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From: "Orsola Mazzola" <orsola2001@???>
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Sent: Friday, April 02, 2004 12:07 AM
Subject: [aa-info] [Fwd: Repressione ( da Indymedia )]
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Subject: Repressione ( da Indymedia )
Date: Fri, 02 Apr 2004 00:05:34 +0200
From: Orsola Mazzola <orsola2001@???>
To: BSF <forum@???>,
tavolocontrolaguerra@???, controguerra@???,
aljug@???
E' scattata la prima delle retate eurotterroriste: preceduta da
una insidiosa campagna stampa (in Italia condotta dal maggior
giornale il Corriere della Sera) è arrivata l'annunciata prima
ondata di arresti con i "fiancheggiatori" dei terroristi
iracheni e turchi. E' un'operazione a carattere europeo e si è
svolta in diversi paesi d'europa. Prove concrete zero. Chiusi
anche dei siti Internet. Chi saranno i prossimi?
Come previsto l'intervento umanitario ONU in Iraq, l'accordo coiè tra le
borghesie imperialiste USA ed Europee per azzannare il grande medio
oriente, accordò che sarà sancito proprio a istanbul in Turchia è stato
fatto precedere dal primo blitz contro i "terroristi".
Seguiranno ovviamente altri colpi contro i settori più decisi del
movimento contro la guerra. Notiamo dei salti gravissimo nella
repressione, oltre all'estenzione dei reati assoxciativi vengono chiusi
dei siti Internet. E' una prima risposta al ruolo che ha avuto la rete
nelle mobiliutazioni di questi ultimi tempi, in particolare negli
avvenimenti spagnoli.
Nel dare la nostra solidarietà agli arrestati ai compagni turchi ed
italiani, a Moreno e Maria Grazia, chiamiamo tutti ad esprimersi su
questa pericolosissima china in cui si è messa la Procura di Perugia e
che vede anche questo sito come un prossimo bersaglio.
Fuori i compagni dalle galere. Via subito tutti dall'Iraq, via i soldati
e via gli sciacalli delle imprese che vogliono approffittare.
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qui sotto l'articolo del corriere on line che da l'idea dell'ampiezza
euroterrorista dell'operazione.
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CRONACHE
Sgominata cellula italiana dell'organizzazione illegale turca Dhkp-C
Terrorismo internazionale, arresti e perquisizioni
I turchi, forse legati agli attentati di Istanbul e Ankara, avrebbero
avuto concreto aiuto dall'area marxista-leninista
Una recente immagine del Campo antimperialista (Ansa)
PERUGIA - Sono 54 gli arresti effettuati in Turchia, Italia e in altri
paesi europei nell'ambito di una maxioperazione coordinata dalla DDA di
Perugia contro gli appartenenti al Fronte-partito rivoluzionario di
liberazione del popolo (Dhkp-c), una organizzazione turca di matrice
marxista-leninista nota anche come Devrimci Sol (Sinistra
rivoluzionaria). In Turchia sono stati effettuati 37 fermi; altri 16
sono stati eseguiti durante i blitz scattati all'alba in Italia,
Germania, Belgio e Grecia.
CINQUE PAESI - Le perquisizioni effettuate dalla polizia ad Amsterdam in
Olanda e in altri due centri del sud, hanno portato al sequestro di
computer, cellulari e documenti, ma a nessun arresto. In Grecia è stato
fermato un cittadino tedesco di origine curda, il trentenne Sinan
Buzkurt. Il fronte-Partito rivoluzionario di Liberazione del Popolo,
DHKP-C turco è una organizzazione internazionale che conterebbe più di
2000 unità ed è responsabile di numerosi attentati, omicidi e azioni
suicide in Turchia. Lo ha spiegato il Procuratore capo Nicola Miriano
oggi a Perugia, nell'annunciare i cinque arresti avvenuti nella zona del
capoluogo umbro. Tra Perugia, Foligno e Spoleto sono stati arrestati: Er
Avni, di 33 anni, considerato uno dei dirigenti dell' organizzazione
turca, responsabile del Dhkp-C per tutta l' Europa secondo la rete
televisiva turca Ntv; Kilic Zeynep, una donna di 34 anni; Moreno
Pasquinelli, 48 anni, portavoce del campo antimpierialista di Assisi;
Maria Grazia Ardizzone (moglie di Eravni Sinan 33 anni, ritenuto uno dei
capi in Italia del Fronte rivoluzionario) ed Alessia Monteverdi.
L'organizzazione terroristica turca del DHKP-C aveva una sua cellula
proprio nel capoluogo umbro, su cui si era accentrato il controllo delle
forze antiterrorismo di Polizia e Carabinieri e dove, per la presenza di
studenti stranieri, era più facile trovare coperture. E dall'Italia
partivano - con telefonate da cellulari e via internet - ordini e
rivendicazioni di attentati.
LE INDAGINI - L'operazione 'Tracia', questo il nome dato all'indagine
partita dal capoluogo umbro ha comportato un lavoro di diciotto mesi,
centinaia di intercettazioni telefoniche e perquisizioni. Con
l'operazione - ha commentato il ministro dell'Interno Pisanu in una nota
con la quale si è congratulato con Polizia e Carabinieri - «si consolida
l'ipotesi che gruppi o singoli personaggi dell'eversione italiana
possano entrare in contatto e collaborare con organizzazioni
terroristiche internazionali, spinti dai comuni orientamenti
antiamericani ed antioccidentali. In 18 mesi sono state svolte circa 56
mila ore di intercettazioni telefoniche, oltre 600 ore di decodifica di
dati informatici, oltre 5 mila ore di intercettazioni ambientali, circa
2.500 ore di servizi di osservazione, controllo e pedinamento, oltre 3
mila ore di riprese filmate, oltre 10 mila ore di intercettazioni
telematiche.
Moreno Pasquinelli (Ansa)
Perugia, che ospita una popolare università per stranieri, era tra le
città considerate a rischio in una comunicazione del ministro degli
Interni Pisanu seguita agli attentati di Madrid.
SITI INTERNET - La Procura della Repubblica del Tribunale di Perugia ha
disposto il sequestro di due siti Internet:
http://www.voceoperaia.it e
http://www.iraqlibero.net . Il provvedimento dell'autorità giudiziaria
rientra nell'inchiesta antiterrorismo che ha portato ai cinque arresti
nel capoluogo umbo. Sui due siti oscurati appare la scritta "sito
Internet posto sotto sequestro dalla Procura della Repubblica presso il
Tribunale di Perugia", tradotto anche in inglese
<
http://italy.indymedia.org/graphics/px_trasparente.gif>
[Sono state eliminare la parti non di testo del messaggio]
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