Proseguendo la riflessione, in forme fuorvianti quanto si vuole (ma vogliamo
analizzare o giudicare?) ci sono enormi serbatoi di energia sociale, di
rabbia, di insubordinazione.
Certo - ma questa nn è 1 novità anke x le Rivoluzioni + serie - con 1
inevitabile inquinamento da parte delle ideologie dokinanti.
Precisazione superflua - è vero. Ma sempre salta su qualcuno a sostenere ke
tale (cmq parziale) subalternità culturale infici tutto...
Il direttore di gara assegna un rigore e si scatena
l'aggressione
Colpito con calci, sputi e pugni. I precedenti in Campania
Napoli, arbitro quindicenne
picchiato da giocatori di 12 anni
E' successo durante un incontro del campionato
esordienti tra Virgilio e Bagnolese
NAPOLI - Baby arbitro (quindici anni) picchiato da baby
giocatori (dodici anni) per un rigore fischiato: è successo a Napoli,
quartiere Posillipo, zona bene della città dove si giocava fra Virgilio e
Bagnolese una gara del campionato esordienti di calcio. Una violenza, quella
contro gli arbitri, che in Campania è frequente ma che mai aveva visto come
vittima un direttore di gara così giovane.
Il giovanissimo arbitro aveva sostenuto l'esame di
qualifica lo scorso novembre, era a una delle sue prime designazioni.
Durante l'incontro l'arbitro non aveva avuto grossi problemi, almeno fino
all'89', quando ha visto un fallo in area della Bagnolese e ha fischiato il
rigore a favore del Virgilio. Il direttore di gara ha indicato il fischietto
del rigore è si è scatenato il finimondo. Prima i giocatori dodicenni della
Bagnolese hanno iniziato a insultarlo, poi a tirargli addosso la terra e a
sputargli e, infine, lo hanno aggredito prendendolo a calci e pugni.
Come se non bastasse, a dar manforte ai giocatori sono
intervenuti alcuni estranei, il tutto tra l'indifferenza dei dirigenti della
squadra e mentre un gruppo di genitori inferociti pressava sui cancelli
tentando di invadere il campo. L.M. è stato messo in salvo grazie
all'intervento dell'arbitro designato a dirigere la partita successiva e che
è riuscito a evitare ulteriori violenze.
"Ormai il malcostume non risparmia più nessuno - ha
commentato il presidente della sezione di Napoli dell'Associaizone italiana
arbitri, Giuseppe Fonisto - è incredibile che anche in categorie di
giovanissimi, dove non ci sono gli assilli dei campionati maggiori,
succedano certe cose. Dobbiamo fare tutti uno sforzo comune, noi e la lega
dilettanti dobbiamo incontrarci e mettere in campo iniziative concrete".
Secondo il presidente si tratta di un problema di
educazione, alimentato, spesso, dai mass media, che non offrono certo esempi
edificanti. "Ritengo diseducativo - dice - l'abuso che i mass media e in
particolare le tv fanno di certi comportamenti arbitrali. Sbagliare è umano,
ma il continuo attacco a cui gli arbitri sono sottoposti come se nulla fosse
potrebbe spingere i più piccoli a ripetere ciò che vedono in televisione".
Fonisto lo dirà a Lanese, che sabato sarà a Napoli e lo
ripeterà il 7 febbraio a Tivoli, in occasione dell'assemblea organizzativa
dell'Aia alla quale parteciperanno i presidenti di tutte le sezioni
italiane. Intanto si trova a dover fronteggiare un altro episodio di
violenza: lunedì, sul campo Villa Capriccio, durante la gara di
Minigiovanissimi (under 13) fra il Bosco Capodimonte e il Real
Secondigliano, l'arbitro, giovanissimo, è stato aggredito, anche se a lui è
andata meglio del collega quindicenne.
(22 gennaio 2003)