Autor: Linbo Data: Temat: [Cerchio] Re: basta miss italia/veline
On Wed, Sep 18, 2002 at 12:24:20AM +0200, Raineri wrote: > credo sia questione di buoni gusti: credevo che fosse impossibile trovare
> qualcosa di più ridicolo dello spogliarello, finché non ho visto gli
> spogliarelli maschili. Infatti, quelli del film di cui ora mi sfugge il
> nome, puntavano giustamente sul lato buffo della cosa. Fra l'altro
> l'elemento quantità, un battaglione di ragazze tutte contemporaneamente con
> le chiappe di fuori, secondo me ottunde anche il ridicolo spingendo invece a
> un'estetica noiosa e tragica, a metà fra l'obitorio e il lager. Che ai
> maschi piacciano queste cose, non so, sarà pure vero, ma io non ne ho mai
> conosciuto nessuno. Per dirvi quando stavo carcerato, nessuno guardava Miss
> Italia, e non é che ci fossero solo fini intellettuali e crepuscolari
> disincarnati. A me pare che siano soprattutto le donne a far caso a queste
> cose Posso concordare che molte donne, sempre di piu' per la verita', stanno a
rimbecillirsi su questioni infinitesimali di estetica o a rodersi
d'invidia ma contrapporre a questo un disinteresse dei maschi per miss e
veline... questo e' un op' irreale.
Anche a me piace vedere un bel corpo, che sia tra mille o da solo,
tanto femminile che maschile. Quando mi soffermo su quello femminile ho
decisamente sensazioni diverse. Il mio guardare rimane tale, si ferma
li' e probabilmente pure il tuo e quello di molti altri ma la maggior parte
su quei corpi si fa le seghe mentali (nonche' manuali) e ci sta a
dietro tanto quanto il calcio ad esempio.
In tanti ambienti molto diversi tra loro ti assicuro che se c'e' qualche
"novita'" sulla velina, sulla modella, la miss e' dappertutto un gran
putiferio. Dal barettto sotto casa mia pieno di ragazzi di varie eta' al
centro sociale di Milano, al negozio Equo e Solidale alla compagnia punk
della piazza. Se ne parla con la stessa stupidita' di chi si ribatte di
aver vinto 2 o 3 coppe dei campioni piuttosto che una intercontinentale
e una di chesso' io. Non dico che sia il pensiero fisso di tutta la
giornata ma Striscia la Notizia viene sopratutto guardata e il messaggio
ti entra di soppiatto. Pigli uno
qualsiasi che guarda quella trasmissione e gli chiedi come erano vestite
le veline ti dice pure che tipo di assorbente interno avevano.
Piglia un po' di gente che la guarda e chiedi, l'ho fatto sul serio e ti
assicuro che pochi mi han deluso.
Stessa cosa se passa una notizia su qualche cazzo di modella, al tg. Ti
diranno a menadito la notizia e in piu' la commentano con altre fonti e
opinioni personali ma magari non si ricordano qual'era la notizia
d'apertura (difficilmente non corrrisponde con quella della modella ma
vabbhe... e' un'altro discorso :)))))))).
E sai cosa anche? Le idee non c'entrano un cazzo, tu puoi avere tutte le
idee che vuoi, su ste cose ci caschi nello stesso modo. Destra,
sinistra, menefreghista, opportunista, qualunque cosa siano di certi
argomenti rispondono sempre allo stesso modo.
Cosa?
Mi chiedi se ho una societa' di sondaggi? Ehhhhh! :( Purtroppo Pilo mi
ha fregato sul tempo. ;(
> Più in generale, il discorso di fare il velino come si proporrebbe quel
> povero Franz...in tutti i lavori si vendono il tempo, il corpo e
> lì'immagine.
> Alcuni (la modella e il calciatore, etc) sono pagati meglio per
> periodi brevi, altri meno, ma per un periodo più lungo. Una volta che uno
> scambia la propria vita per una somma, mi pare irrilevante se sculetta o
> batte i tasti di un computer o di un registratore di cassa, fa andare una
> penna, un volante, un uccello. Vecchio discorso... prova a spostare la panza e bere meno birre che
magari la differenza la scorgi seguendo la punta della cravatta.
Sto scherzando naturalmente... sulla pancia, non e' enorme anche se si
nota. :) Potresti darmene un po' che io son troppo leggero!
> Non vedo che differenza ci sia: tutti i
> proletari sono puttane che si vendono per poter campare. La loro qualità non
> si misura dal loro prezzo o dal loro lavoro, ma dalla loro ribellione, Appunto solo che morendo di fame non ti ribelli... muori semplicemente
di fame. Mai preso in considerazione che il lavoro possa essere un
tramite per? Del resto TUTTI, nessuno escluso, e' una puttana perche'
deve campare e caro PK, senza offesa, tu sei stato tre puttane in una.
Tre grandissime puttane! Oserei dire che hai egregiamente asceso la scala
del bordello proletario, fino al culmine. Fino a raggiungere il posto
di grandissima puttana. Puttana assicuratrice, puttana
tossico e gran puttana ladro (se ho capito bene e' questo l'ordine).
Quale piu' grande puttana di chi sputa nel piatto da cui poi mangia a piene
mani senza manco vergognarsi e anzi, ne fa mostra e orgoglio personale?
Non pensare che mi dia fastidio l'associazione con la puttana. Quello che
mi urta e' che tu disprezzi il lavoro in quanto tale e non concepisci che
qualcuno possa non considerarlo come un mezzo per campare.
Ti spingi a ignorare che qualcuno possa cercare di cambiare il sistema
cercando di restare coerente e utilizzando la situazione attuale per avere
le forze di rivoluzionare, per lo meno la sua vita e se possibile quella
della societa'.
> quando c'é. Ognuno fa marciare il mondo dell'alienazione, sia che faccia
> clisteri ai moribondi, sia che li faccia ai degenerati. Non si capisce
> perché tanti avanzino comprensione per quei cornuti che fanno i carabinieri,
> spinti dal bisogno, e invece quella spinta é considerata insufficiente a
> spiegare una che va inTV con o anche senza le mutande Ma ci sono anche tanti che quella spinta non la vedono proprio. Non
concepisco le motivazioni ne' per fare lo sbirro ne' per fare la velina
o la top-model.
Ognuno ha i suoi metodi per definire utile o non utile un lavoro, per
ritenerlo necessario o superfluo. Per me il lavoro della velina e' un
lavoro che serve a rincoglionire, che si inserisce in una continua
richiesta indotta. Un lavoro che e' mezzo per rincoglionire la gente
tanto quanto quella del prete. Per dirla tutta, associo il mondo
televisivo a quello delle religioni. La televisione e' la cattedrale
della religione del denaro. E come tale serve per tenere in un
determinato stato di ignoranza la gente. Ma chi e' nato ed e' vissuto
con quello, fidandosi ingenuamente come posso condannarlo? Al piu' tento
di fargli vedere anche altro ma non posso linciarlo per una cosa che non
dipende manco da lui; per buona parte. Quello che posso fare e' tentare
di trovare un compromesso per usufruire sempre meno del sistema tentando
al tempo stesso di scardinarlo da dentro, sfruttando il suo punto
debole, la comunicazione diretta nonche' l'azione che per me deve sempre
tenere presente della forma che assumera' nelle mani del sistema.
Posso incendiare una caserma ma questo non passera' col messaggio che
gli ho dato io, verra' manipolato e fatto passare in un modo che
risultera' totalmente sconvolto. E' vero che qualcuno potra' capire ma
potra' farlo chi gia' ha la mia stessa visione e solo lui e pochi altri.
L'obbiettivo e' quello di dimostrare le contraddizioni del sistema,
almeno per me. Occorre saper sfruttare con molta piu' astuzia gli stessi
mezzi del sistema fino a quando il sistema non sara' costretto a diventare
tanto esplicitamente aggressivo, con tutti, da innescare la rivolta.