Autor: noemi Data: Temat: [Forumlucca]
Amnesty International, Consorzio Italiano di Solidarietà e Medici senza Frontiere dopo Santa Maria di Leuca chiedono che lo Sta
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> AMNESTY INTERNATIONAL
> CONSORZIO ITALIANO DI SOLIDARIETA'
> MEDICI SENZA FRONTIERE
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> COMUNICATO STAMPA
> CS06-2003
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> AMNESTY INTERNATIONAL, ICS E MEDICI SENZA FRONTIERE DOPO SANTA
> MARIA DI LEUCA CHIEDONO CHE LO STATO ITALIANO SI ATTIVI PER
> GARANTIRE I DIRITTI DELLE PERSONE IN FUGA DAI CONFLITTI
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> Amnesty International, Consorzio Italiano di Solidarieta' (ICS) e Medici Senza > Frontiere (MSF), promotori della campagna 'Diritto di asilo: una questione di civilta'', > esprimono forte preoccupazione dopo la tragedia di Santa Maria di Leuca dello > scorso 18 gennaio, costata la vita a sei immigrati curdi di cittadinanza
> prevalentemente turca e, presumibilmente, ad altri 23 loro compagni di viaggio, > considerati dispersi in mare dalle autorita' italiane.
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> «Quelle di Santa Maria di Leuca sono solo, in ordine cronologico, le ennesime vittime > di una tragedia che, tra il 1993 e il 2002, e' costata la vita nel Mar Mediterraneo a piu' > di 3.000 esseri umani. Un numero di morti spaventoso, che fa del Mediterraneo un > mare solido, quasi calpestabile, a causa del numero crescente delle vittime dei > naufragi», ha detto Nicoletta Dentico, Direttore generale di MSF Italia.
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> La decisione del governo italiano, in assenza di appositi accordi di collaborazione con > Libia e Turchia, di stanziare 260 milioni di euro nel corso del 2003 per contrastare > l'immigrazione clandestina attraverso l'adozione di tecnologie piu' incisive, non fara' > altro che rendere il Mediterraneo un mare ancora piu' pericoloso e mortale. >
> Un numero crescente di disperati - non solo migranti economici ma, sempre piu' > spesso, bambini, donne e uomini in fuga dalla guerra - popola ormai il Mediterraneo, > scegliendo proprio i giorni in cui si annuncia mare grosso per mettere in acqua le loro > spesso improvvisate imbarcazioni, nella speranza, in virtu' delle avverse condizioni > meteorologiche, di poter cogliere di sorpresa la guardia costiera e di sfuggire ai radar. >
> Le vittime di Santa Maria di Leuca, come i 37 morti di Agrigento del 15 settembre > 2002, gli 11 di Scoglitti della settimana successiva, ma anche i 44 di Tripoli della > notte tra l'1 e il 2 dicembre 2002 ed i 18 di Tangeri dei giorni scorsi dimostrano > sempre piu' la tendenza dei migranti a prendere il mare di notte ed in condizioni di > assoluta insicurezza meteorologica, con le conseguenza tragiche ormai davanti agli > occhi di tutti.
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> Amnesty International, ICS e Medici Senza Frontiere chiedono che agli stanziamenti > del governo per le misure di deterrenza seguano stanziamenti ed interventi per > ammodernare e rendere umane le misure di accoglienza degli immigrati, ed in > particolare dei richiedenti asilo.
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> Chiedono, inoltre, che il governo italiano si impegni a riconoscere lo stato di grave > pericolo personale che spinge molti migranti a prendere le vie del mare, per sfuggire > da situazioni di conflitto e di persecuzione personale. E' il caso dei richiedenti asilo > liberiani e sierraleonesi. Ancor di piu', con il rischio di una guerra alle porte, e' il caso > dei curdi di nazionalita' irachena che fuggono per sottrarsi alle persecuzioni del > regime di Saddam Hussein ed ai bombardamenti dell'annunciata offensiva militare. > Ma, come la tragedia di Santa Maria di Leuca dimostra, e' anche il caso dei curdi di > nazionalita' turca che sfuggono alle violazioni dei diritti umani perpetrate dal governo > di Ankara.
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> Amnesty International, ICS e Medici Senza Frontiere chiedono al governo di farsi > garante della protezione e della sicurezza dei migranti che si dirigono verso l'Italia > alla ricerca di asilo, assicurando loro l'accesso agli strumenti garantiti dalla legge. > FINE DEL COMUNICATO Roma, 20 > gennaio 2003
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> Per ulteriori informazioni: Amnesty International, tel. 06 4490224; ICS, tel. 06 > 85355081; Medici Senza Frontiere, tel. 06 44869238.
> La campagna 'Diritto di asilo: una questione di civilta'' ha il suo sito Internet ufficiale > all'indirizzo www.dirittoasilo.it >
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