Autor: massimiliano.piacentini@tin.it Data: Temat: [Forumlucca] 12 anni fa: Nichi Vendola
> ----- Original Message ----- > From: "Massimo Consoli" <diama@???>
> To: "AAA Apertamente 4" <diama@???>
> Sent: Friday, April 02, 2004 6:27 PM
> Subject: 12 anni fa: Nichi Vendola
>
>
> Il 5 aprile 1992 si tengono le Elezioni Politiche nel nostro paese e, per la > prima volta, viene eletto un candidato apertamente gay.
> Quella che segue e' l'intervista che feci a questo personaggio (poi
> diventato uno dei punti fermi della nostra comunita'), che apparve sul
> numero 38, del 18 maggio 1992, di "Rome Gay News", e sul mensile USA
> "Advocate" dello stesso periodo (che io non ho, e se qualcuno me lo
> procurasse, mi farebbe un favore enorme).
> E' interessante respirare l'aria di appena dodici anni or or sono.
> Buona lettura.
Massimo Consoli >
>
> Rome Gay News N=B0 38, 18 maggio 1992, pag. 3
>
> L'UNICO CANDIDATO APERTAMENTE GAY ELETTO AL PARLAMENTO ITALIANO
>
> NICHI VENDOLA
>
> Intervista raccolta da Massimo Consoli per
> Advocate (USA) e
> Rome Gay News (Italia)
>
>
> Ha 33 anni, viene dalla provincia pugliese, nel Sud dell'Italia, dove ha > cominciato a fare politica fin da quando ne aveva 13. Di famiglia comun= ista > ("e sono comunista anch'io", come tiene a sottolineare) ha costruito un= > itinerario politico che lo ha reso uno dei punti di riferimento di un'i= dea > libertaria ed eretica. "Il mio comunismo, nato e cresciuto come
> anti-stalinismo, e' sempre stato una permanente polemica con i modelli
> dell'Est europeo e dell'Unione Sovietica".
> Giornalista professionista, laureato in lettere e filosofia, la sua
> formazione e' di carattere umanistico. Alle ultime elezioni del 5 e 6 aprile > scorso, per il rinnovo del Parlamento italiano, e' stato eletto con 547= 5 > voti di preferenza che lo fanno il primo ed unico deputato del nostro Paese > che non nasconde la sua identita' gay.
>
> Nichi Vendola, qual'e' stato il momento piu' importante nella tua attiv= ita' > politica?
>
> La mia vita cambia a 26 anni, quando arrivo a Roma, la capitale. Prima,= > vivendo nel paese, all'eta' di 18 anni avevo reso pubblica la mia
> omosessualita' nella sezione del partito, nella famiglia, nella citta',=
ed > ho ingaggiato una lotta non facile e non sempre vittoriosa contro i
> pregiudizi dell'ambiente circostante, sia nella stessa famiglia che nel= la > societa'.
>
> Anche nel partito?
>
> No. Nel partito devo dire che ho trovato progressivamente interesse e
> accoglienza. C'e' stato qualche momento di difficolta', pero' non sono mai > stato cacciato... Sono venuto a Roma per fare il servizio civile sostit= utivo > del servizio militare, poiche' io sono obiettore di coscienza, e l'ho fatto > nell'Arcigay. Era il 1984, e questo e' stato il mio trampolino di lanci= o > sulla scena politica nazionale.
>
> Ti occupavi solo di politica?
>
> Precedentemente avevo pubblicato un libro di poesie, "Prima della
> Battaglia". E' proprio dall'84 che comincio ad intrattenere un rapporto=
piu' > costante con il mio partito. Nell'85 entro nella Segreteria Nazionale della > Federazione Giovanile Comunista, ed ho un ufficio a Botteghe Oscure, la=
sede > "storica" del PCI. Questo fatto di per se diventa una notizia bomba: il= > primo comunista gay sulla scena politica, ai vertici del partito. A par= tire > da questo momento la mia vita e' segnata da infinite polemiche.
> Contemporaneamente cerco di scrivere su questo argomento. Sono il promo= tore > della prima iniziativa di massa di controinformazione sull'aids con un
> libricino-vocabolarietto pubblicato dal quotidiano "L'Unita'" e venduto=
in > un milione di copie.
>
> Nessun problema, dunque; la tua carriera politica non conosce intoppi?
>
> Al contrario, sono oggetto di una pesante campagna di stampa da parte della > destra e dei settori della destra democristiana che cercano di organizz= are > il mio linciaggio perche' ero un elemento di turbamento della quiete
> pubblica. Nell'87 mi candido per la prima volta al Parlamento nel colle= gio > della capitale, e c'e' una durissima campagna della DC contro di me. L'= on. > Silvia Costa dichiarera' che e' scandalosa la presenza di Cicciolina ne= lla > lista radicale, ma ancora piu' scandalosa e' la presenza di Nichi Vendo= la, > noto e dichiarato pedofilo, nella lista comunista.
>
> Pedofilo?
>
> Ad un certo punto, per motivi politici, si e' costruita la leggenda del= la > mia pedofilia, a partire da alcune dichiarazioni abbastanza vaghe e
> generiche che avevo fatto sul bisogno di discutere piu' seriamente su questo > argomento. Nell'89, quando ormai ho lasciato la FGCI, sono redattore de= l > settimanale comunista "Rinascita", e collaboro a diversi giornali, c'e'=
la > svolta del PCI. Il segretario del partito, Achille Occhetto, all'indoma= ni > del crollo del muro di Berlino dichiara praticamente esaurito il PCI e da' > il via ad un travaglio che portera' ad una nuova formazione politica: io > sono tra coloro che vi si oppongono e, nel congresso di Rimini del 1991= , > sono uno dei promotori e dei fondatori del nuovo partito della Rifondaz= ione > Comunista.
>
> E a questo punto ti dedichi soltanto all'attivita' politica?
>
> No. Proprio nel gennaio di quest'anno ho pubblicato "Soggetti smarriti"= > ("Memoria e Presente nel Racconto di una Passione Comunista"): un po'
> autobiografia, un po' rendiconto e bilancio impietoso del mio rapporto con > il comunismo dove affronto i temi che mi interessano maggiormente, la
> critica alla cultura della normalita', della ragione dominante, a parti= re > dalla vita e dai bisogni di tutti i cosiddetti diversi, dagli omosessua= li > agli immigrati, dai tossicodipendenti ai carcerati, dai portatori di
> handicap ai bambini, alle donne...
>
> Torniamo alla situazione della nostra comunita' in Italia. Tu sei l'uni= co > candidato gay che e' stato eletto, nonostante il movimento esista ormai=
da > piu' di vent'anni e non sia la prima volta che ci presentiamo alle urne= ,
ed > anche in un arco piuttosto ampio di partiti politici. Per quale motivo gli > altri non ce l'hanno fatta?
>
> Credo che in tutto cio' ci sia un fatto positivo ed un fatto negativo.
> Cominciamo da quest'ultimo: nel nostro movimento si danno per scontate
> troppe cose che scontate non sono affatto. Si crede, ad esempio, che al= la > partecipazione ai luoghi visibilmente gay come possono essere le discot= eche > o le saune) corrisponda una solidarieta' politica nei confronti delle
> battaglie comunitarie. E questo non e' affatto vero. Il dato positivo, dal > mio punto di vista, e' che la coscienza politica della media degli ital= iani > e' molto ricca e articolata ed e' difficilmente riducibile alla logica delle > lobbies come avviene altrove.
> Poi, credo che tutti scontiamo il fatto che il movimento ha smesso di fare > sia politica che elaborazione teorica sui temi della diversita' o della= > normalita', perche' si e' occupato molto di aids e di rincorrere il mer= cato. > Questa e' stata una reazione agli eccessi ideologici degli anni '70. Pe= ro', > forse, e' stata una reazione altrettanto eccessiva di fuga dalla politi= ca. >
> E adesso che hai un seggio in Parlamento, cosa conti di fare per la nos= tra > comunita'?
>
> C'e' talmente tanto da costruire che la lista che ne verrebbe fuori sar= ebbe > lunga e noiosa. Certo, c'e' il problema della convivenze, delle
> discriminazioni sul posto di lavoro e della necessita' di far sentire la > voce gay a tutti i livelli, ma qui mi comincero' a muovere concretament= e > solo dopo aver sentito veramente quali sono le esigenze della nostra
> comunita'. Ed ho intenzione di farlo nelle prossime settimane.
>
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