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Buon 25 aprile a tutti
franco
25 aprile, la lotta continua =20
=20
=20
Come sempre, =E8 insolente l'attacco che le destre fanno al 25 =
aprile e alla Resistenza. Ma sbaglieremmo se non vi scorgessimo una =
insidiosit=E0 di nuovo tipo. Non siamo di fronte solo ad una coazione a =
ripetere, o ad un pi=F9 aggressivo tentativo di rimuovere o oscurare il =
carattere fondativo dell'antifascismo rispetto alla repubblica =
democratica. Nell'attacco =E8 visibile un vero e proprio salto di =
qualit=E0.=20
Esso muove da un formale riconoscimento del valore della =
Resistenza accompagnato da una sua sostanziale delegittimazione. Ma, =
anche e soprattutto, da una falsificazione della storia che divide la =
parte "buona" (i militari, i cattolici) da quella "cattiva" (ovvero, i =
comunisti, i partigiani combattenti e cos=EC via). Si operano poi una =
ritualizzazione insignificante che ne scolorisce i caratteri e una =
retorica della pacificazione, che non c'entra nulla con la piet=E0 per i =
morti, ma che nei fatti annulla ogni distinzione tra fascismo e =
antifascismo.=20
Ma c'=E8 un aspetto ancora pi=F9 inquietante. Ed =E8 il tentativo =
di connettere la delegittimazione della resistenza al nuovo scenario =
della guerra preventiva. E' la retorica della "guerra di civilt=E0" che =
riscrive la storia come contrapposizione tra bene e male: ieri contro il =
fascismo e il nazismo, oggi contro le satrapie orientali e il =
fondamentalismo islamico. Quindi, Saddam (e quanti altri con lui?) come =
Hitler e Bush e Blair come Eisenower e Churchil. In questo senso, =
addirittura, la guerra preventiva =E8 in continuit=E0 con la guerra =
contro il nazifascismo. L'intera storia umana, anzi, pu=F2 essere =
riscritta in questa chiave e trovare antecedenti "attuali", a partire =
dalla vittoria a Poitiers di Carlo Martello.=20
A questa offensiva non si pu=F2 rispondere solo "smontando" le =
tesi (e l'idelogia) dei nostri avversari con argomenti puntuali e =
razionali: bisogna andare al cuore della questione.=20
Il dopoguerra =E8 finito, siamo in una nuova fase. Delegittimare =
la Resistenza e attaccare frontalmente la Costituzione =E8 funzionale a =
questa nuova "dura" fase della globalizzazione capitalistica. Alla =
crisi, le classi dirigenti rispondono con un inasprimento delle =
politiche neoliberiste e con la guerra. Per questa ragione di fondo, qui =
da noi, viene messo in discussione il carattere progressivo della carta =
costituzionale sia dal punto di vista sociale che da quello civile (il =
ripudio della guerra).=20
Ma qual =E8 il vero punto debole dell'operazione delle destre? Che =
debbono espungere dalla Resistenza (e dalla storia) le persone in carne =
e ossa. La lotta al nazifascismo viene da loro ridotta ad un conflitto =
militare. Mentre, al contrario, il carattere peculiare della Resistenza =
=E8 stato l'ingresso sulla scena politica delle grandi masse popolari. =
Per questo la vittoria contro il nazifascismo non ha rappresentato il =
semplice ritorno al passato, alle societ=E0 e ai sistemi politici del =
primo dopoguerra.=20
Per difendere i valori e gli ideali della Resistenza =E8 =
essenziale, perci=F2, rinnovarli.=20
Qui si incontra il movimento, e proprio su quel punto strategico =
che =E8 la critica degli organismi a-democratici della globalizzazione =
neoliberista e il conseguente svuotamento degli istituti della =
democrazia partecipata, persino di quella rappresentativa. In questo =
senso, l'impegno =E8 ambizioso: una vera rifondazione della democrazia. =
Rifiuto della guerra e disobbedienza alla condizione di guerra =
permanente, lotta al neoliberismo e ai processi di liberalizzazione e =
privatizzazione, nuovo protagonismo sociale, vanno tenuti assieme come =
modello di costruzione di un nuovo mondo possibile.=20
D'altra parte, la lotta partigiana non ha mai separato la cacciata =
dell'invasore nazista dalla conquista di una nuova democrazia, dalla =
prospettiva di un nuovo riscatto civile e sociale. E il sapere legare =
questione democratica, ovvero lo sviluppo della partecipazione attiva, e =
questione sociale, ovvero il tema dell'allargamento dei diritti del =
lavoro e di quelli sociali, ha rappresentato i momenti pi=F9 alti della =
costruzione e dell'avanzata del movimento operaio.=20
La democrazia si difende se affonda i suoi piedi nel sudore e =
nella polvere delle condizioni materiali di milioni di persone, e se a =
quelle persone riesce a trasmettere la fiducia di un riscatto.=20
Perci=F2 il nostro 25 aprile si allunga al primo maggio e la =
nostra opposizione alla guerra si collega alla difesa dei beni comuni =
minacciati dalle privatizzazioni e alla costruzione di nuovi diritti del =
lavoro e sociali a partire dalla proposta di estendere a tutti la =
garanzia a essere reintegrato al lavoro se licenziato ingiustamente.=20
=ABSiamo quelli di una volta, ma non ripercorriamo la storia allo =
stesso modo=BB, cos=EC il subcomandante Marcos, parlando della grande =
eredit=E0 dello zapatismo. Cos=EC anche noi, nel solco della Resistenza, =
per inverarla nelle nuove contraddizioni del presente.=20
=20
-------------------------------------------------------------------------=
-
=20
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funzionale a questa nuova "dura" fase della globalizzazione =
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politiche neoliberiste e con la guerra. Per questa ragione di =
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da noi, viene messo in discussione il carattere progressivo della =
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destre? Che debbono espungere dalla Resistenza (e dalla storia) le =
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in carne e ossa. La lotta al nazifascismo viene da loro ridotta ad =
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conflitto militare. Mentre, al contrario, il carattere peculiare =
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Resistenza =E8 stato l'ingresso sulla scena politica delle grandi =
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politici del primo dopoguerra. </FONT>
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quel punto=20
strategico che =E8 la critica degli organismi a-democratici della=20
globalizzazione neoliberista e il conseguente svuotamento degli =
istituti=20
della democrazia partecipata, persino di quella rappresentativa. =
In questo=20
senso, l'impegno =E8 ambizioso: una vera rifondazione della =
democrazia.=20
Rifiuto della guerra e disobbedienza alla condizione di guerra =
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legare questione democratica, ovvero lo sviluppo della =
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attiva, e questione sociale, ovvero il tema dell'allargamento dei =
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