Autor: pkrainer Data: Asunto: [Cerchio] un volantino simpatico
> IL SENSO DI UNO SCIOPERO >
> Che cosa succede in città? È semplice: alcuni lavoratori hanno deciso
> finalmente di reagire all'odioso sfruttamento a cui tutti i lavoratori
> vengono sottoposti quotidianamente.
> A partire dallo sciopero selvaggio del 1° dicembre scorso, gli
> autoferrotranvieri si sono coraggiosamente ribellati contro l'arroganza
> dei padroni e contro una logica aziendale, privata e pubblica, il cui
> unico scopo è il profitto e che pretende oggi di assimilare a se stessa
> qualsivoglia attività umana.
> Ma non solo. I tranvieri hanno mandato al diavolo i sindacati,
> denunciandone la connivenza coi padroni. Si sono rifiutati di delegare
> ad altri le proprie rivendicazioni, perché hanno capito che la delega è
> una truffa e che è venuto il momento di autorganizzarsi attraverso
> assemblee, anche non autorizzate, per discutere e decidere autonomamente
> le modalità e i tempi della propria lotta.
> Infine, i tranvieri ci hanno fatto un regalo tanto prezioso quanto
> inatteso: ci hanno mostrato nei fatti che lo sciopero selvaggio (cioè
> illegale) è nuovamente possibile. Se le regole e le leggi vengono
> stabilite non dalla maggioranza del "popolo sovrano" (la grande finzione
> su cui pretende di reggersi la democrazia rappresentativa), ma da una
> minoranza di privilegiati che controllano il potere politico, economico
> e mediatico, allora la legalità è un'impostura bella e buona, e la lotta
> reale (non la messinscena di finti conflitti da parte dei burocrati
> sindacali) non può che trasgredire le regole. Non a caso le autorità
> hanno tentato di intimidire i lavoratori con misure poliziesche (queste
> sì terroristiche!) quali la precettazione.
> "Rischio caos" hanno titolato alcuni giornali. E se il "caos" non fosse
> un rischio, ma un'opportunità? L'unica opportunità concreta per
> fermarci, almeno un attimo, a riflettere sul nostro modo di vivere, e
> soprattutto su rapporti sociali che giorno dopo giorno ci abituano alla
> paura della precarietà e alla rassegnazione.
> Per queste ragioni salutiamo con gratitudine il nuovo sciopero degli
> autoferrotranvieri. E ci auguriamo che le loro pratiche di lotta
> diventino irresistibilmente contagiose.
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> Appiedati solidali
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