[NuovoLaboratorio] R: [NuovoLaboratorio] Della dignità della…

Borrar esta mensaxe

Responder a esta mensaxe
Autor: forumgenova@inventati.org
Data:  
Asunto: [NuovoLaboratorio] R: [NuovoLaboratorio] Della dignità dellafirma
This is a multi-part message in MIME format.

------=_NextPart_000_0038_01C32E90.4F3D6DA0
Content-Type: text/plain;
    charset="iso-8859-1"
Content-Transfer-Encoding: quoted-printable


Re: [NuovoLaboratorio] Della dignit=E0 della firmaa MORETTINI:

non entro nel merito della vendita, non avendo la competenza necessaria. =
Ma leggendo la tua rispostaa Giancarlo mi =E8 venuta spontanea una =
domanda: -Ma morettini non fa parte del Forum?. Si, perch=E9 tu dici di =
aver discusso la questione con Debora, con qualcuno della Bottega =
solidale, con Laura della tua stessa Associazione...e non se poteva =
parlare in una riunione del Forum (che simriunisce ogni mercoled=EC =
sera)?
Quanto alla diatriba tra Indimedia e te, trovo entrambe dichiarazioni =
di bassissimo livello. E' vero che Indimedia ha lanciato la palla in =
modo squallido, ma anche la risposta..
Dovremmo veramente impostare rapporti pi=F9 seri Edda
-----Messaggio Originale-----=20
Da: massimiliano morettini=20
A: forumgenova@???=20
Data invio: domenica 8 giugno 2003 23.42
Oggetto: Re: [NuovoLaboratorio] Della dignit=E0 dellafirma


Giancarlo carissimo,

innanzitutto ti voglio ringraziare per la lunga e cortese risposta che =
hai dato alla mia mail. Mi scuseranno tutti i lettori della lista, ma =
siccome giancarlo ha risposto non a me personalmente ma in lista, non =
posso che fare altrettanto.

I problemi che hai posto sono molto seri e hanno a che fare - come tu =
ben sai - con la difficlolt=E0 della politica. Forse hai ragione a dire =
che la questione non =E8 stata affrontata da me - da noi "istituzionali" =
come ci chiami - con la dovuta attenzione. Forse =E8 cos=EC. E' anche =
vero - non lo dico a discolpa, ma solo per informazione - che ho =
lungamente e pi=F9 volte discusso della questione non solo con i =
compagni della mia associazione - cosa ovvia -, ma anche con molti =
rappresentanti della campagna sul wto e altri "del giro". Da Debora =
Lucchetti a carlotta Guarascio, da laura testoni a paolo trucco della =
bottega solidale e con molti altri. Alcuni hanno condiviso alcune delle =
mie osservazioni, altri no. Ma non c'=E8 problema ovviamente. Ho anche =
mandato loro un sunto delle mie argomentazioni, che allego in fondo alla =
mail sperando che servano a chiarire il perch=E9 di alcune scelte.

Ho capito per=F2 che tutto questo c'entra relativamente con le cose =
che mi hai scritto. Vedi, per=F2, sulla questione della politica come =
mediazione, sulla separazione tra l'astratto e il concreto e via =
dicendo, qual che penso =E8 questo.
Io davvero non condivido quelli che dicono "un conto sono le idee, poi =
c'=E8 per=F2 il concreto con cui confrontarsi". Io credo che le buone =
idee sono buone se sono concrete (d'altronde non sarei un hegeliano come =
sono se non pensassi questo). Per cui per tornare a bomba sulla =
questione dighe: io penso che sia giusto dire che non bisogna =
privatizzare i servizi. Tuttavia: vendere un bene al primo privato che =
passa o ad un'azienda controllata da un ente pubblico =E8 la stessa =
cosa? Si dice che l'acqua non deve stare sul mercato, ma se l'acquedotto =
di Genova fosse controllato direttamente dal Comune e non da Amga, non =
starebbe ugualmente sul mercato? e soprattutto, con le leggi che sta =
facendo Berlusconi, non pensi che evitando di fare andare a gara Amga =
(come succede con l'operazione che =E8 stata fatta) si eviti che l'acqua =
genovese venga davvero privatizzata dalle multinazionali?

Questi sono solo alcuni esempi, solo per dire che il No alle =
privatizzazioni - che condivido - va articolato, va pensato in tutte le =
sue accezioni. io penso che con questa operazione si =E8 fatto un passo =
importante per non fare privatizzare la gestione dell'acqua a Genova, =
facendola restare invece solidamente nella sfera del controllo pubblico, =
esattamente come chiede la Carta dell'acqua a cui abbiamo fatto aderire =
il Comune di Genova.=20

Naturalmente posso sbagliare. Ma tutto questo solo per dire che se non =
si approfondiscono le cose (e non mi riferisco a te, ovviamente ma a =
quelli che hanno scritto la lettera) =E8 molto facile dare =
dell'incoerente o del traditore, quando invece l'intenzione =E8 =
esattamente opposta. ripeto: si pu=F2 anche sbagliare, ma non mi si dica =
che lo faccio per obiettivi da intrallazzone, perch=E9 onestamente da =
tutte ste menate non so davvero cosa posso guadagnarci. =20


ti allego le riflessioni che avevo mandato in rete del wto e ti =
abbraccio

massimiliano



-------------------------------------------------------------------------=
-----


MAIL DEL 31/5/2003



Care amiche e cari amici,


Provo a riassumere la mia posizione in merito alla questione della =
vendita delle dighe.=20

La delibera dice che le dighe del Brugneto, Val noci e Torre Quezzi =
vengono cedute ad Amga SPA dietro compenso di circa 12 milioni di euro. =
L'operazione serve a sviluppare una migliore politica di amga e serve a =
fare cassa per coprire i buchi annuali di Amt, pari a circa 50 milioni =
di euro di cui il comune deve farsi carico per circa 13 milioni di euro. =
Se il Comune non versa questa cifra entro la met=E0 di giugno, Amt deve =
portare i libri in tribunale e dichiarare fallimento, con le conseguenza =
catastrofiche che si possono immaginare.=20

Ma al di l=E0 di questo, stiamo al merito della vicenda. Mi pare che =
la questione - molto complessa di per s=E9 - si possa ridurre al tema =
del rapporto pubblico/privato nella gestione dei servizi pubblici di =
importanza vitale. Su questo quindi provo a riassumere alcune =
considerazioni, sapendo che - come sempre - ci si pu=F2 sbagliare.


    1.. Le dighe e alcuni impianti vengono venduti ad una societ=E0 la =
cui propriet=E0 =E8 detenuta dal Comune di Genova al 54%=20
    2.. L'operazione procura 12 milioni di euro al comune che verranno =
girati su Amt=20
    3.. Non saranno pi=F9 a carico del Comune di Genova i costi di =
manutenzione e di investimenti ordinari e straordinari degli impianti, =
liberando quindi altre risorse per altri capitoli di bilancio.=20
    4.. Le dighe erano gi=E0 adesso date in concessione gratuita ad =
Amga, che quindi di fatto gi=E0 le gestiva.=20
    5.. Lo statuto di Amga prevede che il Comune di Genova non pu=F2 =
scendere sotto il 51% delle azioni dell'azienda. Questo fa s=EC che =
l'azienda non =E8 scalabile da nessuno anche di fronte a lanci di Opa =
(Offerte di pubblico acquisto). E quindi l'azienda non sar=E0 pi=F9 di =
propriet=E0 comunale se e solo se il Comune decider=E0 di cedere delle =
azioni.=20
    6.. Delle restanti azioni private (il 49% del totale) la quasi =
totalit=E0 =E8 fatta di azionisti singoli. ed =E8 stato fatto apposta =
cos=EC per rendere molto difficili le scalate anche sulla parte privata. =
Inoltre per modificare lo statuto dell'azienda =E8 necessaria la =
maggioranza dei tre quarti degli azionisti, e questo rende difficile di =
per s=E9 cambiare lo statuto e quindi modificare la quota azionaria di =
maggioranza.=20
    7.. La delibera contiene un emendamento di giunta che ho fatto =
aggiungere io che concede al comune il diritto di prelazione =
sull'acquisto delle dighe qualora Amga decidesse di venderle. (In ogni =
caso - ovviamente - essendo il comune detentore della maggioranza =
azionaria dell'azienda, il fatto di rivendere le dighe sarebbe una =
scelta che il Comune dovrebbe avvallare)=20
    8.. Il fatto che il Comune detenga quella propriet=E0 di azioni =
significa che qualunque decisione non pu=F2 essere presa senza che il =
Comune sia d'accordo. Significa che i consiglieri d'amministrazione del =
comune rappresentano il 51% dei voti dell'organismo, e significa anche =
che l'amministratore delegato =E8 scelto dal Comune di Genova e pu=F2 =
essere rimosso quando il Comune lo decide.=20
    9.. Aggiungo inoltre che la vendita delle dighe non cambia la natura =
complessiva della questione rispetto alla gestione pubblica della =
risorsa acqua. Gi=E0 da sette anni, infatti, Amga =E8 una spa gestisce =
gli acquedotti del comune di Genova, =E8 un'azienda florida che produce =
risorse per il Comune (e quindi per tutti), e non mi pare che ci siano =
stati aumenti significativi delle bollette o che il servizio sia =
diventato scadente. Anzi.=20
    10.. Teniamo conto anche del fatto che una grande percentuale delle =
risorse idriche che servono Genova sono gestite da acquedotti =
interamente privati come il Niccolay e il De ferrari- Galliera. e Amga =
sta gi=E0 adottando una politica sul territorio per captare acqua a =
discapito dei due acquedotti privati, su cui altri operatori privati =
(Vivendi e la municipalizzata Acea) hanno puntato gli occhi.=20
    11.. La legislazione nazionale (Berlusconiana) spinge nella =
direzione di liberalizzazioni dei servizi pubblici. Questo non =E8 =
indifferente, perch=E9 - contrariamente a quanto si dice - il Comune di =
Genova non sta facendo il primo della classe nelle privatizzazioni. =
Tutt'altro. Siccome le leggi spingono per fare andare a gara tutti i =
servizi pubblici a rilevanza industriale, la logica che anima una =
amministrazione di sinistra deve essere quella di tutelare il pi=F9 =
possibile le proprie aziende. Per tutelarne i lavoratori, le competenze =
e le risorse economiche che queste portano. La vendita delle dighe ad =
amga serve proprio a far s=EC che Amga (che detiene un contratto =
trenntennale di servizio) non debba andare a gara per la gestione degli =
invasi. Dovr=E0 probabilmente andare a gara per la gestione delle reti =
di distribuzione. Ma ovviamente avendo il contratto con il Comune e la =
propriet=E0 delle dighe, di fatto gestisce gli invasi e quindi l'acqua =
che deve passare nelle reti. E quindi nelle gare sar=E0 comunque in una =
posizione di forza.=20
    12.. E' importante dire un'ultima cosa sulle tariffe: =E8 davvero =
difficile che un'azienda che gestisce reti e impianti possa scaricare =
sulle bollette costi non direttamente imputabili al servizio, ma - per =
esempio - a investimenti sbagliati. Questo perch=E9 il calcolo del costo =
a metro cubo della bolletta viene fatto dall'ATO (area territoriale =
ottimale, strumento previsto dalla legge Galli) sui parametri di =
un'azienda cosiddetta "ottimale". Per cui chi gestisce il servizio non =
pu=F2 scaricare sui costi della bolletta costi non direttamente =
imputabili ai costi di gestione del servizio. quello che invece gi=E0 =
oggi =E8 vergognoso, per esempio, =E8 che nella nostra bolletta noi =
paghiamo il costo di manutenzione degli impianti degli acquedotti =
privati, i quali incassano i soldi e poi non fanno i lavori. Per questo =
=E8 necessario andare velocemente alla costruzione dell'ATO, cos=EC come =
previsto dalla legge Galli in modo da regolamentare tutto ci=F2.=20
    13.. rispetto ad alcune proposte che ho sentito, ricordo solo una: =
Amt =E8 una spa al 100% di propriet=E0 del Comune e questo non impedisce =
che produca 110 miliardi di debiti che il comune ogni anno deve =
ripianare con cifre intorno ai 25 miliardi di lire. con tutta evidenza, =
quindi, di per s=E9 l'assenza di capitali privati non =E8 garanzia di =
buon servizio. evidentemente si possono fare esempi anche in senso =
inverso. Ma tutto questo per dire che la forma societaria spesso non =E8 =
determinante, se costruita (come nel caso di amga) con tutte le =
possibili garanzie di pubblicit=E0 di gestione.=20



Forse ho dimenticato delle cose e concludo con alcune considerazioni:


    a.. A mio modo di vedere, non ci troviamo di fronte ad una =
operazione sbagliata ma ad una operazione difficile che ci interroga =
profondamente sul tema della partecipazione, del rinnovo delle forme di =
controllo sulla gestione dei beni pubblici e infatti stiamo preparando =
una serie di ordini del giorno che vanno in questa direzione. Teniamo =
conto del fatto che Pericu - ben conscio del problema - ha gi=E0 chiesto =
ed ottenuto che l'azienda faccia relazioni trimestrali sull'andamento =
dei conti e sulle scelte di politica aziendale. Questi doc sono pubblici =
e si trovano su internet.=20
    b.. Aggiungo per ulteriore chiarezza che sarebbe bastato sapere che =
Amga =E8 scalabile da chiunque per far s=EC che io votassi no.  Mi pare =
invece che ci siano tutte le garanzie per dire che tutta l'operazione =
=E8 fatta all'interno di un quadro di pubblicit=E0 del servizio.=20
    c.. Chiaramente si pu=F2 obiettare "se il comune decidere di vendere =
le proprie azioni"? Questo =E8 sempre possibile, anche se difficoltoso =
come ho detto prima (passaggio in consiglio comunale, cambio statuto, =
vendita). Bisogna poi vedere - cosa tutt'altro che scontata - che questo =
sia un bene anche dal punto di vista di una amministrazione di destra. =
Ma il punto =E8 un altro: se una nuova amministrazione comunale =
decidesse di vendere dighe o amga, non lo farebbe lo stesso, sia che le =
dighe siano di sua propriet=E0 o siano di propriet=E0 del comune? =20



Infine concludo su questo, rivolgendomi ai compagni e alle compagne =
che lavorano nella campagna Wto: sono totalmente d'accordo con le =
questioni globali che pone la campagna, e anche sulle possibili ricadute =
nazionali e locali e infatti l'arci aderisce con convinzione. Ma sono =
sinceramente convinto del fatto che la scelta delle dighe del comune =
rientri ovviamente in quel contesto, ma sia di segno opposto rispetto =
alle scelte destrorse che stanno avanzando e dalle liberalizzazione =
dell'acqua che riguardano i paesi deboli. Non dimentichiamoci che =
l'esistenza di sistemi democratici solidi cambia e di molto la natura, =
il ruolo e gli spazi per il privato. Una cosa poi =E8 discutere delle =
dighe sul tigri e l'eufrate o nei fiumi dell'india o delle dighe nel =
comune di Genova. I GATS vanno fermati anche perch=E9 probabilmente =
metterebbero in discussione i principi generali affermati dalla legge =
Galli, ma secondo me =E8 un errore pensare che la cessione delle dighe =
vada nella direzione di avallare le scelte del Wto.=20

Per tutto ci=F2, e non solo per il fatto che dal punto di vista =
amministrativo (vista la questione amt) sarebbe davvero difficile votare =
no, ho deciso di votare s=EC a questa delibera.



ciao e un sincero abbraccio a tutti voi


massi



------=_NextPart_000_0038_01C32E90.4F3D6DA0
Content-Type: text/html;
    charset="iso-8859-1"
Content-Transfer-Encoding: quoted-printable


<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.0 Transitional//EN">
<HTML><HEAD><TITLE>Re: [NuovoLaboratorio] Della dignit=E0 della =
firma</TITLE>
<META content=3D"text/html; charset=3Diso-8859-1" =
http-equiv=3DContent-Type>
<META content=3D"MSHTML 5.00.2314.1000" name=3DGENERATOR>
<STYLE></STYLE>
</HEAD>
<BODY bgColor=3D#ffffff>
<DIV>a MORETTINI:</DIV>
<DIV>&nbsp;</DIV>
<DIV>non entro nel merito della vendita, non avendo la competenza =
necessaria. Ma=20
leggendo la tua rispostaa Giancarlo mi =E8 venuta spontanea una domanda: =
-Ma=20
morettini non fa parte del Forum?. Si, perch=E9 tu dici di aver discusso =
la=20
questione con Debora, con qualcuno della Bottega solidale, con Laura =
della tua=20
stessa Associazione...e non se poteva parlare in una riunione del Forum =
(che=20
simriunisce ogni mercoled=EC sera)?</DIV>
<DIV>Quanto alla diatriba tra Indimedia e te,&nbsp; trovo entrambe =
dichiarazioni=20
di bassissimo livello. E' vero che Indimedia ha lanciato la palla in =
modo=20
squallido, ma anche la risposta..</DIV>
<DIV>Dovremmo veramente impostare rapporti pi=F9 seri Edda</DIV>
<BLOCKQUOTE=20
style=3D"BORDER-LEFT: #000000 2px solid; MARGIN-LEFT: 5px; MARGIN-RIGHT: =
0px; PADDING-LEFT: 5px; PADDING-RIGHT: 0px">
<DIV style=3D"FONT: 10pt arial">-----Messaggio Originale----- </DIV>
<DIV=20
style=3D"BACKGROUND: #e4e4e4; FONT: 10pt arial; font-color: =
black"><B>Da:</B> <A=20
href=3D"mailto:morettini.arci@tin.it" =
title=3Dmorettini.arci@???>massimiliano=20
morettini</A> </DIV>
<DIV style=3D"FONT: 10pt arial"><B>A:</B> <A=20
href=3D"mailto:forumgenova@inventati.org"=20
title=3Dforumgenova@???>forumgenova@???</A> </DIV>
<DIV style=3D"FONT: 10pt arial"><B>Data invio:</B> domenica 8 giugno =
2003=20
23.42</DIV>
<DIV style=3D"FONT: 10pt arial"><B>Oggetto:</B> Re: [NuovoLaboratorio] =
Della=20
dignit=E0 dellafirma</DIV>
<DIV><BR></DIV>Giancarlo carissimo,<BR><BR>innanzitutto ti voglio =
ringraziare=20
per la lunga e cortese risposta che hai dato alla mia mail. Mi =
scuseranno=20
tutti i lettori della lista, ma siccome giancarlo ha risposto non a me =

personalmente ma in lista, non posso che fare altrettanto.<BR><BR>I =
problemi=20
che hai posto sono molto seri e hanno a che fare - come tu ben sai - =
con la=20
difficlolt=E0 della politica. Forse hai ragione a dire che la =
questione non =E8=20
stata affrontata da me - da noi "istituzionali" come ci chiami - con =
la dovuta=20
attenzione. Forse =E8 cos=EC. E' anche vero - non lo dico a discolpa, =
ma solo per=20
informazione - che ho lungamente e pi=F9 volte discusso della =
questione non solo=20
con i compagni della mia associazione - cosa ovvia -, ma anche con =
molti=20
rappresentanti della campagna sul wto e altri "del giro". Da Debora =
Lucchetti=20
a carlotta Guarascio, da laura testoni a paolo trucco della bottega =
solidale e=20
con molti altri. Alcuni hanno condiviso alcune delle mie osservazioni, =
altri=20
no. Ma non c'=E8 problema ovviamente. Ho anche mandato loro un sunto =
delle mie=20
argomentazioni, che allego in fondo alla mail sperando che servano a =
chiarire=20
il perch=E9 di alcune scelte.<BR><BR>Ho capito per=F2 che tutto questo =
c'entra=20
relativamente con le cose che mi hai scritto. Vedi, per=F2, sulla =
questione=20
della politica come mediazione, sulla separazione tra l'astratto e il =
concreto=20
e via dicendo, qual che penso =E8 questo.<BR>Io davvero non condivido =
quelli che=20
dicono "un conto sono le idee, poi c'=E8 per=F2 il concreto con cui =
confrontarsi".=20
Io credo che le buone idee sono buone se sono concrete (d'altronde non =
sarei=20
un hegeliano come sono se non pensassi questo). Per cui per tornare a =
bomba=20
sulla questione dighe: io penso che sia giusto dire che non bisogna=20
privatizzare i servizi. Tuttavia: vendere un bene al primo privato che =
passa o=20
ad un'azienda controllata da un ente pubblico =E8 la stessa cosa? Si =
dice che=20
l'acqua non deve stare sul mercato, ma se l'acquedotto di Genova fosse =

  controllato direttamente dal Comune e non da Amga, non starebbe =
ugualmente sul=20
  mercato? e soprattutto, con le leggi che sta facendo Berlusconi, non =
pensi che=20
  evitando di fare andare a gara Amga (come succede con l'operazione che =
=E8 stata=20
  fatta) si eviti che l'acqua genovese venga davvero privatizzata dalle=20
  multinazionali?<BR><BR>Questi sono solo alcuni esempi, solo per dire =
che il No=20
  alle privatizzazioni - che condivido - va articolato, va pensato in =
tutte le=20
  &nbsp;sue accezioni. io penso che con questa operazione si =E8 fatto =
un passo=20
  importante per non fare privatizzare la gestione dell'acqua a Genova,=20
  facendola restare invece solidamente nella sfera del controllo =
pubblico,=20
  esattamente come chiede la Carta dell'acqua a cui abbiamo fatto =
aderire il=20
  Comune di Genova. <BR><BR>Naturalmente posso sbagliare. Ma tutto =
questo solo=20
  per dire che se non si approfondiscono le cose (e non mi riferisco a =
te,=20
  ovviamente ma a quelli che hanno scritto la lettera) =E8 molto facile =
dare=20
  dell'incoerente o del traditore, quando invece l'intenzione =E8 =
esattamente=20
  opposta. ripeto: si pu=F2 anche sbagliare, ma non mi si dica che lo =
faccio per=20
  obiettivi da intrallazzone, perch=E9 onestamente da tutte ste menate =
non so=20
  davvero cosa posso guadagnarci. &nbsp;<BR><BR><BR>ti allego le =
riflessioni che=20
  avevo mandato in rete del wto e ti =
abbraccio<BR><BR>massimiliano<BR><BR><BR>
  <HR align=3Dcenter SIZE=3D3 width=3D"95%">
  <BR><BR>MAIL DEL 31/5/2003<BR><BR><BR><BR>Care amiche e cari=20
  amici,<BR><BR><BR>Provo &nbsp;a riassumere la mia posizione in merito =
alla=20
  questione della <B>vendita delle dighe</B>. <BR><BR>La delibera dice =
che le=20
  dighe del Brugneto, Val noci e Torre Quezzi vengono cedute ad Amga SPA =
dietro=20
  compenso di circa 12 milioni di euro. L'operazione serve a sviluppare =
una=20
  migliore politica di amga e serve a fare cassa per coprire i buchi =
annuali di=20
  Amt, pari a circa 50 milioni di euro di cui il comune deve farsi =
carico per=20
  circa 13 milioni di euro. Se il Comune non versa questa cifra entro la =
met=E0 di=20
  giugno, Amt deve portare i libri in tribunale e dichiarare fallimento, =
con le=20
  conseguenza catastrofiche che si possono immaginare. <BR><BR>Ma al di =
l=E0 di=20
  questo, stiamo al <B>merito</B> della vicenda. Mi pare che la =
questione -=20
  molto complessa di per s=E9 - si possa ridurre al tema del rapporto=20
  pubblico/privato nella gestione dei servizi pubblici di importanza =
vitale. Su=20
  questo quindi provo a riassumere alcune considerazioni, sapendo che - =
come=20
  sempre - ci si pu=F2 sbagliare.<BR><BR>
  <OL>
    <LI>Le dighe e alcuni impianti vengono venduti ad una societ=E0 la =
cui=20
    propriet=E0 =E8 detenuta dal Comune di Genova al 54%=20
    <LI>L'operazione procura 12 milioni di euro al comune che verranno =
girati su=20
    Amt=20
    <LI>Non saranno pi=F9 a carico del Comune di Genova i costi di =
manutenzione e=20
    di investimenti ordinari e straordinari degli impianti, liberando =
quindi=20
    altre risorse per altri capitoli di bilancio.=20
    <LI>Le dighe erano gi=E0 adesso date in concessione gratuita ad =
Amga, che=20
    quindi di fatto gi=E0 le gestiva.=20
    <LI>Lo statuto di Amga prevede che il Comune di Genova non pu=F2 =
scendere=20
    sotto il 51% delle azioni dell'azienda. Questo fa s=EC che l'azienda =
non =E8=20
    scalabile da nessuno anche di fronte a lanci di Opa (Offerte di =
pubblico=20
    acquisto). E quindi l'azienda non sar=E0 pi=F9 di propriet=E0 =
comunale se e solo=20
    se il Comune decider=E0 di cedere delle azioni.=20
    <LI>Delle restanti azioni private (il 49% del totale) la quasi =
totalit=E0 =E8=20
    fatta di azionisti singoli. ed =E8 stato fatto apposta cos=EC per =
rendere molto=20
    difficili le scalate anche sulla parte privata. Inoltre per =
modificare lo=20
    statuto dell'azienda =E8 necessaria la maggioranza dei tre quarti =
degli=20
    azionisti, e questo rende difficile di per s=E9 cambiare lo statuto =
e quindi=20
    modificare la quota azionaria di maggioranza.=20
    <LI>La delibera contiene un emendamento di giunta che ho fatto =
aggiungere io=20
    che concede al comune il diritto di prelazione sull'acquisto delle =
dighe=20
    qualora Amga decidesse di venderle. (In ogni caso - ovviamente - =
essendo il=20
    comune detentore della maggioranza azionaria dell'azienda, il fatto =
di=20
    rivendere le dighe sarebbe una scelta che il Comune dovrebbe =
avvallare)=20
    <LI>Il fatto che il Comune detenga quella propriet=E0 di azioni =
significa che=20
    qualunque decisione non pu=F2 essere presa senza che il Comune sia =
d'accordo.=20
    Significa che i consiglieri d'amministrazione del comune =
rappresentano il=20
    51% dei voti dell'organismo, e significa anche che l'amministratore =
delegato=20
    =E8 scelto dal Comune di Genova e pu=F2 essere rimosso quando il =
Comune lo=20
    decide.=20
    <LI>Aggiungo inoltre che la vendita delle dighe non cambia la natura =


    complessiva della questione rispetto alla gestione pubblica della =
risorsa=20
    acqua. Gi=E0 da sette anni, infatti, Amga =E8 una spa gestisce gli =
acquedotti=20
    del comune di Genova, =E8 un'azienda florida che produce risorse per =
il Comune=20
    (e quindi per tutti), e non mi pare che ci siano stati aumenti =
significativi=20
    delle bollette o che il servizio sia diventato scadente. Anzi.=20
    <LI>Teniamo conto anche del fatto che una grande percentuale delle =
risorse=20
    idriche che servono Genova sono gestite da acquedotti interamente =
privati=20
    come il Niccolay e il De ferrari- Galliera. e Amga sta gi=E0 =
adottando una=20
    politica sul territorio per captare acqua a discapito dei due =
acquedotti=20
    privati, su cui altri operatori privati (Vivendi e la =
municipalizzata Acea)=20
    hanno puntato gli occhi.=20
    <LI>La legislazione nazionale (Berlusconiana) spinge nella direzione =
di=20
    liberalizzazioni dei servizi pubblici. Questo non =E8 indifferente, =
perch=E9 -=20
    contrariamente a quanto si dice - il Comune di Genova non sta =
facendo il=20
    primo della classe nelle privatizzazioni. Tutt'altro. Siccome le =
leggi=20
    spingono per fare andare a gara tutti i servizi pubblici a rilevanza =


    industriale, la logica che anima una amministrazione di sinistra =
deve essere=20
    quella di tutelare il pi=F9 possibile le proprie aziende. Per =
tutelarne i=20
    lavoratori, le competenze e le risorse economiche che queste =
portano. La=20
    vendita delle dighe ad amga serve proprio a far s=EC che Amga (che =
detiene un=20
    contratto trenntennale di servizio) non debba andare a gara per la =
gestione=20
    degli invasi. Dovr=E0 probabilmente andare a gara per la gestione =
delle reti=20
    di distribuzione. Ma ovviamente avendo il contratto con il Comune e =
la=20
    propriet=E0 delle dighe, di fatto gestisce gli invasi e quindi =
l'acqua che=20
    deve passare nelle reti. E quindi nelle gare sar=E0 comunque in una =
posizione=20
    di forza.=20
    <LI>E' importante dire un'ultima cosa sulle tariffe: =E8 davvero =
difficile che=20
    un'azienda che gestisce reti e impianti possa scaricare sulle =
bollette costi=20
    non direttamente imputabili al servizio, ma - per esempio - a =
investimenti=20
    sbagliati. Questo perch=E9 il calcolo del costo a metro cubo della =
bolletta=20
    viene fatto dall'ATO (area territoriale ottimale, strumento previsto =
dalla=20
    legge Galli) sui parametri di un'azienda cosiddetta "ottimale". Per =
cui chi=20
    gestisce il servizio non pu=F2 scaricare sui costi della bolletta =
costi non=20
    direttamente imputabili ai costi di gestione del servizio. quello =
che invece=20
    gi=E0 oggi =E8 vergognoso, per esempio, =E8 che nella nostra =
bolletta noi paghiamo=20
    il costo di manutenzione degli impianti degli acquedotti privati, i =
quali=20
    incassano i soldi e poi non fanno i lavori. Per questo =E8 =
necessario andare=20
    velocemente alla costruzione dell'ATO, cos=EC come previsto dalla =
legge Galli=20
    in modo da regolamentare tutto ci=F2.=20
    <LI>rispetto ad alcune proposte che ho sentito, ricordo solo una: =
Amt =E8 una=20
    spa al 100% di propriet=E0 del Comune e questo non impedisce che =
produca 110=20
    miliardi di debiti che il comune ogni anno deve ripianare con cifre =
intorno=20
    ai 25 miliardi di lire. con tutta evidenza, quindi, di per s=E9 =
l'assenza di=20
    capitali privati non =E8 garanzia di buon servizio. evidentemente si =
possono=20
    fare esempi anche in senso inverso. Ma tutto questo per dire che la =
forma=20
    societaria spesso non =E8 determinante, se costruita (come nel caso =
di amga)=20
    con tutte le possibili garanzie di pubblicit=E0 di gestione.=20
  <BR></LI></OL><BR>Forse ho dimenticato delle cose e concludo con =
alcune=20
  considerazioni:<BR><BR>
  <UL>
    <LI>A mio modo di vedere, non ci troviamo di fronte ad una =
operazione=20
    sbagliata ma ad una operazione difficile che ci interroga =
profondamente sul=20
    tema della partecipazione, del rinnovo delle forme di controllo =
sulla=20
    gestione dei beni pubblici e infatti stiamo preparando una serie di =
ordini=20
    del giorno che vanno in questa direzione. Teniamo conto del fatto =
che Pericu=20
    - ben conscio del problema - ha gi=E0 chiesto ed ottenuto che =
l'azienda faccia=20
    relazioni trimestrali sull'andamento dei conti e sulle scelte di =
politica=20
    aziendale. Questi doc sono pubblici e si trovano su internet.=20
    <LI>Aggiungo per ulteriore chiarezza che sarebbe bastato sapere che =
Amga =E8=20
    scalabile da chiunque per far s=EC che io votassi no. &nbsp;Mi pare =
invece che=20
    ci siano tutte le garanzie per dire che tutta l'operazione =E8 fatta =


    all'interno di un quadro di pubblicit=E0 del servizio.=20
    <LI>Chiaramente si pu=F2 obiettare "se il comune decidere di vendere =
le=20
    proprie azioni"? Questo =E8 sempre possibile, anche se difficoltoso =
come ho=20
    detto prima (passaggio in consiglio comunale, cambio statuto, =
vendita).=20
    Bisogna poi vedere - cosa tutt'altro che scontata - che questo sia =
un bene=20
    anche dal punto di vista di una amministrazione di destra. Ma il =
punto =E8 un=20
    altro: se una nuova amministrazione comunale decidesse di vendere =
dighe o=20
    amga, non lo farebbe lo stesso, sia che le dighe siano di sua =
propriet=E0 o=20
    siano di propriet=E0 del comune? &nbsp;<BR></LI></UL><BR>Infine =
concludo su=20
  questo, rivolgendomi ai compagni e alle compagne che lavorano nella =
campagna=20
  Wto: sono totalmente d'accordo con le questioni globali che pone la =
campagna,=20
  e anche sulle possibili ricadute nazionali e locali e infatti l'arci =
aderisce=20
  con convinzione. Ma sono sinceramente convinto del fatto che la scelta =
delle=20
  dighe del comune rientri ovviamente in quel contesto, ma sia di segno =
opposto=20
  rispetto alle scelte destrorse che stanno avanzando e dalle =
liberalizzazione=20
  dell'acqua che riguardano i paesi deboli. Non dimentichiamoci che =
l'esistenza=20
  di sistemi democratici solidi cambia e di molto la natura, il ruolo e =
gli=20
  spazi per il privato. Una cosa poi =E8 discutere delle dighe sul tigri =
e=20
  l'eufrate o nei fiumi dell'india o delle dighe nel comune di Genova. I =
GATS=20
  vanno fermati anche perch=E9 probabilmente metterebbero in discussione =
i=20
  principi generali affermati dalla legge Galli, ma secondo me =E8 un =
errore=20
  pensare che la cessione delle dighe vada nella direzione di avallare =
le scelte=20
  del Wto. <BR><BR>Per tutto ci=F2, e non solo per il fatto che dal =
punto di vista=20
  amministrativo (vista la questione amt) sarebbe davvero difficile =
votare no,=20
  ho deciso di votare s=EC a questa delibera.<BR><BR><BR><BR>ciao e un =
sincero=20
  abbraccio a tutti =
voi<BR><BR><BR>massi<BR><BR></BLOCKQUOTE></BODY></HTML>


------=_NextPart_000_0038_01C32E90.4F3D6DA0--