[Lecce-sf] Fw: Gli ultimi giorni della legge 185/90 - La mod…

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Autor: Carlo Mileti
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Asunto: [Lecce-sf] Fw: Gli ultimi giorni della legge 185/90 - La modifica va in Aula il 28 Gennaio
vi giro la lettera inviata per la campagna e che sarebbe bene che tutta la
lista (e cmq quanta + gente possibile) inviasse ai senatori, ricordandoci
che deve essere
" mia premura monitorare che Lei, in quanto parlamentare eletto nella mia
circoscrizione, si attenga agli impegni del suo mandato attraverso la
presenza in aula in occasione dell'imminente dibattito parlamentare"

questi i salentini

g.battafarano@???
r.stanisci@???
a.maritati@???
m.manieri@???
a.gaglione@???
i.dentamaro@???
s.meleleo@???


Gli ultimi giorni della legge 185/90 - La modifica va in Aula il 28 Gennaio


> Gentile Senatore,
>
> mi è occasione gradita scriverLe in merito al disegno di legge 1547
> approdato al Senato il 4 luglio scorso e recante la ratifica ed esecuzione
> dell'Accordo Quadro relativo alle misure volte a "facilitare la
> ristrutturazione e le attività dell'industria europea della difesa, nonché
> modifiche alla legge 185/90". Come Lei ben sa, l'iter di questo
> procedimento, seguito con attenzione dal mondo pacifista, sta per
> concludersi con la ripresa della discussione in Aula il giorno 28 Gennaio,
> ed in prossimità di questa data vorrei segnalare la mia preoccupazione
> sull'articolato del DDL in questione. Credo che la mia preoccupazione sia
> ancora più condivisa in questo periodo in cui le armi sembrano riprendere
> il ruolo di protagoniste.
>
> La prima fonte di preoccupazione riguarda il fatto che il DDL 1547 non si
> limita alla ratifica dell'Accordo Quadro, ma introduce un'irreparabile
> erosione dei principi e un grave stravolgimento delle norme previste dalla
> legge 185/90 sulla regolamentazione del commercio delle armi. Con
> l'approvazione di questo testo si rinuncerebbe infatti a talune clausole
> fondamentali della 185/90, quali la conoscenza del valore del progetto di
> difesa, il certificato di uso finale del sistema d'arma, le informazioni
> sulle transazioni bancarie: quanto basta per ritenere con fondatezza che
> l'elemento di modifica della 185/90 comporti gravi effetti sulle misure di
> trasparenza e sui controlli alle esportazioni di armi italiane, in
> particolare per quanto attiene alle esportazioni verso paesi in stato di
> conflitto, ovvero in zone a rischio in materia di violazione dei diritti
> umani. La richiesta che Le rivolgo è semplice: si tratta di mantenere
> inalterato l'impianto della 185/90, e dunque rivendicare lo stralcio degli
> articoli da 3 a 12 del DDL 1547.
>
> La contrarietà a questo DDL si fonda su un'altra considerazione. La
> proposta di legge italiana non limita l'introduzione di criteri di
> facilitazione e ristrutturazione dell'industria bellica esclusivamente
> alle coproduzioni con i partners privilegiati dell'Accordo Quadro di
> Farnborough (Spagna, Francia, Germania, Svezia, Regno Unito), più
> affidabili dal punto di vista delle politiche di controllo sulle
> esportazioni delle armi, ma estende i principi dell'Accordo Quadro a
> tutti i programmi di coproduzione intergovernativi ed interindustriali di
> produzione, ricerca e sviluppo di materiale di armamento condotti con
> imprese di paesi dell'Unione Europea e della Nato.
>
> Alcuni di questi hanno legislazioni oltremodo permissive e controlli poco
> rigorosi. Il rilascio della licenza globale di progetto nei confronti di
> questi partners equivarrebbe ad un'abdicazione di sovranità e di
> responsabilità da parte dell'Italia, in profondo contrasto alla normativa
> vigente, che pone il nostro paese in una posizione di avanguardia ai fini
> della costruzione di una potenziale regolamentazione europea di
> trasparenza e controllo sul commercio delle armi.
>
> L'esigenza di uno sforzo politico in questa direzione risulta tanto più
> importante nella contingenza seguita all'attacco terroristico dell'11
> settembre negli Stati Uniti. Sarebbe infatti una paradossale
> contraddizione se l'Italia, mentre figura come uno degli attori più
> convinti dell' alleanza contro il terrorismo internazionale, consentisse
> per altro verso una cornice normativa tale da favorire la produzione ed il
> trasferimento di sistemi d'arma al di fuori di un'ottica di necessario
> coordinamento con le priorità della politica estera del nostro paese.
>
> Mi permetta, infine, di mettere in evidenza un ulteriore (seppure non
> finale) elemento di disagio: lo scorso 24 settembre, in Commissione Esteri
> e Difesa, è stato impossibile esaminare il DDL 1547 a causa del mancato
> numero legale. La contingenza richiama i senatori dell'opposizione ad un
> atto strategico di responsabilità e partecipazione garantendo la propria
> presenza attiva in Aula per il 28 Gennaio. Ci sembra questo un atto
> importante ed imprescindibile, nel momento in cui è messa a repentaglio
> una normativa complessa come la 185/90, frutto a suo tempo di un lavoro
> parlamentare ampio ed approfondito, nonché di una felice quanto
> pionieristica interazione fra il legislatore e la società civile.
>
> L'opinione pubblica è attiva da mesi a difesa della legge italiana per il
> controllo sul commercio delle armi. Nessuno può permettere che la diffusa
> mobilitazione di questi mesi sia inficiata dall'atteggiamento
> rinunciatario, o non partecipativo, dei senatori che sono chiamati a
> rappresentarci in Parlamento.
>
> Sarà mia premura monitorare che Lei, in quanto parlamentare eletto nella
> mia circoscrizione, si attenga agli impegni del suo mandato attraverso la
> presenza in aula in occasione dell'imminente dibattito parlamentare.
>
> RingraziandoLa per la preziosa attenzione, La saluto cordialmente nel
> segno della pace.
> Carlo Mileti
> p.za bottazzi 1
> 73100 Lecce (LE)
> ITALY
>