Autor: norma Data: Asunto: [NuovoLaboratorio] un'ora in silenzio per la pace
Rete controg8
per la globalizzazione dei diritti
Ancora una volta gli otto grandi, riuniti ad Evian a discutere di come
spartirsi il dominio del mondo (e nell'immediato, l'appetitosa torta della
ricostruzione dell'Iraq), hanno deluso chi attendeva da loro miracolose
ricette contro la fame, le malattie e l'emarginazione.
Nessuna meraviglia, visto che si tratta degli autori e dei garanti del
sistema di relazioni internazionali che determinano le tragiche disparità
del nostro mondo; e non era realisticamente sperabile che lo ammettessero e
decidessero di modificarlo, visto che si tratta del sistema che garantisce
ai paesi da loro governati l'80% delle risorse disponibili sul pianeta.
Rimane poi di fronte agli occhi di tutti il fatto che tale "ordine"
internazionale non garantisce neppure benessere e pari opportunità agli
stessi abitanti delle zone ricche.
Uno degli otto grandi paesi, quello nel quale abbiamo la ventura di vivere,
ha festeggiato ancora una volta la propria carta costituzionale in una
maniera un po' curiosa: per esaltare un patto tra cittadini che recita, tra
l'altro: "L'Italia ripudia la guerra" è riuscito a realizzare un'ennesima,
grandiosa parata militare. Alcuni pacifisti, che hanno tentato di far
rilevare questa circostanza esponendo uno striscione e distribuendo
volantini, sono stati fermati ed accusati di "manifestazione non
autorizzata". Era autorizzata la milionaria parata in via dei fori
imperiali? Era utile? Era necessaria?
Per continuare a porre queste ed altre domande, ancora una volta domani, 4
giugno, dalle 18 alle 19, sosteremo per un'ora in silenzio sui gradini del
palazzo ducale di Genova