[RSF] messaggio

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Autor: forumroma@inventati.org
Data:  
Temat: [RSF] messaggio
>-- Messaggio originale --
>From: stalkern <stalkern@???>
>To: forumroma@???
>Subject: Re: [RSF] messaggio
>Reply-To: forumroma@???
>Date: Thu, 14 Nov 2002 22:53:30 +0100
>
>
>Il Thursday 14 November 2002 19:15, parovit@??? ha scritto:
>> Il movimento ha bisogno del cervello di tutte e di tutti.
>> Anche del tuo e del mio.
>>
>>
>> E? vitale per il movimento mantenere la sua autonomia. Questo signific=

a
>> per chi aderisce ad organizzazioni politiche essere disponibile, nel

caso
>> che fra la propria organizzazione e il movimento posizioni vi siano
>> posizioni contrastanti, a preferire la posizione del movimento, che va=


>> difeso da ogni tentativo di sovrastarlo o di usarlo. Ma se si vuole
>> realizzare questo proposito, non =E8 pi=F9 sufficiente che il moviment=

o
>> proclami la sua autonomia e recinti i suoi spazi, deve essere lui a
>> stabilire le regole della relazione con i partiti e la politica. Se si=


>> vuole che la questione della guerra sia oggi la vera discriminante, mi=


>> sembra necessario fare un passo avanti per esprimere fin d?ora, nella
>> reciproca autonomia, il sostegno attivo del movimento in tutte le form=

e,
>> compreso l?espressione del voto, a quelle forze ed organizzazioni poli=

tiche
>> che con coerenza portano avanti una battaglia contro la guerra all?Ira=

k
>> senza se e senza ma, con l?Onu o senza l?Onu, vedendo in questo sosteg=

no
>un
>> fatto strettamente politico e superando ogni remora ideologica. Pu=F2 =

essere
>> che questa mia proposta sia sbagliata, tuttavia vorrei iniziare una
>> discussione poich=E9 non =E8 pi=F9 sufficiente dire dopo Firenze, a mi=

o parere,
>> che non si intende diventare un partito e non stabilire dei paletti pr=

ecisi
>> nei confronti dei partiti e dei loro tentativi di intrusione. Se ritie=

ni
>> che il problema meriti una discussione, ti invito ad esprimere la tua
>> opinione e a far viaggiare questa proposta. Cordialmente Vittorio Paro=

la
>>
>
>Trovo questo spunto interessantissimo, perch=E9 preso alla lettera
>concentrerebbe il legame Movimento-partiti all'istante del voto. Resta

che
>
>facendo politica tutti i giorni, il momento del voto =E8 una rarit=E0. C=

osa

>proponi di fare per sostenere non questo o quel partito a mezzo di una

delega
>
>gi=E0 largamente prevista, ma per affrontare il nodo della depoliticizza=

zione
>
>della cittadinanza?
>Oggi i partiti continuano ad essere imprese che offrono un prodotto poli=

tico
>
>di massa. Uno va bene per il 5% dei clienti, uno per il 25%. Mettici la


>pubblicit=E0 menzognera e tutto quello che vuoi, ma questi prodotti sono=



>relativamente chiusi, vengono progettati "altrove". Spesso il prodotto


>politico non esiste nemmeno al momento della transazione, il proletario


>politico cede in anticipo le risorse fidandosi di promesse, come diceva

lo
>
>zio Karl. Ma soprattutto entrano nella produzione politica molti fattori=


>che
>non riguardano la raccolta di risorse, ed =E8 difficile capire quanto in=


bianco
>
>sono gli assegni che il votante ha firmato.
>Da un lato, le risorse vengono raccolte usando un numero piccolo di argo=

menti
>
>-salvo quando il Bertinotti parte e mette in un comizio 24 temi all'ora-=


>
>mentre molto pi=F9 numerosi sono i fatti del mondo.
>Dall'altro, un elemento favorevole all'acquisto del prodotto politico =E8=


la
>sua
>semplicit=E0, che gli d=E0 delle caratteristiche di razionalit=E0 e che =

significa
>
>poi una gran semplificazione del mondo.
>E c'=E8 il meccanismo di garanzia... che manca. Le transnazionali pi=F9 =

schifose
>
>conquistano il cuore della gente perch=E9 hanno capito che puoi sempre
>acquistare un cliente nuovo, ma non puoi recuperare un cliente che hai


>perduto. I partiti invece si ricordano dei voti bianchi solo quando gli

manca
>
>il quorum, perch=E9 =E8 comunque garantito che un tot di potere c'=E8 s=

empre,
>per
>quanto privatizzando lo si possa trasferire.
>I partiti sono anche imprese altamente globalizzate, dove sono distinti

i
>
>luoghi e le mansioni. Vuoi un autobus che ti porti dal tuo voto fino all=

a
>
>messa al lavoro del tuo contributo? non c'=E8. Vuoi sapere dove i brain =

workers
>
>distillano il tuo futuro? Ah beh saperlo. E se chiedi chi sono 'sti brai=

n
>
>workers? Beccati Bobbio. Ma io non cercavo Bobbio, cercavo quelli... com=

e
>si
>chiamano... tipo i D'Antona e i Biagi. Chi ha concepito questa macchina


>opaca?
>Insomma, c'=E8 un rischio. Che con la scusa della guerra i partiti polit=

ici
>
>continuino con meccanismi che portano alla depoliticizzazione e in ultim=

a
>
>analisi anche alla guerra. A quel punto avremmo bruciato l'ultima carta,=


>per
>questo non ho fretta di votare Pinco e Pallo. Non mi illudo di svegliarm=

i
>
>stasera e sconfiggere la guerra a maggio, fosse anche il maggio del '68.=


>
>(2068?).
>Le istituzioni non hanno etica, hanno al pi=F9 una ideologia. Sono le pe=

rsone
>
>che hanno un'etica.
>
>Cordialmente,
>Ernesto "Stalkern"
>PS a proposito,si pu=F2 essere pacifisti senza essere antimilitaristi e =

senza
>
>esaminare e rigettare il dominio, anche quello politico?
>
>------------
>Indirizzo mailing list del RSF: forumroma@???
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Caro Stalkern, non credo affatto che la relazione fra partiti e movimenti=

debba esprimersi puramente nel voto. Prima di tutto penso che dobbiamo ch=
iarire
che il movimento dei movimenti =E8 una novit=E0 nel mondo, =E8 il movimen=
to mondiale
di liberazione del secolo presente.Penso anche che di fronte a s=E8 non h=
a
ancora un partito che possa raccogliere i suoi valori e i suoi fondamenti=
,
che derivano direttamente dalle contraddizioni aperte oggi nel mondo. App=
rezzo
le posizioni di Rifondazione Comunista, pur essendo io un socialista utop=
istico,
tuttavia avverto che la risposta non pu=F2 essere ideologica, tu marxista=
,
lui anarchico, io utopico, lei cristiana. Partire dal movimento e dai suo=
i
valori per una costituente della sinistra, questo =E8 un'obiettivo che co=
ndividuo
per costruire un partito della sinistra non centralista, ma democratico,
in cui la direzione sia espressione esterna alle istituzioni e alla rappr=
esentanza.
La relazione fra il movimento e il suo partito, ancora inesistente, per
me dovrebbe fondarsi sulla comune analisi degli avvenimenti nel mondo all=
a
luce dei diritti, della cittadinanza umana, del diritto ad esistere. Se
mi esprimessi con linguaggio cristiano direi che il movimento =E8 la veri=
t=E0
e il partito =E8 la parola. Se mi esprimessi con linguaggio marxista dire=
i
che il movimento =E8 il proletariato e che il partito =E8 il partito dei =
lavoratori.
Se mi esprimessi con il linguaggio dell'utopia direi che il movimento =E8=

il bene pi=F9 prezioso che abbiamo e costituisce la speranza di vedere in=

prospettiva la costituzione di una forza della sinistra di tipo nuovo, ch=
e
si basi non sul potere, ma sulla sua mancanza. Cordialmente Vittorio Paro=
la