Autor: Carlo Mileti Data: Asunto: [Lecce-sf] "Non vogliamo uccidere civili" - editoriale di PeaceLink
> Militari obiettori di coscienza
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> "Non vogliamo uccidere civili"
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> Due militari britannici si sono rifiutati di combattere in Irak. Hanno
> disobbedito agli ordini dicendo di non voler partecipare ad un conflitto
> che avrebbe comportato la morte di civili innocenti. Ce ne dà notizia il
> Corriere della Sera (31 marzo 2003) che riprende un articolo del Sunday
> Times. I due militari sono rispettivamente un soldato semplice e un tecnico > della sedicesima Brigata d'assalto aviotrasportata. La loro dichiarazione
> di obiezione di coscienza risale all'inizio di marzo, prima ancora che
> scattasse l'attacco e iniziasse l'attuale carneficina. "Il loro caso è
> nelle mani di una legale di grande esperienza", ha detto Justin
> Hugheston-Roberts, presidente di "Forces Law" che si occupa dei militari e
> delle loro famiglie. L'ex ministro Robin Cook - dimessosi dal governo
> britannico per via dell'intervento in Irak - ha affermato: "Voglio che i
> nostri soldati tornino a casa, e tornino prima che molti di loro siano
> uccisi". I due obiettori di coscienza britannici sono già tornati in patria > e sono nella caserma di Colchester nell'Essex. Rischiamo due anni di
> prigione ma potrebbero invocare la legislazione europea sui diritti umani e > il caso potrebbe diventare un precedente importante oltre che una questione > internazionale. Il diritto della coscienza di obiettare non può essere
> infatti ristretto solo al caso classico del rifiuto totale dell'uso delle
> armi. Rifiutarsi di uccidere civili inermi è una ragione sufficiente per
> esercitare l'obiezione di coscienza: questo è il nodo su cui la difesa dei
> militari affronterà il processo. Il diritto di fedeltà alla propria
> coscienza su questioni così profonde deve prevalere sul diritto dello Stato > di richiedere l'obbedienza e di imporre la violenza delle armi e della
> morte. L'obiezione di coscienza dei due militari britannici può aprire -
> come è avvenuto per i "refusenik" israeliani, obiettori alla guerra nei
> territori palestinesi - un nuovo fronte di impegno per la pace. Le bandiere > arcobaleno possono entrare nelle caserme. Nessuno conosce l'orrore della
> guerra come i militari i quali in questo momento combattono, uccidono e
> muoiono per i sogni di vittoria di due imboscati come Bush e Blair.
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> Alessandro Marescotti
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