[Cm-crew] OT: "CRITICAL WINE" a vr

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Autor: stefania robba
Data:  
Asunto: [Cm-crew] OT: "CRITICAL WINE" a vr
<html><div style='background-color:'><DIV>
<P><BR>gran bella questa iniziativa .... io ho fatto dei corsi di degustazione e ho un po' bazzicato il mondo dei sommeliers... quindi la ritengo una cosa molto intelligente e mi piacerebbe partecipare:-)))<BR></P></DIV>
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<DIV>sostieni la campagna 1000 bici per la MAYDAY</DIV>
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<DIV>per essere felice/sfrontatamente felice</DIV>
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<DIV></DIV>>From: toni_i <TONI_I@???>
<DIV></DIV>>Reply-To: cm-crew@???
<DIV></DIV>>To: cm-crew@???
<DIV></DIV>>Subject: [Cm-crew] OT: "CRITICAL WINE" a vr
<DIV></DIV>>Date: Wed, 02 Apr 2003 12:40:35 +0200
<DIV></DIV>>
<DIV></DIV>>da: http://www.altremappe.org/news/view.php?id=282
<DIV></DIV>>
<DIV></DIV>>
<DIV></DIV>>TERRA E LIBERTA' / CRITICAL WINE
<DIV></DIV>>Sensibilità planetarie/ribelli e agricoltura contadina.
<DIV></DIV>>
<DIV></DIV>>Verona, 11-12-13 aprile 2003, CSOA La Chimica
<DIV></DIV>>
<DIV></DIV>>Il vino frutto della terra e del lavoro dell‚uomo; compagno dialettico che
<DIV></DIV>>ci riporta alla terra e ci invita alla comunanza e ad altri modi percettivi;
<DIV></DIV>>intercessore privilegiato uomo/terra.
<DIV></DIV>>
<DIV></DIV>>Il vino dei contadini, il vino di Omar Kaayam, di Baudelaire, di Neruda, di
<DIV></DIV>>Pavese.
<DIV></DIV>>
<DIV></DIV>>Il vino: compagno di tante serate passate a discutere di massimi sistemi; a
<DIV></DIV>>filosofeggiare, talvolta un po‚ ebbri; a ridere, piangere, amare. Quante
<DIV></DIV>>bottiglie, fiaschi, caraffe vuotati, qualche volta, un po‚ più consapevoli,
<DIV></DIV>>annusando profumi di fiori, di frutta, improvvisandoci degustatori per
<DIV></DIV>>individuare quel tannino un po‚ troppo aggressivo, o apprezzare il giusto
<DIV></DIV>>equilibrio di legni.
<DIV></DIV>>Il vino: un piacere da praticare, che appaga i sensi. La vista, che ne
<DIV></DIV>>coglie il colore; l'olfatto, che ne apprezza gli aromi; il gusto, che ne
<DIV></DIV>>assume l'essenza; l'udito, rallegrato da due bicchieri che s'incontrano in
<DIV></DIV>>un brindisi; il tatto, la mano che accarezza il bicchiere, lo porta alla
<DIV></DIV>>bocca, con una gestualità rituale.
<DIV></DIV>>Il vino, che in giusta quantità induce alla meditazione, alla riflessione,
<DIV></DIV>>all‚eloquio; che abbassa i freni inibitori quel tanto che basta per indurre
<DIV></DIV>>alla socialità, per rivelare quello che siamo, per favorire lo scambio: di
<DIV></DIV>>idee, emozioni, sentimenti.
<DIV></DIV>>
<DIV></DIV>>Il vino, la terra. Il vino quale intercessore. Dal vino vogliamo partire,
<DIV></DIV>>dalla bottiglia che ci arriva sulla tavola, dal bicchiere che beviamo, per
<DIV></DIV>>fare un percorso a ritroso: che ci porti a chi il vino lo vende, a chi lo
<DIV></DIV>>produce, a chi coltiva le viti. Vogliamo farne uno strumento di conoscenza,
<DIV></DIV>>che dal piacere, dal gusto, da un approccio personale e soggettivo, ci porti
<DIV></DIV>>ad affrontare temi che riguardano tutte e tutti, a ragionare di contadini e
<DIV></DIV>>di lavoro contadino, di terra e di ambiente, di come e cosa produce
<DIV></DIV>>l'agricoltura. E, seguendo un filo del discorso che si dipana sempre più,
<DIV></DIV>>discutere insieme di prodotti dei campi, di tutela della biodiversità, di
<DIV></DIV>>varietà ormai rare sacrificate sull'altare del Mercato, dell‚omologazione
<DIV></DIV>>del gusto, di un‚agricoltura in armonia con l'ambiente e di un'agricoltura
<DIV></DIV>>industriale che divora l'ambiente. E, ancora, ragionare su quello che
<DIV></DIV>>consumiamo, sulla qualità, sul prezzo dei prodotti che mangiamo e beviamo,
<DIV></DIV>>sul tempo che dedichiamo al loro acquisto e alla loro preparazione.
<DIV></DIV>>
<DIV></DIV>>Ed è così che un piacere quotidiano può trasformarsi nell‚inizio di un
<DIV></DIV>>percorso politico; che la compagnia di un buon bicchiere di vino può
<DIV></DIV>>portarci a ragionare e discutere di brevetti e di manipolazioni genetiche,
<DIV></DIV>>di politiche agricole, di multinazionali del settore agro-alimentare, di
<DIV></DIV>>squilibri tra Paesi ricchi e Paesi impoveriti, di sovranità alimentare, di
<DIV></DIV>>una politica planetaria di dominio che perpetua, e anzi incrementa,
<DIV></DIV>>l'ingiustizia.
<DIV></DIV>>
<DIV></DIV>>Vogliamo provare a iniziare la costruzione di questo percorso a Verona, nei
<DIV></DIV>>giorni di Vinitaly, che rappresenta la più importante rassegna nazionale sul
<DIV></DIV>>vino. Migliaia di espositori, italiani ed esteri, presentano durante
<DIV></DIV>>Vinitaly i loro prodotti al pubblico e agli operatori del settore, agli
<DIV></DIV>>appassionati di enogastronomia e agli organi d‚informazione. La stampa,
<DIV></DIV>>specializzata e non, e le reti televisive contribuiscono a dare ampio
<DIV></DIV>>risalto a un evento, che negli ultimi anni è diventato espressione di un
<DIV></DIV>>fenomeno sociale e di costume, e che alimenta un mercato in continua
<DIV></DIV>>espansione. Un buon momento per dire la nostra
<DIV></DIV>>
<DIV></DIV>>Nei giorni del Vinitaly - sfruttando, perché no, la presenza mediatica -
<DIV></DIV>>intendiamo costruire quest'anno una serie di eventi ed iniziative che si
<DIV></DIV>>rivolgano alle decine di migliaia di persone provenienti da tutta Italia e
<DIV></DIV>>dall'estero - che ogni anno partecipano alla rassegna ed ai cittadini, per
<DIV></DIV>>stimolare il passaggio dal gusto del bere al gusto di ragionare su ciò che
<DIV></DIV>>beviamo e che mangiamo, e su come un mondo diverso si possa costruire anche
<DIV></DIV>>partendo dai gesti quotidiani.
<DIV></DIV>>
<DIV></DIV>>Per questo, nei giorni di venerdì 11, sabato 12 e domenica 13 aprile,
<DIV></DIV>>pensiamo di organizzare "Terra e libertà / Critical wine": tre giorni di
<DIV></DIV>>dibattiti, azioni dirette, degustazioni, incontri con produttori agricoli di
<DIV></DIV>>vino ma non solo, concerti, momenti di relazione e socialità. Questo
<DIV></DIV>>ventaglio di iniziative, che vogliono coniugare la dimensione conviviale a
<DIV></DIV>>quella conflittuale, diventeranno per le realtà di movimento un‚occasione di
<DIV></DIV>>incontro, confronto e iniziativa pubblica su temi che nel passato non sono
<DIV></DIV>>stati centrali nelle nostre analisi e percorsi politici, pur riguardando il
<DIV></DIV>>quotidiano di noi tutte e tutti, e pur essendo strettamente correlati alle
<DIV></DIV>>ragioni della nostra lotta contro il nuovo ordine mondiale.
<DIV></DIV>>
<DIV></DIV>>L‚economia neoliberista si basa su un modello di produzione volto alla
<DIV></DIV>>massimizzazione dei profitti, fondato sullo sfruttamento globale delle
<DIV></DIV>>risorse, umane e naturali, che può realizzarsi solo imponendo anche un
<DIV></DIV>>modello di consumo esasperato, poco consapevole, forgiato dai messaggi
<DIV></DIV>>mediatici e dalla pubblicità. E se le nostre analisi e iniziative politiche
<DIV></DIV>>fino a oggi si sono centrate più sul versante della produzione e del lavoro,
<DIV></DIV>>in un contesto mutato rispetto a quello della fabbrica fordista, determinato
<DIV></DIV>>da delocalizzazioni, decentramento produttivo, decostruzione del senso di
<DIV></DIV>>appartenenza alla classe lavoratrice attraverso la disarticolazione del
<DIV></DIV>>rapporto di lavoro in molteplici figure deprivate di tutele e diritti, è
<DIV></DIV>>oggi forse necessario un ampliamento della prospettiva, che faccia anche
<DIV></DIV>>dell'analisi e dell'intervento politico sulle modalità del consumo gli
<DIV></DIV>>strumenti per mettere in crisi il modello neoliberista.
<DIV></DIV>>
<DIV></DIV>>La costruzione di una sensibilità ribelle planetaria e la sovversione di
<DIV></DIV>>questo modello possono, forse, partire anche da una bottiglia di vino.
<DIV></DIV>>
<DIV></DIV>>Dell'iniziativa "Terra e libertà / Critical wine" si stanno facendo
<DIV></DIV>>promotori il C.S.O.A. La Chimica di Verona, il C.S.A. Magazzino 47 di
<DIV></DIV>>Brescia, Foro Contadino e Altragricoltura, con la collaborazione e il
<DIV></DIV>>contributo di idee di Luigi Veronelli. Gli eventi si svolgeranno al C.S.O.A.
<DIV></DIV>>La Chimica, in via Lung‚Adige Attiraglio, attraversando anche la città di
<DIV></DIV>>Verona.
<DIV></DIV>>L‚idea è di articolare l‚iniziativa nelle giornate di sabato 12 e domenica
<DIV></DIV>>13 aprile, con dibattiti, spazi che ospitino prodotti dell‚agricoltura
<DIV></DIV>>contadina, editoria ribelle, incontri con produttori, assaggi enoici e
<DIV></DIV>>degustazioni, momenti di musica e di socialità, azioni dimostrative. Oltre a
<DIV></DIV>>diversi workshop e seminari, si pensa a due importanti momenti di
<DIV></DIV>>discussione, l‚uno il sabato e l‚altro la domenica, centrati il primo sulla
<DIV></DIV>>sovranità alimentare e sulle politiche agricole industriali dettate dalle
<DIV></DIV>>multinazionali, e il secondo sul lavoro della terra, i braccianti, i
<DIV></DIV>>migranti.
<DIV></DIV>>
<DIV></DIV>>Contatti: per le realtà e le aziende che volessero partecipare o avere
<DIV></DIV>>informazioni / iscrizioni per interventi ai work shop-dibattiti: Marc,
<DIV></DIV>>339/3667470, 035/260402, enopsichedelica@???; Muro, 335/7002047,
<DIV></DIV>>urtobs@???; Vera (Foro Contadino Brescia) 349/2986423,
<DIV></DIV>>veraveggie@???; Filippo, 349/1476050, csoachimica@???; Manlio,
<DIV></DIV>>348/7931854, cybermv@???
<DIV></DIV>>
<DIV></DIV>>
<DIV></DIV>>"La bicicletta è il veicolo più rapido nella via della delinquenza; perchè
<DIV></DIV>>la passione del pedale trascina al furto, alla truffa, alla grassazione!"
<DIV></DIV>>
<DIV></DIV>>-Cesare Lombroso-
<DIV></DIV>>
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<DIV></DIV>>Cm-crew@???
<DIV></DIV>>https://www.inventati.org/mailman/listinfo/cm-crew
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