[CSSF] il famigerato "patto per l'Italia"

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Autor: Alessandro Presicce
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Asunto: [CSSF] il famigerato "patto per l'Italia"
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      PATTO PER L'ITALIA - CONTRATTO PER IL LAVORO. INTESA PER LA =
COMPETITIVIT=C0 E L'INCLUSIONE SOCIALE.=20


      (Firmato da Governo e parti sociali - esclusa la Cgil - il =
5.7.2002)



      =20


      Premessa


      Governo e parti sociali assumono quali obiettivi alti e condivisi =
del presente accordo quelli definiti per tutti i Paesi dell'Unione =
Europea dai Vertici di Lisbona e di Barcellona, secondo i quali =
dinamismo economico e giustizia sociale devono procedere di pari passo. =
Nella economia della conoscenza le ragioni della competitivit=E0 e della =
inclusione sociale tendono a convergere nel comune obiettivo della =
valorizzazione delle risorse umane in primo luogo attraverso =
l'incremento dei tassi di occupazione regolare, il cui livello medio in =
Europa dovr=E0 raggiungere il 70% entro il 2010.


      L'Italia =E8 il Paese in Europa con il pi=F9 basso livello di =
occupazione e con i maggiori squilibri territoriali e di genere.


      L'organizzazione di un mercato del lavoro moderno, trasparente ed =
efficiente, l'emersione del lavoro sommerso, le politiche =
dell'educazione e della formazione, la riduzione della pressione fiscale =
sui redditi medio-bassi costituiscono le azioni convergenti per produrre =
una pi=F9 tempestiva traduzione della crescita economica in nuovi e =
migliori posti di lavoro.


      Lo sviluppo economico e la crescita dell'occupazione nel =
Mezzogiorno oltre i livelli medi nazionali costituiscono la misura =
principale del successo delle politiche condivise in questo documento.


      La competitivit=E0 dell'intero sistema Paese si realizza =
attraverso la rimozione degli ostacoli alla nuova occupazione, =
orientando cos=EC gli investimenti alla innovazione dei prodotti, alla =
formazione del capitale umano e alla crescita delle imprese.


      Le riforme qui negoziate sono quindi tutte rivolte a stimolare i =
consumi e lo sviluppo nonch=E9 a promuovere una societ=E0 pi=F9 attiva e =
dinamica, pi=F9 equa in termini di inclusione sociale e di integrazione =
territoriale, pi=F9 moderna in termini di regole, di istituzioni e di =
servizi di pubblica utilit=E0.=20


      1. Politica dei redditi e di coesione sociale


      Il Governo e le parti sociali convengono che una efficace politica =
dei redditi, secondo quanto previsto dal Protocollo del 23 luglio 1993, =
=E8 lo strumento principale per dare stabilit=E0 e forza alla crescita =
economica, assicurare il perseguimento dell'equilibrio della finanza =
pubblica compatibilmente con gli impegni del Patto di stabilit=E0 e di =
crescita cos=EC come in ultimo definiti nel Consiglio Europeo di =
Siviglia, salvaguardare il potere d'acquisto delle retribuzioni, =
conseguire l'innalzamento del tasso di occupazione secondo quanto deciso =
dal Consiglio Europeo di Lisbona.


      La politica dei redditi derivata dagli accordi del 1992 e del 1993 =
ha contribuito a controllare la dinamica del tasso di inflazione e a =
realizzare il risanamento finanziario, condizioni fondamentali per =
garantire un sano e duraturo sviluppo del reddito e dell'occupazione. =
Tali accordi si sono rivelati uno strumento importante per condurre =
l'Italia nell'Unione Economica e Monetaria.


      L'accordo sulla politica dei redditi e di coesione sociale che si =
realizza oggi dovr=E0 accompagnare il conseguimento degli obiettivi di =
Barcellona e di Lisbona realizzando una virtuosa convergenza tra =
crescita economica, competitivit=E0, incremento dell'occupazione e =
inclusione sociale.


      La riduzione del tasso di inflazione verso i livelli medi europei =
=E8 destinata a continuare nel 2003. Obiettivo del Governo =E8 quello di =
rafforzare questa tendenza individuando tassi di inflazione programmati =
in linea con gli andamenti dell'economia e con i risultati da =
perseguire. Il Governo concorre al contenimento dell'inflazione =
attraverso comportamenti coerenti in materia di tariffe, prezzi e =
salari, attivando gli organi istituzionali preposti, nei limiti delle =
competenze di legge e delle regole di mercato. Il miglioramento della =
produttivit=E0 e la progressiva riduzione del cuneo fiscale sul lavoro =
potranno contribuire ulteriormente a fare crescere il reddito =
disponibile delle famiglie.=20


      Le parti prendono atto del quadro macroeconomico e di finanza =
pubblica illustrato dal Governo ai fini della predisposizione del DPEF =
2003-2006 e convengono sugli obiettivi di crescita del PIL e del tasso =
di occupazione. Il Governo si impegna ad assicurare le risorse =
necessarie ad avviare la riforma fiscale e quella degli ammortizzatori =
sociali, a realizzare i previsti interventi nel Mezzogiorno, a =
rilanciare la ricerca e l'innovazione, a finanziare la riforma del =
sistema scolastico e formativo e le politiche attive per l'occupazione.


      In questo quadro, la riforma fiscale in esame al Parlamento assume =
per il Governo il carattere di elemento propulsivo dello sviluppo, =
stimolando i consumi e la crescita e avviando un processo di riduzione =
del carico fiscale sulle persone, sulle famiglie e sulle imprese. Il =
Governo si impegna quindi:


      a dare priorit=E0 alla riduzione della tassazione personale, sia =
nei tempi sia nel volume di riduzione del prelievo, nell'ambito delle =
risorse che annualmente si renderanno disponibili con la manovra di =
finanza pubblica;


      a ricavare nell'ambito della prossima manovra finanziaria a) per =
il 2003, almeno 5,5 miliardi di euro da destinare ad un primo importante =
avvio di riforma della tassazione personale, concentrato sui redditi =
compresi tra 0 e 25mila euro, b) le risorse per consentire dal 2003 una =
riduzione pari ad almeno due punti di aliquota dell'imposta sulle =
persone giuridiche, c) disponibilit=E0 finanziarie pari a 500 milioni di =
euro per avviare sin dal 2003 -nel presupposto del necessario accordo =
con le Regioni per evitare effetti di duplicazione- la riforma =
dell'IRAP, iniziando dalla riduzione nella base imponibile della =
componente delle retribuzioni;


      a privilegiare, coerentemente all'attuazione della riforma, quegli =
aspetti che sono produttivi di benefici diretti verso le fasce di =
reddito medio-basse, in considerazione anche dei contemporanei processi =
di emersione. In particolare, tali benefici, nonch=E9 il perseguimento =
di una vera progressivit=E0, saranno realizzati attraverso deduzioni e =
trasferimenti specifici correlati in tendenza alla soglia di povert=E0 e =
quindi valevoli in prevalenza per i redditi bassi;=20


      a garantire, in sede di attuazione e compatibilmente con lo schema =
sopra delineato, che la riforma tenga in debita considerazione la =
condizione familiare del contribuente attraverso un accrescimento delle =
relative deduzioni (e, quindi, della soglia esente), nonch=E9 la loro =
modulazione in base alla numerosit=E0 dei carichi di famiglia ed alla =
condizione reddituale personale;


      a riconoscere una specifica deduzione per i lavoratori dipendenti =
e per i pensionati che forfettizzi i costi per spese di produzione del =
reddito, anch'essa modulata in base al reddito complessivo del =
lavoratore;


      a garantire un livello di esenzione per i soli percettori di =
redditi da pensione non inferiore all'attuale livello minimo stabilito =
dal Governo (516 euro al mese);


      ad applicare le norme sulla "capitalizzazione sottile" (thin =
capitalisation) in termini compatibili con le caratteristiche del =
sistema produttivo italiano, tenendo conto dei livelli di coinvolgimento =
del patrimonio individuale del titolare e dei soci;


      a definire modi e livelli di tassazione delle operazioni =
straordinarie pi=F9 favorevoli rispetto a quelli inerenti il regime =
della tassazione ordinaria;


      ad introdurre una contabilit=E0 semplificata per le piccole e =
medie imprese con riferimento alla normativa IVA nonch=E9 il concordato =
triennale preventivo per l'imposizione sul reddito di impresa e di =
lavoro autonomo;


      a garantire l'invarianza dell'attuale carico fiscale per il =
settore agricolo in materia di IVA e di IRAP per il 2003, in attesa =
della pi=F9 completa riforma del regime impositivo, ferma restando =
l'esecuzione del credito di imposta per il 2002, secondo la formulazione =
concordata;


      a predisporre strumenti di monitoraggio e controllo del livello =
della pressione fiscale locale, insieme agli enti territoriali, sul =
modello del patto di stabilit=E0 interno, per raggiungere l'obiettivo di =
una riduzione del carico tributario complessivo;


      ad avviare, in occasione della predisposizione delle manovre di =
finanza pubblica nelle quali dovr=E0 essere fissato la progressiva =
attuazione della riforma, un tavolo di confronto specifico sul tema =
della riforma fiscale.


      Sono allegate al presente documento alcune esemplificazioni =
relative a specifiche figure di contribuente.


      Le parti convengono che nel mese di settembre l'apposita sessione =
di politica dei redditi sar=E0 dedicata anche ad un confronto sulle =
misure applicative che il Governo intende trasporre nella Legge =
Finanziaria 2003.


      2. Lo Stato Sociale per il lavoro


      Lo Stato Sociale per il lavoro (Welfare to Work) comprende tutti =
gli strumenti che sono rivolti a incoraggiare e assistere il cittadino =
nel suo inserimento o reinserimento nel mercato del lavoro, allo scopo =
di conseguire gli obiettivi dei Consigli Europei di Lisbona e di =
Barcellona.


      Il Libro Bianco descrive come in Italia chi cerca un lavoro =E8 =
nei fatti lasciato a se stesso:


      inadeguatezza del livello culturale medio della popolazione: il =
20% della classe di et=E0 15-65 anni possiede solo la licenza elementare =
o non ha alcun titolo di studio e meno del 38% possiede solo la licenza =
media;


      totale carenza dei servizi di incontro tra domanda e offerta (solo =
il 4% dei rapporti di lavoro passa oggi per il collocamento);


      insufficienza e inefficacia diffusa della pur consistente spesa =
per formazione anche a causa del carente monitoraggio dei fabbisogni del =
mercato del lavoro;


      spesa sociale prossima alla media europea ma integrazioni al =
reddito del disoccupato disomogenee e scollegate da diritti e doveri per =
il reinserimento lavorativo.


      Inoltre, il Piano Nazionale per l'Occupazione per il 2002, =
accogliendo le indicazioni dell'Unione Europea, individua come azioni =
prioritarie delle politiche per l'occupazione una pi=F9 elevata =
preparazione culturale e professionale dei giovani e degli adulti, in =
modo da renderne pi=F9 agevole l'ingresso e la permanenza nel mondo del =
lavoro, ribadendo il nesso tra istruzione e formazione da un lato e =
inclusione sociale e occupabilit=E0 dall'altro.


      2.1Servizi per l'incontro tra domanda e offerta di lavoro


      Il Governo intende realizzare entro l'anno un moderno ed =
efficiente sistema di servizi pubblici e privati tra loro collegati da =
un sistema informativo per il lavoro (Rete dei Servizi al Lavoro):


      riordino delle regole del collocamento, mediante rafforzamento =
dell'anagrafe del lavoratore, definizione dello stato di disoccupazione, =
dei modi per acquisirlo e per perderlo, e dei connessi diritti e doveri =
(colloquio di orientamento e proposta di formazione o di lavoro entro =
tempi certi). Le misure sono contenute nel decreto legislativo prossimo =
all'esame del Parlamento;


      diffusione dei servizi privati e privato-sociali, che potranno =
svolgere, a determinate condizioni, tutte le tipologie di servizio al =
mercato del lavoro (incontro tra domanda e offerta, selezione, =
formazione, ricollocazione, lavoro interinale, ecc.). Le misure sono =
contenute nel DDL 848 che privilegia e incoraggia la gestione di questi =
servizi anche a cura delle stesse parti sociali;


      attivazione della Rete dei Servizi al lavoro, inclusa una "borsa" =
continua del lavoro, collegando Ministero del Lavoro e delle Politiche =
Sociali, enti previdenziali e servizi all'impiego nel territorio =
(pubblici, privati e privato-sociali), sulla base di un nuovo progetto =
atto a produrre una banca dati dei lavoratori attivi ed in cerca di =
lavoro e coerente con le competenze delle Regioni.


      2.2. L'educazione per l'occupabilit=E0


      L'arricchimento permanente delle risorse umane deve essere =
promosso mediante la riforma dell'istruzione -fondata su una pi=F9 =
elevata preparazione culturale ed un pi=F9 stretto rapporto tra scuola e =
lavoro- ed un migliore coordinamento delle risorse pubbliche e private =
per la formazione permanente, attraverso il negoziato e la =
collaborazione tra Governo (Ministeri del Lavoro e dell'Istruzione), =
Regioni, Province e parti sociali.


      La riforma del sistema educativo deve produrre l'innalzamento del =
diritto-dovere all'istruzione e alla formazione ad una durata di almeno =
12 anni, il potenziamento dell'alfabetizzazione informatica, la =
possibilit=E0 ricorrente di alternare scuola e lavoro, la =
comunicabilit=E0 tra percorsi scolastici e formativi. Un particolare =
sostegno sar=E0 rivolto alle attivit=E0 formative correlate ai contratti =
di apprendistato in relazione all'assolvimento dell'obbligo formativo =
fino a 18 anni.


      L'Istruzione e Formazione Tecnica Superiore e l'Educazione degli =
Adulti hanno dimostrato di essere strumenti validi per favorire =
l'occupabilit=E0. Pertanto, occorre superare il divario rispetto agli =
altri Paesi dell'Unione Europea, potenziando il sistema dell'Istruzione =
e Formazione Tecnica Superiore con l'obiettivo di corrispondere alle =
richieste espresse dal mondo del lavoro.


      Ugualmente si pone quale obiettivo prioritario l'acquisizione =
diffusa di un pi=F9 alto livello di competenze di base (linguistiche, =
matematiche, tecnologiche, sociali), mediante iniziative di educazione =
permanente degli adulti tali da soddisfare le richieste per 700.000 =
persone l'anno a partire dal 2003. L'educazione permanente degli adulti =
rappresenta infatti uno strumento efficace per favorire l'occupabilit=E0 =
e l'adattabilit=E0 delle risorse umane e professionali nonch=E9 =
l'inclusione sociale.


      2.3. Gli obiettivi della riforma dei sostegni al reinserimento nel =
lavoro


      La riforma del sistema delle "tutele attive", necessariamente =
graduale e a carattere pluriennale, ha l'obiettivo di incoraggiare e =
assistere il lavoratore nel processo di reinserimento nel mercato del =
lavoro. Si deve, pertanto, realizzare un circolo virtuoso tra sostegno =
al reddito, orientamento e formazione professionale, impiego e =
autoimpiego che rafforzi cos=EC la tutela del lavoratore in situazione =
di disoccupazione involontaria, ne riduca il periodo di disoccupazione, =
ne incentivi un atteggiamento responsabile ed attivo verso il lavoro.


      Questo nuovo sistema di "tutele attive"dovr=E0 assicurare:


      - una maggiore equit=E0, attraverso una migliore corrispondenza =
tra contribuzioni e prestazioni;


      - un miglioramento complessivo del grado di tutela economica =
garantita al lavoratore disoccupato involontario, sia sotto il profilo =
della misura dell'indennit=E0 sia della durata della corresponsione;


      - una stretta correlazione tra erogazione dei sussidi e =
diritti-doveri del disoccupato, attraverso verifiche periodiche circa =
l'effettivo stato di disoccupazione involontaria, l'immediata =
disponibilit=E0 e adesione ad attivit=E0 di formazione, ad altra misura =
o occasione di lavoro secondo modalit=E0 definite, prevedendo la perdita =
di benefici in carenza di queste condizioni;


      - una tutela di ultima istanza legata a particolari condizioni di =
disagio.


      Le iniziative previste da questa riforma saranno coerenti con il =
nuovo quadro istituzionale definito dal rinnovato Titolo V della =
Costituzione.


      Gli obiettivi finali della riforma dovranno garantire:


      a) una protezione generalizzata ed omogenea dei disoccupati =
involontari;=20


      b) protezioni integrative, aggiuntive o sostitutive, liberamente =
concordate fra le parti sociali ai pi=F9 vari livelli, con prestazioni =
autofinanziate e gestite da organismi bilaterali di natura privatistica;


      c) contenimento del costo del lavoro determinato dal prelievo =
contributivo complessivamente connesso ai vari schemi di sostegno al =
reddito nei limiti massimi attuali e dalla razionalizzazione dei =
benefici garantiti dalla protezione di base: ci=F2 anche allo scopo di =
liberare risorse per il finanziamento della protezione integrativa.


      L'assetto finale verr=E0 conseguito con un graduale processo di =
razionalizzazione e di riordino degli strumenti esistenti e =
compatibilmente con le risorse finanziarie che si renderanno =
disponibili.


      2.4. Le prime misure


      A questo fine un primo intervento consiste nella rapida =
attuazione, con il concorso delle parti sociali, dei principi contenuti =
nel DDL 848bis volti a razionalizzare gli istituti attuali, superando =
sprechi ed inefficienze, e a collegare strettamente integrazioni al =
reddito, servizi di orientamento, formazione come altre misure di =
inserimento nel mercato del lavoro, anche attraverso gli organismi =
bilaterali, valutando il possibile concorso di risorse derivanti dal =
Fondo Sociale Europeo.


      Contestualmente, l'indennit=E0 di disoccupazione ordinaria =
connessa agli attuali requisiti pieni sar=E0 incrementata nella sua =
entit=E0 e durata prevedendo:


      indennit=E0 di base che garantisca un sostegno al reddito =
complessivo per un periodo continuativo massimo di dodici mesi, con un =
meccanismo a scalare che assicuri al lavoratore il 60% dell'ultima =
retribuzione nei primi sei mesi, per poi scendere gradualmente al 40% ed =
al 30% nei due successivi trimestri. A tal fine, il Governo si impegna a =
garantire la necessaria copertura per una spesa di almeno 700 milioni di =
euro per anno;


      durata massima complessiva dei trattamenti di disoccupazione non =
superiore ai 24 mesi (30 mesi nel Mezzogiorno) nel quinquennio;


      controllo periodico sulla permanenza nello stato di disoccupazione =
involontaria dei soggetti che percepiscono l'indennit=E0;


      programmi formativi a frequenza obbligatoria per i soggetti che =
percepiscono l'indennit=E0, con la certificazione finale del risultato =
ottenuto, nel quadro dei piani individuali concordati con i servizi per =
l'impiego. In tale prospettiva potranno essere sperimentate a livello =
provinciale prime forme di bilateralit=E0 che concorrano a definire =
l'orientamento formativo;


      un tavolo negoziale tra Governo, Regioni, Province e parti sociali =
si riunir=E0 entro 60giorni dal presente accordo per concertare i modi =
con cui collegare efficacemente il sostegno al reddito dei disoccupati =
con le attivit=E0 di formazione e, pi=F9 in generale, i servizi per =
l'impiego con i programmi della formazione in alternanza e continua, =
fermi restando i principi e le normative che regolano il funzionamento =
dei Fondi ex lege 388/200, finanziati dall'accantonamento dello 0,30% =
del monte salari dei lavoratori dipendenti. In questo stesso ambito =
sar=E0 esaminata in via prioritaria la possibilit=E0 di uno specifico =
rimborso degli oneri derivanti dalla partecipazione ai corsi di =
formazione dei cittadini in stato di disoccupazione involontaria, =
secondo quanto indicato dall'Unione Europea. Oggetto di verifica da =
parte del tavolo saranno, in particolare, i contenuti e l'entit=E0 delle =
misure finanziarie della riprogrammazione di met=E0 percorso del Fondo =
sociale europeo (obiettivo 3 ed obiettivo 1) nell'ambito del negoziato =
con la Commissione Europea che si svolger=E0 nel 2003;


      la perdita del diritto al sussidio nel caso di rifiuto della =
formazione, di altra misura o occasione di lavoro, secondo modalit=E0 =
definite, o di prestazione di lavoro irregolare.


      Questa disciplina sostituir=E0, quindi, il vigente regime =
dell'indennit=E0 ordinaria di disoccupazione nei settori non agricoli, =
preservando l'attuale struttura dei requisiti ordinari di accesso. =
Rimarr=E0 altres=EC inalterato il periodo di copertura relativo ai =
contributi "figurativi".


      Per quanto concerne i benefici concessi sulla base di "requisiti =
ridotti" appare opportuno un rafforzamento del principio di =
proporzionalit=E0 tra trattamenti e periodo di contribuzione connesso ad =
effettiva prestazione d'opera che adegui tale istituto alle regole sulla =
durata massima dei trattamenti sopra definita, anche allo scopo di =
promuovere l'emersione di lavoro irregolare e di evitare abusi e =
distorsioni che spesso disincentivano il ricorso a rapporti di lavoro a =
tempo indeterminato.


      I rapporti di lavoro a termine partecipano dei benefici sulla base =
dei requisiti. Essi saranno, peraltro, monitorati per prevenire il =
prodursi di una condizione di cronica precariet=E0 cui dovr=E0 =
corrispondere una particolare tutela in termini di servizi reali. Le =
collaborazioni coordinate e continuative saranno riformate in termini =
tali da valorizzare le prestazioni "a progetto" e in modo tale da =
confermare, in ogni caso, la loro riconducibilit=E0 all'area del lavoro =
autonomo (incrementandone il prelievo contributivo), fermo restando =
l'impegno ad arginare con adeguata strumentazione il fenomeno delle =
collaborazioni fittizie, che andranno, invece, correttamente ricondotte, =
anche in virt=F9 di un potenziamento dei servizi ispettivi, a =
fattispecie di lavoro subordinato sulla base di criteri oggettivi; =
cos=EC ricollocate, esse parteciperanno delle diverse regole generali.


      Per quanto attiene all'avvio del secondo livello di tutela, =
integrativo e volontariamente promosso dalle parti sociali, verranno =
definite forme di incentivazione adeguate per i contributi delle =
imprese.


      Nell'ambito del processo di riforma saranno realizzate forme di =
contabilit=E0 separata per settore produttivo allo scopo di stimolare la =
responsabilit=E0 degli attori sociali e l'equilibrio tra contribuzioni =
obbligatorie e prestazioni in ciascun settore attraverso la trasparenza =
contabile. Completata la razionalizzazione delle prestazioni e comunque =
non prima del 1=B0 gennaio 2004, saranno definite per ciascun settore =
-attraverso un preventivo accordo tra le organizzazioni maggiormente =
rappresentative dei lavoratori e dei datori di lavoro di ciascun =
settore- una contribuzione di equilibrio nonch=E9 una contribuzione di =
solidariet=E0 destinata a concorrere al finanziamento dei settori in =
disavanzo. Il livello di tale contribuzione di solidariet=E0 a carico di =
ciascun settore sar=E0 fissato anche proporzionalmente alla consistenza =
numerica degli assicurati e alle prestazioni di cui beneficia il =
settore. In ogni caso, il livello contributivo obbligatorio =
(contribuzione di equilibrio pi=F9 contribuzione di solidariet=E0) non =
potr=E0 essere superiore -per i settori in attivo- a quello attuale in =
rapporto alle prestazioni erogate. La riforma ha, infatti, lo scopo di =
produrre attraverso una gestione pi=F9 responsabile dei sussidi alla =
disoccupazione nell'ambito di ciascun settore la progressiva riduzione =
tanto dell'aliquota di equilibrio quanto della contribuzione di =
solidariet=E0.


      I settori produttivi, in particolare quelli che non usufruiscono =
di ammortizzatori sociali integrativi o sostitutivi dell'indennit=E0 di =
disoccupazione, promuoveranno la gestione, attraverso accordi collettivi =
e mediante propri organismi bilaterali, di prestazioni integrative o =
sostitutive del livello di base. Tali settori potranno, sulla base degli =
accordi tra le parti, richiedere la gestione separata del livello di =
base, ferma restando la contribuzione di solidariet=E0. L'accordo =
definito il 20 maggio 2002 dalle organizzazioni maggiormente =
rappresentative delle aziende artigiane e dei loro dipendenti =
costituisce un utile riferimento per l'ulteriore negoziato tra le parti =
del settore e per il consolidamento delle esperienze in atto negli enti =
bilaterali, anche attraverso strumenti normativi.


      Nell'ambito dello stesso processo di riforma verranno previste =
norme di raccordo per gli strumenti contrattuali di categoria =
preesistenti.


      2.5. Il riordino degli incentivi


      Il riordino degli incentivi sar=E0 orientato prioritariamente alla =
promozione dei contratti a contenuto misto con certificazione =
dell'attivit=E0 formativa da parte degli organismi bilaterali; al =
reinserimento dei disoccupati di lungo periodo; alla promozione di =
strumenti che possano facilitare la mobilit=E0 del lavoro, anche al fine =
di accompagnare i processi di localizzazione produttiva; all'inclusione =
delle donne nel mercato del lavoro e, pi=F9 in generale, all'incremento =
dell'occupazione, anche autonoma e imprenditoriale, nel Mezzogiorno.


      Le iniziative previste da questa riforma saranno coerenti con il =
nuovo quadro istituzionale definito dal rinnovato Titolo V della =
Costituzione.


      2.6. Misure temporanee e sperimentali per l'occupazione regolare e =
la crescita dimensionale delle imprese


      Governo e parti sociali condividono il testo di delega al Governo =
allegato al presente documento che contiene misure temporanee e =
sperimentali a sostegno dell'occupazione regolare e della crescita =
dimensionale delle imprese.


      La norma proposta ha lo scopo di promuovere nuova occupazione =
regolare attraverso misure sperimentali - e perci=F2 temporanee - che =
hanno l'obiettivo di incoraggiare la crescita dimensionale delle piccole =
imprese.


      Secondo i dati del censimento Istat 1996 le imprese fra i 10 ed i =
15 addetti erano 87.515, con riferimento all'industria ed ai servizi, ed =
occupavano 865.000 dipendenti. Nella fascia dimensionale successiva, =
cio=E8 16-19, le imprese scendevano a 27.490 per un totale di 419.600 =
dipendenti. Appare evidente che nella classe dimensionale 10-19 addetti =
oltre i due terzi delle imprese si colloca nella fascia sotto i 15 =
dipendenti e che in quest'ambito l'occupazione =E8 doppia rispetto alla =
dimensione oltre il 15.=20


      Tale situazione appare confermata dai dati INPS disponibili per il =
1998. Il numero delle imprese nella classe di ampiezza 10-19 era di poco =
superiore alle 90mila, per un totale di oltre 1,2 milioni di dipendenti. =
Tra queste imprese quelle che insistono nella classe 10-15 sono quasi il =
76% (quasi 70.000) per un totale di oltre 840mila dipendenti.


      Pi=F9 volte le parti sociali hanno concordato con il Governo il =
"non computo" di alcune categorie di lavoratori (tendenzialmente i nuovi =
assunti) ai fini della individuazione del campo di applicazione dello =
Statuto dei Lavoratori, o comunque hanno accettato - per incrementare i =
livelli di occupazione ovvero contrastare situazioni di crisi =
occupazionale - che questi occupati aggiuntivi non dovessero essere =
calcolati, in modo tale da consentire che alle aziende interessate, se =
inferiori in partenza ai 16 dipendenti, continuasse ad applicarsi la =
normativa vigente per quella dimensione d'impresa.=20


      Tali accordi sono stati tradotti in altrettante norme di legge che =
hanno interessato i contratti di formazione e lavoro nel 1984, i =
contratti di apprendistato nel 1987, i contratti di reinserimento nel =
1991, i lavoratori interinali nel 1997 e i lavoratori socialmente utili =
(LSU) nel 2000.


      Anche in questo caso la norma ripropone la formula del "non =
computo", riferendola a tutti i contratti di lavoro ma limitandola - in =
via sperimentale - ad un arco di tempo triennale e, per quanto riguarda =
lo Statuto dei Lavoratori, al solo art. 18. A differenza delle normative =
e degli accordi sopra citati essa non riguarda infatti i diritti =
sindacali. La misura proposta verr=E0 strettamente monitorata e la =
sperimentazione si concluder=E0 con una verifica congiunta del Governo =
con le parti sociali sugli effetti prodotti in termini di maggiore =
occupazione e di crescita dimensionale delle imprese.


      In conclusione, la norma proposta non modifica in alcun modo le =
tutele di cui dispongono attualmente i lavoratori italiani n=E9 la =
disciplina che oggi si applica alle diverse categorie d'impresa. Essa, =
per contro, rappresenta una misura promozionale per incentivare nuove =
assunzioni regolari a favore di soggetti che attualmente sono esclusi da =
ogni tutela a partire dal vero bene primario che =E8 il diritto al =
lavoro.


      Le eventuali ulteriori iniziative legislative conseguenti a questa =
sperimentazione saranno definite sulla base di un necessario avviso =
comune tra le parti sociali.


      La norma proposta non trova logica applicazione al pubblico =
impiego.


      2.7. Il sostegno al reddito di ultima istanza=20


      Il sistema di sostegno al reddito verr=E0 completato da uno =
strumento di ultima istanza, caratterizzato da elementi solidaristici e =
finanziato dalla fiscalit=E0 generale.


      La sperimentazione del reddito minimo di inserimento ha consentito =
di verificare l'impraticabilit=E0 di individuare attraverso la legge =
dello Stato soggetti aventi diritto ad entrare in questa rete di =
sicurezza sociale. Appare perci=F2 preferibile realizzare il =
cofinanziamento, con una quota delle risorse del Fondo per le politiche =
sociali, di programmi regionali, approvati dall'amministrazione =
centrale, finalizzati a garantire un reddito essenziale ai cittadini non =
assistiti da altre misure di integrazione del reddito.


      L'amministrazione centrale avr=E0 un ruolo di coordinamento e di =
controllo sull'andamento e sui risultati dei programmi medesimi. =
L'eventuale prosecuzione dell'esperimento relativo al reddito minimo di =
inserimento dovr=E0 essere coerente con le finalit=E0 sopra descritte e =
con gli obiettivi di contrasto dell'economia sommersa.


      2.8. Il dialogo sociale


      Il Governo conferma l'obiettivo dichiarato nel Libro Bianco di =
definire, a completamento delle riforme in corso, uno Statuto dei Lavori =
che si configuri come un testo unico sulla legislazione del lavoro e a =
questo scopo istituisce una Commissione di alto profilo scientifico per =
predisporne i relativi materiali. Esso assume l'impegno di convocare =
entro l'anno le parti sociali per avviare il confronto che dovr=E0 =
accompagnare tutto il processo di elaborazione e di decisione relativo a =
questo atto fondamentale.


      Il Governo e le parti sociali si impegnano a verificare =
congiuntamente i possibili contenuti di riforma del processo del lavoro =
allo scopo di dare ad esso tempi pi=F9 certi nell'interesse dei datori =
di lavoro e dei lavoratori. Le parti sociali avvieranno altres=EC un =
confronto diretto finalizzato a produrre un avviso comune su forme =
condivise di conciliazione e di arbitrato.


      Il Governo si impegna a tradurre nelle conseguenti iniziative di =
legge queste intese per cui proporr=E0 nel frattempo la soppressione =
dell'art. 4 del DDL 848bis.


      Governo e parti sociali, inoltre, concordano di effettuare una =
ulteriore fase di confronto sui temi del lavoro nel momento della =
redazione dei decreti legislativi conseguenti alle leggi delega. La =
delega relativa alla revisione della disciplina in materia di "cessione =
di ramo d'azienda" sar=E0 emendata nei termini previsti dal testo =
allegato. Su questo tema sar=E0 comunque richiesto alle parti sociali di =
produrre un avviso comune in tempi coerenti con l'esame parlamentare.


      Il Governo si impegna a promuovere entro il mese di luglio una =
apposita sede di confronto con le parti sociali dedicata ai temi delle =
politiche sociali. Pi=F9 in generale, la spesa sociale costituisce =
materia di necessario confronto con le parti sociali in relazione a =
tutte le misure che la riguardano, garantendo comunque che la prossima =
legge finanziaria non dovr=E0 prevedere riduzione della spesa sociale =
rispetto allo scorso anno.


      L'avviso comune richiesto alle parti sociali allo scopo di =
promuovere ulteriori iniziative per l'emersione dell'economia sommersa =
sar=E0 recepito dal Governo attraverso gli atti necessari.


      3. Investimenti e Occupazione nel Mezzogiorno


      Il Governo e le parti sociali concordano sull'importanza da =
assegnare al tema dello sviluppo economico e sociale del Mezzogiorno che =
assume una valenza prioritaria nell'ambito della politica economica =
nazionale e di quella comunitaria di coesione. Solo con una particolare =
attenzione alla politica e agli strumenti di intervento nel Mezzogiorno =
=E8 possibile realizzare, da un lato, gli obiettivi di riequilibrio =
territoriale che ispirano la politica europea di coesione economica e =
sociale, dall'altro lato, gli obiettivi di crescita occupazionale =
stabiliti con la strategia di Lisbona e, pi=F9 recentemente, nelle =
conclusioni del Consiglio Europeo di Barcellona ed assunti nel Piano =
Nazionale d'Azione per l'Occupazione 2002.


      Il Governo e le parti sociali concordano nel considerare =
essenziale il coordinamento fra Amministrazione centrale e Regioni alla =
luce delle recenti riforme costituzionali.


      Il Governo e le parti sociali adottano come obiettivo della loro =
intesa quello di conseguire, coerentemente con il Programma comunitario =
obiettivo 1, un tasso di crescita del Mezzogiorno significativamente e =
stabilmente superiore a quello medio dell'Unione Europea e del resto del =
Paese. Unitamente a ci=F2, obiettivo dell'intesa =E8 quello di =
conseguire, entro il 2008, un aumento del tasso di attivit=E0 fino al =
livello del 60 per cento, coerente con il corrispondente incremento del =
tasso di occupazione indicato nel DPEF 2003-2007. Tali obiettivi =
richiedono una forte crescita della competitivit=E0 dell'area da =
realizzarsi attraverso investimenti pubblici di qualit=E0 e interventi =
per l'attrazione degli investimenti che accrescano l'accumulazione =
privata e la produttivit=E0.


      Priorit=E0 dell'azione di Governo -che nasce dalla certezza che la =
competitivit=E0 di ogni sito e territorio deriva dalle sue =
infrastrutture, materiali e immateriali- =E8 la diminuzione sostanziale =
del gap infrastrutturale, con una particolare attenzione per i trasporti =
e la logistica, per il settore idrico ed energetico e per la ricerca e =
innovazione. A questa priorit=E0 sono volti l'impegno comune con le =
Regioni e l'adozione di regole concorrenziali e incentivanti nuove =
nell'allocazione e nell'impiego delle risorse.


      Ulteriore priorit=E0 =E8 costituita dall'attrazione degli =
investimenti nell'area, anche attraverso l'utilizzo dei Contratti di =
Programma. A tal fine occorre dotare il Mezzogiorno di una capacit=E0 di =
offrire, in un quadro generale di condizioni di sicurezza, siti =
attrezzati e procedure semplificate.


      Altre priorit=E0 sono il potenziamento e la semplificazione dei =
sistemi di incentivazione, nonch=E9 le azioni volte ad accrescere la =
cultura di impresa e la cooperazione progettuale all'interno degli =
insediamenti produttivi, a sostenere uno sviluppo del sistema turistico =
orientato ad un'offerta di qualit=E0, a promuovere investimenti di =
recupero, apertura e valorizzazione dei beni culturali e ambientali.


      Punto di riferimento di tale azione rimane la politica di coesione =
economica e sociale dell'Unione Europea, costituita dalla politica =
regionale (e dai suoi strumenti operativi, i fondi strutturali), dai =
riflessi sulla politica di coesione delle altre politiche (la =
concorrenza, i trasporti, la ricerca, la politica agricola comune) e da =
azioni di incentivazione. Il miglioramento nelle comunicazioni, =
materiali e virtuali, nella logistica e sicurezza, nella ricerca e =
formazione, nella valorizzazione del patrimonio culturale e naturale, =
=E8 indispensabile per un'accelerazione significativa della =
produttivit=E0 e degli investimenti.


      Il Governo e le parti sociali condividono il principio che =
l'importanza riservata al Mezzogiorno significa garantire non solo =
risorse finanziarie nel quadriennio di programmazione, ma anche =
l'operativit=E0 degli strumenti di spesa, la qualit=E0 della stessa e la =
coerenza interna di tutte le decisioni di governo. Nella Relazione =
predisposta annualmente per il Parlamento si dar=E0 conto dei progressi =
e dei risultati ottenuti sia dalle azioni direttamente rivolte al =
Mezzogiorno, sia dalle politiche nazionali, e ne verr=E0 preventivamente =
data informazione alle parti sociali.


      Per quanto riguarda le "risorse aggiuntive" rivolte al =
Mezzogiorno, il Governo e le parti sociali concordano sulla necessit=E0, =
gi=E0 nella prossima Legge Finanziaria (Tab. D), di mantenere il flusso =
di nuove risorse da destinare a investimenti pubblici e incentivi nelle =
aree depresse in una percentuale del PIL almeno pari a quella media =
degli ultimi anni. A tali risorse vanno aggiunte quelle risorse da =
destinare al cofinanziamento degli interventi dei fondi strutturali.


      Si conferma l'obiettivo programmatico di accrescere la quota media =
di spesa in conto capitale destinata al Mezzogiorno portandola ad un =
valore medio del 45% del totale della spesa nel periodo 2002-2008, =
secondo lo schema finanziario unico gi=E0 utilizzato nel DPEF 2002-2006.


      Il Governo si impegna ad assicurare, in linea con gli impegni di =
addizionalit=E0 del Programma comunitario 2000-2006, che la quota di =
risorse ordinarie destinata agli investimenti nel Mezzogiorno sia non =
inferiore al 30% del totale della spesa del settore pubblico allargato =
(che include, fra gli altri, Ferrovie dello Stato, ANAS e gli altri enti =
preposti alla realizzazione delle infrastrutture). La quota del 30 per =
cento si applica sia alle assegnazioni che all'effettiva erogazione di =
risorse.=20


      Governo e parti sociali convengono che la modernizzazione delle =
Amministrazioni centrali e regionali responsabili per l'utilizzo dei =
fondi aggiuntivi (comunitari e nazionali) e ordinari deve procedere =
speditamente, come condizione indispensabile per il conseguimento degli =
obiettivi concordati. A ci=F2 dovr=E0 concorrere la rigorosa attuazione =
dei meccanismi premiali del Programma comunitario


      Con riguardo alle Intese istituzionali di programma e ai relativi =
Accordi di programma quadro, strumenti di gestione dei flussi finanziari =
per gli investimenti pubblici, il Governo si impegna a rafforzare il =
monitoraggio del loro stato di attuazione, delle fonti di finanziamento, =
dei poteri sostitutivi attivati o attivabili. Particolare attenzione =
verr=E0 posta nella verifica dello stato di attuazione degli studi di =
fattibilit=E0 e nella loro traduzione in progetti concreti.


      Il Governo, nell'ambito delle attivit=E0 relative alla =
programmazione negoziata, si impegna a favorire, con il concorso delle =
parti sociali, l'effettiva operativit=E0 della regionalizzazione dei =
Patti Territoriali, prevedendo una pi=F9 precisa regolamentazione degli =
stessi attraverso gli istituti dell'Intesa Istituzionale di Programma e =
degli Accordi di Programma Quadro, sulla base di puntuali criteri =
economici e occupazionali prevedendo meccanismi premiali per il =
partenariato sociale. Verr=E0 inoltre assicurato il finanziamento dei =
residui 11 Patti Territoriali gi=E0 istruiti.


      Il Governo e le parti sociali condividono la scelta strategica di =
puntare su politiche in grado di favorire la localizzazione delle =
attivit=E0 produttive nelle aree del Sud. Tale scelta trae la propria =
forza dal fatto che tali politiche consentono, da un lato, di rafforzare =
il tessuto produttivo meridionale e di favorire processi di =
agglomerazione produttiva e, dall'altro lato, di fare s=EC che =
l'intervento a favore del Sud si traduca in azioni i cui benefici =
ricadano anche sulle imprese del Centro-Nord che hanno difficolt=E0 nel =
reperire aree industriali e manodopera qualificata.


      Il Governo e le parti sociali sono consapevoli che il rilancio =
delle politiche di sviluppo per il Mezzogiorno debba essere volto alla =
valorizzazione del settore agricolo ed agroalimentare. Per superare =
l'attuale frammentazione del settore, dunque, si incentiveranno i =
processi di aggregazione/organizzazione dei soggetti operanti nel =
sistema, al fine di favorire forme organizzative innovative di filiera =
nel territorio, dando piena attuazione a quanto gi=E0 previsto dal =
d.lgs. n.228 del 2001. Si mirer=E0 inoltre a riqualificare i fattori =
della produzione ed i servizi, favorendo la crescita dimensionale, =
l'ingresso dei giovani, l'accesso all'informatizzazione e l'innovazione =
di processo e di prodotto.


      Il Governo e le parti sociali individuano nel Tavolo =
agroalimentare il luogo privilegiato per la definizione di tutte le =
politiche di sviluppo per il settore agricolo ed agroalimentare.


      In questo quadro si ritiene che la cooperazione possa =
rappresentare uno strumento idoneo ad avviare processi imprenditoriali =
diffusi e al contempo elemento di forte coesione sociale. Il Governo =
ritiene che la crescita del sistema della cooperazione sia una =
opportunit=E0 da valorizzare.


      Il Governo metter=E0 a punto un programma pluriennale per =
l'attrazione degli investimenti nel Mezzogiorno, il cui disegno e =
attuazione verranno affidati alla societ=E0 Sviluppo Italia.=20


      Il Governo e le parti sociali individuano nel Contratto di =
Programma, ferme restando le attuali finalit=E0, lo strumento di =
intervento principale per le nuove politiche a favore della attrazione =
di insediamenti produttivi nelle aree meridionali, anche per orientare =
verso il Sud i processi di delocalizzazione produttiva in atto nel resto =
del Paese. Lo strumento verr=E0 a tale scopo adeguatamente finanziato. =
Verranno a questo specifico scopo definite, d'intesa con le parti =
sociali, procedure e attribuzioni anche a partire dall'esperienza della =
Programmazione negoziata. Attraverso il Contratto di Programma si =
potranno attivare anche processi di trasferimento di conoscenze e sapere =
in grado di migliorare la qualit=E0 dell'offerta di lavoro e la =
diffusione delle capacit=E0 manageriali. Il tema della valorizzazione =
del capitale umano rappresenta difatti un aspetto essenziale da porre =
alla base della strategia di sviluppo del Mezzogiorno.


      Per incentivare il processo di attrazione di attivit=E0 =
industriali verso il Sud, il Governo si impegna a predisporre politiche =
per il rafforzamento, l'individuazione e la predisposizione di aree =
attrezzate, dotate anche di un valido complesso di servizi ecologici, al =
fine di consentire una consistente abbreviazione delle procedure di =
Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). Un primo campo di applicazione =
sar=E0 rappresentato dalla depurazione delle acque reflue.=20


      Nell'ambito di una generale semplificazione degli strumenti di =
incentivazione il Governo sta procedendo a concentrare nel Mezzogiorno =
lo strumento del credito d'imposta ex art. 8, legge 388/2000 per dare =
certezza finanziaria e renderlo cumulabile con la "Tremonti bis" (L. =
383/2001). In questo modo il credito d'imposta, cumulato con la =
"Tremontibis" per un congruo periodo di tempo, diviene cos=EC strumento =
di compensazione per i maggiori costi del capitale nel Mezzogiorno. In =
questo quadro, anche gli incentivi ex lege 488/92, 181/89 e quelli =
rivolti all'autoimprenditorialit=E0 e all'autoimpiego svolgono un ruolo =
importante. A tali strumenti, come a quelli di sostegno alla ricerca e =
innovazione e all'imprenditoria femminile, saranno assegnate adeguate =
risorse finanziarie.=20


      La differenza nei tassi bancari applicati al Sud rispetto al Nord =
e la diversa importanza delle garanzie reali per la concessione del =
credito finiscono per essere un ulteriore fattore di svantaggio =
competitivo per le imprese del Mezzogiorno. Il Governo pertanto =
provveder=E0 a ristrutturare e potenziare il Fondo di garanzia, tenendo =
conto anche delle nuove regole di Basilea, riconducendo a sistema le =
diverse istituzioni operanti nel settore e raccordandole meglio al =
sistema finanziario. Inoltre, il Governo promuover=E0 una riforma della =
legge fallimentare diretta a rendere pi=F9 rapido e efficiente il =
recupero del credito in modo da ridurre il costo del denaro. Verranno =
inoltre predisposti meccanismi per coinvolgere le banche non solo =
nell'istruttoria, ma anche e soprattutto nell'erogazione del credito a =
favore delle imprese beneficiarie degli incentivi.


      Il Governo si impegna ad adeguare la dotazione infrastrutturale =
del Mezzogiorno ai livelli del resto del Paese, oltre che attraverso la =
rapida e qualificata attuazione del Programma comunitario, attraverso la =
piena e immediata attuazione della strategia nazionale della =
"legge-obiettivo" e delle opere individuate, opportunamente inserite =
nelle Intese generali quadro. Il Governo ha individuato un insieme di =
azioni strategiche per il Mezzogiorno, sulle quali viene previsto, =
assieme alle parti sociali, il monitoraggio sull'attivit=E0 generale e =
degli investimenti del settore pubblico allargato nonch=E9 uno pi=F9 =
specifico dedicato alle opere pi=F9 rilevanti. Le parti sociali, dal =
canto loro, si impegnano a realizzare condizioni di organizzazione del =
lavoro funzionali alla massima accelerazione delle opere e della spesa.


      In particolare l'attivit=E0 di infrastrutturazione sar=E0 volta:


      all'attuazione organica delle reti idriche, volta a garantire un =
approvvigionamento adeguato alle necessit=E0 di sviluppo sociale ed =
economico;


      a potenziare e ammodernare le reti energetiche nonch=E9 a =
garantire un costo dell'energia conveniente in grado di fornire a =
determinati ambiti territoriali un vantaggio competitivo in grado di =
favorire il processo di attrazione di attivit=E0 produttive;


      a migliorare la qualit=E0 dell'offerta dei servizi e la qualit=E0 =
dell'offerta infrastrutturale e delle politiche delle aree urbane;


      a identificare le opere che sicuramente saranno portate a =
compimento nel triennio 2003-2005.


      Allo stato attuale, si =E8 in grado di assicurare che entro il =
2005 sar=E0 possibile disporre degli interventi sul sistema integrato =
dei trasporti delle principali citt=E0 meridionali (sistema integrato =
dei trasporti di Napoli, Bari, Catania e Palermo), sugli assi =
autostradali Salerno-Reggio Calabria, Palermo-Messina, =
Catania-Siracusa-Gela, nonch=E9 gli interventi relativi agli schemi =
idrici del Mezzogiorno e negli snodi portuali, interportuali ed =
aeroportuali del Mezzogiorno previsti nella delibera del CIPE del =
21.12.2001, e quelli che verranno successivamente indicati, in un elenco =
allegato.


      Il Governo, inoltre, conferma l'avvio entro 36 mesi della =
procedura di costruzione del Ponte sullo Stretto.


      Il Governo si impegna a definire un sistema di formazione =
professionale che risponda all'obiettivo di recuperare le attuali =
consistenti quote di abbandoni e di insuccessi scolastici, e consenta =
l'acquisizione di competenze e di abilit=E0 immediatamente spendibili =
sul mercato della produzione e del lavoro. Pertanto, una particolare =
attenzione sar=E0 data ai corsi di istruzione e formazione =
tecnica-superiore, orientati a specializzare giovani e adulti a livello =
post-secondario, nonch=E9 a sostenere e a rilanciare l'occupazione, con =
particolare riguardo ai settori delle tecnologie, dell'informazione e =
della comunicazione. Inoltre, sar=E0 data particolare attenzione =
all'educazione permanente degli adulti, quale strumento indispensabile =
ad incrementare il tasso di occupazione.


      Il Governo concentrer=E0 investimenti sul versante della ricerca =
industriale, sul potenziamento delle strutture scientifiche e =
tecnologiche e sulle attivit=E0 di alta formazione. In coerenza con le =
Linee guida per la politica scientifica e tecnologica si proceder=E0 ad =
accrescere e potenziare la sistematica collaborazione tra le strutture =
pubbliche di ricerca e il sistema imprenditoriale, costituendo una rete =
permanente scienza-innovazione-industria-commercio-turismo, per =
aumentare la capacit=E0 delle imprese di trasformare le conoscenze e le =
tecnologie in prodotti e processi a maggior valore aggiunto. Ci=F2 =
consentir=E0 da una parte di valorizzare le specificit=E0 del territorio =
meridionale e la sua collocazione centrale nel Mediterraneo, dall'altra =
di creare nuove occasioni nei settori produttivi ad alta tecnologia. =
Determinante, a tal fine, sar=E0 una politica volta a creare, o =
valorizzare, distretti di alta tecnologia e centri di eccellenza =
scientifica in aree prioritarie.


      Il Governo =E8 consapevole che, soprattutto nel Mezzogiorno, =
garantire la sicurezza dei cittadini e delle imprese significa porre la =
pre-condizione per uno sviluppo serio e duraturo. In quest'ottica, =
intensificher=E0 la prevenzione e il contrasto della criminalit=E0 di =
ogni tipo, in particolare di quella organizzata,la confisca dei beni di =
provenienza illecita, la destinazione per fini di utilit=E0 sociale dei =
beni confiscati. Inoltre, =E8 in fase di elaborazione un sistema di =
monitoraggio degli appalti, che eviti le infiltrazioni di tipo mafioso =
nella utilizzazione dei fondi destinati alle grandi opere. A questo =
scopo sono state attivate le procedure necessarie per acquisire i fondi =
provenienti dall'Unione Europea finalizzate a potenziare le strutture =
informatiche delle forze di polizia.


      Il Governo e le parti sociali convengono di dare seguito al =
presente documento attraverso una ulteriore fase di lavoro comune =
dedicata:


      alla verifica delle azioni in corso allo scopo di garantirne la =
migliore efficacia attraverso la definizione di processi decisionali e =
di modalit=E0 operative pi=F9 rapide;


      alla individuazione e attrazione di specifici progetti di =
attrazione nelle aree attrezzate del Mezzogiorno allo scopo di =
accompagnarli con accordi quali quelli delle procedure del contratto =
d'area, finalizzati a semplificare i tempi e i modi delle procedure =
autorizzative;


      a condividere pi=F9 in generale i modi con cui conseguire un =
contesto istituzionale e sociale idoneo a garantire certezze agli =
investimenti nel Mezzogiorno;


      a realizzare specifiche verifiche con riferimento agli =
investimenti infrastrutturali, all'utilizzo dei Fondi Strutturali, agli =
strumenti di incentivazione, all'attrazione degli investimenti, al =
risanamento ambientale, allo sviluppo delle risorse umane attraverso la =
scuola e la formazione, alla sicurezza del territorio.


      Allegato 1


      Riforma Fiscale


      IPOTESI DI LAVORO=20


      TRE CASI TIPICI DI RIDUZIONE DI IMPOSTA PER IL 2003


      1. Livello di reddito imponibile di 9mila euro (18milioni di =
lire), tipico delle categorie operaie nei settori maggiormente =
interessati dal provvedimento sull'emersione del lavoro irregolare =
(servizi, edilizia)


      La riduzione di imposta =E8 di almeno 500 euro (circa 1milione di =
lire) su base annua, pari a circa il 40% per i lavoratori senza carichi =
familiari e a percentuali maggiori per i lavoratori con carichi =
familiari


      2. Livello di reddito imponibile di 17,5mila euro (35 milioni di =
lire), corrispondente ad una buona retribuzione imponibile nel settore =
industriale


      La riduzione di imposta =E8 di almeno 250 euro (circa 500mila =
lire) su base annua, pari a circa il 7% per i lavoratori senza carichi =
familiari, e a percentuali maggiori per i lavoratori con carichi =
familiari


      3. Livello di reddito imponibile di 7,5 mila euro (15milioni di =
lire), corrispondente ad una pensione superiore al minimo per circa =
mille euro (1 milione di lire).


      La riduzione di imposta =E8 di almeno 250 euro (circa 500mila =
lire) su base annua, pari a pi=F9 del 50% per i pensionati senza carichi =
familiari, e a percentuali maggiori per i pensionati con carichi =
familiari



      ESEMPLIFICAZIONI SPECIFICHE PER I BASSI REDDITI


            EFFETTI DELL'ACCORDO SUI MINIMI CONTRATTUALI
              =20
            (Valori in euro)
              =20
            LAVORATORE e PENSIONATO SENZA CARICHI FAMILIAR
           IRPEF 2002
           ACCORDO


            IRPEF 2003
           DIFF.


            2003 - 2002
           VAR. % 2003-02
          =20
            Impiegato servizi di pulizia (euro 10.646,44 annue)
           1.488,95
           1.007,09
           -481,85
           -32,4%
          =20
            Operaio piccola industria edilizia (euro 8.893,50 annue)
           1.066,48
           490,12
           -576,37
           -54,0%
          =20
            Pensionato al minimo (euro 516 al mese)
           287,67
           0,00
           -287,67
           -100,0%
          =20
            Altro pensionato con 9.000 euro annue
           1.086,63
           521,62
           -565,00
           -52,0%
          =20



            EFFETTI DELL'ACCORDO SUI MINIMI CONTRATTUALI
              =20
            (Valori in migliaia di lire)
              =20
            LAVORATORE e PENSIONATO SENZA CARICHI FAMILIARI
           IRPEF 2002
           ACCORDO IRPEF 2003
           DIFF.


            2003 - 2002
           VAR. % 2003-02
          =20
            Impiegato servizi di pulizia (Lit.20.614 annue)
           2.883
           1.950
           -933
           -32,4%
          =20
            Operaio piccola industria edilizia (Lit. 17.220 annue)
           2.065
           949
           -1.116
           -54,0%
          =20
            Pensionato al minimo (un milione al mese)
           557
           -
           -557
           -100,0%
          =20
            Altro pensionato con Lit. 17.426 annue
           2.104
           1.010
           -1.094
           -52,0%
          =20


      Allegato 2


      Art. .... (Delega al Governo in materia di altre misure temporanee =
e sperimentali a sostegno della occupazione regolare e della crescita =
dimensionale delle imprese)


      Ai fini di sostegno della occupazione regolare e della crescita =
dimensionale delle imprese il Governo =E8 delegato ad emanare in via =
sperimentale uno o pi=F9 decreti legislativi, entro il termine di un =
anno dalla data di entrata in vigore della presente legge, nel rispetto =
dei seguenti princ=ECpi e criteri direttivi:


      ai fini della individuazione del campo di applicazione =
dell'articolo 18 della Legge 20 maggio 1970, n. 300, e successive =
modificazioni, non computo nel numero dei dipendenti occupati delle =
nuove assunzioni mediante rapporti di lavoro a tempo indeterminato, =
anche part-time, o con contratto di formazione e lavoro, instaurati =
nell'arco di tre anni dalla data di entrata in vigore dei decreti =
legislativi;


      inapplicabilit=E0 della misura di cui alla lettera a) ai datori di =
lavoro, imprenditori e non imprenditori, gi=E0 rientranti, al momento =
dell'entrata in vigore della presente legge, nel campo di applicazione =
dell'articolo 18 della Legge 20 maggio 1970, n. 300, e successive =
modificazioni, in quanto abbiano occupato mediamente nei dodici mesi =
precedenti, un numero di dipendenti corrispondente alle soglie =
dimensionali indicate dallo stesso articolo 18;


      non riconducibilit=E0 al concetto di nuova assunzione delle =
ipotesi di subentro di un'impresa ad un'altra nella esecuzione di un =
appalto, l=E0 dove presente una disposizione di legge o una clausola =
contrattuale a tutela del passaggio del personale alle dipendenze =
dell'impresa subentrante;=20


      previsione di misure di monitoraggio coerenti con la natura =
sperimentale del provvedimento;


      previsione che decorsi ventiquattro mesi dalla data di entrata in =
vigore dei decreti legislativi di cui al presente articolo il Ministero =
del Lavoro e delle Politiche Sociali proceder=E0 a una verifica, con le =
organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente =
pi=F9 rappresentative sul piano nazionale, degli effetti sulle =
dimensioni delle imprese, sul mercato del lavoro e sui livelli di =
occupazione nel frattempo determinatisi, al fine di consentire al =
Governo di riferirne al Parlamento e valutare l'efficacia della misura.


      Allegato 3


      DDL 848-A


      Art. 1, comma 2, lett l)


      l) revisione del decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 18, che =
ha modificato l'articolo 2112 del codice civile in tema di trasferimento =
d'azienda, al fine di armonizzarlo con la disciplina contenuta nella =
presente delega basata sui seguenti criteri direttivi:


      completa conformazione della disciplina vigente con la normativa =
comunitaria, anche alla luce del necessario coordinamento con la Legge 1 =
marzo 2002, n. 39, che dispone la recezione, tra le altre, anche della =
direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio n. 2001/23/CE, del 12 =
marzo 2001, concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati =
membri relative al mantenimento dei diritti dei lavoratori in caso di =
trasferimento di imprese, di stabilimenti o di parti di imprese o di =
stabilimenti;


      previsione del requisito dell'autonomia funzionale del ramo di =
azienda nel momento del suo trasferimento;


      previsione di un regime particolare di solidariet=E0 tra =
appaltante e appaltatore, nei limiti di cui all'art. 1676 del codice =
civile, per le ipotesi in cui il contratto di appalto sia connesso ad =
una cessione di ramo di azienda.




    =20



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<DIV><FONT face=3DArial size=3D2>
<TABLE cellSpacing=3D0 cellPadding=3D0 border=3D0>
  <TBODY>
  <TR>
    <TD colSpan=3D2>
      <P align=3Dcenter><SPAN class=3Dtitolotesti2><STRONG>PATTO PER =
L&#8217;ITALIA -=20
      CONTRATTO PER IL LAVORO. INTESA PER LA COMPETITIVIT=C0 E =
L&#8217;INCLUSIONE=20
      SOCIALE. </STRONG></SPAN></P>
      <P align=3Dcenter><SPAN class=3Dtitolotesti2><STRONG>(Firmato da =
Governo e=20
      parti sociali &#8211; esclusa la Cgil &#8211; il=20
    5.7.2002)<BR><BR></P></STRONG></SPAN></TD>
    <TD>&nbsp;</TD></TR>
  <TR>
    <TD colSpan=3D2><SPAN id=3DTESTO>
      <P><A=20
      =
href=3D"http://www.cittadinolex.kataweb.it/Article/0,1519,19421|2,00.html=
#nota1"><B><U>
      <P></B></U></A><B>Premessa</B></P>
      <P>Governo e parti sociali assumono quali obiettivi alti e =
condivisi del=20
      presente accordo quelli definiti per tutti i Paesi dell'Unione =
Europea dai=20
      Vertici di Lisbona e di Barcellona, secondo i quali dinamismo =
economico e=20
      giustizia sociale devono procedere di pari passo. Nella economia =
della=20
      conoscenza le ragioni della competitivit=E0 e della inclusione =
sociale=20
      tendono a convergere nel comune obiettivo della valorizzazione =
delle=20
      risorse umane in primo luogo attraverso l'incremento dei tassi di=20
      occupazione regolare, il cui livello medio in Europa dovr=E0 =
raggiungere il=20
      70% entro il 2010.</P>
      <P>L'Italia =E8 il Paese in Europa con il pi=F9 basso livello di =
occupazione e=20
      con i maggiori squilibri territoriali e di genere.</P>
      <P>L'organizzazione di un mercato del lavoro moderno, trasparente =
ed=20
      efficiente, l'emersione del lavoro sommerso, le politiche =
dell'educazione=20
      e della formazione, la riduzione della pressione fiscale sui =
redditi=20
      medio-bassi costituiscono le azioni convergenti per produrre una =
pi=F9=20
      tempestiva traduzione della crescita economica in nuovi e migliori =
posti=20
      di lavoro.</P>
      <P>Lo sviluppo economico e la crescita dell'occupazione nel =
Mezzogiorno=20
      oltre i livelli medi nazionali costituiscono la misura principale =
del=20
      successo delle politiche condivise in questo documento.</P>
      <P>La competitivit=E0 dell'intero sistema Paese si realizza =
attraverso la=20
      rimozione degli ostacoli alla nuova occupazione, orientando cos=EC =
gli=20
      investimenti alla innovazione dei prodotti, alla formazione del =
capitale=20
      umano e alla crescita delle imprese.</P>
      <P>Le riforme qui negoziate sono quindi tutte rivolte a stimolare =
i=20
      consumi e lo sviluppo nonch=E9 a promuovere una societ=E0 pi=F9 =
attiva e=20
      dinamica, pi=F9 equa in termini di inclusione sociale e di =
integrazione=20
      territoriale, pi=F9 moderna in termini di regole, di istituzioni e =
di=20
      servizi di pubblica utilit=E0. </P><B>
      <P>1. Politica dei redditi e di coesione sociale</B></P>
      <P>Il Governo e le parti sociali convengono che una efficace =
politica dei=20
      redditi, secondo quanto previsto dal Protocollo del 23 luglio =
1993, =E8 lo=20
      strumento principale per dare stabilit=E0 e forza alla crescita =
economica,=20
      assicurare il perseguimento dell'equilibrio della finanza pubblica =


      compatibilmente con gli impegni del Patto di stabilit=E0 e di =
crescita cos=EC=20
      come in ultimo definiti nel Consiglio Europeo di Siviglia, =
salvaguardare=20
      il potere d'acquisto delle retribuzioni, conseguire l'innalzamento =
del=20
      tasso di occupazione secondo quanto deciso dal Consiglio Europeo =
di=20
      Lisbona.</P>
      <P>La politica dei redditi derivata dagli accordi del 1992 e del =
1993 ha=20
      contribuito a controllare la dinamica del tasso di inflazione e a=20
      realizzare il risanamento finanziario, condizioni fondamentali per =


      garantire un sano e duraturo sviluppo del reddito e =
dell'occupazione. Tali=20
      accordi si sono rivelati uno strumento importante per condurre =
l'Italia=20
      nell'Unione Economica e Monetaria.</P>
      <P>L'accordo sulla politica dei redditi e di coesione sociale che =
si=20
      realizza oggi dovr=E0 accompagnare il conseguimento degli =
obiettivi di=20
      Barcellona e di Lisbona realizzando una virtuosa convergenza tra =
crescita=20
      economica, competitivit=E0, incremento dell'occupazione e =
inclusione=20
      sociale.</P>
      <P>La riduzione del tasso di inflazione verso i livelli medi =
europei =E8=20
      destinata a continuare nel 2003. Obiettivo del Governo =E8 quello =
di=20
      rafforzare questa tendenza individuando tassi di inflazione =
programmati in=20
      linea con gli andamenti dell'economia e con i risultati da =
perseguire. Il=20
      Governo concorre al contenimento dell'inflazione attraverso =
comportamenti=20
      coerenti in materia di tariffe, prezzi e salari, attivando gli =
organi=20
      istituzionali preposti, nei limiti delle competenze di legge e =
delle=20
      regole di mercato. Il miglioramento della produttivit=E0 e la =
progressiva=20
      riduzione del cuneo fiscale sul lavoro potranno contribuire =
ulteriormente=20
      a fare crescere il reddito disponibile delle famiglie. </P>
      <P>Le parti prendono atto del quadro macroeconomico e di finanza =
pubblica=20
      illustrato dal Governo ai fini della predisposizione del DPEF =
2003-2006 e=20
      convengono sugli obiettivi di crescita del PIL e del tasso di =
occupazione.=20
      Il Governo si impegna ad assicurare le risorse necessarie ad =
avviare la=20
      riforma fiscale e quella degli ammortizzatori sociali, a =
realizzare i=20
      previsti interventi nel Mezzogiorno, a rilanciare la ricerca e=20
      l'innovazione, a finanziare la riforma del sistema scolastico e =
formativo=20
      e le politiche attive per l'occupazione.</P>
      <P>In questo quadro, la riforma fiscale in esame al Parlamento =
assume per=20
      il Governo il carattere di elemento propulsivo dello sviluppo, =
stimolando=20
      i consumi e la crescita e avviando un processo di riduzione del =
carico=20
      fiscale sulle persone, sulle famiglie e sulle imprese. Il Governo =
si=20
      impegna quindi:</P>
      <P>a dare priorit=E0 alla riduzione della tassazione personale, =
sia nei=20
      tempi sia nel volume di riduzione del prelievo, nell'ambito delle =
risorse=20
      che annualmente si renderanno disponibili con la manovra di =
finanza=20
      pubblica;</P>
      <P>a ricavare nell'ambito della prossima manovra finanziaria a) =
per il=20
      2003, almeno 5,5 miliardi di euro da destinare ad un primo =
importante=20
      avvio di riforma della tassazione personale, concentrato sui =
redditi=20
      compresi tra 0 e 25mila euro, b) le risorse per consentire dal =
2003 una=20
      riduzione pari ad almeno due punti di aliquota dell'imposta sulle =
persone=20
      giuridiche, c) disponibilit=E0 finanziarie pari a 500 milioni di =
euro per=20
      avviare sin dal 2003 -nel presupposto del necessario accordo con =
le=20
      Regioni per evitare effetti di duplicazione- la riforma dell'IRAP, =


      iniziando dalla riduzione nella base imponibile della componente =
delle=20
      retribuzioni;</P>
      <P>a privilegiare, coerentemente all'attuazione della riforma, =
quegli=20
      aspetti che sono produttivi di benefici diretti verso le fasce di =
reddito=20
      medio-basse, in considerazione anche dei contemporanei processi di =


      emersione. In particolare, tali benefici, nonch=E9 il =
perseguimento di una=20
      vera progressivit=E0, saranno realizzati attraverso deduzioni e=20
      trasferimenti specifici correlati in tendenza alla soglia di =
povert=E0 e=20
      quindi valevoli in prevalenza per i redditi bassi; </P>
      <P>a garantire, in sede di attuazione e compatibilmente con lo =
schema=20
      sopra delineato, che la riforma tenga in debita considerazione la=20
      condizione familiare del contribuente attraverso un accrescimento =
delle=20
      relative deduzioni (e, quindi, della soglia esente), nonch=E9 la =
loro=20
      modulazione in base alla numerosit=E0 dei carichi di famiglia ed =
alla=20
      condizione reddituale personale;</P>
      <P>a riconoscere una specifica deduzione per i lavoratori =
dipendenti e per=20
      i pensionati che forfettizzi i costi per spese di produzione del =
reddito,=20
      anch'essa modulata in base al reddito complessivo del =
lavoratore;</P>
      <P>a garantire un livello di esenzione per i soli percettori di =
redditi da=20
      pensione non inferiore all'attuale livello minimo stabilito dal =
Governo=20
      (516 euro al mese);</P>
      <P><A name=3Dnota2></A>ad applicare le norme sulla =
"capitalizzazione=20
      sottile" (thin capitalisation) in termini compatibili con le=20
      caratteristiche del sistema produttivo italiano, tenendo conto dei =
livelli=20
      di coinvolgimento del patrimonio individuale del titolare e dei =
soci;</P>
      <P>a definire modi e livelli di tassazione delle operazioni =
straordinarie=20
      pi=F9 favorevoli rispetto a quelli inerenti il regime della =
tassazione=20
      ordinaria;</P>
      <P>ad introdurre una contabilit=E0 semplificata per le piccole e =
medie=20
      imprese con riferimento alla normativa IVA nonch=E9 il concordato =
triennale=20
      preventivo per l'imposizione sul reddito di impresa e di lavoro=20
      autonomo;</P>
      <P>a garantire l'invarianza dell'attuale carico fiscale per il =
settore=20
      agricolo in materia di IVA e di IRAP per il 2003, in attesa della =
pi=F9=20
      completa riforma del regime impositivo, ferma restando =
l'esecuzione del=20
      credito di imposta per il 2002, secondo la formulazione =
concordata;</P>
      <P>a predisporre strumenti di monitoraggio e controllo del livello =
della=20
      pressione fiscale locale, insieme agli enti territoriali, sul =
modello del=20
      patto di stabilit=E0 interno, per raggiungere l'obiettivo di una =
riduzione=20
      del carico tributario complessivo;</P>
      <P>ad avviare, in occasione della predisposizione delle manovre di =
finanza=20
      pubblica nelle quali dovr=E0 essere fissato la progressiva =
attuazione della=20
      riforma, un tavolo di confronto specifico sul tema della riforma=20
      fiscale.</P>
      <P>Sono allegate al presente documento alcune esemplificazioni =
relative a=20
      specifiche figure di contribuente.</P>
      <P>Le parti convengono che nel mese di settembre l'apposita =
sessione di=20
      politica dei redditi sar=E0 dedicata anche ad un confronto sulle =
misure=20
      applicative che il Governo intende trasporre nella Legge =
Finanziaria=20
      2003.</P><B>
      <P>2. Lo Stato Sociale per il lavoro</B></P>
      <P>Lo Stato Sociale per il lavoro (Welfare to Work) comprende =
tutti gli=20
      strumenti che sono rivolti a incoraggiare e assistere il cittadino =
nel suo=20
      inserimento o reinserimento nel mercato del lavoro, allo scopo di=20
      conseguire gli obiettivi dei Consigli Europei di Lisbona e di=20
      Barcellona.</P>
      <P>Il Libro Bianco descrive come in Italia chi cerca un lavoro =E8 =
nei fatti=20
      lasciato a se stesso:</P>
      <P>inadeguatezza del livello culturale medio della popolazione: il =
20%=20
      della classe di et=E0 15-65 anni possiede solo la licenza =
elementare o non=20
      ha alcun titolo di studio e meno del 38% possiede solo la licenza=20
      media;</P>
      <P>totale carenza dei servizi di incontro tra domanda e offerta =
(solo il=20
      4% dei rapporti di lavoro passa oggi per il collocamento);</P>
      <P>insufficienza e inefficacia diffusa della pur consistente spesa =
per=20
      formazione anche a causa del carente monitoraggio dei fabbisogni =
del=20
      mercato del lavoro;</P>
      <P>spesa sociale prossima alla media europea ma integrazioni al =
reddito=20
      del disoccupato disomogenee e scollegate da diritti e doveri per =
il=20
      reinserimento lavorativo.</P>
      <P>Inoltre, il Piano Nazionale per l'Occupazione per il 2002, =
accogliendo=20
      le indicazioni dell'Unione Europea, individua come azioni =
prioritarie=20
      delle politiche per l'occupazione una pi=F9 elevata preparazione =
culturale e=20
      professionale dei giovani e degli adulti, in modo da renderne =
pi=F9 agevole=20
      l'ingresso e la permanenza nel mondo del lavoro, ribadendo il =
nesso tra=20
      istruzione e formazione da un lato e inclusione sociale e =
occupabilit=E0=20
      dall'altro.</P><B>
      <P>2.1Servizi per l'incontro tra domanda e offerta di =
lavoro</B></P>
      <P>Il Governo intende realizzare entro l'anno un moderno ed =
efficiente=20
      sistema di servizi pubblici e privati tra loro collegati da un =
sistema=20
      informativo per il lavoro (Rete dei Servizi al Lavoro):</P>
      <P>riordino delle regole del collocamento, mediante rafforzamento=20
      dell'anagrafe del lavoratore, definizione dello stato di =
disoccupazione,=20
      dei modi per acquisirlo e per perderlo, e dei connessi diritti e =
doveri=20
      (colloquio di orientamento e proposta di formazione o di lavoro =
entro=20
      tempi certi). Le misure sono contenute nel decreto legislativo =
prossimo=20
      all'esame del Parlamento;</P>
      <P>diffusione dei servizi privati e privato-sociali, che potranno=20
      svolgere, a determinate condizioni, tutte le tipologie di servizio =
al=20
      mercato del lavoro (incontro tra domanda e offerta, selezione, =
formazione,=20
      ricollocazione, lavoro interinale, ecc.). Le misure sono contenute =
nel DDL=20
      848 che privilegia e incoraggia la gestione di questi servizi =
anche a cura=20
      delle stesse parti sociali;</P>
      <P>attivazione della Rete dei Servizi al lavoro, inclusa una =
"borsa"=20
      continua del lavoro, collegando Ministero del Lavoro e delle =
Politiche=20
      Sociali, enti previdenziali e servizi all'impiego nel territorio=20
      (pubblici, privati e privato-sociali), sulla base di un nuovo =
progetto=20
      atto a produrre una banca dati dei lavoratori attivi ed in cerca =
di lavoro=20
      e coerente con le competenze delle Regioni.</P><B>
      <P>2.2. L'educazione per l'occupabilit=E0</B></P>
      <P>L'arricchimento permanente delle risorse umane deve essere =
promosso=20
      mediante la riforma dell'istruzione -fondata su una pi=F9 elevata=20
      preparazione culturale ed un pi=F9 stretto rapporto tra scuola e =
lavoro- ed=20
      un migliore coordinamento delle risorse pubbliche e private per la =


      formazione permanente, attraverso il negoziato e la collaborazione =
tra=20
      Governo (Ministeri del Lavoro e dell'Istruzione), Regioni, =
Province e=20
      parti sociali.</P>
      <P>La riforma del sistema educativo deve produrre l'innalzamento =
del=20
      diritto-dovere all'istruzione e alla formazione ad una durata di =
almeno 12=20
      anni, il potenziamento dell'alfabetizzazione informatica, la =
possibilit=E0=20
      ricorrente di alternare scuola e lavoro, la comunicabilit=E0 tra =
percorsi=20
      scolastici e formativi. Un particolare sostegno sar=E0 rivolto =
alle attivit=E0=20
      formative correlate ai contratti di apprendistato in relazione=20
      all'assolvimento dell'obbligo formativo fino a 18 anni.</P>
      <P>L'Istruzione e Formazione Tecnica Superiore e l'Educazione =
degli Adulti=20
      hanno dimostrato di essere strumenti validi per favorire =
l'occupabilit=E0.=20
      Pertanto, occorre superare il divario rispetto agli altri Paesi=20
      dell'Unione Europea, potenziando il sistema dell'Istruzione e =
Formazione=20
      Tecnica Superiore con l'obiettivo di corrispondere alle richieste =
espresse=20
      dal mondo del lavoro.</P>
      <P>Ugualmente si pone quale obiettivo prioritario l'acquisizione =
diffusa=20
      di un pi=F9 alto livello di competenze di base (linguistiche, =
matematiche,=20
      tecnologiche, sociali), mediante iniziative di educazione =
permanente degli=20
      adulti tali da soddisfare le richieste per 700.000 persone l'anno =
a=20
      partire dal 2003. L'educazione permanente degli adulti rappresenta =
infatti=20
      uno strumento efficace per favorire l'occupabilit=E0 e =
l'adattabilit=E0 delle=20
      risorse umane e professionali nonch=E9 l'inclusione =
sociale.</P><B>
      <P>2.3. Gli obiettivi della riforma dei sostegni al reinserimento =
nel=20
      lavoro</B></P>
      <P>La riforma del sistema delle "tutele attive", necessariamente =
graduale=20
      e a carattere pluriennale, ha l'obiettivo di incoraggiare e =
assistere il=20
      lavoratore nel processo di reinserimento nel mercato del lavoro. =
Si deve,=20
      pertanto, realizzare un circolo virtuoso tra sostegno al reddito,=20
      orientamento e formazione professionale, impiego e autoimpiego che =


      rafforzi cos=EC la tutela del lavoratore in situazione di =
disoccupazione=20
      involontaria, ne riduca il periodo di disoccupazione, ne incentivi =
un=20
      atteggiamento responsabile ed attivo verso il lavoro.</P>
      <P>Questo nuovo sistema di "tutele attive"dovr=E0 assicurare:</P>
      <P>- una maggiore equit=E0, attraverso una migliore corrispondenza =
tra=20
      contribuzioni e prestazioni;</P>
      <P>- un miglioramento complessivo del grado di tutela economica =
garantita=20
      al lavoratore disoccupato involontario, sia sotto il profilo della =
misura=20
      dell'indennit=E0 sia della durata della corresponsione;</P>
      <P>- una stretta correlazione tra erogazione dei sussidi e =
diritti-doveri=20
      del disoccupato, attraverso verifiche periodiche circa l'effettivo =
stato=20
      di disoccupazione involontaria, l'immediata disponibilit=E0 e =
adesione ad=20
      attivit=E0 di formazione, ad altra misura o occasione di lavoro =
secondo=20
      modalit=E0 definite, prevedendo la perdita di benefici in carenza =
di queste=20
      condizioni;</P>
      <P>- una tutela di ultima istanza legata a particolari condizioni =
di=20
      disagio.</P>
      <P>Le iniziative previste da questa riforma saranno coerenti con =
il nuovo=20
      quadro istituzionale definito dal rinnovato Titolo V della=20
      Costituzione.</P>
      <P>Gli obiettivi finali della riforma dovranno garantire:</P>
      <P>a) una protezione generalizzata ed omogenea dei disoccupati=20
      involontari; </P>
      <P>b) protezioni integrative, aggiuntive o sostitutive, =
liberamente=20
      concordate fra le parti sociali ai pi=F9 vari livelli, con =
prestazioni=20
      autofinanziate e gestite da organismi bilaterali di natura=20
      privatistica;</P>
      <P>c) contenimento del costo del lavoro determinato dal prelievo=20
      contributivo complessivamente connesso ai vari schemi di sostegno =
al=20
      reddito nei limiti massimi attuali e dalla razionalizzazione dei =
benefici=20
      garantiti dalla protezione di base: ci=F2 anche allo scopo di =
liberare=20
      risorse per il finanziamento della protezione integrativa.</P>
      <P>L'assetto finale verr=E0 conseguito con un graduale processo di =


      razionalizzazione e di riordino degli strumenti esistenti e=20
      compatibilmente con le risorse finanziarie che si renderanno=20
      disponibili.</P><B>
      <P>2.4. Le prime misure</B></P>
      <P>A questo fine un primo intervento consiste nella rapida =
attuazione, con=20
      il concorso delle parti sociali, dei principi contenuti nel DDL =
848bis=20
      volti a razionalizzare gli istituti attuali, superando sprechi ed=20
      inefficienze, e a collegare strettamente integrazioni al reddito, =
servizi=20
      di orientamento, formazione come altre misure di inserimento nel =
mercato=20
      del lavoro, anche attraverso gli organismi bilaterali, valutando =
il=20
      possibile concorso di risorse derivanti dal Fondo Sociale =
Europeo.</P>
      <P>Contestualmente, l'indennit=E0 di disoccupazione ordinaria =
connessa agli=20
      attuali requisiti pieni sar=E0 incrementata nella sua entit=E0 e =
durata=20
      prevedendo:</P>
      <P>indennit=E0 di base che garantisca un sostegno al reddito =
complessivo per=20
      un periodo continuativo massimo di dodici mesi, con un meccanismo =
a=20
      scalare che assicuri al lavoratore il 60% dell'ultima retribuzione =
nei=20
      primi sei mesi, per poi scendere gradualmente al 40% ed al 30% nei =
due=20
      successivi trimestri. A tal fine, il Governo si impegna a =
garantire la=20
      necessaria copertura per una spesa di almeno 700 milioni di euro =
per=20
      anno;</P>
      <P>durata massima complessiva dei trattamenti di disoccupazione =
non=20
      superiore ai 24 mesi (30 mesi nel Mezzogiorno) nel =
quinquennio;</P>
      <P>controllo periodico sulla permanenza nello stato di =
disoccupazione=20
      involontaria dei soggetti che percepiscono l'indennit=E0;</P>
      <P>programmi formativi a frequenza obbligatoria per i soggetti che =


      percepiscono l'indennit=E0, con la certificazione finale del =
risultato=20
      ottenuto, nel quadro dei piani individuali concordati con i =
servizi per=20
      l'impiego. In tale prospettiva potranno essere sperimentate a =
livello=20
      provinciale prime forme di bilateralit=E0 che concorrano a =
definire=20
      l'orientamento formativo;</P>
      <P>un tavolo negoziale tra Governo, Regioni, Province e parti =
sociali si=20
      riunir=E0 entro 60giorni dal presente accordo per concertare i =
modi con cui=20
      collegare efficacemente il sostegno al reddito dei disoccupati con =
le=20
      attivit=E0 di formazione e, pi=F9 in generale, i servizi per =
l'impiego con i=20
      programmi della formazione in alternanza e continua, fermi =
restando i=20
      principi e le normative che regolano il funzionamento dei Fondi ex =
lege=20
      388/200, finanziati dall'accantonamento dello 0,30% del monte =
salari dei=20
      lavoratori dipendenti. In questo stesso ambito sar=E0 esaminata in =
via=20
      prioritaria la possibilit=E0 di uno specifico rimborso degli oneri =
derivanti=20
      dalla partecipazione ai corsi di formazione dei cittadini in stato =
di=20
      disoccupazione involontaria, secondo quanto indicato dall'Unione =
Europea.=20
      Oggetto di verifica da parte del tavolo saranno, in particolare, i =


      contenuti e l'entit=E0 delle misure finanziarie della =
riprogrammazione di=20
      met=E0 percorso del Fondo sociale europeo (obiettivo 3 ed =
obiettivo 1)=20
      nell'ambito del negoziato con la Commissione Europea che si =
svolger=E0 nel=20
      2003;</P>
      <P>la perdita del diritto al sussidio nel caso di rifiuto della=20
      formazione, di altra misura o occasione di lavoro, secondo =
modalit=E0=20
      definite, o di prestazione di lavoro irregolare.</P>
      <P>Questa disciplina sostituir=E0, quindi, il vigente regime =
dell'indennit=E0=20
      ordinaria di disoccupazione nei settori non agricoli, preservando=20
      l'attuale struttura dei requisiti ordinari di accesso. Rimarr=E0 =
altres=EC=20
      inalterato il periodo di copertura relativo ai contributi=20
"figurativi".</P>
      <P>Per quanto concerne i benefici concessi sulla base di =
"requisiti=20
      ridotti" appare opportuno un rafforzamento del principio di=20
      proporzionalit=E0 tra trattamenti e periodo di contribuzione =
connesso ad=20
      effettiva prestazione d'opera che adegui tale istituto alle regole =
sulla=20
      durata massima dei trattamenti sopra definita, anche allo scopo di =


      promuovere l'emersione di lavoro irregolare e di evitare abusi e=20
      distorsioni che spesso disincentivano il ricorso a rapporti di =
lavoro a=20
      tempo indeterminato.</P>
      <P>I rapporti di lavoro a termine partecipano dei benefici sulla =
base dei=20
      requisiti. Essi saranno, peraltro, monitorati per prevenire il =
prodursi di=20
      una condizione di cronica precariet=E0 cui dovr=E0 corrispondere =
una=20
      particolare tutela in termini di servizi reali. Le collaborazioni=20
      coordinate e continuative saranno riformate in termini tali da =
valorizzare=20
      le prestazioni "a progetto" e in modo tale da confermare, in ogni =
caso, la=20
      loro riconducibilit=E0 all'area del lavoro autonomo =
(incrementandone il=20
      prelievo contributivo), fermo restando l'impegno ad arginare con =
adeguata=20
      strumentazione il fenomeno delle collaborazioni fittizie, che =
andranno,=20
      invece, correttamente ricondotte, anche in virt=F9 di un =
potenziamento dei=20
      servizi ispettivi, a fattispecie di lavoro subordinato sulla base =
di=20
      criteri oggettivi; cos=EC ricollocate, esse parteciperanno delle =
diverse=20
      regole generali.</P>
      <P>Per quanto attiene all'avvio del secondo livello di tutela, =
integrativo=20
      e volontariamente promosso dalle parti sociali, verranno definite =
forme di=20
      incentivazione adeguate per i contributi delle imprese.</P>
      <P>Nell'ambito del processo di riforma saranno realizzate forme di =


      contabilit=E0 separata per settore produttivo allo scopo di =
stimolare la=20
      responsabilit=E0 degli attori sociali e l'equilibrio tra =
contribuzioni=20
      obbligatorie e prestazioni in ciascun settore attraverso la =
trasparenza=20
      contabile. Completata la razionalizzazione delle prestazioni e =
comunque=20
      non prima del 1=B0 gennaio 2004, saranno definite per ciascun =
settore=20
      -attraverso un preventivo accordo tra le organizzazioni =
maggiormente=20
      rappresentative dei lavoratori e dei datori di lavoro di ciascun =
settore-=20
      una contribuzione di equilibrio nonch=E9 una contribuzione di =
solidariet=E0=20
      destinata a concorrere al finanziamento dei settori in disavanzo. =
Il=20
      livello di tale contribuzione di solidariet=E0 a carico di ciascun =
settore=20
      sar=E0 fissato anche proporzionalmente alla consistenza numerica =
degli=20
      assicurati e alle prestazioni di cui beneficia il settore. In ogni =
caso,=20
      il livello contributivo obbligatorio (contribuzione di equilibrio =
pi=F9=20
      contribuzione di solidariet=E0) non potr=E0 essere superiore -per =
i settori in=20
      attivo- a quello attuale in rapporto alle prestazioni erogate. La =
riforma=20
      ha, infatti, lo scopo di produrre attraverso una gestione pi=F9 =
responsabile=20
      dei sussidi alla disoccupazione nell'ambito di ciascun settore la=20
      progressiva riduzione tanto dell'aliquota di equilibrio quanto =
della=20
      contribuzione di solidariet=E0.</P>
      <P>I settori produttivi, in particolare quelli che non =
usufruiscono di=20
      ammortizzatori sociali integrativi o sostitutivi dell'indennit=E0 =
di=20
      disoccupazione, promuoveranno la gestione, attraverso accordi =
collettivi e=20
      mediante propri organismi bilaterali, di prestazioni integrative o =


      sostitutive del livello di base. Tali settori potranno, sulla base =
degli=20
      accordi tra le parti, richiedere la gestione separata del livello =
di base,=20
      ferma restando la contribuzione di solidariet=E0. L'accordo =
definito il 20=20
      maggio 2002 dalle organizzazioni maggiormente rappresentative =
delle=20
      aziende artigiane e dei loro dipendenti costituisce un utile =
riferimento=20
      per l'ulteriore negoziato tra le parti del settore e per il =
consolidamento=20
      delle esperienze in atto negli enti bilaterali, anche attraverso =
strumenti=20
      normativi.</P>
      <P>Nell'ambito dello stesso processo di riforma verranno previste =
norme di=20
      raccordo per gli strumenti contrattuali di categoria =
preesistenti.</P><B>
      <P>2.5. Il riordino degli incentivi</B></P>
      <P>Il riordino degli incentivi sar=E0 orientato prioritariamente =
alla=20
      promozione dei contratti a contenuto misto con certificazione=20
      dell'attivit=E0 formativa da parte degli organismi bilaterali; al=20
      reinserimento dei disoccupati di lungo periodo; alla promozione di =


      strumenti che possano facilitare la mobilit=E0 del lavoro, anche =
al fine di=20
      accompagnare i processi di localizzazione produttiva; =
all'inclusione delle=20
      donne nel mercato del lavoro e, pi=F9 in generale, all'incremento=20
      dell'occupazione, anche autonoma e imprenditoriale, nel =
Mezzogiorno.</P>
      <P>Le iniziative previste da questa riforma saranno coerenti con =
il nuovo=20
      quadro istituzionale definito dal rinnovato Titolo V della=20
      Costituzione.</P><B>
      <P>2.6. Misure temporanee e sperimentali per l'occupazione =
regolare e la=20
      crescita dimensionale delle imprese</B></P>
      <P>Governo e parti sociali condividono il testo di delega al =
Governo=20
      allegato al presente documento che contiene misure temporanee e=20
      sperimentali a sostegno dell'occupazione regolare e della crescita =


      dimensionale delle imprese.</P>
      <P>La norma proposta ha lo scopo di promuovere nuova occupazione =
regolare=20
      attraverso misure sperimentali - e perci=F2 temporanee - che hanno =


      l'obiettivo di incoraggiare la crescita dimensionale delle piccole =


      imprese.</P>
      <P>Secondo i dati del censimento Istat 1996 le imprese fra i 10 ed =
i 15=20
      addetti erano 87.515, con riferimento all'industria ed ai servizi, =
ed=20
      occupavano 865.000 dipendenti. Nella fascia dimensionale =
successiva, cio=E8=20
      16-19, le imprese scendevano a 27.490 per un totale di 419.600 =
dipendenti.=20
      Appare evidente che nella classe dimensionale 10-19 addetti oltre =
i due=20
      terzi delle imprese si colloca nella fascia sotto i 15 dipendenti =
e che in=20
      quest'ambito l'occupazione =E8 doppia rispetto alla dimensione =
oltre il 15.=20
      </P>
      <P>Tale situazione appare confermata dai dati INPS disponibili per =
il=20
      1998. Il numero delle imprese nella classe di ampiezza 10-19 era =
di poco=20
      superiore alle 90mila, per un totale di oltre 1,2 milioni di =
dipendenti.=20
      Tra queste imprese quelle che insistono nella classe 10-15 sono =
quasi il=20
      76% (quasi 70.000) per un totale di oltre 840mila dipendenti.</P>
      <P>Pi=F9 volte le parti sociali hanno concordato con il Governo il =
"non=20
      computo" di alcune categorie di lavoratori (tendenzialmente i =
nuovi=20
      assunti) ai fini della individuazione del campo di applicazione =
dello=20
      Statuto dei Lavoratori, o comunque hanno accettato - per =
incrementare i=20
      livelli di occupazione ovvero contrastare situazioni di crisi=20
      occupazionale - che questi occupati aggiuntivi non dovessero =
essere=20
      calcolati, in modo tale da consentire che alle aziende =
interessate, se=20
      inferiori in partenza ai 16 dipendenti, continuasse ad applicarsi =
la=20
      normativa vigente per quella dimensione d'impresa. </P>
      <P>Tali accordi sono stati tradotti in altrettante norme di legge =
che=20
      hanno interessato i contratti di formazione e lavoro nel 1984, i =
contratti=20
      di apprendistato nel 1987, i contratti di reinserimento nel 1991, =
i=20
      lavoratori interinali nel 1997 e i lavoratori socialmente utili =
(LSU) nel=20
      2000.</P>
      <P>Anche in questo caso la norma ripropone la formula del "non =
computo",=20
      riferendola a tutti i contratti di lavoro ma limitandola - in via=20
      sperimentale - ad un arco di tempo triennale e, per quanto =
riguarda lo=20
      Statuto dei Lavoratori, al solo art. 18. A differenza delle =
normative e=20
      degli accordi sopra citati essa non riguarda infatti i diritti =
sindacali.=20
      La misura proposta verr=E0 strettamente monitorata e la =
sperimentazione si=20
      concluder=E0 con una verifica congiunta del Governo con le parti =
sociali=20
      sugli effetti prodotti in termini di maggiore occupazione e di =
crescita=20
      dimensionale delle imprese.</P>
      <P>In conclusione, la norma proposta non modifica in alcun modo le =
tutele=20
      di cui dispongono attualmente i lavoratori italiani n=E9 la =
disciplina che=20
      oggi si applica alle diverse categorie d'impresa. Essa, per =
contro,=20
      rappresenta una misura promozionale per incentivare nuove =
assunzioni=20
      regolari a favore di soggetti che attualmente sono esclusi da ogni =
tutela=20
      a partire dal vero bene primario che =E8 il diritto al lavoro.</P>
      <P>Le eventuali ulteriori iniziative legislative conseguenti a =
questa=20
      sperimentazione saranno definite sulla base di un necessario =
avviso comune=20
      tra le parti sociali.</P>
      <P>La norma proposta non trova logica applicazione al pubblico=20
      impiego.</P><B>
      <P>2.7. Il sostegno al reddito di ultima istanza </B></P>
      <P>Il sistema di sostegno al reddito verr=E0 completato da uno =
strumento di=20
      ultima istanza, caratterizzato da elementi solidaristici e =
finanziato=20
      dalla fiscalit=E0 generale.</P>
      <P>La sperimentazione del reddito minimo di inserimento ha =
consentito di=20
      verificare l'impraticabilit=E0 di individuare attraverso la legge =
dello=20
      Stato soggetti aventi diritto ad entrare in questa rete di =
sicurezza=20
      sociale. Appare perci=F2 preferibile realizzare il =
cofinanziamento, con una=20
      quota delle risorse del Fondo per le politiche sociali, di =
programmi=20
      regionali, approvati dall'amministrazione centrale, finalizzati a=20
      garantire un reddito essenziale ai cittadini non assistiti da =
altre misure=20
      di integrazione del reddito.</P>
      <P>L'amministrazione centrale avr=E0 un ruolo di coordinamento e =
di=20
      controllo sull'andamento e sui risultati dei programmi medesimi.=20
      L'eventuale prosecuzione dell'esperimento relativo al reddito =
minimo di=20
      inserimento dovr=E0 essere coerente con le finalit=E0 sopra =
descritte e con=20
      gli obiettivi di contrasto dell'economia sommersa.</P><B>
      <P>2.8. Il dialogo sociale</B></P>
      <P>Il Governo conferma l'obiettivo dichiarato nel Libro Bianco di=20
      definire, a completamento delle riforme in corso, uno Statuto dei =
Lavori=20
      che si configuri come un testo unico sulla legislazione del lavoro =
e a=20
      questo scopo istituisce una Commissione di alto profilo =
scientifico per=20
      predisporne i relativi materiali. Esso assume l'impegno di =
convocare entro=20
      l'anno le parti sociali per avviare il confronto che dovr=E0 =
accompagnare=20
      tutto il processo di elaborazione e di decisione relativo a questo =
atto=20
      fondamentale.</P>
      <P>Il Governo e le parti sociali si impegnano a verificare =
congiuntamente=20
      i possibili contenuti di riforma del processo del lavoro allo =
scopo di=20
      dare ad esso tempi pi=F9 certi nell'interesse dei datori di lavoro =
e dei=20
      lavoratori. Le parti sociali avvieranno altres=EC un confronto =
diretto=20
      finalizzato a produrre un avviso comune su forme condivise di=20
      conciliazione e di arbitrato.</P>
      <P>Il Governo si impegna a tradurre nelle conseguenti iniziative =
di legge=20
      queste intese per cui proporr=E0 nel frattempo la soppressione =
dell'art. 4=20
      del DDL 848bis.</P>
      <P>Governo e parti sociali, inoltre, concordano di effettuare una=20
      ulteriore fase di confronto sui temi del lavoro nel momento della=20
      redazione dei decreti legislativi conseguenti alle leggi delega. =
La delega=20
      relativa alla revisione della disciplina in materia di "cessione =
di ramo=20
      d'azienda" sar=E0 emendata nei termini previsti dal testo =
allegato. Su=20
      questo tema sar=E0 comunque richiesto alle parti sociali di =
produrre un=20
      avviso comune in tempi coerenti con l'esame parlamentare.</P>
      <P>Il Governo si impegna a promuovere entro il mese di luglio una =
apposita=20
      sede di confronto con le parti sociali dedicata ai temi delle =
politiche=20
      sociali. Pi=F9 in generale, la spesa sociale costituisce materia =
di=20
      necessario confronto con le parti sociali in relazione a tutte le =
misure=20
      che la riguardano, garantendo comunque che la prossima legge =
finanziaria=20
      non dovr=E0 prevedere riduzione della spesa sociale rispetto allo =
scorso=20
      anno.</P>
      <P>L'avviso comune richiesto alle parti sociali allo scopo di =
promuovere=20
      ulteriori iniziative per l'emersione dell'economia sommersa sar=E0 =
recepito=20
      dal Governo attraverso gli atti necessari.</P><B>
      <P>3. Investimenti e Occupazione nel Mezzogiorno</B></P>
      <P>Il Governo e le parti sociali concordano sull'importanza da =
assegnare=20
      al tema dello sviluppo economico e sociale del Mezzogiorno che =
assume una=20
      valenza prioritaria nell'ambito della politica economica nazionale =
e di=20
      quella comunitaria di coesione. Solo con una particolare =
attenzione alla=20
      politica e agli strumenti di intervento nel Mezzogiorno =E8 =
possibile=20
      realizzare, da un lato, gli obiettivi di riequilibrio territoriale =
che=20
      ispirano la politica europea di coesione economica e sociale, =
dall'altro=20
      lato, gli obiettivi di crescita occupazionale stabiliti con la =
strategia=20
      di Lisbona e, pi=F9 recentemente, nelle conclusioni del Consiglio =
Europeo di=20
      Barcellona ed assunti nel Piano Nazionale d'Azione per =
l'Occupazione=20
      2002.</P>
      <P>Il Governo e le parti sociali concordano nel considerare =
essenziale il=20
      coordinamento fra Amministrazione centrale e Regioni alla luce =
delle=20
      recenti riforme costituzionali.</P>
      <P>Il Governo e le parti sociali adottano come obiettivo della =
loro intesa=20
      quello di conseguire, coerentemente con il Programma comunitario =
obiettivo=20
      1, un tasso di crescita del Mezzogiorno significativamente e =
stabilmente=20
      superiore a quello medio dell'Unione Europea e del resto del =
Paese.=20
      Unitamente a ci=F2, obiettivo dell'intesa =E8 quello di =
conseguire, entro il=20
      2008, un aumento del tasso di attivit=E0 fino al livello del 60 =
per cento,=20
      coerente con il corrispondente incremento del tasso di occupazione =


      indicato nel DPEF 2003-2007. Tali obiettivi richiedono una forte =
crescita=20
      della competitivit=E0 dell'area da realizzarsi attraverso =
investimenti=20
      pubblici di qualit=E0 e interventi per l'attrazione degli =
investimenti che=20
      accrescano l'accumulazione privata e la produttivit=E0.</P>
      <P>Priorit=E0 dell'azione di Governo -che nasce dalla certezza che =
la=20
      competitivit=E0 di ogni sito e territorio deriva dalle sue =
infrastrutture,=20
      materiali e immateriali- =E8 la diminuzione sostanziale del gap=20
      infrastrutturale, con una particolare attenzione per i trasporti e =
la=20
      logistica, per il settore idrico ed energetico e per la ricerca e=20
      innovazione. A questa priorit=E0 sono volti l'impegno comune con =
le Regioni=20
      e l'adozione di regole concorrenziali e incentivanti nuove=20
      nell'allocazione e nell'impiego delle risorse.</P>
      <P>Ulteriore priorit=E0 =E8 costituita dall'attrazione degli =
investimenti=20
      nell'area, anche attraverso l'utilizzo dei Contratti di Programma. =
A tal=20
      fine occorre dotare il Mezzogiorno di una capacit=E0 di offrire, =
in un=20
      quadro generale di condizioni di sicurezza, siti attrezzati e =
procedure=20
      semplificate.</P>
      <P>Altre priorit=E0 sono il potenziamento e la semplificazione dei =
sistemi=20
      di incentivazione, nonch=E9 le azioni volte ad accrescere la =
cultura di=20
      impresa e la cooperazione progettuale all'interno degli =
insediamenti=20
      produttivi, a sostenere uno sviluppo del sistema turistico =
orientato ad=20
      un'offerta di qualit=E0, a promuovere investimenti di recupero, =
apertura e=20
      valorizzazione dei beni culturali e ambientali.</P>
      <P>Punto di riferimento di tale azione rimane la politica di =
coesione=20
      economica e sociale dell'Unione Europea, costituita dalla politica =


      regionale (e dai suoi strumenti operativi, i fondi strutturali), =
dai=20
      riflessi sulla politica di coesione delle altre politiche (la =
concorrenza,=20
      i trasporti, la ricerca, la politica agricola comune) e da azioni =
di=20
      incentivazione. Il miglioramento nelle comunicazioni, materiali e=20
      virtuali, nella logistica e sicurezza, nella ricerca e formazione, =
nella=20
      valorizzazione del patrimonio culturale e naturale, =E8 =
indispensabile per=20
      un'accelerazione significativa della produttivit=E0 e degli=20
investimenti.</P>
      <P>Il Governo e le parti sociali condividono il principio che =
l'importanza=20
      riservata al Mezzogiorno significa garantire non solo risorse =
finanziarie=20
      nel quadriennio di programmazione, ma anche l'operativit=E0 degli =
strumenti=20
      di spesa, la qualit=E0 della stessa e la coerenza interna di tutte =
le=20
      decisioni di governo. Nella Relazione predisposta annualmente per =
il=20
      Parlamento si dar=E0 conto dei progressi e dei risultati ottenuti =
sia dalle=20
      azioni direttamente rivolte al Mezzogiorno, sia dalle politiche =
nazionali,=20
      e ne verr=E0 preventivamente data informazione alle parti =
sociali.</P>
      <P>Per quanto riguarda le "risorse aggiuntive" rivolte al =
Mezzogiorno, il=20
      Governo e le parti sociali concordano sulla necessit=E0, gi=E0 =
nella prossima=20
      Legge Finanziaria (Tab. D), di mantenere il flusso di nuove =
risorse da=20
      destinare a investimenti pubblici e incentivi nelle aree depresse =
in una=20
      percentuale del PIL almeno pari a quella media degli ultimi anni. =
A tali=20
      risorse vanno aggiunte quelle risorse da destinare al =
cofinanziamento=20
      degli interventi dei fondi strutturali.</P>
      <P>Si conferma l'obiettivo programmatico di accrescere la quota =
media di=20
      spesa in conto capitale destinata al Mezzogiorno portandola ad un =
valore=20
      medio del 45% del totale della spesa nel periodo 2002-2008, =
secondo lo=20
      schema finanziario unico gi=E0 utilizzato nel DPEF 2002-2006.</P>
      <P>Il Governo si impegna ad assicurare, in linea con gli impegni =
di=20
      addizionalit=E0 del Programma comunitario 2000-2006, che la quota =
di risorse=20
      ordinarie destinata agli investimenti nel Mezzogiorno sia non =
inferiore al=20
      30% del totale della spesa del settore pubblico allargato (che =
include,=20
      fra gli altri, Ferrovie dello Stato, ANAS e gli altri enti =
preposti alla=20
      realizzazione delle infrastrutture). La quota del 30 per cento si =
applica=20
      sia alle assegnazioni che all'effettiva erogazione di risorse. =
</P>
      <P>Governo e parti sociali convengono che la modernizzazione delle =


      Amministrazioni centrali e regionali responsabili per l'utilizzo =
dei fondi=20
      aggiuntivi (comunitari e nazionali) e ordinari deve procedere=20
      speditamente, come condizione indispensabile per il conseguimento =
degli=20
      obiettivi concordati. A ci=F2 dovr=E0 concorrere la rigorosa =
attuazione dei=20
      meccanismi premiali del Programma comunitario</P>
      <P>Con riguardo alle Intese istituzionali di programma e ai =
relativi=20
      Accordi di programma quadro, strumenti di gestione dei flussi =
finanziari=20
      per gli investimenti pubblici, il Governo si impegna a rafforzare =
il=20
      monitoraggio del loro stato di attuazione, delle fonti di =
finanziamento,=20
      dei poteri sostitutivi attivati o attivabili. Particolare =
attenzione verr=E0=20
      posta nella verifica dello stato di attuazione degli studi di =
fattibilit=E0=20
      e nella loro traduzione in progetti concreti.</P>
      <P>Il Governo, nell'ambito delle attivit=E0 relative alla =
programmazione=20
      negoziata, si impegna a favorire, con il concorso delle parti =
sociali,=20
      l'effettiva operativit=E0 della regionalizzazione dei Patti =
Territoriali,=20
      prevedendo una pi=F9 precisa regolamentazione degli stessi =
attraverso gli=20
      istituti dell'Intesa Istituzionale di Programma e degli Accordi di =


      Programma Quadro, sulla base di puntuali criteri economici e =
occupazionali=20
      prevedendo meccanismi premiali per il partenariato sociale. =
Verr=E0 inoltre=20
      assicurato il finanziamento dei residui 11 Patti Territoriali =
gi=E0=20
      istruiti.</P>
      <P>Il Governo e le parti sociali condividono la scelta strategica =
di=20
      puntare su politiche in grado di favorire la localizzazione delle =
attivit=E0=20
      produttive nelle aree del Sud. Tale scelta trae la propria forza =
dal fatto=20
      che tali politiche consentono, da un lato, di rafforzare il =
tessuto=20
      produttivo meridionale e di favorire processi di agglomerazione =
produttiva=20
      e, dall'altro lato, di fare s=EC che l'intervento a favore del Sud =
si=20
      traduca in azioni i cui benefici ricadano anche sulle imprese del=20
      Centro-Nord che hanno difficolt=E0 nel reperire aree industriali e =


      manodopera qualificata.</P>
      <P>Il Governo e le parti sociali sono consapevoli che il rilancio =
delle=20
      politiche di sviluppo per il Mezzogiorno debba essere volto alla=20
      valorizzazione del settore agricolo ed agroalimentare. Per =
superare=20
      l'attuale frammentazione del settore, dunque, si incentiveranno i =
processi=20
      di aggregazione/organizzazione dei soggetti operanti nel sistema, =
al fine=20
      di favorire forme organizzative innovative di filiera nel =
territorio,=20
      dando piena attuazione a quanto gi=E0 previsto dal d.lgs. n.228 =
del 2001. Si=20
      mirer=E0 inoltre a riqualificare i fattori della produzione ed i =
servizi,=20
      favorendo la crescita dimensionale, l'ingresso dei giovani, =
l'accesso=20
      all'informatizzazione e l'innovazione di processo e di =
prodotto.</P>
      <P>Il Governo e le parti sociali individuano nel Tavolo =
agroalimentare il=20
      luogo privilegiato per la definizione di tutte le politiche di =
sviluppo=20
      per il settore agricolo ed agroalimentare.</P>
      <P>In questo quadro si ritiene che la cooperazione possa =
rappresentare uno=20
      strumento idoneo ad avviare processi imprenditoriali diffusi e al =
contempo=20
      elemento di forte coesione sociale. Il Governo ritiene che la =
crescita del=20
      sistema della cooperazione sia una opportunit=E0 da =
valorizzare.</P>
      <P>Il Governo metter=E0 a punto un programma pluriennale per =
l'attrazione=20
      degli investimenti nel Mezzogiorno, il cui disegno e attuazione =
verranno=20
      affidati alla societ=E0 Sviluppo Italia. </P>
      <P>Il Governo e le parti sociali individuano nel Contratto di =
Programma,=20
      ferme restando le attuali finalit=E0, lo strumento di intervento =
principale=20
      per le nuove politiche a favore della attrazione di insediamenti=20
      produttivi nelle aree meridionali, anche per orientare verso il =
Sud i=20
      processi di delocalizzazione produttiva in atto nel resto del =
Paese. Lo=20
      strumento verr=E0 a tale scopo adeguatamente finanziato. Verranno =
a questo=20
      specifico scopo definite, d'intesa con le parti sociali, procedure =
e=20
      attribuzioni anche a partire dall'esperienza della Programmazione=20
      negoziata. Attraverso il Contratto di Programma si potranno =
attivare anche=20
      processi di trasferimento di conoscenze e sapere in grado di =
migliorare la=20
      qualit=E0 dell'offerta di lavoro e la diffusione delle capacit=E0 =
manageriali.=20
      Il tema della valorizzazione del capitale umano rappresenta =
difatti un=20
      aspetto essenziale da porre alla base della strategia di sviluppo =
del=20
      Mezzogiorno.</P>
      <P>Per incentivare il processo di attrazione di attivit=E0 =
industriali verso=20
      il Sud, il Governo si impegna a predisporre politiche per il=20
      rafforzamento, l'individuazione e la predisposizione di aree =
attrezzate,=20
      dotate anche di un valido complesso di servizi ecologici, al fine =
di=20
      consentire una consistente abbreviazione delle procedure di =
Valutazione di=20
      Impatto Ambientale (VIA). Un primo campo di applicazione sar=E0=20
      rappresentato dalla depurazione delle acque reflue. </P>
      <P>Nell'ambito di una generale semplificazione degli strumenti di=20
      incentivazione il Governo sta procedendo a concentrare nel =
Mezzogiorno lo=20
      strumento del credito d'imposta ex art. 8, legge 388/2000 per dare =


      certezza finanziaria e renderlo cumulabile con la "Tremonti bis" =
(L.=20
      383/2001). In questo modo il credito d'imposta, cumulato con la=20
      "Tremontibis" per un congruo periodo di tempo, diviene cos=EC =
strumento di=20
      compensazione per i maggiori costi del capitale nel Mezzogiorno. =
In questo=20
      quadro, anche gli incentivi ex lege 488/92, 181/89 e quelli =
rivolti=20
      all'autoimprenditorialit=E0 e all'autoimpiego svolgono un ruolo =
importante.=20
      A tali strumenti, come a quelli di sostegno alla ricerca e =
innovazione e=20
      all'imprenditoria femminile, saranno assegnate adeguate risorse=20
      finanziarie. </P>
      <P>La differenza nei tassi bancari applicati al Sud rispetto al =
Nord e la=20
      diversa importanza delle garanzie reali per la concessione del =
credito=20
      finiscono per essere un ulteriore fattore di svantaggio =
competitivo per le=20
      imprese del Mezzogiorno. Il Governo pertanto provveder=E0 a =
ristrutturare e=20
      potenziare il Fondo di garanzia, tenendo conto anche delle nuove =
regole di=20
      Basilea, riconducendo a sistema le diverse istituzioni operanti =
nel=20
      settore e raccordandole meglio al sistema finanziario. Inoltre, il =
Governo=20
      promuover=E0 una riforma della legge fallimentare diretta a =
rendere pi=F9=20
      rapido e efficiente il recupero del credito in modo da ridurre il =
costo=20
      del denaro. Verranno inoltre predisposti meccanismi per =
coinvolgere le=20
      banche non solo nell'istruttoria, ma anche e soprattutto =
nell'erogazione=20
      del credito a favore delle imprese beneficiarie degli =
incentivi.</P>
      <P>Il Governo si impegna ad adeguare la dotazione infrastrutturale =
del=20
      Mezzogiorno ai livelli del resto del Paese, oltre che attraverso =
la rapida=20
      e qualificata attuazione del Programma comunitario, attraverso la =
piena e=20
      immediata attuazione della strategia nazionale della =
"legge-obiettivo" e=20
      delle opere individuate, opportunamente inserite nelle Intese =
generali=20
      quadro. Il Governo ha individuato un insieme di azioni strategiche =
per il=20
      Mezzogiorno, sulle quali viene previsto, assieme alle parti =
sociali, il=20
      monitoraggio sull'attivit=E0 generale e degli investimenti del =
settore=20
      pubblico allargato nonch=E9 uno pi=F9 specifico dedicato alle =
opere pi=F9=20
      rilevanti. Le parti sociali, dal canto loro, si impegnano a =
realizzare=20
      condizioni di organizzazione del lavoro funzionali alla massima=20
      accelerazione delle opere e della spesa.</P>
      <P>In particolare l'attivit=E0 di infrastrutturazione sar=E0 =
volta:</P>
      <P>all'attuazione organica delle reti idriche, volta a garantire =
un=20
      approvvigionamento adeguato alle necessit=E0 di sviluppo sociale =
ed=20
      economico;</P>
      <P>a potenziare e ammodernare le reti energetiche nonch=E9 a =
garantire un=20
      costo dell'energia conveniente in grado di fornire a determinati =
ambiti=20
      territoriali un vantaggio competitivo in grado di favorire il =
processo di=20
      attrazione di attivit=E0 produttive;</P>
      <P>a migliorare la qualit=E0 dell'offerta dei servizi e la =
qualit=E0=20
      dell'offerta infrastrutturale e delle politiche delle aree =
urbane;</P>
      <P>a identificare le opere che sicuramente saranno portate a =
compimento=20
      nel triennio 2003-2005.</P>
      <P>Allo stato attuale, si =E8 in grado di assicurare che entro il =
2005 sar=E0=20
      possibile disporre degli interventi sul sistema integrato dei =
trasporti=20
      delle principali citt=E0 meridionali (sistema integrato dei =
trasporti di=20
      Napoli, Bari, Catania e Palermo), sugli assi autostradali =
Salerno-Reggio=20
      Calabria, Palermo-Messina, Catania-Siracusa-Gela, nonch=E9 gli =
interventi=20
      relativi agli schemi idrici del Mezzogiorno e negli snodi =
portuali,=20
      interportuali ed aeroportuali del Mezzogiorno previsti nella =
delibera del=20
      CIPE del 21.12.2001, e quelli che verranno successivamente =
indicati, in un=20
      elenco allegato.</P>
      <P>Il Governo, inoltre, conferma l'avvio entro 36 mesi della =
procedura di=20
      costruzione del Ponte sullo Stretto.</P>
      <P>Il Governo si impegna a definire un sistema di formazione =
professionale=20
      che risponda all'obiettivo di recuperare le attuali consistenti =
quote di=20
      abbandoni e di insuccessi scolastici, e consenta l'acquisizione di =


      competenze e di abilit=E0 immediatamente spendibili sul mercato =
della=20
      produzione e del lavoro. Pertanto, una particolare attenzione =
sar=E0 data ai=20
      corsi di istruzione e formazione tecnica-superiore, orientati a=20
      specializzare giovani e adulti a livello post-secondario, nonch=E9 =
a=20
      sostenere e a rilanciare l'occupazione, con particolare riguardo =
ai=20
      settori delle tecnologie, dell'informazione e della comunicazione. =


      Inoltre, sar=E0 data particolare attenzione all'educazione =
permanente degli=20
      adulti, quale strumento indispensabile ad incrementare il tasso di =


      occupazione.</P>
      <P>Il Governo concentrer=E0 investimenti sul versante della =
ricerca=20
      industriale, sul potenziamento delle strutture scientifiche e =
tecnologiche=20
      e sulle attivit=E0 di alta formazione. In coerenza con le Linee =
guida per la=20
      politica scientifica e tecnologica si proceder=E0 ad accrescere e =
potenziare=20
      la sistematica collaborazione tra le strutture pubbliche di =
ricerca e il=20
      sistema imprenditoriale, costituendo una rete permanente=20
      scienza-innovazione-industria-commercio-turismo, per aumentare la =
capacit=E0=20
      delle imprese di trasformare le conoscenze e le tecnologie in =
prodotti e=20
      processi a maggior valore aggiunto. Ci=F2 consentir=E0 da una =
parte di=20
      valorizzare le specificit=E0 del territorio meridionale e la sua=20
      collocazione centrale nel Mediterraneo, dall'altra di creare nuove =


      occasioni nei settori produttivi ad alta tecnologia. Determinante, =
a tal=20
      fine, sar=E0 una politica volta a creare, o valorizzare, distretti =
di alta=20
      tecnologia e centri di eccellenza scientifica in aree =
prioritarie.</P>
      <P>Il Governo =E8 consapevole che, soprattutto nel Mezzogiorno, =
garantire la=20
      sicurezza dei cittadini e delle imprese significa porre la =
pre-condizione=20
      per uno sviluppo serio e duraturo. In quest'ottica, =
intensificher=E0 la=20
      prevenzione e il contrasto della criminalit=E0 di ogni tipo, in =
particolare=20
      di quella organizzata,la confisca dei beni di provenienza =
illecita, la=20
      destinazione per fini di utilit=E0 sociale dei beni confiscati. =
Inoltre, =E8=20
      in fase di elaborazione un sistema di monitoraggio degli appalti, =
che=20
      eviti le infiltrazioni di tipo mafioso nella utilizzazione dei =
fondi=20
      destinati alle grandi opere. A questo scopo sono state attivate le =


      procedure necessarie per acquisire i fondi provenienti dall'Unione =
Europea=20
      finalizzate a potenziare le strutture informatiche delle forze di=20
      polizia.</P>
      <P>Il Governo e le parti sociali convengono di dare seguito al =
presente=20
      documento attraverso una ulteriore fase di lavoro comune =
dedicata:</P>
      <P>alla verifica delle azioni in corso allo scopo di garantirne la =


      migliore efficacia attraverso la definizione di processi =
decisionali e di=20
      modalit=E0 operative pi=F9 rapide;</P>
      <P>alla individuazione e attrazione di specifici progetti di =
attrazione=20
      nelle aree attrezzate del Mezzogiorno allo scopo di accompagnarli =
con=20
      accordi quali quelli delle procedure del contratto d'area, =
finalizzati a=20
      semplificare i tempi e i modi delle procedure autorizzative;</P>
      <P>a condividere pi=F9 in generale i modi con cui conseguire un =
contesto=20
      istituzionale e sociale idoneo a garantire certezze agli =
investimenti nel=20
      Mezzogiorno;</P>
      <P>a realizzare specifiche verifiche con riferimento agli =
investimenti=20
      infrastrutturali, all'utilizzo dei Fondi Strutturali, agli =
strumenti di=20
      incentivazione, all'attrazione degli investimenti, al risanamento=20
      ambientale, allo sviluppo delle risorse umane attraverso la scuola =
e la=20
      formazione, alla sicurezza del territorio.</P><B><I>
      <P>Allegato 1</P>
      <P>Riforma Fiscale</B></P></I><B>
      <P>IPOTESI DI LAVORO </P>
      <P>TRE CASI TIPICI DI RIDUZIONE DI IMPOSTA PER IL 2003</B></P>
      <P>1. Livello di reddito imponibile di 9mila euro (18milioni di =
lire),=20
      tipico delle categorie operaie nei settori maggiormente =
interessati dal=20
      provvedimento sull'emersione del lavoro irregolare (servizi, =
edilizia)</P>
      <P>La riduzione di imposta =E8 di almeno 500 euro (circa 1milione =
di lire)=20
      su base annua, pari a circa il 40% per i lavoratori senza carichi=20
      familiari e a percentuali maggiori per i lavoratori con carichi=20
      familiari</P>
      <P>2. Livello di reddito imponibile di 17,5mila euro (35 milioni =
di lire),=20
      corrispondente ad una buona retribuzione imponibile nel settore=20
      industriale</P>
      <P>La riduzione di imposta =E8 di almeno 250 euro (circa 500mila =
lire) su=20
      base annua, pari a circa il 7% per i lavoratori senza carichi =
familiari, e=20
      a percentuali maggiori per i lavoratori con carichi familiari</P>
      <P>3. Livello di reddito imponibile di 7,5 mila euro (15milioni di =
lire),=20
      corrispondente ad una pensione superiore al minimo per circa mille =
euro (1=20
      milione di lire).</P>
      <P>La riduzione di imposta =E8 di almeno 250 euro (circa 500mila =
lire) su=20
      base annua, pari a pi=F9 del 50% per i pensionati senza carichi =
familiari, e=20
      a percentuali maggiori per i pensionati con carichi familiari</P>
      <P></P>
      <P>ESEMPLIFICAZIONI SPECIFICHE PER I BASSI REDDITI</P>
      <TABLE cellSpacing=3D1 cellPadding=3D4 width=3D649 border=3D1>
        <TBODY>
        <TR>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>EFFETTI DELL&#8217;ACCORDO SUI MINIMI =
CONTRATTUALI</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%"></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%"></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%"></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%"></TD></TR>
        <TR>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%"><I>
            <P>(Valori in euro)</I></P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%"></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%"></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%"></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%"></TD></TR>
        <TR>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>LAVORATORE e PENSIONATO SENZA CARICHI FAMILIAR</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>IRPEF 2002</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>ACCORDO</P>
            <P>IRPEF 2003</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>DIFF.</P>
            <P>2003 - 2002</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>VAR. % 2003-02</P></TD></TR>
        <TR>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>Impiegato servizi di pulizia (euro 10.646,44 =
annue)</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>1.488,95</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>1.007,09</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>-481,85</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>-32,4%</P></TD></TR>
        <TR>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>Operaio piccola industria edilizia (euro 8.893,50 =
annue)</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>1.066,48</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>490,12</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>-576,37</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>-54,0%</P></TD></TR>
        <TR>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>Pensionato al minimo (euro 516 al mese)</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>287,67</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>0,00</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>-287,67</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>-100,0%</P></TD></TR>
        <TR>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>Altro pensionato con 9.000 euro annue</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>1.086,63</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>521,62</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>-565,00</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>-52,0%</P></TD></TR></TBODY></TABLE>
      <P></P>
      <TABLE cellSpacing=3D1 cellPadding=3D4 width=3D649 border=3D1>
        <TBODY>
        <TR>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>EFFETTI DELL'ACCORDO SUI MINIMI CONTRATTUALI</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%"></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%"></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%"></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%"></TD></TR>
        <TR>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%"><I>
            <P>(Valori in migliaia di lire)</I></P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%"></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%"></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%"></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%"></TD></TR>
        <TR>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>LAVORATORE e PENSIONATO SENZA CARICHI FAMILIARI</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>IRPEF 2002</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>ACCORDO IRPEF 2003</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>DIFF.</P>
            <P>2003 - 2002</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>VAR. % 2003-02</P></TD></TR>
        <TR>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>Impiegato servizi di pulizia (Lit.20.614 annue)</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>2.883</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>1.950</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>-933</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>-32,4%</P></TD></TR>
        <TR>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>Operaio piccola industria edilizia (Lit. 17.220 =
annue)</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>2.065</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>949</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>-1.116</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>-54,0%</P></TD></TR>
        <TR>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>Pensionato al minimo (un milione al mese)</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>557</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>-</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>-557</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>-100,0%</P></TD></TR>
        <TR>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>Altro pensionato con Lit. 17.426 annue</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>2.104</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>1.010</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>-1.094</P></TD>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D"20%">
            <P>-52,0%</P></TD></TR></TBODY></TABLE><B>
      <P>Allegato 2</B></P>
      <P>Art. .... (Delega al Governo in materia di altre misure =
temporanee e=20
      sperimentali a sostegno della occupazione regolare e della =
crescita=20
      dimensionale delle imprese)</P>
      <P>Ai fini di sostegno della occupazione regolare e della crescita =


      dimensionale delle imprese il Governo =E8 delegato ad emanare in =
via=20
      sperimentale uno o pi=F9 decreti legislativi, entro il termine di =
un anno=20
      dalla data di entrata in vigore della presente legge, nel rispetto =
dei=20
      seguenti princ=ECpi e criteri direttivi:</P>
      <P><A name=3Dnota1></A>ai fini della individuazione del campo di=20
      applicazione dell'articolo 18 della Legge 20 maggio 1970, n. 300, =
e=20
      successive modificazioni, non computo nel numero dei dipendenti =
occupati=20
      delle nuove assunzioni mediante rapporti di lavoro a tempo =
indeterminato,=20
      anche part-time, o con contratto di formazione e lavoro, =
instaurati=20
      nell'arco di tre anni dalla data di entrata in vigore dei decreti=20
      legislativi;</P>
      <P>inapplicabilit=E0 della misura di cui alla lettera a) ai datori =
di=20
      lavoro, imprenditori e non imprenditori, gi=E0 rientranti, al =
momento=20
      dell'entrata in vigore della presente legge, nel campo di =
applicazione=20
      dell'articolo 18 della Legge 20 maggio 1970, n. 300, e successive=20
      modificazioni, in quanto abbiano occupato mediamente nei dodici =
mesi=20
      precedenti, un numero di dipendenti corrispondente alle soglie=20
      dimensionali indicate dallo stesso articolo 18;</P>
      <P>non riconducibilit=E0 al concetto di nuova assunzione delle =
ipotesi di=20
      subentro di un'impresa ad un'altra nella esecuzione di un appalto, =
l=E0 dove=20
      presente una disposizione di legge o una clausola contrattuale a =
tutela=20
      del passaggio del personale alle dipendenze dell'impresa =
subentrante; </P>
      <P>previsione di misure di monitoraggio coerenti con la natura=20
      sperimentale del provvedimento;</P>
      <P>previsione che decorsi ventiquattro mesi dalla data di entrata =
in=20
      vigore dei decreti legislativi di cui al presente articolo il =
Ministero=20
      del Lavoro e delle Politiche Sociali proceder=E0 a una verifica, =
con le=20
      organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori =
comparativamente pi=F9=20
      rappresentative sul piano nazionale, degli effetti sulle =
dimensioni delle=20
      imprese, sul mercato del lavoro e sui livelli di occupazione nel =
frattempo=20
      determinatisi, al fine di consentire al Governo di riferirne al =
Parlamento=20
      e valutare l'efficacia della misura.</P><B>
      <P>Allegato 3</P>
      <P>DDL 848-A</B></P>
      <P>Art. 1, comma 2, lett l)</P>
      <P>l) revisione del decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 18, =
che ha=20
      modificato l'articolo 2112 del codice civile in tema di =
trasferimento=20
      d'azienda, al fine di armonizzarlo con la disciplina contenuta =
nella=20
      presente delega basata sui seguenti criteri direttivi:</P>
      <P>completa conformazione della disciplina vigente con la =
normativa=20
      comunitaria, anche alla luce del necessario coordinamento con la =
Legge 1=20
      marzo 2002, n. 39, che dispone la recezione, tra le altre, anche =
della=20
      direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio n. 2001/23/CE, =
del 12=20
      marzo 2001, concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli =
Stati=20
      membri relative al mantenimento dei diritti dei lavoratori in caso =
di=20
      trasferimento di imprese, di stabilimenti o di parti di imprese o =
di=20
      stabilimenti;</P>
      <P>previsione del requisito dell'autonomia funzionale del ramo di =
azienda=20
      nel momento del suo trasferimento;</P>
      <P>previsione di un regime particolare di solidariet=E0 tra =
appaltante e=20
      appaltatore, nei limiti di cui all'art. 1676 del codice civile, =
per le=20
      ipotesi in cui il contratto di appalto sia connesso ad una =
cessione di=20
      ramo di azienda.</P>
      <P></P>
      <P></P>
      =
<P></P></SPAN></TD></TR></TBODY></TABLE></FONT></DIV></BODY></HTML>


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