[ssf] articolo dell'11 aprile su liberazione

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Author: paolaefranco
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Subject: [ssf] articolo dell'11 aprile su liberazione
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      L'attacco all'Iraq non era inevitabile =20
    =20
    =20
      Domani il popolo della pace torner=E0 ancora una volta in piazza. =
E' stato confermato, infatti, l'appuntamento nazionale promosso dal =
Comitato fermiamo la guerra. Mentre giungevano le prime notizie della =
presa di Bagdad da parte della coalizione Bush-Blair, il comitato ha =
avuto il coraggio e la lucidit=E0 di mantenere alta la mobilitazione =
contro la guerra infinita, propria di questa fase della globalizzazione =
capitalista, riformulando unitariamente l'appello ad una larga =
mobilitazione per un'opposizione assoluta alla guerra. Ci pare =
importante sottolineare quanto sia grande, profonda e, dunque, =
significativa, nel movimento pacifista, la convinzione del rifiuto della =
guerra, intesa non come "accidente", ma precisamente come elemento =
sovradeterminante delle relazioni mondiali. La globalizzazione in crisi =
di egemonia aumenta infatti gli squilibri, le povert=E0 e le ingiustizie =
- reclama l'intervento armato, lo pratica fuori e contro le regole del =
diritto internazionale, e porta morte e distruzione con cinica =
disinvoltura, colpendo indistintamente civili inermi e obiettivi =
militari alla ricerca di un dominio permanente. Cos=EC la guerra =E8 =
dentro la storia, anzi, la guida, forgiando categorie interpretative =
nuove, puntando sull'effetto - fascinazione: la liberazione dal =
dittatore di turno, l'intervento bellico umanitario, la democrazia da =
esportare.=20


      Oggi a sostegno della "missione" in Iraq, accanto agli Usa c'=E8 =
Blair, ieri in Kosovo l'intero schieramento di centro sinistra europeo. =
Ma la critica radicale alla guerra e al neoliberismo, portata avanti dal =
movimento, si =E8 proposta davvero, nella realt=E0 dei fatti, come =
soggetto costituente di nuova democrazia. Sia nelle grandi =
manifestazioni contro G8, la banca mondiale, il Wto, il Fondo monetario =
internazionale, sia nei fori sociali mondiali e continentali, il =
movimento ha saputo denunciare non solo i mali del mondo ma anche le =
strette connessioni tra globalizzazione \ guerre \ dominio. Ha =
cominciato a declinare un nuovo alfabeto sociale e politico attorno alla =
difesa - valore dei beni comuni acqua - cibo - terra da sottrarre =
all'impresa e al mercato, attorno alle diverse forme di sovranit=E0 =
popolare per una democrazia sostanziale, attorno alla pace come scelta =
che sovradetermina la convivenza civile di donne e uomini, esseri =
viventi, cose.=20


      Perci=F2 =E8 riuscito a nutrire un sempre pi=F9 vasto sentimento =
contro la guerra, incontrando oltre ai numerosi soggetti sociali del =
popolo no global, anche il popolo della pace.=20


      Ci=F2 che il movimento ha svelato sono soprattutto i nessi tra la =
faccia bellica e quella economica e sociale. La guerra permanente ed =
infinita parla il terribile linguaggio delle armi insieme a quello del =
mercato e del suo nuovo fondamentalismo. Il nuovo dominio imperiale =
miscela armi e accordi economici e commerciali in dosi sapienti per =
mantenere in mano di pochi potenza e ricchezza, cancellando =
autodeterminazione, sovranit=E0, diritti. Altro che processo di =
liberazione!=20


      Perci=F2 =E8 straordinario - e va sostenuto con convinzione e =
passione - il fatto che il movimento della pace non si fermi davanti =
alle prime notizie della caduta di un regime dispotico come quello di =
Saddam, ma intelligentemente decida di tornare ad alzare la voce =
comunque contro la guerra, perch=E9 l'aggressione cessi definitivamente =
e si apra una fase politica nuova. davvero di pace. Essa, lo sappiamo =
bene, =E8 oggi compromessa dalla volont=E0 di imperio =
dell'amministrazione americana anche nella cos=EC detta ricostruzione =
dell'area, dal peggioramento della situazione israelo - palestinese, =
dalla crisi strisciante di tutto il mondo arabo.=20



      Ma il ruolo che il movimento =E8 destinato ad avere in tutto il =
mondo non sar=E0 marginale. Tanto pi=F9 quanto esso sar=E0 in grado di =
muoversi lungo le strade che contestano Cancun e il round del Wto che vi =
si terr=E0 nel prossimo settembre per reclamare il diritto ai servizi e =
alla vita per tutte e tutti, per ricostruire la democrazia =
internazionale oggi violata dalle istituzioni illegittime piegate al =
mercato e alle leggi del profitto. In questo quadro acquista rilevanza =
la giornata mondiale di lotta contadina del 17 prossimo per il diritto =
alla terra, alla sovranit=E0 alimentare o la mobilitazione del 18 maggio =
per i beni comuni. Cos=EC come il boicottaggio per fermare la Esso e =
contro le multinazionali che foraggiano la guerra. La guerra all'Iraq =
non era inevitabile. Vale ancora la pena ripeterlo. Si doveva e poteva =
continuare ad affidarsi agli ispettori dell'Onu. Si doveva e poteva =
porre fine al conflitto tra Israele e Palestina per riuscire ad =
affermare il principio due popoli, due Stati. Si doveva e poteva =
ridefinire regole e giustizia sociale per favorire la democrazia. Si =E8 =
preferita la morte per imporre il nuovo ordine mondiale. La guerra =
preventive, infinita continua. C'=E8 permanentemente. Occorre quindi =
fermarla. Insieme si pu=F2.=20



    =20


-------------------------------------------------------------------------=
-
    =20



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