[movimenti.bicocca] ROSSONOTIZIENET n. 54 - 28 aprile 2004

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Autor: associazione culturale punto rosso
Data:  
Asunto: [movimenti.bicocca] ROSSONOTIZIENET n. 54 - 28 aprile 2004
ROSSONotizieNet
numero 54 - 28 Aprile 2004
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periodico elettronico dell'Associazione Culturale Punto Rosso
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DICHIARAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE CULTURALE PUNTO ROSSO - FORUM MONDIALE
DELLE ALTERNATIVE SUI RECENTI SVILUPPI IN IRAQ E SUI PRIGIONIERI
ITALIANI

Oltre a firmare la dichiarazione del Comitato Fermiamo la guerra
italiano, ci sembra utile affermare alcune posizioni sull'intera
vicenda.

Fallujah brucia. A Najaf si accatastano cadaveri. La grande potenza
imperialista colpisce con il suo immenso e codardo potere delle armi.
Più che mai è necessario lottare per porre termine a questo massacro e
per imporre il ritiro delle truppe degli Usa e dei suoi satelliti. A
cominciare dai militari italiani. Ribadiamo: immediato ritiro di tutti i
contingenti militari, europei e italiano in primo luogo, secondo
l’esempio della Spagna di Zapatero, e di tutti gli eserciti o
contingenti privati e mercenari.
Noi, come movimento mondiale, e in particolare come movimento italiano,
manifestiamo sempre contro questa immonda guerra coloniale, così come
abbiamo fatto e faremo per altre guerre. Lo facciamo praticamente tutti
i giorni da un anno e mezzo e continueremo a farlo. Adesso sappiamo
dell'appello dei familiari dei tre prigionieri nelle mani della Brigata
Verde per una manifestazione nelle piazze di Roma il 29 aprile prossimo.
Noi appoggiamo qualunque movimento contro la guerra e quindi appoggiamo
anche la manifestazione del 29. E se servirà a liberare i tre
prigionieri, molto meglio. Siamo in totale disaccordo con il motivo che
li ha portati fino in Iraq, anzi lo condanniamo. Tuttavia vale sempre il
principio universale secondo cui la vita è un valore supremo, per tutti,
per i nostri connazionali e soprattutto per chi è dimenticato, non ha
voce, non lascia tracce, le donne, i bambini, gli uomini iracheni. Siamo
convinti che per salvare vite umane nulla debba essere lasciato di
intentato.
Anche perché le ultime dichiarazioni del vicepremier Fini, secondo cui
non si tratterà mai la liberazione di questi prigionieri, può valere la
loro condanna a morte. E questo dopo giorni e giorni di nauseabonde
menzogne, secondo le quali le trattative andavano a gonfie vele.
Chiamiamo tutte le donne e gli uomini di buona volontà a mobilitarsi con
energia per partecipare in massa ai corteo del giorno del Primo maggio
portando le bandiere della pace. Invitiamo a riesporre le bandiere della
pace nei balconi e nelle finestre, in ogni luogo pubblico, come segno
della volontà della maggioranza del popolo italiano per il ritiro delle
truppe italiane e per la fine della guerra. Dimostreremo una volta di
più il rifiuto della guerra, contro questo governo miserabile, servile e
menzognero, e contro il suo referente e padrone George Bush Junior.

Mario Agostinelli, José Luiz Del Roio, Roberto Mapelli, Emilio Molinari,
Giorgio Riolo

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CON I LAVORATORI E LE LAVORATRICI DI MELFI

Riportiamo l'appello della Fiom che invitava alla mobilitazione di oggi
dopo i gravi fatti dell'altro giorno

SI’ AI DIRITTI DEL LAVORO
NO ALLA REPRESSIONE

La Fiat e il governo hanno deciso di rispondere con la più brutale
repressione allo sciopero dei lavoratori di Melfi. A Melfi la stragrande
maggioranza dei lavoratori è scesa in sciopero contro condizioni di
lavoro durissime, a partire dai turni notturni prolungati. Contro salari
del 20 per cento più bassi di quelli degli altri lavoratori. Contro un
sistema di governo dell’organizzazione del lavoro che ha prodotto 9.000
provvedimenti disciplinari in tre anni su 5.000 lavoratori. Le richieste
delle lavoratrici e dei lavoratori di Melfi sono sacrosante, ma la Fiat
ha risposto ad esse con la chiusura e l’arroganza più brutale. Il
governo invece che esercitare un ruolo di mediazione, ha cavalcato le
posizioni più oltranziste dell’azienda ed ha mandato la polizia a
manganellare i lavoratori.

ADESSO BASTA!

Bisogna fermare l’attacco ai diritti e alle libertà delle lavoratrici e
dei lavoratori. La lotta di Melfi è la lotta di tutte e di tutti noi.
Per essere rispettati nei luoghi di lavoro, per aumentare le paghe, per
condizioni di lavoro e di vita più umane.

Ci vogliono far tornare indietro di 60 anni, per questo dobbiamo lottare
uniti.

Lottiamo uniti a fianco dei lavoratori di Melfi per i diritti, per il
salario, per le libertà garantite dalla Costituzione, per la dignità del
lavoro.

La Fiom proclama
4 ORE DI SCIOPERO

per tutti i turni di lavoro in tutte le aziende metalmeccaniche per

MERCOLEDÌ 28 APRILE
MANIFESTIAMO ASSIEME!

La Fiom
www.fiom.cgil.it
SI’ AI DIRITTI DEL LAVORO
NO ALLA REPRESSIONE



Sommario


Iniziative

- Iniziativa a Milano
<http://www.puntorosso.it/html/rossonotizie.htm#nome1> sul Venezuela e
sulla rivoluzione bolivariana - giovedì 29 aprile ore 21

- Terza settimana
<http://www.puntorosso.it/html/rossonotizie.htm#nome2> nazionale
dell'impronta ecologica e sociale. Dibattito a Milano mercoledì 5 maggio
2004


Libera Università Popolare

- Corso su Franco
<http://www.puntorosso.it/html/rossonotizie.htm#nome3> Fortini e sul suo
lascito intellettuale e politico a dieci anni dalla scomparsa

Edizioni Punto Rosso

- Novità Edizioni
<http://www.puntorosso.it/html/rossonotizie.htm#nome4> Punto Rosso
Aprile 2004



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