difficile
trattativa e non va bene - ha detto Cento - Chiediamo inoltre l'audizione
dei vertici di Alitalia in Parlamento, che ha votato il decreto sul maxi
prestito con una stragrande maggioranza". Cento ha poi sottolineato la
necessità che Alitalia resti pubblica e che non passi "il tentativo della
Lega di spostare l'asse dell'alitalia a discapito di Fiumicino e Roma".
Infine Cento ha stigmatizzato l'esclusone dal tavolo delle trattative dei
Cub trasporti Alitalia, alcuni rappresentanti dei quali, insieme ad
esponenti dei lavoratori precari autorganizzati, hanno preso parte alla
conferenza stampa. "Con il piano presentato Cimoli obbedisce all'ordine di
Air France", ha detto Antonio Amoruso (Cub), che ha annunciato per domani
pomeriggio un'assemblea dei lavoratori della compagnia. "Il Governo deve
ricapitalizzare e non è vero che ci sono vincoli come dice l'Ue. Il
rilancio è possibile". Le esponenti dei lavoratori precari, prevalentemente
presenti nei servizi a terra, hanno ricordato il rischio di un probabile
mancato rinnovo contrattuale, "dopo anni di contratti a termine e di
precariato"; questo significa che "gli esuberi non sono 5.000 come dice
Cimoli ma 7.000". Infine hanno sostenuto che "il piano di Cimoli significa
di fatto la scomparsa di una compagnia di bandiera nazionale". (Ansa)

Alitalia. Bonelli: Cda si occupi anche dei 2000 precari

"Il piano industriale di Alitalia prevede 5mila esuberi. Ma dal piano
restano esclusi i lavoratori stagionali e precari, che sono circa 2mila".
E' quanto ha detto il coordinatore nazionale dell'esecutivo dei Verdi
Angelo Bonelli. "Migliaia di lavoratori stagionali della compagnia di
bandiera non vengono minimamente citati dal piano Cimoli - ha aggiunto
Bonelli - è come se fossero considerati invisibili. Questo atteggiamento è
inaccettabile. I verdi - ha concluso Bonelli - chiedono che al Governo,
azionista di maggioranza della compagnia aerea, e al Cda di Alitalia, di
trovare una soluzione anche per questi 2mila precari".(Ansa)

La Maddalena. Bulgarelli: ampliamento base, quanta fretta...

Il deputato dei Verdi Mauro Bulgarelli ha presentato un'interrogazione
parlamentare al ministro della difesa nella quale chiede di sapere per
quale motivo i lavori di ampliamento della base di S. Stefano siano
iniziati con 20 giorni di anticipo rispetto alla data del 15 settembre,
fissata dalla commissione tecnica militare. "E' noto che in Sardegna esiste
una fortissima opposizione nei confronti della base militare della
Maddalena, supportata da pronunciamenti della giunta regionale e tale da
portare all'indizione di un referendum, bocciato in prima istanza e
rispetto al quale si attende ora l'esito del ricorso presentato dai
promotori". Il sospetto "piu' che fondato- continua il deputato dei Verdi -
e' che il ministero della difesa si stia premurando di concludere i lavori
al piu' presto possibile, temendo che essi possano essere bloccati". Per
l'esponente del sole che ride "sarebbe una vera beffa, se ci riuscisse,
visto che la partita e' ancora tutta da giocare. A tale proposito-
aggiunge- faccio appello al presidente Soru affinche' prenda visione, come
e' nei suoi poteri, degli accordi internazionali che riguardanti la base e
faccia valere - conclude Bulgarelli - presso il ministero della difesa, il
parere espresso in piu' occasioni dalla giunta favorevole allo
smantellamento della base di S. Stefano". (Dire)

Verona. Verdi: niente giornali alla stazione di Porta Nuova

"Nella stazione ferroviaria di Verona Porta Nuova, snodo cruciale per i
passeggeri che utilizzano le direttrici Milano-Venezia e
Roma-Brennero-Monaco, non è possibile, nelle giornate festive, acquistare
un quotidiano". La denuncia arriva dai deputati verdi Marco Boato e Luana
Zanella i quali chiedono al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti,
con una interrogazione, di intervenire. "Dopo la definitiva chiusura della
preesistente edicola posta sul marciapiede del I binario - spiegano i due
parlamentari del Sole che ride - l’altro esercente, unico rimasto, che si
trova nell’atrio principale della stazione, assicura il servizio di vendita
al pubblico di quotidiani e riviste soltanto dal lunedì al sabato. E' un
grave handicap per una stazione ferroviaria di rilievo, quale quella di
Verona, privare, nei giorni festivi, i cittadini di un servizio primario
quale quello erogato da un edicola".

Puglia. Verdi: allarme per inquinamento delle nostre coste

Per gli amanti del mare la notizia che la nave cisterna Alessandro I -
inabissatasi oltre dieci anni fa al largo di Molfetta ha cominciato a
sversare in mare il suo contenuto non è certo evento inaspettato ­ ha
dichiarato il consigliere regionale verde della Puglia Mimmo Lomelo. Quella
nave trasportava in un mare chiuso quale è l’Adriatico, tonnellate di
gasolio, di cloroetano e di acrilonite. Non sono questi gli unici prodotti
chimici dannosi per la salute dell’uomo e dell’ambiente che ogni giorno
vengono trasportati lungo rotte che sfiorano coste popolate da milioni di
abitanti sulle due sponde dell’adriatico e la Alessandro I non era l’unica
nave adibita a quel genere di trasporto, ma per fortuna è una delle poche
ad essere affondata senza aver prodotto danni manifesti come le
catastrofiche maree nere. L’eterna tendenza al quieto vivere e al tirare al
campare fa si che la politica ancora oggi continui ad ignorare che nel
bacino dell’adriatico per causare danni duraturi e incalcolabili su vasta
scala basta un solo incidente. Abbiamo pochi dubbi su chi debba intervenire
per la risoluzione del caso di un relitto in fondo al mare che è destinato
ad inquinare e contaminare il nostro mare, magistratura, capitaneria,
Ministero dell’ambiente e ed enti locali, ARPA compresa. Basterebbe
rivolgersi ai milioni di turisti italiani e stranieri che ogni anno si
riversano sulle coste del nostro paese tutti accomunati da un incontro
ormai inevitabile: il catrame - globi e chiazze disgustose, nerastre e
appiccicaticce che si attacca alla pelle, ai costumi, ai teli da bagno
colorati. Le cifre sono note: un milione di tonnellate di idrocarburi
sversati nel Mediterraneo ogni anno, un tasso di catrame pari a 38 mg per
metro cubo (dieci volte di più di un mare trafficatissimo come quello del
Giappone industrializzato; il Golfo del Messico, produttore di petrolio,
arriva a malapena a 0,8 mg). I disastri passati ci hanno ben reso edotti
dei costi, anche economici, di questa situazione. Riuscite ad immaginare
cosa significherebbe per i milioni di persone che vivono e lavorano sulle
coste dell'adriatico, mare chiuso e poco profondo, una marea nera come
quella vista in tante parti del mondo? Alberghi vuoti, spiagge ridotte a un
ammasso maleodorante di materiale colloso, per non parlare della rovina
delle marinerie da pesca e di chi ha investito per anni negli allevamenti
di molluschi che riforniscono tutta Italia. Uno scenario del genere non è
improbabile: i petrolchimici di Ancona ­ recente l’incidente avvenuto a
Falconara - Ravenna e Porto Marghera sono destinatari di un intensissimo
traffico di prodotti petroliferi e la sicurezza delle navi negli ultimi
anni è sempre più diminuita: lamieraggi più leggeri, equipaggi ridotti
all’osso, spesso malpagati e poco preparati. Anche senza eventi
catastrofici è ben nota l’abitudine delle petroliere di scaricare l’acqua
di zavorra con il suo carico di idrocarburi prima di arrivare nel porto di
carico, questo permette alle compagnie petrolifere di aumentare i guadagni.
Come Verdi pugliesi siamo intenzionati a lanciare una campagna sulla
limitazione del traffico delle petroliere nelle acque dell’adriatico e sul
rigoroso rispetto delle norme e in accordo con gli ambientalisti delle
altre regioni e con i Verdi delle nazioni adriatiche interessate chiederemo
l’attivazione di una commissione parlamentare per ridurre ogni possibile
forma di inquinamento derivante dal traffico di navi cisterna e petroliere.

Falconara. Associazioni: è ora di cambiare

Il presidio/fiaccolata svoltosi ieri sera in P.zza Mazzini a Falconara
Marittima ha visto la presenza di oltre mille cittadini. Numerosissime le
Associazioni di base presenti, che hanno preso la parola insieme a singoli
cittadini/e ai rappresentanti dei Comitati cittadini di Falconara. “E’ ora
di cambiare” è la parola d’ordine lanciata dai Comitati Villanova,
Fiumesino, 25 Agosto e Medicina Democratica: cambiare quegli Amministratori
e Consiglieri regionali (di maggioranza ed opposizione) che chiamano
realismo il rapporto di sudditanza feudale agli interessi dell’Api e che
oggi, ad appena un anno dal rinnovo della concessione dichiarano
“l’inaffidabilità dei sistemi di sicurezza dell’Api”. Quei sistemi
inaffidabili sono gli stessi di un anno fa, dunque significa che al rinnovo
della concessione la Regione Marche non conosceva il livello di sicurezza
della raffineria! Cambiare da subito un sistema energetico regionale che,
ultimo in Europa ed Italia nell’utilizzo delle energie pulite e da fonti
non fossili, è legato mani e piedi al petrolio ed agli interessi dell’Api;
cambiare da subito la data della scadenza della concessione all’Api e
ritornare alla naturale data del 2008; cambiare/cancellare il protocollo di
intesa stipulato con l’Api e subordinare la permanenza temporanea
dell’impianto ad una trasformazione energetica radicale a medio/lungo
termine che imponga la prospettiva di polo energetico come polo delle
energie non petrolifere e non da fonti fossili. API Holding investe già
nella produzione energetica dall’eolico e dalle biomasse al Sud d’Italia,
pertanto ha capacità tecniche e scientifiche per intraprendere una strada
sicura, ad alta professionalità ed alta occupazione nel settore delle
energie rinnovabili e naturali. Cambiare il sistema dei controlli sulla
sicurezza che, nel passaggio a medio/lungo termine, dovrà essere verificata
e garantita da tecnici indipendenti che affianchino i VV.FF. In una
verifica tecnica fino all’ultimo bullone della raffineria. Ad impianti
fermi e da subito! Solo in questo modo è possibile garantire l’incolumità
dei lavoratori, dei cittadini e dell’ambiente.

Ambiente. Greenpeace: su sequestro anidride carbonica scarsa trasparenza

Gli esperti di 17 paesi sono riuniti da ieri a Melbourne, in Australia, per
discutere della ''carbon sequestration'', un procedimento in cui l'anidride
carbonica (CO2), principale responsabile del riscaldamento globale,
verrebbe sepolta a grande profondità anziché liberata nell'atmosfera. Il
Carbon Sequestration Leadership Forum (CSLF) sta già elaborando una bozza
sui principi di regolamentazione del settore dello stoccaggio del carbonio
in profondità. “Siamo molto preoccupati per il contesto censorio nel quale
si stanno sviluppando sia questi principi, che la stessa struttura di
lavoro del CSLF sul sequestro in profondità. Non vi è praticamente stata
nessuna consultazione con il pubblico, né con le Organizzazioni non
governative competenti, sullo stoccaggio sotterraneo” afferma Roberto
Ferrigno, direttore delle campagne di Greenpeace Italia. Greenpeace ha
inviato una lettera al ministro delle Attività Produttive, Antonio Marzano,
con la richiesta di non firmare la comunicazione sull'incontro ministeriale
che si terrà a breve a Melbourne e di votare affinché si rinvii la
redazione di tale documento almeno finché non vi sia stata sufficiente
partecipazione con il pubblico e sia stato pubblicato lo speciale rapporto
dell'Ipcc (Intergovernmental Panel on Climate Change), l’organismo
scientifico dell’Onu sui cambiamenti climatici, sullo stoccaggio sotterraneo.

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Federazione dei Verdi di Lucca -> www.verdi.luccanet.com
Sito nazionale della Federazione dei Verdi: www.verdi.it