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http://www.tmcrew.org/laurentinokkupato/a4newsbot/10_a4newsbot.PDF
Auto-distrutti
Si potrebbe pensare che con i suoi diecimila morti l'anno nella sola=20
Francia (35 milioni di morti dalla sua invenzione, secondo la Croce Rossa),=
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l'automobile =E8 diventata il primo predatore dell'uomo.
Ci=F2 nonostante la crescita dell'industria automobilistica =E8 considerata=
un=20
fattore di prosperit=E0. Si =E8 presi da un senso di vertigine di fronte=
alla=20
capacit=E0 di auto-obnubilamento dell'umanit=E0, che in una certa misura,=20
organizza il proprio sterminio. Per non parlare poi del fascino (degno di=20
quello del cobra prima dell'attacco mortale) che la macchina esercita sulle=
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sue vittime (presenti o future). Fascino le cui manifestazioni pi=F9=20
aberranti sono le riviste specializzate, le pubblicit=E0 sgargianti che=20
esaltano la velocit=E0, e i numerosi Saloni dell'auto.
Nessun'altra specie, nella storia della creazione, ha mai generato il=20
proprio predatore con tanto entusiasmo.
I topi non sono mai andati al salone del gatto.
- Didier Tronchet - Piccolo trattato di ciclosofia
Voi direte: ma siete degli incoscienti! In questo momento in cui=20
l'industria privata dell'auto italiana, la FIAT-Alfa Romeo-Lancia-Ferrari =
=E8=20
in crisi, voi vi mettete a parlare dell'automobile come di una nocivit=E0...=
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invece di invitare a comprare italiano come direbbero quelli pi=F9 di destra=
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o a nazionalizzare la FIAT come dicono quelli pi=F9 di sinistra voi sfidate=
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l'automobile, il simbolo del novecento.
Ebbene s=EC lo sfidiamo perch=E9 l'automobile, ma soprattutto il modo come=
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viene utilizzata al giorno d'oggi =E8 una vera piaga, vediamo perch=E9.
Inquinamento e cambiamento climatico
Le auto sono la pi=F9 grande sorgente di inquinamento e distruzione=20
ambientale del pianeta. Circa la met=E0 di tutto il petrolio prodotto viene=
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utilizzato come carburante delle automobili. Della stessa proporzione,=20
ossia del 50% =E8 la provenienza dell'inquinamento atmosferico. Questo viene=
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solitamente sottovalutato perch=E9 invisibile e lento nell'uccidere, ma=20
dobbiamo sapere che, a Roma, le malattie legate all'inquinamento da=20
traffico hanno un peso pari al 5,1% dei decessi tra la popolazione della=20
citt=E0, e le malattie legate alle polveri fini (PM10), come le bronchiti=20
acute, sono sempre pi=F9 diffuse e gravi. In Italia, rimanendo nella media=
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attuale, nei prossimi 12 mesi, tra 17mila e 18mila italiani moriranno=20
prematuramente, uccisi dall'inquinamento da traffico. Altri 3mila=20
lasceranno la vita in incidenti stradali e 220mila resteranno feriti pi=F9 o=
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meno gravemente.
Dobbiamo poi considerare tutto ci=F2 che quelle piccole fabbriche di=20
inquinamento che sono le auto generano o rilasciano nell'aria come le=20
polveri dei freni o al suolo come le batterie usate, l'olio usato e le=20
stesse carcasse delle auto; tutti materiali difficilmente riciclabili e che=
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anzi pongono ulteriori problemi alla collettivit=E0 per il loro smaltimento=
o=20
stoccaggio. Ci sono poi anche da considerare i danni ambientali legati=20
all'estrazione ed al trasporto del petrolio che, aumentandone sempre pi=F9 i=
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consumi stanno aumentando di pari passo l'inquinamento e la devastazione=20
dei territori dove il petrolio viene estratto, dove passano gli oleodotti e=
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con dei veri disastri ambientali quando, sempre pi=F9 di frequente,=
avvengono=20
incidenti in mare che causano il naufragio di petroliere ed il rilascio del=
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carico in mare con la successiva e definitiva distruzione dell'ambiente=20
marino e costiero, la morte degli animali e la rovina per tutte le=20
popolazioni che da quell'ambiente traggono sostentamento.
Guerra per il petrolio
Aldil=E0 di quelle che sono state pi=F9 sfacciatamente guerre per il=
petrolio,=20
come quella in Iraq-Kuwait nel 1991, la prossima ventura annunciata contro=
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l'Iraq e tante altre, i popoli del pianeta sono continuamente afflitti da=20
colpi di stato (vedi i continui tentativi in Venezuela ad opera degli USA=20
che vogliono una sicurezza in prezzi e rifornimenti che l'attuale=20
presidente eletto Chavez gli nega) e regimi dittatoriali instaurati e=20
mantenuti per mantenere il controllo sul petrolio oppure terrorizzati da=20
squadroni della morte o truppe mercenarie al servizio delle compagnie=20
petrolifere che schiacciano ogni tentativo di protesta contro nocivit=E0 e=
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miseria (nonostante il petrolio), come accade per le popolazioni del delta=
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del Niger o per gli indigeni in Colombia, Messico e altrove. Difatti le=20
operazioni di estrazione e trasporto del petrolio sono cos=EC nocive e=20
realizzate in condizioni di vera e propria rapina che, in molti paesi del=20
mondo, non sarebbero possibili se non associandole a presidi e campagne=20
militari, che schiacciano l'opposizione delle popolazioni locali, depredate=
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e inquinate. Le multinazionali si arricchiscono, i generali e i dittatori=20
si arricchiscono e le popolazioni sono schiacciate sotto un tallone di=20
ferro. Quando questo non basta pi=F9, si arriva alla vera e propria=
invasione=20
militare come in Cecenia o, come gi=E0 in programma, in Iraq.
Quanto ci costa la societ=E0 dell'auto?
Tutti noi paghiamo tasse anche per mantenere il sistema, costosissimo, di=20
strade, segnalazioni, vigili, varchi controllati ecc. ecc. Se poi=20
possediamo un'auto di nostra propriet=E0, oltre alla spesa iniziale,=20
(tutt'altro che indifferente) dobbiamo considerare assicurazione, benzina,=
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bollo, manutenzione, deprezzamento e spesso, riparazioni per incidenti. Poi=
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abbiamo il costo dei parcheggi, delle ore di produttivit=E0, riposo e tempo=
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libero perse nel traffico. Il costo incalcolabile del cambiamento climatico=
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e delle guerre. Poi ci sono i costi che pesano sulla spesa sanitaria e le=20
pensioni di invalidit=E0, ossia per la cura delle persone afflitte dalle=20
malattie polmonari e cancerogene causate dall'inquinamento prodotto dalle=20
auto; ma soprattutto la cura ed i tentativi di riabilitazione delle=20
migliaia e migliaia di feriti e mutilati causati dagli incidenti stradali.=
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Difatti, per quanto giovani possiamo essere, purtroppo ognuno di noi si =E8=
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dovuto confrontare con la morte o il ferimento grave di parenti o amici=20
dovuto ad un incidente stradale.
A cosa servono le strade?
Sono posti dove i bambini e ragazzi/e possono giocare a pallone e ad altro,=
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i genitori possono insegnare ai figli ad andare in bici, dove i vicini si=20
incontrano e parlano? Sono posti per festival, feste degli abitanti della=20
zona, marce, manifestazioni, sport...? In breve le strade sono "spazi=20
pubblici" per la comunit=E0? O sono semplicemente parcheggi e canali per lo=
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scorrimento incessante del traffico automobilistico?
Se non riflettiamo su questo neanche ci accorgiamo di quello che sta=20
succedendo... stiamo chiusi in casa con bambini, cani e gatti perch=E9=20
sappiamo che appena questi ci sfuggissero dal controllo sarebbero uccisi da=
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qualche auto in corsa. Gli automobilisti uccidono animali continuamente, ne=
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uccidono pi=F9 della vivisezione e della caccia messe insieme ed uccidono=20
indiscriminatamente dagli animali domestici alle specie in pericolo di=20
estinzione. Per=F2, malgrado questo, continuiamo a collaborare a questa=20
societ=E0 che aliena ed emargina, gi=E0, perch=E9 la societ=E0 basata=
sull'auto ha=20
portato all'emarginazione dei gruppi sociali che ne sono esclusi come=20
bambini ed anziani, che devono trovare qualcuno che li porti a scuola o=20
dove vogliano loro; la citt=E0 viene sempre pi=F9 pensata a misura d'auto e=
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l'auto =E8 utilizzata per qualsiasi spostamento, breve o lungo, con o senza=
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carico, e come possiamo vedere, quasi sempre da soli.
Asfaltare, asfaltare, asfaltare!
Il lastricamento del territorio fa s=EC che l'acqua, invece che essere=20
assorbita nel terreno, sia convogliata da tombini e fogne verso i fiumi...=
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ecco quindi le alluvioni divenute ormai consuetudine negli ultimi anni.=20
L'asfalto continua a coprire spazi verdi e tagliare via zone alberate; il=20
tutto fa parte della stessa spirale che conduce al cambiamento climatico di=
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cui abbiamo gi=E0 detto.
Del resto =E8 ormai dagli anni sessanta che gli ingegneri del traffico hanno=
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studiato che costruire nuove strade o ampliarle genera solo nuovo traffico,=
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numerosi studi e la realt=E0 sotto ai nostri occhi dimostrano che il=
traffico=20
si espande velocemente fino al livello di congestione. Insomma, aggiungere=
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corsie per diminuire il traffico ha la stessa logica di chi pensa di=20
risolvere il problema dell'obesit=E0 allargando la cinta e posizionandola al=
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buco successivo.
C'=E8 soluzione?
Sicuramente; ripensando il sistema dei trasporti, a partire da noi stessi.=
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Andare pi=F9 spesso a piedi o scegliere, per percorrenze pi=F9 lunghe, o per=
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essere pi=F9 veloci di andare in bicicletta ogni volta che =E8 possibile, e=
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l'esperienza e la volont=E0 dimostrano che quasi sempre =E8 possibile.=
Lottare=20
per ottenere trasporti pubblici migliori e un servizio bus notturno=20
efficiente che non ci costringa a dover uscire in auto. Pensare delle citt=
=E0=20
pi=F9 piccole ed equilibrate dove non sia necessaria l'auto per fare=20
qualsiasi cosa. E poi tantissimo altro. Basta decidere quali sono le nostre=
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priorit=E0, arricchire le multi del petrolio e dell'auto o VIVERE.
visita:
http://www.tmcrew.org/eco/bike/
p.s.: in questo numero e' anche presente un fumetto e altre belle immagini=
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ti consigliamo quindi di visitare la versione web o saricare il file PDF
http://www.tmcrew.org/laurentinokkupato/a4newsbot/10.htm
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