[Lecce-sf] da dino frisullo

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Autor: loukas2@inwind.it
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Asunto: [Lecce-sf] da dino frisullo
inoltro un messaggio inviatomi ieri mattina da dino frisullo.=0D=0Ainvio =
pure il testo del suo intervento, letto ieri al castello carlo v.=0D=0Aco=
me leggerete, dino gradirebbe avere qualche copia del dossier all'indiriz=
zo che ometto dall'inoltro.=0D=0Apossiamo farcela, no?=0D=0Aluca=0D=0A=0D=
=0A.....................=0D=0A=0D=0ACome d'accordo con Luca, rinvio il mi=
o intervento per il convegno assemblato su un foglio solo per facilitare =
la copiatura.=0D=0APer i materiali di cui dicevi, Luca, il mio indirizzo =
=E8 ***. Se sono materiali da inoltrare anche a Ginevra o Strasburgo, se =
non =E8 troppa fatica o volume mandamene pi=F9 copie, altrimenti possiamo=
farle noi a Roma.=0D=0AVi segnalo che oggi (sabato 25) su Liberazione ho=
cercato di "lanciare" il convegno con una messa a punto (che per voi son=
o dati ben noti) sui Cpt.=0D=0AUn abbraccio a tutti e tutte. Vorrei esser=
e con voi...=0D=0ADino=0D=0A=0D=0A......................=0D=0A=0D=0AREGIN=
A PACIS: IL MURO INFRANTO DELLA LOGISTICA DELLA DEPORTAZIONE=0D=0A=0D=0AC=
omunque si concluda la duplice indagine giudiziaria per malversazioni e l=
esioni sul centro Regina Pacis, sar=E0 ben difficile che qualcuno ripropo=
nga quest=B4esperienza a modello per fantasiosi premi Nobel per l=B4accog=
lienza, dopo che si sono levati i veli che ne occultavano il cinico funzi=
onamento da istituzione totale. Non sono bastati gli anatemi di Fitto e d=
ei politici salentini sugli antirazzisti "mistificatori, intolleranti, de=
stabilizzatoridelle strutture civili e religiose", n=E9 la difesa d=B4uff=
icio di Mantovano in parlamento. E non baster=E0 neppure il silenzio ipoc=
rita di quella parte dell=B4attuale opposizione che condivide, e a quanto=
pare non rinnega, la responsabilit=E0 della passata canonizzazione di mo=
ns. Ruppi e della sua creatura.=0D=0ADalla met=E0 degli anni =B490, in to=
tale solitudine, la Rete antirazzista a livello nazionale e poche struttu=
re in Puglia, come il Comitato diritti degli immigrati e il circolo I.Ma=
sih a Lecce e gli Osservatori di Brindisi e di Bari, avanzavano dubbi sug=
li enfatici allarmi, le invocazioni a "solidariet=E0 e fermezza", le grid=
a d=B4invasione e le pelose premure di mons.Ruppi sull=B4immigrazione. Un=
o strano mix, le cui ambiguit=E0 pian piano si sono sciolte nel senso del=
la logica custodiale e speculativa. E=B4 stato illuminante per me scoprir=
e, in un documento degli antirazzisti pugliesi, la presenza di don Cesare=
Lodeserto, per la potente Curia salentina, al convegno convocato a Parig=
i da mons. Lustiger, sgomberatore di sans-papier ed esponente della destr=
a ecclesiastica, per teorizzare la gestione religiosa dei centri di deten=
zione in Europa e di quelli di "contenimento" oltre le frontiere comunita=
rie. Che =E8 esattamente ci=F2 che Ruppi ha realizzato in Salento e, in p=
arallelo, in Moldavia.=0D=0ADa molti punti di vista =E8 stata e rimane es=
emplare e paradigmatica l=B4esperienza del Regina Pacis, il primo Cpt in =
Italia e tuttora il pi=F9 grande. Ma non da solo. Ha guidato l=B4involuzi=
one della catena dei centri d=B4accoglienza pugliesi, un tempo luoghi di =
sperimentazione aperta e ospitale, fino a farsi gangli della logistica sc=
ientifica del concentramento e della deportazione. =0D=0AIn un territori=
o militarizzato ben prima del "Piano di allerta e reazione rapida" varato=
in novembre nel Castello di Lecce, su coste trasformate in cimiteri mari=
ni dalle mafie e dal proibizionismo, i centri pugliesi sono stati e sono =
il laboratorio dell=B4appalto della custodia al "privato sociale", della =
gestione allegra delle relative convenzioni e appalti grazie allo "stato =
d=B4emergenza" (finch=E8 poi i bubboni scoppiano, come per il centro Lori=
zzonte), della detenzione dei richiedenti asilo e dei nuovi arrivati in c=
entri "spuri" d=B4accoglienza o d=B4identificazione, della successiva dis=
persione sul territorio italiano ed europeo di decine di migliaia di pove=
ri cristi. Ciascuno dei quali ha fruttato per=F2 milioni ai suoi "tutori"=
.=0D=0AMa la sperimentazione principale, preziosa per i governi europei d=
opo le decisioni della Ue sul "contenimento" dei profughi di guerra e sul=
"forced return" dei migranti, =E8 quella operata con le deportazioni di =
massa. Ricordo quando apprendemmo con orrore che nell=B4agosto 2001 dodic=
i kurdi erano stati riconsegnati dal Regina Pacis, via Malpensa, ai loro =
torturatori turchi. Nella primavera successiva riuscimmo a fermare il rim=
patrio di altri cento kurdi , ma non di sessanta srilankesi respinti nell=
=B4inferno della guerra civile. =0D=0AMa quant=B4altre vite sono passate =
dai centri di Lecce, Foggia, Bari e Brindisi per essere aggregate in un c=
harter o su un traghetto e rispedite indietro, in violazione di leggi e c=
onvenzioni e spesso nel totale disprezzo del diritto alla vita? Di questi=
destini non decidono pi=F9 i gestori dei centri, ridotti, cattolici o la=
ici che siano, a passacarte del Dipartimento di Ps. Costretti, per non ri=
nunciare alle prebende del governo, a riempire e svuotare i loro centri a=
comando di polizia, senza alcun rapporto con il territorio pugliese ma c=
on l=B4andamento nazionale di sbarchi e rastrellamenti metropolitani, del=
mercato del lavoro. E, fuori, delle guerre.=0D=0AQuesto gioco =E8 stato =
infranto. Oggi l=B4intera struttura dei centri pugliesi =E8 sotto accusa,=
come quelli siciliani, anche se le istituzioni pugliesi si schierano com=
pattamente a difesa mentre la Regione Sicilia promuove un=B4indagine cono=
scitiva. Credo di poter dire che il merito =E8 stato della tenacia con cu=
i, forti dell=B4esperienza del movimento nazionale e internazionale contr=
o la globalizzazione economica, i Social Forum e gli antirazzisti leccesi=
e pugliesi hanno saputo uscire dalla logica della sporadica denuncia e d=
ell=B4invettiva, e mettersi in contatto vero con le persone recluse. =0D=0A=
Penso alle visite al Regina Pacis e a Lorizzonte, a Bari Palese o a Borgo=
Mezzanone, e prima e dopo, alla conquista degli ingressi periodici con m=
edici e avvocati, al blocco dei rimpatri e delle ritorsioni, al sostegno =
a chi ha sporto denuncia ed a chi ha chiesto asilo politico, alla ricostr=
uzione delle loro storie, alla costruzione di un rapporto di fiducia e d=B4=
amicizia che inevitabilmente si trasferisce poi alla popolazione. Per par=
lare solo del Regina Pacis, senza questa continuit=E0 di relazione umana =
quasi sessanta pakistani del Kashmir sarebbero rimpatriati e non liberi, =
e quattordici maghrebini pestati non avrebbero potuto chiedere giustizia =
di l=E0 dal mare. E senza la stessa tenacia, a Brindisi le famiglie dei s=
uperstiti della Kater i Radesh non avrebbero retto fino ad oggi un proces=
so farsa, e centinaia di asilanti non sarebbero usciti da soli dalle roul=
otte degli aeroporti di Foggia e di Bari. Come a Trapani, dove la stessa =
caparbiet=E0 ha consentito che non si perda ancora la memoria umana e giu=
diziaria della strage del =B499.=0D=0ANon numeri e nemmeno "casi", ma per=
sone. E=B4 in loro nome che avevamo il diritto di presidiare, quella nott=
e, il Duomo di Lecce. Nel nome di Cristo "condannato a morte per sedizion=
e", come scrisse il Social Forum barese. Di quel Cristo in cui, credenti =
o no, ci potremmo riconoscere tutti noi e soprattutto tutti gli esclusi, =
i reclusi, gli offesi. Non coloro che li offendono e li recludono.=0D=0A=0D=
=0ADino Frisullo - 25 aprile 2003=0D=0A=0D=0A=0D=0A