[ssf] E li chiamano sciacalli

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Author: Walter
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Subject: [ssf] E li chiamano sciacalli
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E li chiamano sciacalli

=20

      I ragazzi che corrono tutto il giorno da una parte all'altra di
Baghdad sono giovanissimi, tra i 16 ed i 30 anni. Hanno un'energia =
addosso
che si direbbe impensabile per chi come loro vivono da almeno 12 anni =
sotto
il tacco dell'embargo economico pi=F9 duro che sia mai capitato di =
subire ad
una popolazione civile. Per chi come loro si trovano ancora sotto =
l'incubo
di una guerra che per settimane a bombardato la loro citt=E0 lasciandoli =
senza
cibo, acqua, scuole, universit=E0.=20


=20

      I ragazzi di Baghdad, decine forse centinaia di migliaia si sono =
presi
la citt=E0. Impazzano per le strade di Al-Jumhurrya, nei quartieri delle
ambasciate e delle fastose ville e dimore dei burocrati di stato, =
appaiono
all'improvviso nei quartieri meridionali di Dorah, e dall'altra parte =
della
capitale nei sobborghi nord di Adhamiya, e poi ancora in centro lungo la
Al-Saadun Street.=20


      Non stanno mai fermi i ragazzi di Baghdad.=20


=20

      E li chiamano sciacalli.=20


=20

      Portano con loro borse, sacche, valige, lenzuola annodate ai =
quattri
lati, carretti tirati mano. Guidano vecchie automobili senza targa,
furgoncini e pick-up in alcuni casi nuovi di zecca. Suonano il clackson =
e
corrono da una parte all'altra della citt=E0 a riprendersi quello che =
gli =E8
sempre stato negato, quello che gli stato tolto dall'ottusit=E0 di uno =
stato
sordo alle grida ed ai loro bisogni.=20


      E sfidano il coprifuoco e la presenza di un esercito invasore che
aveva programmato per loro il ruolo di comparse festose al cospetto di =
un
esercito di "liberazione".=20


=20

      Non ci stanno i ragazzi di Baghdad. Non ci stanno pi=F9 ad essere
programmati in un modo o in un altro per quello che non sono. Non hanno
scelto n=E9 Saddam n=E9 Bush, e non vogliono pi=F9 dire sissignore a =
nessuno. Oggi
si sentono, sono, i ragazzi di Baghdad. E basta.=20


=20

      E li chiamano sciacalli.=20


=20

      Oggi si che =E8 festa a Baghdad: si corre verso i quartieri =
residenziali
degli alti funzionari di stato, dei burocrati, dei vertici delle forze
armate. Con i bastoni, con attrezzi da cantiere si sfondano le finestre =
e le
porte di quelle case di un lusso cos=EC anacronistico e pacchiano.=20


=20

      Il reporter indipendente che per tutta la mattina =E8 stato con =
alcuni
di loro, mi parla di Abdel, primo di sette fratelli, tutti maschi, di un
pap=E0 mite e timido che fa il vigile urbano. E di una mamma sarta che =
ha
passato la vita a cucire per s=E9 e per gli altri. Cucire a mano senza =
neppure
una macchina da cucire, pulendo e lucidando gli aghi per paura che si
potessero rovinare.=20


      Una famiglia ubbidiente quella di Abdel, una vita schiacciata =
dalla
mancanza di tutto. L'equivalente di settanta dollari al mese per cercare =
di
fa quadrare le esigenze di nove persone. Tutti i giorni di ogni mese, =
tutti
i mesi di ogni anno. E cos=EC da anni.=20


      Il pap=E0 di Abdel ha una gamba che quand'era bambino =E8 stata =
colpita
dalla poliomelite, e questo gli ha fatto scampare le ultime tre guerre,
quella contro l'Iran, la guerra del Golfo del 1991 e quella di oggi. I
fratelli di Abdel troppo piccoli allora come ora per essere arruolati. =
Ma
non Abdel, che con i suoi 19 anni sa di dover anda re sotto le armi, e =
nel
settembre scorso riceve la chiamata a presentarsi. Abdel indossa la =
divisa
senza protestare fino alla fine dello scorso marzo, quando ormai la =
guerra
sembra davvero inevitabile.=20


=20

      Un giorno Abdel disubbidisce, esce dalla caserma e non vi f=E0 =
pi=F9
ritorno. Scoppia la guerra ed Abdel si ritrova disertore. In famiglia, =
la
notizia giunge come uno stordimento per il pap=E0 vigile urbano, come =
una
vergogna.=20


      Ma Abdel resiste, e favorito anche dalle tragedie provocate dai
bombardamenti non fa poi molto per nascondersi. Pensa, a ragione, chi =
mai si
occuper=E0 di me in questa situazione tanto drammatica?=20


      La famiglia rimane unita sotto i bombardamenti, come tutti senza
acqua, con pochissimo cibo, senza luce. Ogni tanto, quando la corrente
elettrica torna, accendono la radio per capire cosa accade fuori da =
quelle
mura, fuori da Baghdad. Non hanno televisione, computer. Neppure una
macchina da cucire. Del resto con settanta dollari al mese non si sono =
mai
potuti permettere proprio nulla.=20


=20

      E li chiamano sciacalli i ragazzi di Baghdad.=20


      Perch=E9 oggi sono andati a prendersi i loro sogni.=20


=20

      Entrano nelle case bianche e volgari della ricca borghesia di =
stato,
rimangono abbagliati dai marmi, i tappeti, gli specchi. E Abdel =E8 con =
loro,
entrano in ogni stanza, rovesciano ogni cosa, mettono a soqquadro quei
saloni tanto grandi che sembrano sale da ballo.=20


      Afferrano le televisioni a colori giapponesi, i video =
registratori, i
cd musicali, i computer. Persino una playstation. E poi ancora lenzuola,
coperte, vestiti, scarpe. Carne surgelata, bottiglie di vino e birra, =
olio e
farina. Prendono tutto, tutto quello che trovano in tutte le case che
trovano. E' come una scarica elettrica che gli attreversa il corpo e la
testa, quell'adrenalina che sale e li sconvolge ogni volta che una porta
salta sotto la spinta di venti mani, ogni volta che un congelatore pieno =
di
pesce, verdura, fragole e dolci si spalanca, ogni volta che saltano come
danzando sui grandi letti matrimoniali coperti di seta.=20


=20

      E li chiamano sciacalli i ragazzi di Baghdad.=20


=20

      Abdel entra in un'altra casa ancora, una casa con una torretta di
mattoni bianchi. Saranno in dieci, forse di pi=F9, e con loro anche il
reporter indipendente che mi parla di questa mattina di furiosa =
eccitazione.
Abdel ha ormai un chiodo fisso in testa. E cerca, cerca dovunque, =
persino
sotto gli alti baldacchini dei letti, nei garage vuoti, nei =
seminterrati. Ed
anche nelle dispense, nei locali adibiti a lavanderia. Un'altra stanza =
ed
un'altra stanza ancora quando sotto un lenzuolo si materializza =
l'oggetto
che di casa in casa =E8 andato cercando come una furia: una macchina da
cucire. Una vecchia Singer con il mobile di legno e ferro con la pedana
mobile per far andare su e gi=F9 l'ago. Una Singer nera piena di fregi =
in oro.
E nei cassetti aghi, fili di seta e di cotone, bottoni, nastri e =
coccardine,
ditali d'oro e d'argento, elastici di ogni altezza.=20


      Salta, urla, ride Abdel, abbraccia il reporter e abbraccia pure =
quella
fantastica macchina da cucire.=20


      La alza da u n lato e poi dall'altro ed infine la carica sulla =
schiena
e corre gi=F9 per le scale della villa come se non avvertisse il peso. =
Ed il
reporter con lui, di corsa fino al carretto a mano lasciato fuori.=20


      Una coperta marrone buttata su a coprire tutto e poi via di corsa
verso casa, tirando un sogno su un carretto.=20


=20

      E li chiamano sciacalli i ragazzi di Baghdad.=20


=20

      Che la notte sia leggera.=20


      r.=20


=20

(da fuoricontrollo)


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sciacalli</span></font></p>

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ragazzi che corrono
tutto il giorno da una parte all'altra di Baghdad sono giovanissimi, tra =
i 16
ed i 30 anni. Hanno un'energia addosso che si direbbe impensabile per =
chi come
loro vivono da almeno 12 anni sotto il tacco dell'embargo economico =
pi=F9 duro
che sia mai capitato di subire ad una popolazione civile. Per chi come =
loro si
trovano ancora sotto l'incubo di una guerra che per settimane a =
bombardato la
loro citt=E0 lasciandoli senza cibo, acqua, scuole, universit=E0. =
</span></font></p>

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ragazzi di Baghdad,
decine forse centinaia di migliaia si sono presi la citt=E0. Impazzano =
per le
strade di Al-Jumhurrya, nei quartieri delle ambasciate e delle fastose =
ville e
dimore dei burocrati di stato, appaiono all'improvviso nei quartieri
meridionali di Dorah, e dall'altra parte della capitale nei sobborghi =
nord di Adhamiya,
e poi ancora in centro lungo la Al-Saadun Street. </span></font></p>

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Portano con loro
borse, sacche, valige, lenzuola annodate ai quattri lati, carretti =
tirati mano.
Guidano vecchie automobili senza targa, furgoncini e pick-up in alcuni =
casi
nuovi di zecca. Suonano il clackson e corrono da una parte all'altra =
della
citt=E0 a riprendersi quello che gli =E8 sempre stato negato, quello che =
gli stato
tolto dall'ottusit=E0 di uno stato sordo alle grida ed ai loro bisogni. =
</span></font></p>

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coprifuoco e la presenza di un esercito invasore che aveva programmato =
per loro
il ruolo di comparse festose al cospetto di un esercito di
"liberazione". </span></font></p>

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ci stanno i
ragazzi di Baghdad. Non ci stanno pi=F9 ad essere programmati in un modo =
o in un
altro per quello che non sono. Non hanno scelto n=E9 Saddam n=E9 Bush, e =
non
vogliono pi=F9 dire sissignore a nessuno. Oggi si sentono, sono, i =
ragazzi di
Baghdad. E basta. </span></font></p>

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Baghdad: si corre verso i quartieri residenziali degli alti funzionari =
di
stato, dei burocrati, dei vertici delle forze armate. Con i bastoni, con
attrezzi da cantiere si sfondano le finestre e le porte di quelle case =
di un
lusso cos=EC anacronistico e pacchiano. </span></font></p>

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reporter
indipendente che per tutta la mattina =E8 stato con alcuni di loro, mi =
parla di Abdel,
primo di sette fratelli, tutti maschi, di un pap=E0 mite e timido che fa =
il
vigile urbano. E di una mamma sarta che ha passato la vita a cucire per =
s=E9 e
per gli altri. Cucire a mano senza neppure una macchina da cucire, =
pulendo e
lucidando gli aghi per paura che si potessero rovinare. =
</span></font></p>

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famiglia ubbidiente
quella di Abdel, una vita schiacciata dalla mancanza di tutto. =
L'equivalente di
settanta dollari al mese per cercare di fa quadrare le esigenze di nove
persone. Tutti i giorni di ogni mese, tutti i mesi di ogni anno. E =
cos=EC da
anni. </span></font></p>

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una gamba che quand'era bambino =E8 stata colpita dalla poliomelite, e =
questo gli
ha fatto scampare le ultime tre guerre, quella contro l'Iran, la guerra =
del
Golfo del 1991 e quella di oggi. I fratelli di Abdel troppo piccoli =
allora come
ora per essere arruolati. Ma non Abdel, che con i suoi 19 anni sa di =
dover anda
re sotto le armi, e nel settembre scorso riceve la chiamata a =
presentarsi. Abdel
indossa la divisa senza protestare fino alla fine dello scorso marzo, =
quando
ormai la guerra sembra davvero inevitabile. </span></font></p>

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giorno Abdel disubbidisce,
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Abdel si
ritrova disertore. In famiglia, la notizia giunge come uno stordimento =
per il
pap=E0 vigile urbano, come una vergogna. </span></font></p>

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Abdel resiste, e
favorito anche dalle tragedie provocate dai bombardamenti non fa poi =
molto per
nascondersi. Pensa, a ragione, chi mai si occuper=E0 di me in questa =
situazione
tanto drammatica? </span></font></p>

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unita sotto i bombardamenti, come tutti senza acqua, con pochissimo =
cibo, senza
luce. Ogni tanto, quando la corrente elettrica torna, accendono la radio =
per
capire cosa accade fuori da quelle mura, fuori da Baghdad. Non hanno
televisione, computer. Neppure una macchina da cucire. Del resto con =
settanta
dollari al mese non si sono mai potuti permettere proprio nulla. =
</span></font></p>

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bianche e volgari della ricca borghesia di stato, rimangono abbagliati =
dai
marmi, i tappeti, gli specchi. E Abdel =E8 con loro, entrano in ogni =
stanza,
rovesciano ogni cosa, mettono a soqquadro quei saloni tanto grandi che =
sembrano
sale da ballo. </span></font></p>

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televisioni a colori giapponesi, i video registratori, i cd musicali, i
computer. Persino una playstation. E poi ancora lenzuola, coperte, =
vestiti,
scarpe. Carne surgelata, bottiglie di vino e birra, olio e farina. =
Prendono
tutto, tutto quello che trovano in tutte le case che trovano. E' come =
una
scarica elettrica che gli attreversa il corpo e la testa, =
quell'adrenalina che
sale e li sconvolge ogni volta che una porta salta sotto la spinta di =
venti
mani, ogni volta che un congelatore pieno di pesce, verdura, fragole e =
dolci si
spalanca, ogni volta che saltano come danzando sui grandi letti =
matrimoniali
coperti di seta. </span></font></p>

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Abdel entra in
un'altra casa ancora, una casa con una torretta di mattoni bianchi. =
Saranno in
dieci, forse di pi=F9, e con loro anche il reporter indipendente che mi =
parla di
questa mattina di furiosa eccitazione. Abdel ha ormai un chiodo fisso in =
testa.
E cerca, cerca dovunque, persino sotto gli alti baldacchini dei letti, =
nei
garage vuoti, nei seminterrati. Ed anche nelle dispense, nei locali =
adibiti a
lavanderia. Un'altra stanza ed un'altra stanza ancora quando sotto un =
lenzuolo
si materializza l'oggetto che di casa in casa =E8 andato cercando come =
una furia:
una macchina da cucire. Una vecchia Singer con il mobile di legno e =
ferro con
la pedana mobile per far andare su e gi=F9 l'ago. Una Singer nera piena =
di fregi
in oro. E nei cassetti aghi, fili di seta e di cotone, bottoni, nastri e =
coccardine,
ditali d'oro e d'argento, elastici di ogni altezza. </span></font></p>

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abbraccia il reporter e abbraccia pure quella fantastica macchina da =
cucire. </span></font></p>

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alza da u n lato e
poi dall'altro ed infine la carica sulla schiena e corre gi=F9 per le =
scale della
villa come se non avvertisse il peso. Ed il reporter con lui, di corsa =
fino al
carretto a mano lasciato fuori. </span></font></p>

<p class=3DMsoNormal style=3D'text-autospace:none'><font size=3D2 =
face=3D"Courier New"><span
style=3D'font-size:10.0pt;font-family:"Courier New"'>=A0=A0=A0=A0=A0 Una =
coperta marrone
buttata su a coprire tutto e poi via di corsa verso casa, tirando un =
sogno su
un carretto. </span></font></p>

<p class=3DMsoNormal style=3D'text-autospace:none'><font size=3D2 =
face=3D"Courier New"><span
style=3D'font-size:10.0pt;font-family:"Courier =
New"'>&nbsp;</span></font></p>

<p class=3DMsoNormal style=3D'text-autospace:none'><font size=3D2 =
face=3D"Courier New"><span
style=3D'font-size:10.0pt;font-family:"Courier New"'>=A0=A0=A0=A0=A0 E =
li chiamano
sciacalli i ragazzi di Baghdad. </span></font></p>

<p class=3DMsoNormal style=3D'text-autospace:none'><font size=3D2 =
face=3D"Courier New"><span
style=3D'font-size:10.0pt;font-family:"Courier =
New"'>&nbsp;</span></font></p>

<p class=3DMsoNormal style=3D'text-autospace:none'><font size=3D2 =
face=3D"Courier New"><span
style=3D'font-size:10.0pt;font-family:"Courier New"'>=A0=A0=A0=A0=A0 Che =
la notte sia leggera.
</span></font></p>

<p class=3DMsoNormal style=3D'text-autospace:none'><font size=3D2 =
face=3D"Courier New"><span
style=3D'font-size:10.0pt;font-family:"Courier New"'>=A0=A0=A0=A0=A0 r. =
</span></font></p>

<p class=3DMsoNormal><font size=3D2 face=3DArial><span =
style=3D'font-size:10.0pt;
font-family:Arial'>&nbsp;</span></font></p>

<p class=3DMsoNormal><font size=3D3 face=3D"Times New Roman"><span =
style=3D'font-size:
12.0pt'>(da <i><span =
style=3D'font-style:italic'>fuoricontrollo</span></i>)</span></font></p>

</div>

</body>

</html>

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