SOMMARIO<br>
- Letto Tao: dalle doghe rigide alla soluzione ergonomica<br>
- Cemento? No grazie! Meglio le calci naturali<br>
- Detergenti ecocompatibili e riuso dei contenitori: la proposta di Artimestieri<br>
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LETTO TAO: DALLE DOGHE RIGIDE ALLA SOLUZIONE ERGONOMICA<br>
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Spesso la scelta di acquistare un letto con doghe rigide è motivata da una ragione economica: una base a doghe rigide costa meno di una a doghe flessibili, ancorpiù se le doghe sono in faggio massello e flettono su elementi in lattice e cocco. E anche diffusa lopinione che le doghe rigide fanno bene alla schiena concetto vero solo parzialmente dato che, in particolar modo nelle persone non più giovanissime è consigliabile una base flessibile che aiuti il materasso/futon a seguire le linee anatomiche della nostra schiena.<br>
Ecco che allora si pone un dilemma: come fare ad acquistare un letto che soddisfi le esigenze estetiche e nello stesso tempo le qualità ergonomiche? Oggi possiamo proporvi il letto Tao nella nuova versione: predisposta per le doghe ergonomiche ma acquistata inizialmente con le doghe rigide per permettere anche ai più giovani lacquisto di un letto realizzato con i migliori criteri della Bioarchitettura, tutto in Faggio massello, assemblato con incastri nel legno senza ferramenta, rifinito con vernici naturali di Solas.<br>
La soluzione prevede che i longheroni di appoggio delle doghe siano gli stessi che successivamente potranno sostenere le flessioni in lattice e fibra di cocco.<br>
In offerta fino al 15 Dicembre 2003 il letto a due piazze completo di testiera imbottita a Euro 1.463,00 con la possibilità di pagamenti rateali.<br>
Per i dettagli dell offerta <a href="http://www.artimestieri.com/ricerca/prodotto.php?caller=ricerca&action=prod_id&prod_id=149">clicca qui</a><br>
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Per ulteriori informazioni telefona al 0171 388 998 e chiedi di Matteo, Enzo o Paolo<br>
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CEMENTO? NO GRAZIE! MEGLIO LE CALCI NATURALI.<br>
Di Rodolfo Rossi<br>
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Uno degli aspetti su cui si dibatte spesso parlando di Bioedilizia e in genere di abitazioni sane è quello della possibilità che ha un edificio di "respirare", cioè di mettersi in relazione con l'ambiente circostante, di contribuire alla regolazione del microclima interno e in generale di collaborare per favorire il mantenimento di una buona qualità dell'aria all'interno degli spazi abitati. <br>
Le superfici di una casa a contatto con l'ambiente esterno sono essenzialmente, escludendo le coperture, le pareti esterne. Fino a qualche decennio fa le murature erano costruite esclusivamente con pietra, mattoni (crudi e cotti) e malte a base di argilla o calce.<br>
Da quando il cemento è entrato in modo massiccio come legante nella preparazione di malte e calcestruzzi, questi materiali salubri e collaudati da secoli sono stati soppiantati in nome di una sempre maggiore velocità di esecuzione delle opere in cantiere. Il muro tradizionale in muratura portante di grosso spessore, che ha tra le sue principali qualità quello di essere un ottimo volano termico, di essere permeabile al vapore, di avere una capacità di traspirazione naturale e quindi una elevata resistenza termica, è stato sostituito da struttura a telaio in cemento armato con muri perimetrali leggeri e intonaci cementizi con forte massa, rigidi e poco traspiranti. Conseguenze di ciò sono la formazione di condense, l'abbassamento delle resistenze termiche teoriche, i ponti termici ecc.<br>
Utilizzare leganti naturali come le calci per la realizzazione delle malte, sia per l'allestimento che per gli intonaci è una necessità, per altro già acquisita nel campo del restauro, se si vuole tornare ad avere delle murature sane. <br>
La calce utilizzata in edilizia si distingue sostanzialmente in due categorie: calce aerea e calce idraulica. Quest'ultima si può ricavare naturalmente dalla cottura di particolari rocce calcaree o preparare miscelando calce aerea con particolari elementi (cocciopesto, pozzolana) che danno quelle prestazioni idrauliche richieste. La differenza tra i due leganti sta nel fatto che la calce aerea fa presa ed indurisce in presenza di anidride carbonica, mentre quella idraulica è in grado di indurire anche in presenza di acqua o comunque in assenza di anidride carbonica. La scoperta della calce idraulica ha permesso un notevole sviluppo nel campo delle costruzioni permettendo la realizzazione di muri di grande spessore usando un legante che induriva anche in assenza di aria. La grande qualità della calce è quella di essere un esempio unico di produzione a ciclo chiuso. La pietra calcarea viene cavata e cotta a temperature elevate (la cottura a legna anche parziale è preferibile per!
il suo minore impatto ambientale e per la sua capacità di conferire al legante qualità plastiche migliori dovute alla minore temperatura di cottura e alla maggior durata); dalla cottura di tali rocce si ottiene la calce idraulica naturale (quando sono presenti oltre al carbonato di calcio ossidi di ferro, salice e alluminio) o la calce viva. Alla calce viva o ossido di Calcio va aggiunta dell'acqua per la fase di spegnimento, da qui si ottengono due prodotti: grassello di calce, umido o calce idrata in polvere. La differenza è solo nel contenuto di acqua. Il passaggio successivo è la stagionatura del grassello che attraverso questa fase subisce una trasformazione fisica (allineamento dei cristalli) tale da garantire al legante caratteristiche di resistenza e lavorabilità migliori.<br>
Il ciclo si chiude attraverso l'utilizzo del grassello o della calce idraulica che, a contatto dell'aria il primo o dell'acqua il secondo, induriscono tendendo nel tempo a ritornare come in origine pietra (carbonatazione). A differenza del cemento, che raggiunge rapidamente il massimo indurimento in 28 giorni e poi inizia a decadere, il ciclo di indurimento della calce è lento ma inesorabile.<br>
Un intonaco a calce fatto bene sarà sicuramente più resistente e duraturo di uno fatto con cemento, sfatando un luogo comune per cui il cemento è il materiale da costruzione più resistente.<br>
Per maggiori informazioni <a href="http://www.artimestieri.com/areariservata/ricerca.php?action=ricerca&ricerca_tipo=categoria&cat_id=3"> clicca qui </a><br>
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DETERGENTI ECOCOMPATIBILI E RIUSO DEI CONTENITORI: LA PROPOSTA DI ARTIMESTIERI<br>
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La nostra cooperativa propone: "un consumo di detergenti senza dispersione di contenitori".<br>
Tale progetto è frutto di un lungo lavoro di messa a punto allo scopo di studiare un metodo di riuso dei contenitori grandi e piccoli impiegati nella distribuzione dei detergenti dalla produzione al consumo.<br>
Naturalmente è stata nostra cura scegliere detergenti di alta qualità ecologica, riscontrabile dalle schede descrittive e dalle relative etichette <br>
Se siete un gruppo di acquisto o semplici consumatori interessati a saperne di più e a ricevere tutta la documentazione, comunicateci l'indirizzo al quale spedire il tutto.<br>
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Potete scrivere a info@??? per la documentazione via internet;<br>
indicarci lindirizzo civico per ricevere la documentazione cartacea;<br>
oppure telefonare al 0171 388 998 per ulteriori informazioni chiedendo di Enzo o Matteo<br>
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