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numero 53 - 21 Aprile 2004
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periodico elettronico dell'Associazione Culturale Punto Rosso
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COMUNICATO STAMPA DI LUIGI VINCI, DEPUTATO AL PARLAMENTO EUROPEO, SULLA
NUOVA VERGOGNOSA SENTENZA SU LEYLA ZANA E ALTRI DEPUTATI CURDI AL PARLAMENTO
TURCO
A NOME DELLA DELEGAZIONE AD HOC DEL PARLAMENTO EUROPEO
sull'esito del processo a Leyla Zana, Hatip Dicle, Orhan Dogan e Selim Sadak
La Delegazione del Parlamento europeo, presente ad ogni udienza del nuovo
processo agli ex deputati al Parlamento turco Leyla Zana (premio Sakharov
del Parlamento europeo), Hatip Dicle, Orhan Dogan e Selim Sadak, ritiene
gravissima la nuova sentenza di condanna emessa dal Tribunale per la
Sicurezza dello Stato.
Questo processo si è svolto in palese violazione delle norme del diritto
internazionale e in spregio alle indicazioni date dalla Corte europea per i
diritti dell'uomo di Strasburgo nella sua sentenza del 2001, che condannava
il precedente processo. Sono stati, infatti, gravemente violati i diritti
della difesa, in particolare non è stato neppure consentito l'accertamento
della veridicità delle prove addotte dall'accusa.
La Delegazione ritiene che l'esistenza dei Tribunali per la Sicurezza dello
Stato sia uno dei maggiori ostacoli al processo di democratizzazione e di
pacificazione interna ed al rispetto dei diritti delle minoranze in Turchia.
Auspica perciò la loro sollecita abolizione da parte del Parlamento turco.
Essa auspica che la Corte di Cassazione cancelli in tempi rapidi la nuova
condanna a Leyla Zana, Hatip Dicle, Orhan Dogan e Selim Sadak.
Essa chiede con forza al Governo della Turchia provvedimenti d'amnistia per
i detenuti politici.
Questa condanna danneggia gravemente l'immagine e gli interessi della
Turchia, in particolare la sua aspirazione a far parte dell'Unione Europea.
La Delegazione spera che Parlamento e Governo della Turchia ne siano
pienamente consapevoli, e sviluppino con maggiore determinazione le riforme
democratiche e la loro implementazione sostanziale, in linea con i criteri
di Copenaghen.
Ankara, 21 Aprile 2004
Contatto stampa: Chiara Tamburini, gsm +32-497-421617
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DICHIARAZIONE DI VITTORIO AGNOLETTO SULLA GUERRA E SU ZAPATERO.
DICHIARAZIONE DI APPOGGIO ALLA CANDIDATURA DI AGNOLETTO ALLE PROSSIME
ELEZIONI EUROPEE
Condividiamo la seguente dichiarazione di Vittorio Agnoletto sulla guerra in
atto in Iraq e sulla decisione di Zapatero di ritirare il contingente
spagnolo, sulle vicende politiche italiane ecc.
Nell'occasione cominciamo con il segnalare che appoggiamo la candidatura di
Vittorio Agnoletto nelle liste del Prc alle prossime elezioni europee. E' in
via di costruzione il sito
www.vittorioagnoletto.it
Per contatti e informazioni segreteria@???
Dichiarazione di Vittorio Agnoletto
SULLA GUERRA NON SI SCHERZA.
IN SPAGNA ZAPATERO AGISCE CON COERENZA, IN ITALIA IL PARTITO RIFORMISTA
BALBETTA.
IL TRICICLO PRIMA RINCORRE IL MOVIMENTO, POI CERCA RIPARO SOTTO LOMBRELLO
DI ZAPATERO E OGGI SI CONSEGNA A FRATTINI DAL QUALE INVOCA ANCORA CON
TREPIDAZIONE QUALCHE PAROLA DI SVOLTA, PUR DI NON DOVER DECIDERE PER IL
RITIRO IMMEDIATO DELLE TRUPPE.
Milano, 19 aprile 2004 - "Nella Storia viene sempre, prima o poi lora della
verità.
La lista Riformista ha dimostrato, in queste ore, quanto fosse strumentale
la propria partecipazione alla manifestazione del 20 marzo indetta dai
pacifisti USA per il ritiro immediato delle truppe.
Infatti, limitarsi ad invocare ancora oggi riunioni del Consiglio dEuropa o
di altre strutture internazionali, dopo un anno doccupazione, significa
semplicemente balbettare, significa cercare ogni alibi per evitare di
pronunciarsi esplicitamente per la fine della partecipazione italiana
alloccupazione dellIraq.
Il ritiro delle truppe è il contributo più importante a qualunque ripresa
delle iniziative diplomatiche.
E il momento delle scelte: in Spagna, Zapatero ha raccolto lindicazione
proveniente dal movimento, e dallopinione pubblica; nel partito riformista
è ancora dominante il rimpianto di una politica estera bipartisan: è
inaccettabile ricercare una qualunque forma di unità nazionale con chi,
attraverso le menzogne, ha trascinato lItalia in una situazione di guerra.
Lultima menzogna era che la nostra presenza sarebbe stata necessaria per
evitare lo scontro tra sciiti e sunniti: ora, tutto il popolo iracheno
chiede la fine delloccupazione.
Guerra e terrorismo si alimentano reciprocamente.
Ritirare le truppe non significa cedere ai rapitori e agli assassini di
Quattrocchi, ma compiere un atto unilaterale di verità: riconoscere
lenormità dellerrore commesso da chi ha voluto la guerra.
Se poi il ritiro delle truppe italiane potrà contribuire anche a salvare gli
ostaggi e ad evitare che altri italiani siano uccisi o uccidano altri civili
iracheni anche questo sarà un risultato importante e non certo secondario".
Per contattare Vittorio Agnoletto: 335 6356978
Sommario
Iniziative
- Terza <
http://www.puntorosso.it/html/rossonotizie.htm#nome1> settimana
nazionale dell'impronta ecologica e sociale. Dibattito a Milano mercoledì 5
maggio 2004
- Campagna "Giù le <
http://www.puntorosso.it/html/rossonotizie.htm#nome2>
mani
dal Venezuela!". Dibattito a Milano giovedì 29 aprile 2004
- INCONTRO PUBBLICO A
<
http://www.puntorosso.it/html/rossonotizie.htm#nome3> VIGEVANO CON VITTORIO
AGNOLETTO E JOSE' LUIZ DEL ROIO
- L'Associazione <
http://www.puntorosso.it/html/rossonotizie.htm#nome4>
Culturale Punto Rosso di Milano ed il negozio equo e solidale Macondo di
Vigevano invitano a due incontri sui temi dell'economia solidale, dei
consumi consapevoli, del commercio equo e della finanza etica
- Un 25 aprile contro
<
http://www.puntorosso.it/html/rossonotizie.htm#nome5> la guerra, per il
ritiro del contingente italiano dall'Iraq, per la pace e la fine di ogni
ingiustizia e oppressione
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