----- Original Message -----
From: "Sergio Di Vita (by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa@???>)"
<sdivita@???>
To: <news@???>
Sent: Sunday, March 16, 2003 9:50 PM
Subject: [MEDIA] - signore e signori, buona sera
>
>
> Dario Fo & Franca Rame News
> Il C@C@O della domenica
> (per commentare questa news
>
<
http://www.alcatraz.it/redazione/news/show_news_p.php3?NewsID=1712>
http://w
ww.alcatraz.it/redazione/news/show_news_p.php3?NewsID=1712)
>
> 16 marzo 2003
>
> Signore e signori, buona sera.
>
> Siamo qui per annunciarvi che giovedi' 27 marzo 2003, alle ore 21 saremo
in
> onda con una trasmissione comica su almeno 20 televisioni locali e via
> satellite. Cioe' dovremmo riuscire a raggiungere tutta Italia con due ore
> di spettacolo. Si parlera' della guerra in Iraq, della situazione in
Italia
> e di alcuni avvenimenti che le televisioni ufficiali tacciono.
> Diciamo subito che non siamo in grado di produrre una televisione stabile.
> Si tratta solo di un esperimento per dimostrare che e' possibile farlo. E
> in ogni caso ci sembrava doveroso cercare di raggiungere, almeno una
volta,
> un grande pubblico con un discorso non omologato. Siamo sull'orlo di una
> tragedia di portata immensa e non ci sentiamo di lasciare nulla di
intentato.
> La situazione anomala della tv in Italia ha reso possibile qualche cosa di
> incredibile:
> ci sono 6 televisioni in mano a un uomo solo e centinaia di tv locali
> strangolate da un monopolio pubblicitario quasi assoluto.
> E un altro uomo (Murdock) che controlla Stream e Tele+.
> Ma le nuove tecnologie hanno reso molto piu' economico fare e trasmettere
tv.
> Oggi pensare a una televisione indipendente non e' una follia.
> Questa nostra televisione e' per ora in grado di esistere per una notte
> sola come Cenerentola. E' un atto dovuto, per la situazione drammatica che
> il pianeta sta attraversando. Vogliamo far conoscere al pubblico
televisivo
> le grandi menzogne che le televisioni nazionali stanno spacciando.
> Ma lo scopo di questa trasmissione sara' anche un altro, vogliamo vedere
> quante persone, in Italia e in tutta Europa via satellite, riusciremo a
> raggiungere. Crediamo che oggi ci siano parecchi milioni di persone che
> sono stanche di questo regime del Pensiero Unico. E crediamo che ci siano
> tutte le premesse per creare una vera televisione libera e stabile.
> Abbiamo fatto due conti, sarebbero sufficienti 500 mila euro (un miliardo
> di lire) per garantire una tv tutti i giorni via satellite e via internet,
> con un telegiornale quotidiano e l'accesso a tutti quelli che in Italia e
> all'estero avranno materiali autoprodotti da proporre. Parliamo di
> televisione povera, molto povera, una telecamera, una persona che racconta
> e basta: una televisione il cui valore sta in quello che dice e per il
> linguaggio che sa usare.
> Una televisione dove il pubblico vota e puo' determinare veramente i
> palinsesti esprimendo il proprio giudizio. Potenzialmente si potrebbero
> raggiungere almeno 5 milioni di case ed episodicamente si potrebbero
> organizzare grandi eventi e ottenere un passaggio sulla rete delle tv
> locali. Una televisione che si muove fuori dai circuiti normali a costo di
> fare l'autostop.
> E pensiamo che una televisione che possa offrire un accesso al grande
> pubblico e creare uno straordinario movimento di filmaker, con gruppi che
> ovunque iniziano ad autoprodurre materiali visivi. Perche' la tv
> monopolista non e' negativa solo per i suoi contenuti ma anche perche' non
> e' in grado di stimolare nuovi talenti, e' chiusa in un sistema di caste
> che non lasciano spazio a proposte originali e nuove.
> Una televisione che sia veramente aperta potrebbe scatenare il desiderio
di
> inventare programmi oltre che guardarli.
> E forse ne potrebbero uscire molte opere piu' interessanti e divertenti
del
> Grande Fratello.
> C'e' quindi da chiedersi se ci siano i mezzi per finanziare una tale
> televisione.
> Potenzialmente si'.
> Pensiamo che un movimento che e' capace di portare in piazza milioni di
> persone dovrebbe essere in grado di raccogliere 500 mila euro. E pensiamo
> anche che ci siano imprenditori in Italia che avrebbero tutto l'interesse
a
> comprare 500 mila euro di pubblicita' su una televisione che parli al
> movimento.
> Da anni lavoriamo al discorso della consociazione degli acquisti
> (risparmiare denaro e, contemporaneamente, ottenere servizi migliori e
> finanziare attivita' etiche).
> Basterebbe che 50 mila persone facessero il contratto di telefonia etica
>
(<
http://www.commercioetico.it/telefonia/index.htm>
http://www.commercioetico
.it/telefonia/index.htm)
> per mettere insieme questi 500 mila euro (risparmi il 20% sulle tariffe di
> Tele2 e contemporaneamente il tuo contratto frutta mediamente 20 euro
> all'anno che il fornitore di telefonia versa come provvigione).
> Oppure basterebbero 25 mila persone che stipulassero sia il contratto di
> telefonia etica che quello con l'assicurazione etica.
> Oppure....
> Le possibilita' sarebbero decine, centinaia... Crediamo che quando il
> movimento sceglie la via della creativita' possa inventare soluzioni
> straordinarie...
> Ma intanto quello che bisogna riuscire a fare e': informare che ci sara'
> questa trasmissione.
> Non e' la prima volta che il movimento riesce ad avere accesso alla tv. Lo
> hanno fatto Emergency, MicroMega, MegaChip, le dirette sulle
manifestazioni
> e sul Social Forum di Firenze. La trasmissione via satellite e tramite le
> televisioni locali e' un percorso gia' sperimentato.
> Ma e' la prima volta che si prova a trasmettere una serata incentrata su
un
> tema tragico svolto con serenita' e sarcasmo.
> Il problema centrale a questo punto e': riusciremo a far sapere che siamo
> in onda?
> Vuoi dare una possibilita' alla nascita di una tv indipendente?
> Aiutaci a far sapere che giovedi' 27, alle ore 21 saremo in onda. Per una
> sera soltanto e forse mai piu'.
>
> (Nei prossimi giorni comunicheremo la lista esatta delle frequenze sulle
> quali sara' visibile questa trasmissione.)
>
> Dario Fo, Franca Rame, Jacopo Fo
>
>
>
>
>
>
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> ====================================================
> Mi scuso con tutti coloro che hanno gia' ricevuto questo testo,
> e con tutti per l'arbitrio che mi prendo nel mandarvi questo tipo di
documenti.
> Chiedo a chi non vuole riceverli di mandarmi un cenno.
>
> sdv
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>