Quello che dice Riccardo è un po' quello che volevo intendere io: Il fatto
che non mi piace di questo giornalismo è appunto quello di "illustrare"
semplicemente un evento, dire che la critical mass fa questo senza parlare
delle ragioni per cui lo fa, senza insistere invece sui problemi su cui la
critical mass tenta di sensibilizzare la gente, come quello dello smog, sul
fatto che a roma non si sta facendo un cazzo per fronteggiare la cosa, su
quanto si incentivi l'uso dell'auto privata rispetto al mezzo pubblico o la
bicicletta, e tanto altro.
Occhei che un articolo ha un certo limite di righe, ma forse le cose
importanti andrebbero sottolineate in maniera adeguata.
Mi rendo conto rileggendolo che l'articolo era più che altro sulle
ciclofficine, e non sulla critical mass, e da quel punto di vista è ben
scritto, è il resto che non mi piace.
> Non cadiamo in vittimismi, mi rendo conto che qualcuno
> può sentirsi coinvolto, ma non per questo può negare
> che l' "informazione di massa" italiana è veramente di
> bieca qualità (per non parlare del messaggero...).
> Non avrebbe di certo fatto male specificare meglio le
> opportunità, i vantaggi di scegliere uno stile di vita
> ciemmino (famo a capisse); anche perchè se l'intento
> di un giornalista è quello di tentare di rimanere
letto qualco> imparziale e super partes, bhè non c'ha veramente
> capito un cazzo; se la signorina ha fatto un articolo
> su un fenomeno così positivo come il "nostro" e non ne
> è rimasta quantomeno piacevolmente colpita, bhè anche
> lei non c'ha veramente capito un cazzo.
> Lo dico sempre: "occhio alla società dello spettacolo"
> ;)
> Come sempre Anarco-Elvis.
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