[NuovoLaboratorio] per conoscenza

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Autor: Coscione
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Asunto: [NuovoLaboratorio] per conoscenza
PERCHE' DICIAMO SI' ALLA MOSCHEA



La presenza di persone di fede e di pratica musulmana è una realtà da parecchi anni viva ed integrata in tante città europee: anche qui all'inizio non mancarono ostilità, diffidenze che si sono sciolte soltanto attraverso pratiche di convivenza fondate sul reciproco riconoscimento, sulla comune condivisione dei diritti e dei doveri di cittadinanza.

Ciò che all'inizio veniva avvertito come "problema" si è rivelato spesso una fondamentale risorsa umana, economica, sociale e culturale per tutta la comunità locale e nazionale.

Anche in Italia la presenza di persone di fede musulmana provenienti da Paesi diversi che quasi sempre praticano la reciprocità con il nostro Paese, sta diventando una concreta realtà di vita quotidiana in alcune principali città dove da qualche decennio ormai la frequenza dei luoghi di culto, moschee o altri, non è stata motivo di particolare disagio o fonte di insicurezza per la popolazione circostante.

A Genova, poi, la presenza musulmana, risalente agli anni '70 è stata discreta, sempre rispettosa della cultura della città , anzi sempre alla ricerca di un confronto con le realtà sociali e le altre confessioni religiose.

E' con questo spirito che da 26 anni la comunità islamica, coordinata da Salah Husein (che conosciamo bene per averlo invitato nelle scuole, incontrato in varie realtà del volontariato e nei gruppi di ascolto interrelegioso), cerca di costruire un luogo di culto secondo la sua tradizione come i cristiani e gli ebrei residenti a Genova hanno i loro: una sacrosanta aspirazione, cui corrisponde un legittimo diritto dal punto di vista costituzionale, che ha cominciato a concretizzarsi nel momento in cui ha potuto acquistare uno spazio adatto alle esigenze di culto e di socialità.

Abbiamo ascoltato in varie occasioni ed abbiamo letto sui giornali le ragioni di un gruppo di abitanti di Cornigliano, abbiamo letto la lettera inviata al Sindaco dal consiglio pastorale vicariale e da quattro parroci dove si espongono i motivi del rifiuto o del rinvio a "tempi migliori" della costruzione della moschea ; per quanto ci siamo sforzati/e di capire, non abbiamo trovato motivi sufficienti per condividerne la posizione.

Anzi desideriamo invitare coloro che si ispirano al messaggio di Gesù di considerare se proprio il travaglio di questo non possa rappresentare il kairòs, quel momento opportuno della nostra storia in cui sono emergono nuove possibilità per Genova di essere un ponte di congiunzione pacifica e creativa tra culture e religioni diverse, di una Genova che si prepara dal 9 al 12 settembre ad ospitare in un meeting europeo esponenti delle grandi confessioni religiose. Perché non fare della giornata ecumenica per il dialogo islamico cristiano, prevista per il 12 novembre, una grande occasione di confronto degno di una capitale europea della cultura?

Come non ricordare l'invito del Papa ad esprimere la nostra fraterna vicinanza ai musulmani durante la fine del ramadam?

Se tutti/e noi, al crocevia di queste rilevanti opportunità, non assumiamo "qui ed ora" la responsabilità che ci è affidata e ci consegniamo invece alle paure nell'attesa che vengano tempi che siamo chiamati noi a costruire, non possiamo dire di aver dato testimonianza della libertà del Vangelo. Quando sono in gioco diritti fondamentali quale quello della libertà religiosa e di culto, dobbiamo difenderci da qualsiasi strumentalizzazione politica, sociale e psicologica. Per questo come cittadini/e chiediamo al Consiglio Comunale e al Sindaco, rappresentante dell'Amministrazione Comunale, di esercitare il diritto-dovere che gli spetta, come cristiani/e intendiamo operare perché la città di Genova sia aperta alla convivialità delle differenze politiche, culturali e religiose.


Firme : Giuseppe Coscione, Salvatore Vento, Domenica Bifoli, Mirio Soso, Miriam Cancellara, Angelo Cifatte, Anna Raybaudi,, Piero Longhi, Enrico Sabatini, Maira Niri, Manfredi Caniglia, Erminio Podestà, Cinzia Pieri, Marco Rolandi, Andrea Montanari, Riccardo Zoggia, Maria Caterina Cifatte, Antonio Bruno,Liliana Zaccarelli, Luca Moro, Liliana Mensi, Ottavia Brunetti, Domenico Castaldi, Mimmo Caponetto, Rita Foglietta.



P.S. Siamo in attesa che venga pubblicato, se mai lo sarà.








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