Autor: consumo-critico-msf@inventati.org Data: Asunto: [Consumo critico - Milano Social Forum]PADOVA: VIETATA LA BANDIERA
DELLA PACE!
AL MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI PADOVA VIETATA LA BANDIERA DELLA PACE
E' stata fatta togliere la bandiera multicolore della pace che la nota
cooperativa agro-biologica "El Tamiso" aveva esposto all'interno del
posteggio di vendita all'ingrosso, in concessione presso il mercato
ortofrutticolo di Padova. Ai sensi del vigente regolamento di mercato
questo puo' "menomare o compromettere l'ordine, la disciplina o il decoro
del mercato e delle contrattazioni" E' stata definita una provocazione,
commenta Franco Zecchinato, presidente della cooperativa, ma non si capisce
perche' ed a chi rivolta. Da quando e' avviata la privatizzazione della
gestione del mercato, struttura e servizio pubblico per eccellenza, sembra
che siano sospesi elementari diritti civili. Il fatto si inserisce
nell'attuale confronto in atto tra l'ente gestore, comunque a maggioranza
pubblica, ma con una forte componente privata, e i produttori agricoli
locali, dei quali la cooperativa e' parte. Questi ultimi si battono per non
essere del tutto emarginati dal mercato, destinato ad essere sempre piu'
una sorta di interporto alimentare, con altissimi costi ambientali, piu'
che il luogo dove si incontrano produzione e consumi locali. E' questo
peraltro una struttura logistica molto economica per gli operatori
commerciali, essendone pubblica la proprieta' ed i costi di costruzione, ma
sembra che l'azionista di maggioranza, il comune di Padova, ancora non
abbia colto l'importanza strategica di questa struttura per lo sviluppo
sostenibile del territorio, al punto di volersene seriamente occupare.
Cosi', da una parte avvia progetti di "agenda 21" verso lo sviluppo
sostenibile della citta' e dall'altra affida il mercato ortofrutticolo a
chi, in questo momento, considera la bandiera della pace "una
provocazione". "Rimetteremo la bandiera, conclude Zecchinato, sperando di
non rischiare la concessione del posteggio e il nostro lavoro, ma con molto
disagio: eravamo convinti che questo augurio di pace, cosi' diffuso nel
Veneto, sarebbe stato letto, appunto, come l'augurio di cui tutti abbiamo
bisogno. Evidentemente ci siamo sbagliati". (Comunicato Stampa)