...E tre. Dopo il furto nella santa casa del vescovo e la decisa presa di
distanza di alcuni Ds dalla visita a sorpresa di Alba Sasso nel Regina
Pacis, con l'episodio di oggi - la bombetta al Duomo - il cerchio si chiude.
Se c'era qualcuno, infatti, che pensava (o sperava) che lentamente si stesse
rompendo la cortina di menzogne mediaticamente costruita negli anni in
difesa degli interessi di Monsignore, adesso dovrà lasciare da parte
l'entusiasmo. Siamo in una nuova fase. O meglio: siamo ripiombati nuovamente
in quella fase tristemente nota come strategia della tensione. Solo con
nuove modalità.
Ed infatti, da copione, ecco gli scudi sollevarsi, ecco i piani confondersi.
La pubblica sicurezza - che come detto dai vari Mantovano-Poli-Caso deve
essere garantita a tutti i costi - fa il paio con la indiscussa santità del
Centro e dei suoi gestori. Così come, guarda caso, le "frange estremiste che
in questi anni hanno lavorato contro i centri e che addirittura hanno osato
parlare di centri lager per biechi scopi o per interessi personali
(Paparella, Tele Rama, oggi), sono coloro che "destano preoccupazione per
gli inquietanti segnali che stanno lanciando. Si sta infatti passando dalle
parole ai fatti, dalla dialettica al...terrorismo".
Tutto torna, allora. Anche il fatto che nel mirino, anche qui da copione,
per primi ci finiscano gli anarchici.
P.S. Avevo scritto questo a caldo, ma poi scaricando la posta ho trovato il
comunicato di Alessandro. Sinceramente credo sia debole, quasi un' escusatio
non petita. Penso sia molto più utile, invece, prendere chiaramente le
distanze dal gesto, al tempo svelando quali siano i giochi che ci sono
dietro. Sarebbe necessario, inoltre, fermarsi un po' a riflettere. E non
solo su chi abbia compiuto questo gesto (colpevole, quantomeno, di aver
fatto arretrare il movimento. Forse tanta vis pseudo rivoluzionaria sarebbe
il caso facesse qualche volta i conti con la storia. Scusate, ma abbiamo già
dato), ma anche su quali siano le strategie da adottare per non far passare
nuovamente sotto silenzio tutta la vicenda e non far nascondere le carte
nel mazzo.
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